cambiando selvaggina , il cane adegua il suo modo di lavorare ?
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Bella domanda Lucio,
qui si potrebbero riempire tante pagine perchè questa domanda non è fine a se stessa visto che secondo me è tutto un collegamento che porta nel condizionare direttamente il metodo di lavoro del cane sul territorio e sulla selvaggina, infatti spesso cambiando il territorio di caccia si cambia selvaggina.... quindi ci sarà bisogno prima di un adattamento al territorio prima che un adattamento nel lavorare un tipo di selvaggina, voglio fare un piccolo esempio di lavoro e di adattamento che condiziona il cane nel lavoro direttamente.... Se si porta un cane in luogo aperto a quaglie, il cane dovrà comportarsi con un metodo che lo porti ad esplorare il territorio con ampie aperture muovendosi in un certo modo che varia poi da razza a razza ma qui poi si va nello stile della stessa.... mentre se si scioglie il cane in calanchi scoscesi i quali spesso sono bordeggiati da rovi il cane dovrà attaccare il territorio con un metodo completamente diverso un metodo di cerca ancora diverso e quindi un avvicinamento al selvatico e un adattamento allo stesso diverso.... di conseguenza a maggior ragione se si parla della caccia nel bosco, condizionerà il cane portandolo nel cercare il selvatico in altro modo ancora aiutandosi a volte se è il caso anche nel pistaggio( il quale non è bello da vedere) ma redditizio soprattutto per chi caccia la beccaccia ma naturalmente è solo un mio parere... siamo qui nel confrontarci... Ripeto il rapporto territorio-selvatico per me è direttamente proporzionale al metodo di lavoro di ogni singolo cane e per ogni singola razza.....Un rustico eccezionale, pieno di talento, disposto al sacrificio, grande passione per la caccia, tutto questo e tante altre qualità è lo spinone Pasquale Rossini -
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Dio salvi la Regina.
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di certo un cane che va per beccaccini in risaia o in prato allagato non puo avere la stessa cerca sulla pernice magari in mezzo alla macchia mediterranea..e ovvio! idem dicasi per un confronto quaglia beccaccia--- ci potrebbero essere delle somiglianze su selvatici diversi ma negli stessi ambienti ma in definitiva ambiente e selvatico condizionano senza dubbio metodo di lavoro..Commenta
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Io penso che alcuni atteggiamenti li cambi , per essere efficace, ed altri, relativi allo stile, invece rimangano gli stessi, su qualunque selvaggina. Il setter sarà felino a starne a quaglie ed galli, il bracco invece lavorerà alto sugli arti e guardingo, per contro, interrogherà di piu' il vento a beccaccioni e pernici e farà piu' attenzione alle tracce quando caccerà il fagiano ed in parte la quaglia. Io ho avuto alcuni cani (classico era Eolo) che a starne erano tranquilli rilassati ed a fagiani invece nervosi, tesi, le orcchie rilevate, ed altri che fermando il pelo (laerte) rialzavano il pelo sul collo e sul garrese, ma non é una regola, anzi é un'eccezionelucioCommenta
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IL cane adegua il suo modo alla selvaggina diversa ma occorrono tanti e tanti selvatici per vedere la differenza, inoltre sono daccordo con Paolone è sull'emanazione che si notano le differenze.Leonardo cinofilo cacciatoreCommenta
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I miei alzano il pelo se si tratta di setoloni….uno ferma scodinzolando la selvaggina di gabbia (statuario sui selvatici veri)…altri attentissimi sulle beccacce incalzano il fagiano senza tanti complimenti….forse come diceva bosco, noi non sempre sappiamo capire cosa abbiano fermato….ma loro lo sanno molto bene, e si adeguano...Io penso che alcuni atteggiamenti li cambi , per essere efficace, ed altri, relativi allo stile, invece rimangano gli stessi, su qualunque selvaggina. Il setter sarà felino a starne a quaglie ed galli, il bracco invece lavorerà alto sugli arti e guardingo, per contro, interrogherà di piu' il vento a beccaccioni e pernici e farà piu' attenzione alle tracce quando caccerà il fagiano ed in parte la quaglia. Io ho avuto alcuni cani (classico era Eolo) che a starne erano tranquilli rilassati ed a fagiani invece nervosi, tesi, le orcchie rilevate, ed altri che fermando il pelo (laerte) rialzavano il pelo sul collo e sul garrese, ma non é una regola, anzi é un'eccezioneMala tempora curruntCommenta
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