Vivere e cacciare con il cane

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  • sly8489
    ⭐⭐⭐⭐
    • Mar 2009
    • 11962
    • Trieste
    • spring spaniel

    #1

    Vivere e cacciare con il cane

    Apro questa discussione, per un confronto su quello che riguarda la caccia e la comunicazione con il cane. Anche i lupi, esseri aggressivi hanno avuto difficoltà nel comunicare quando si sono riuniti in branco. Per sopravvivere hanno dovuto imparare in fretta a comunicare e a socializzare. La mia opinione è che allo stesso modo il confronto con la selvaggina si può reggere se con il cane si socializza e si comunica, di conseguenza si è bene organizzati gerarchicamente. Come nella vita di tutti i giorni anche quando si caccia bisogna essere sempre in sintonia con il cane, questo vuol dire collaborazione ed interazione fra cane e padrone. Se il padrone non collabora ed interagisce credo che difficilmente ci potrà essere un buon rapporto tra cane e padrone. Per esempio: se il padrone invece di farsi trovare dal cane si fa cercare sempre, secondo la mia opinione per il cane il padrone a caccia non vale molto, questo non solo per il cane, anche per i cacciatori che con il cane a caccia ci sanno andare veramente. Il cane quando caccia deve avere la mente libera e la sua autonomia, non deve pensare a cercare il padrone, il suo lavoro è quello di cercare la selvaggina. Condizionamenti strani basati sull'abbandono condizionano il cucciolo in modo negativo, creano dipendenza, il cucciolo deve essere sempre supportato e mai abbandonato, anche perché questa pratica non crea collegamento. E' un sotterfugio per quelli che non hanno cani ben socializzati, per quelli che con il cane non sanno comunicare, il collegamento è socializzazione, non è addestramento. Non è questa la prima volta che scrivo che i cani hanno una vita parallela alla nostra, molto probabilmente è perché hanno abitudini sociali simili ai nostri. Per rendersi conto bisognerebbe cacciare con qualcuno che non si fa trovare in cima alla collina come convenuto dopo la perlustrazione del terreno di sua competenza, ma decide di abbandonare il percorso convenuto per andare dietro al cane che gli faceva "buono". E' giusto, però dopo doveva rimettersi sul suo percorso per raggiungere la cima della collina e ricollegarsi all'amico. Con questa persona per non perdere ulteriore tempo conviene andare a cercarlo. Dopo due tre volte che si è costretti a cercarlo lo si manda a quel paese, e ognuno caccia per proprio conto. Succede più o meno anche con il cane. Qui bisognerebbe aprire una discussione per far capire che il cane non è collegato solo per il fatto che va a cercare il suo padrone, il cane nel bene e nel male difficilmente abbandonerà il padrone e la famiglia dove ha fatto gruppo o branco.
  • Leonardo
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2008
    • 2134
    • Siena, Toscana.
    • Bracco Italiano Giotto

    #2
    Pienamente daccordo Nicola ma vorrei vedere quanti cacciatori oggi sanno agire con il cane come dici.
    Leonardo cinofilo cacciatore

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    • maxpointer73
      ⭐⭐⭐
      • Aug 2016
      • 3088
      • torino
      • pointer inglese

      #3
      uscire a caccia accompagnati da un cane con cui si sia instaurato in modo naturale o tramite addestramento non coercitivo un legame con il propietario tale da formare una squadra letale per i selvatici ... e certamente il punto di arrivo massimo per qualsiasi cacciatore..... anche perchè con una condizione del genere i risultati saranno sempre ottimi...
      il problema che questo binomio sul terreno di caccia per 50mila motivi , non si vede quasi mai o comunque pochissimo.....
      lasciamo stare la razza di appartenenza che secondo me non centra assolutamente niente ne con la facilità di addestramento ne con il collegamento.... si può trovare il giusto feeling in qualsiasi razza come si può trovare il cane testone e indisciplinato in qualsiasi razza..
      certamente trascorrere tanto tempo con il cane sia nelle uscite , ma anche nella vita quotidiana facendolo partecipare concretamente alla vita di tutti i giorni , può essere uno dei tanti metodi che aiuta a formare un ottimo rapporto/feeling con il propio cane........soprattutto nei cuccioli.

