Gestione del cane da ferma, corto o lungo? Scelte e gusti

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  • Livia1968
    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
    • Apr 2019
    • 6195
    • Guidonia Montecelio (Roma)
    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

    #31
    Essere cinofilo cacciatore significa avere come priorità il lavoro del cane , il nostro lavoro con il cane, il che non esclude l' abbattimento, anzi . Direi che piuttosto che il fine primario , l abbattimento diventa funzionale all' azione venatoria del cane , alla nostra azione assieme al cane.

    un bell'abbattimento fatto grazie ad un bel lavoro del cane è lo scopo del cacciatore cinofilo che non considera proprio, parlo per me, l' abbattimento di un selvatico alzato coi piedi.
    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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    • claudio61
      • Dec 2015
      • 163
      • sezze - latina
      • drahthaar

      #32
      Ciao a Tutti, si è vero che il cacciatore ha il fucile in mano e lo deve usare per abbattere la selvaggina ma sempre rispettando una certa etica, altrimenti diventa solo tiro a segno. Deve essere una specie di sfida dove non sempre vince il cacciatore, nei casi in cui i beccaccini volano al più piccolo rumore e poi si rendono irreperibili hanno vinto loro, rendiamo l'onore delle armi, non cerchiamo mezzucci per farli fuori : la controposta,l'aspetto, la pasturazione ecc, oltre che non si va a caccia per la sola carne ma dobbiamo capire che non abbiamo più a disposizione un numero infinito di selvatici. Scusa Truzzeddu ma c'è qualcosa che stona proprio nelle Tue parole " in modo classico e facendo numeri" , quindi hai la fortuna di cacciarlo in modo classico e fare numeri (lo credo visto il numero di cartucce che dici di sparare!) e allora a un certo punto (quando diventano inaccostabili) fai loro un sorriso, perchè meritatamente hanno vinto, e continua a cacciare col cane frullini ecc.
      PS. Tutti i cani che ho avuto, quando voglio avvicinarmi a un canale dove potrebbero esserci anatre, oppure se in zona ci sono pastori o zone coltivate, non hanno mai avuto bisogno del guinzaglio ma al comando "dietro" mi si ponevano leggermente di fianco per riprendere la cacciata solamente al mio "via"

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      • mountain
        ⭐⭐
        • Apr 2017
        • 458
        • Trentino

        #33
        Originariamente inviato da michele2
        Forse non ci siamo capiti.

        Io vado a caccia penso 3 giorni alla settimana per 52 settimane all'anno.
        Per tutto il resto c’è Mastercard! 😎

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        • truzzeddu
          Moderatore recensioni e suggerimenti
          • Apr 2009
          • 1606
          • siniscola (nu)
          • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