      E' RISAPUTO A LIVELLO MONDIALE CHE I CANIDI RAGIONANO CON UNA SCALA GERARCHICA
      TIPICA NEL BRANCO DEI LUPI.... STA' A NOI COLLOCARE NEL GRADINO GIUSTO SIA LA NOSTRA POSIZIONE CHE QUELLA DEL NOSTRO CANE.....
      E' LI CHE STA' IL DIFFICILE!!!!!!!!


      max.........

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      • BENELLI.78
        ⭐⭐⭐
        • Aug 2009
        • 2041
        • Napoli
        • Springer Spaniel inglese

        #4
        Secondo me non è molto semplice da farsi, almeno per un neofita. Io penso , sempre da profano , che il cane lo puoi far socializzare quanto vuoi ma se non lo sai addestrare i risultati saranno sempre scarsi .

        saluti
        Mira bene sbaglia poco

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        • salvatore63
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2008
          • 1976
          • Roma
          • Springer Spaniel

          #5
          Originariamente inviato da BENELLI.78
          Secondo me non è molto semplice da farsi, almeno per un neofita. Io penso , sempre da profano , che il cane lo puoi far socializzare quanto vuoi ma se non lo sai addestrare i risultati saranno sempre scarsi .

          saluti
          Invece secondo me l'addestramento (educazione o come si vuol definire) altro non è che il proseguio di una ottima socializzazione adeguata ai tempi di crescita del cane, ai suoi giorni "No" e a quei pochi minuti "si" durante i quali si estrapolerà qualcosa di nuovo o si fisseranno passaggi precedenti.

          Ciao, Salvatore :)
          Ad uno Springer puoi far fare di tutto, se sei in grado di tradurre dai suoi occhi, ciò che ti stà.............Insegnando. S. M.

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          • sly8489
            ⭐⭐⭐⭐
            • Mar 2009
            • 11962
            • Trieste
            • spring spaniel

            #6
            Originariamente inviato da BENELLI.78
            Secondo me non è molto semplice da farsi, almeno per un neofita. Io penso , sempre da profano , che il cane lo puoi far socializzare quanto vuoi ma se non lo sai addestrare i risultati saranno sempre scarsi .

            saluti
            Socializzare non è semplice, ma non è neanche difficile, bisogna essere appassionati del cane, questo è un punto molto importante, perché bisogna vivere con le regole del cane. Per approfondire meglio, bisognerebbe conoscere un poco tutte le razze, ogni razza ha un comportamento diverso, questo aiuta a capire prima e molto meglio il cane. Pochi giorni fa è successo ancora una brutta disgrazia, due dogo argentini hanno ammazzato un bimba imbraccio alla mamma, è successo perché i cani non sono stati capiti. Tornado in tema ti rispondo che socializzare e addestrare sono due cose diverse. Un cane ben educato può essere portato a caccia con pochissimo addestramento. Per fare questo bisogna essere almeno cacciatori e conoscere il cane. Se sei convito di poter insegnare al cane a cacciare ti sbagli, tu al cane gli devi procurare esperienze che lo aiutano ad incentivare il suo istinto di predatore. Se sei un cacciatore sai che devi mettere il cane nella condizione giusta per condizionarlo nel migliore dei modi. La socializzazione ha come scopo l'ottenimento della leadership se la si ottiene bisogna saperla mantenere, perché quello che il cane concede può anche togliere. Se hai la leadership hai anche la collaborazione spontanea del cane, puoi addestrare con più facilità e in minor tempo il cane. Però se voglio insegnare al cane a salire sulla scala dei pompieri devo conoscere il metodo, solo con la socializzazione non si riesce. Quello che hai detto non è sbagliato, ma neanche quello che ti sto per dire è sbagliato. I risultati scadenti si hanno con i cani addestrati e poco socializzati, ma se non metti a confronto è difficile vedere la differenza.

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            • Leonardo
              ⭐⭐⭐
              • Mar 2008
              • 2134
              • Siena, Toscana.
              • Bracco Italiano Giotto

              #7
              Un utente qui sul forum scrisse: i cani non parlano, ma siamo noi a non capire, cosa vogliono dirci con i loro comportamenti. Per socializzare il cane, occorre saper capire il loro "linguaggio," e non è da tutti.
              Leonardo cinofilo cacciatore

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              • wollf
                ⭐⭐
                • Feb 2014
                • 629
                • bari
                • Drahthaar

                #8
                Credo che nella fase di addestramento si dovrebbe creare un bel rapporto tra noi ed il nostro ausiliare ,la mia idea di impegnarsi molto nei primi due anni di vita , appunto per creare questa socializzazione intesa come; tu esegui i miei comandi ed io mi sforzo di non farti mancare niente e curarti ,educarti ecc,.....questo bisogna farlo capire non neccesariamente in maniera forte,ma con garbo,se riusciremo a passare questa prima fase con esiti positivi , la seconda verrà da se..., il cucciolone metterà in pratica tutto ciò che gli è stato insegnato ,sfoderando le sue doti innate quando si troverà a contatto con la selvaggina ,....questo il momento magico ..,quel feeling che si crea in ogni uscita a caccia ..,quello che procura le grandi emozioni ..,quello che in realtà mantiene vivo questo sport.
                Questo il mio pensiero ,non verità!!!!
                Ultima modifica wollf; 28-08-16, 15:21.

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11962
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #9
                  Il bellissimo rapporto con il cane bisogna crearlo prima l'addestramento e non durante, quello che succede durante è quello che il padrone è riuscito a costruire prima, durante l'addestramento si raccolgono i frutti del rapporto che si è riusciti a creare fra padrone e cane. Devi stare molto attento perché quello che di buono sei riuscito a fare in mesi lo puoi perdere in pochissimo tempo.

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                  • salvatore63
                    ⭐⭐⭐
                    • Sep 2008
                    • 1976
                    • Roma
                    • Springer Spaniel

                    #10
                    Originariamente inviato da sly8489
                    Il bellissimo rapporto con il cane bisogna crearlo prima l'addestramento e non durante, quello che succede durante è quello che il padrone è riuscito a costruire prima, durante l'addestramento si raccolgono i frutti del rapporto che si è riusciti a creare fra padrone e cane. Devi stare molto attento perché quello che di buono sei riuscito a fare in mesi lo puoi perdere in pochissimo tempo.
                    Perfetto...quindi a meno che non mi sono espresso male mi sembra di capire che sei d'accordo con quanto ho scritto nel mio post....

                    Ciao, Salvatore :)
                    Ad uno Springer puoi far fare di tutto, se sei in grado di tradurre dai suoi occhi, ciò che ti stà.............Insegnando. S. M.

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                    • Livia1968

                      #11
                      Anche il cane con le migliori potenzialità (carattere,venaticita,passione) può essere rovinato da uno sbagliato approccio per stabilire la leadership. Questa influenza la socializzazione del cane nei rapporti con il mondo esterno e con l'addestramento. Il difficile è capire di cosa ha bisogno il cane , non di cosa abbiamo bisogno noi. È istintivo cercare di ottenere l'affetto (passatemi il termine intendo feeling, collaborazione, complicità, sintonia) del cane ma è importantissimo ottenerlo nella giusta maniera. La giusta maniera è diversa da cane a cane, da razza a razza e perché no, anche la nostra personalità può influenzare il modo con cui instaurare la leadership. Per alcuni fortunati ciò avviene in maniera istintiva. Altri dopo aver sbagliato.