          #34
          Originariamente inviato da claudio61
          Ciao a Tutti, si è vero che il cacciatore ha il fucile in mano e lo deve usare per abbattere la selvaggina ma sempre rispettando una certa etica, altrimenti diventa solo tiro a segno. Deve essere una specie di sfida dove non sempre vince il cacciatore, nei casi in cui i beccaccini volano al più piccolo rumore e poi si rendono irreperibili hanno vinto loro, rendiamo l'onore delle armi, non cerchiamo mezzucci per farli fuori : la controposta,l'aspetto, la pasturazione ecc, oltre che non si va a caccia per la sola carne ma dobbiamo capire che non abbiamo più a disposizione un numero infinito di selvatici. Scusa Truzzeddu ma c'è qualcosa che stona proprio nelle Tue parole " in modo classico e facendo numeri" , quindi hai la fortuna di cacciarlo in modo classico e fare numeri (lo credo visto il numero di cartucce che dici di sparare!) e allora a un certo punto (quando diventano inaccostabili) fai loro un sorriso, perchè meritatamente hanno vinto, e continua a cacciare col cane frullini ecc.
          PS. Tutti i cani che ho avuto, quando voglio avvicinarmi a un canale dove potrebbero esserci anatre, oppure se in zona ci sono pastori o zone coltivate, non hanno mai avuto bisogno del guinzaglio ma al comando "dietro" mi si ponevano leggermente di fianco per riprendere la cacciata solamente al mio "via"
          Evidentemente non avete letto.
          Ho detto e specificato che io caccio in palude e non solo i beccaccini. Il cane disturba le eventuali anatre che sono molto più leggere de beccaccino e anche questo l'ho scritto.
          Pertanto continuo a ripetere che le prime passate le faccio con il cane legato e dopo lo libero.
          Il beccaccino quando è inaccostabile lo è con il cane e senza. Non è che se cammini a piedi ti aspetta fumandosi una sigaretta.
          Il fatto che poi a voi sembri tutto così semplice e scontato fa pensare...
          Detto questo.
          Invito tutti, me compreso a tornare in topic.
          L'argomento del 3d è la gestione del cane da ferma, cane lungo o corto e il perché di questa scelta.
          I nostri gusti su come cacciare o meno un selvatico, saranno oggetto se volete di altre discussioni. Io ho fatto un esempio, del perché scelgo un cane corto.
          VI invito a fare altrettanto per motivare le vostre scelte.
          Cordialità

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          • truzzeddu
            truzzeddu commenta
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            Max54 i miei Baffy e Dick di anatre ne hanno fermato centinaia, ma ci sono punti dove questo non è possibile

          • Max54
            Max54 commenta
            Modifica di un commento
            Beh qualcosa la devi lasciare per la prossima volta.

          • truzzeddu
            truzzeddu commenta
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            Se caccio da 16 anni negli stessi ambienti vuol dire che qualcosa rimane sempre 😉
        • Ale!
          ⭐⭐
          • Apr 2011
          • 321
          • Roma
          • Nero, Trick, Buck ed Alì setter inglesi

          #35
          Originariamente inviato da truzzeddu

          I gusti sono gusti, e non si discutono.
          Riguardo al discorso territorio nuovo e qui casca l'asino!
          E si, perché è vero che nel territorio conosciuto è tutto più semplice, chiaro che nel territorio sconosciuto e inesplorato tutto cambia...
          Ma...
          E sí, c'è un grosso MA!
          Perché tu parli del fatto che un cane lungo sicuramente prende molto spazio ed esplora più territorio e quindi naturale che trovi più sevatici in meno tempo, soprattutto se i selvatici sono pochi e il terreno tanto.
          Però in questa tua osservazione, manca totalmente la figura del cacciatore bipede.
          Fa tutto il cane, quindi corre, và allarga cerca e l'uomo rimane così, una figura che ha solo lo scopo di raggiungere il cane e concludere.
          Questo mi trova in totale e infinito disaccordo!
          Perché se cacciatore è il cane, altrettanto è o dovrebbe essere il cacciatore. E pure in un ambiente sconosciuto per entrambi, entrambi saranno in grado di riconoscere e valutare i luoghi dove probabilmente risiede la selvaggina, gli angoli migliori, i luoghi dove non perdere troppo tempo. Motivo per cui, anche un cane corto può fare risultato quanto l'altro.
          Certo in condizioni particolari ( caccia in montagna, pernici nelle stoppie poche quaglie in medicai immensi tutti uguali ) allora si posso darti ragione, il cane lungo hai suoi vantaggi, ma sono esempi e cacce classiche che aimé sono appannaggio di pochi fortunati.

          ​​​
          Non ho detto che un cane lungo incontra di più, cosa che non ritengo affatto scontata, ho detto che copre più territorio.
          Non ho nemmeno detto che un cane lungo va a caccia da solo e che il cacciatore lo segue per andare solo a concludere; c'è un modo di interagire col cane diverso, sicuramente meno "diretto" e costante, ma c'è sempre il cacciatore alla guida dell'azione, questo se il cane è collegato.