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                      • sly8489
                        ⭐⭐⭐⭐
                        • Mar 2009
                        • 11962
                        • Trieste
                        • spring spaniel

                        #12
                        Originariamente inviato da salvatore63
                        Perfetto...quindi a meno che non mi sono espresso male mi sembra di capire che sei d'accordo con quanto ho scritto nel mio post....
                        Se non fossi stato d'accordo te lo avrei detto. Ho evitato il "mi piace" con il moderatore perché qualcuno lo potrebbe interpretare come una forma di "lecchinaggio" Stai tranquillo, che se scrivi qualcosa che contrasta con la mia opinione te lo dirò in modo schietto e diretto senza nessun problema, fermo restando che quando ci ritroveremo continueremo a mangiare sempre alla stessa tavola, possibilmente uno di fronte all'altro.[:D] [:D]

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                        • furietto
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2012
                          • 2195
                          • ROMA/CALABRIA
                          • SETTER INGLESE

                          #13
                          [QUOTE=sly8489;1200671]Socializzare non è semplice, ma non è neanche difficile, bisogna essere appassionati del cane, questo è un punto molto importante, perché bisogna vivere con le regole del cane.

                          Ecco, a mio avviso, il fulcro della riuscita e dei risultati, che deve essere condito da intelligenza e capacità di "capire" il cane e agire di conseguenza SEMPRE e MAI il contrario (so tutto io e il cane deve fare quello che dico io)..
                          Credo che il cane sa e sente se quanto fai insieme a lui è carico di passione, entusiasmo e soprattutto di rispetto della natura altrui, esattamente come il bambino, perché privo di certi filtri e preconcetti..
                          bella discussione Sly. seguo...
                          Ultima modifica furietto; 29-08-16, 12:00.
                          Francesco.

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                          • sly8489
                            ⭐⭐⭐⭐
                            • Mar 2009
                            • 11962
                            • Trieste
                            • spring spaniel

                            #14
                            Osservare e capire il cane è importantissimo, chi riesce a capire il cane ha diverse frecce a disposizione per il suo arco. Ho sentito spesso dire di non prendere il cucciolo che non ti viene vicino e sta in disparte, sono d'accordo, ma se lo invito a venire e lui viene subito scodinzolando, me lo prendo ad ogni chiusi. Non è questo atteggiamento a stabilire le qualità naturali del cane in ambito venatorio. I cani sono cani, si socializza il pastore tedesco e si socializza il setter, ma da loro non possiamo pretendere le stesse cose. Un pastore tedesco può difendere il suo padrone anche senza addestramento. Se il pastore tedesco è stato ben socializzato e ha tutte le doti naturali al posto giusto e rispetta la leadership, può difendere il suo padrone in modo molto equilibrato. Se ha rispetto del padrone rispetterà anche le sue decisioni, la lotta, la fuga o l'immobilità la decide il padrone. Il cane attaccherà per aiutare il padrone, se il padrone fuggirà lo seguirà. Qualsiasi razza ben socializzata è molto più equilibrata di un cane solo addestrato e poco socializzato, cioè costretto a fare, in questo caso costretto ad attaccare o a non attaccare. Mi sembra logico che con alcune razze da caccia, la lotta per difendere il padrone non la può decidere il padrone, il cane non è predisposto per alcuni tipi di lavoro.

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                            • furietto
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                              • Oct 2012
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                              #15
                              [QUOTE=sly8489;1200882]Osservare e capire il cane è importantissimo, chi riesce a capire il cane ha diverse frecce a disposizione per il suo arco. Ho sentito spesso dire di non prendere il cucciolo che non ti viene vicino e sta in disparte, sono d'accordo, ma se lo invito a venire e lui viene subito scodinzolando, me lo prendo ad ogni chiusi.

                              Su questo ho una mia idea forse "molto personale".. ritengo che nel cucciolo/cucciolone timido ci sia terreno molto fertile per la destinazione al lavoro.. mi spiego meglio, credo che il cane che sta al di fuori del branco, che si isola spesso perché non trova interessi nel gioco degli altri sia il cane che si appassionerà molto più in fretta al lavoro cui lo si vorrà dedicare..
                              sarà il suo gioco e la sua passione primaria, poi, solo per mia esperienza personale però, imparerà successivamente a relazionarsi con i suoi simili e spesso anche senza alcuna conseguenze in fatto di coesistenza,anzi, a volte diventando il più burlone e giocherellone da adulto...
                              Francesco.

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