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          • Ale!
            ⭐⭐
            • Apr 2011
            • 321
            • Roma
            • Nero, Trick, Buck ed Alì setter inglesi

            #36
            Originariamente inviato da truzzeddu


            Qui mi trovo totalmente in disaccordo.
            Mi spiego, contrariamente a quanto si crede
            un cane può essere scollegato anche a 20 mt.
            Semplicemente perché non gli importa e non collabora con il conduttore, e questo non vuol dire che non trovi la selvaggina e non la faccia sparare, ma semplicemente che lo fa in un modo e con un atteggiamento che non tiene in nessun conto il cacciatore che lo segue.
            Prova ne è, cani che non rientrano al richiamo seppur vicini, cane che trascura il riporto ecc ecc. Il cane è a portata di voce ma non gli interessa ed è preso dal suo fare.
            Ora un cane lungo ( parliamo di cane da ferma) dovrebbe spingersi fino ai150/200 mt che sono una bella distanza in campagna, oltre mi spiace è fuori mano.
            Spiegatemi in cosa sarebbe collegato?
            Perché trova e ferma la selvaggina?
            Perché questo può farlo a 10 mt a 200 mt come a 2000mt...
            Ma questo non fa di lui un cane collegato.
            Giorgio Lugaresi mi diceva che, ai suoi tempi, il cane che usciva fuori tiro di campano era riformato perché fuori mano.
            Poi beeper e satellitari hanno sdoganato questi soggetti, ma allora va bene tutto?
            Io onestamente trovo molto scorretto e fastidioso tutto questo.
            Perché non si tiene in nessun conto che al mondo non esistiamo solo noi, e non è bello che un collega cacciatore o a parti inverse, io mi trovo in mezzo ai piedi il cane di un collega che è a 1 km e che poi magari ha pretese su un selvatico che stavo cacciando io. A voi fa piacere?
            Un cane a 500 mt non può essere collegato, semplicemente perché è troppo lontano per poter ricevere correttamente ordini, perché è a una distanza tale che oggettivamente è spesso abbastanza lontano per poter essere raggiunto in tempi ragionevoli.
            Chi dice che 200 mt sono pochi provi a moltiplicare 200 mt x 200 mt e si renderà conto dell'area che copre ed esplora un cane che apre da sinistra a destra 200 mt per parte per 200 mt di estensione, è tanto tanto spazio.
            Il cane non trova la selvaggina e quindi che fà, allunga e amplia la cerca, non fa'una cosa sbagliata perché fondamentalmente sta cercando la selvaggina ma si sta muovendo sul terreno di caccia senza tenere conto in nessuno modo del dove sta il suo padrone.
            Un cane collegato dovrebbe e sottolineo dovrebbe, quanto meno rientrare verso il proprietario e poi ripartire.
            Purtroppo tutto questo oggi non è, in molti troppi casi, ma l'utilizzo della tecnologia fa sì che questi atteggiamenti e derive scorrette vengano avvallate a dispetto del buon senso e della verità pratica.
            Poi massimo rispetto per tutti, ma continuare a raccontarci le favole del collegamento oltre certe distanze vuol dire definire collegamento una cosa che tale non è.
            Questo è il mio pensiero in tutta onestà
            Forse mi hai frainteso, e su una parte del discorso sono d'accordo cone te.
            Il beeper o il satellitare non dovrebbero essere uno strumento per evitare di educare il cane ma spesso vengono utilizzati così.

            Se un cane caccia fisso per i cavoli suoi anche a 50 metri non penso che qualcuno possa dirti che è collegato. E' corto e spari quasi sempre, ma non di certo collegato.

            Se un cane sul percorso impostato dal cacciatore fa 150/200 metri per andare a scandagliare un determinato punto e rientra è lungo, ma collegato.
            Sta tornando per una sorta di check-point sul da farsi, per capire cosa fare dopo...come lo chiamo questo se non collegamento?
            Se in alcune occasioni quei 150 metri diventano 4/500 è ovviamnete fuorimano, se ferma capace che invece di essere contento riri anche qualche moccolo, ma è ancora collegato se poi rientra subito.
            Chi sta dicendo che il cane deve allargare la cerca senza considerare il padrone?

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            • Max54
              ⭐⭐⭐
              • Oct 2020
              • 1688
              • sora
              • Spinone Italiano

              #37
              Cane lungo ,cane corto ,io direi cane giusto ,un buon cane da caccia diventa lungo o corto a seconda di quello che ha di fronte,ambiente e selvatico ,certo prima di tutto deve rispecchiare lo standard di razza ,fisicamente e mentalmente e poi ci vuole un po' di pazienza e qualche rinuncia e poi vedrete che i risultati arrivano e non esistono piu' selvatici inaccostabili ,una volta due ma prima o poi anche loro sbagliano e il cane giusto li frega, è la squadra che si crea tra uomini e cani che ,alla lunga ,fa la differenza.

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              • truzzeddu
                Moderatore recensioni e suggerimenti
                • Apr 2009
                • 1606
                • siniscola (nu)
                • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                #38
                Originariamente inviato da Ale!

                Forse mi hai frainteso, e su una parte del discorso sono d'accordo cone te.
                Il beeper o il satellitare non dovrebbero essere uno strumento per evitare di educare il cane ma spesso vengono utilizzati così.

                Se un cane caccia fisso per i cavoli suoi anche a 50 metri non penso che qualcuno possa dirti che è collegato. E' corto e spari quasi sempre, ma non di certo collegato.

                Se un cane sul percorso impostato dal cacciatore fa 150/200 metri per andare a scandagliare un determinato punto e rientra è lungo, ma collegato.
                Sta tornando per una sorta di check-point sul da farsi, per capire cosa fare dopo...come lo chiamo questo se non collegamento?
                Se in alcune occasioni quei 150 metri diventano 4/500 è ovviamnete fuorimano, se ferma capace che invece di essere contento riri anche qualche moccolo, ma è ancora collegato se poi rientra subito.
                Chi sta dicendo che il cane deve allargare la cerca senza considerare il padrone?
                Ale perdonami, io parlavo dei 500 mt che sono veramente tanti.
                Sul resto concordi con te.
                Evidentemente ci siamo fraintesi e mi scuso.
                Il cane non dovrebbe mai dimenticarsi che c'è un conduttore dietro

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                • Ale!
                  Ale! commenta
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                  non c'è bisogno di scusarsi, scrivendo è facile avere piccole incomprensioni! :)
              • mountain
                ⭐⭐
                • Apr 2017
                • 458
                • Trentino

                #39
                Qualche anno fa mi è capitato di arrivare in questo punto preciso. Guardando la foto io arrivavo da destra e dovevo ritornare sui miei passi. Sotto di me avevo quella buca e mi sembrava fosse il caso di darci un’occhiata. Intanto che guardavo il cane è andato e si è fatto tutta la zona, senza che io dica nulla. è arrivato a 400 m. Non ho assolutamente considerato che fosse fuori portata. Dalla mia posizione controllavo perfettamente il lavoro del cane, è sceso, ha controllato tutta la buca fin dove c’erano dei cespugli e poi è ritornato da me pronto a cercare altrove. Il tutto in pochi minuti, se fossi dovuto scendere perché avevo un cane che mi stava a 50 metri avrei impiegato più di mezz’ora. Capite da soli che il significato di lungo o corto è del tutto relativo, dipende dalle zone e dal tipo di vegetazione.

                Certo che gestire un cane a determinate distanze è più impegnativo che avendolo a 50 metri. Dove i dislivelli e le distanze da superare sono notevoli il cane è parecchio più veloce e resistente di noi. Dobbiamo sfruttare questa sua superiorità a nostro favore, più spazio copre più possibilità abbiamo di incontrare.





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