Un angelo di Natale per Felix- un racconto di Natale
Come si sa, a Natale gli angeli hanno molto da fare. Specialmente gli angeli degli animali. Cioè devono andare dalle povere creature che non hanno a Natale quello che occore a ogni animale: un po` di caldo, qualcosa da mangiare, un nido o una casa, un branco o una famiglia. Dicono agli animali, che nel regno di Dio anche per loro tutto diventerà buono che l`uomo aveva sbagliato ..
Cosi un angelo veniva anche da Felix.
Felix non era un cane povero. Certo- la moglie del suo padrone era scomparsa alcuni anni fa, ma da allora Felix ed il suo padrone stavano insieme tutto il giorno e Felix era la gioa del cacciatore anziano.
“Felix- ho una buona ed una cattiva notizia per te” dice l`angelo.
“Mi dica- prima quella buona” rispose Felix incuriosito.
“La buona notizia è, che tu troverai una buona famiglia!” “Ma – io non ho bisogno di una famiglia Ho il mio padrone” pensava Felix.
“Ma questo è il punto, devo prendere il tuo padrone e portarlo alla sua moglie!
Quindi Felix cominciava ad ululare a squarciagola. Piangeva cosi che Francesco, il giovane cacciatore che abitava nella casa vicino si è insospettito. Ha suonato il campanello, L'ha suonato di nuovo e di nuovo, poi ha preso il chiave dal vaso di fiori accanto alla porta edha aperto la porta.
“Uberto, Uberto- dove sei? Felix, dov`è il tuo padrone? “ Ed quindi Felix cominciava di nuovo ad ululare a squarciagola.” Franz cominciava a sentirsi male, ed infatti- Uberto, il suo cacciatore amico sedeva nella sua sedia ma non poteva vedere Franz, Uberto era morto.
“Che cosa facciamo con te, povero Felix? Mia moglie non ama i cani e ha paura di te! Devo mandarti in un ricovero per animali.”
Felix lo guardava , scrutava negli occhi di Franz. E Franz si ricordava quanta gioa avesse portato nella vita del suo amico. E questo cane, il cane del suo amico dovrebbe mandarlo nel canile? “ Felice Natale” pensava Franz.
Arrivato a casa con Felix al guinzaglio, tutta la famiglia era già unita sotto l`albero di Natale.
C`erano tutti gli invitati, I bambini aspettavono con ansia i loro regali. Cosi, Erika, la moglie di Franz aveva il muso lungo ma accettò la presenza di Felix.
I bambini iniziarono a cantare.
L `angelo si avvicinò a Felix e gli disse: “Devi ululare a squarciagola!” I cani possono udire gli angeli a differenza degli uomini.
Cosi Felix ululava a squarcia gola. Ed Erika, il cui cuore l`angelo aveva toccato, comincava a combattere le lacrime invece di bisticare. “Povero Felix”.
Allora Felix doveva stare- “solo per I giorni della festa”, diceva Erika.
Cosi Felix si rendeva utile. Dov`era Erika c'era anche Felix. Accompagnava Erika nelle passeggiate serali, portava le pantofole, il giornale. E quando qualcuno incontrava Erika durante una passeggiata serale , Felix ringhiava un po`per mostrare che voleva diffendere la sua nuova padrona contro ogni aggressione.
E Erika sempre accarezzava la testa di Felix e diceva: “Povero Felix”.
Arrivò il primo giorno del Nuovo anno. Franz doveva mantenere la sua promessa. Prese il guinzaglio e disse: “Ora lo porto nel canile”
“Ma- come puoi essere cosi insensibile??? Il povero, povero Felix” rispose la moglie il cui cuore l'aveva toccato l`angelo. Erika non vedeva che dietro di lei stava l`angelo e strizzava gli occhi a Felix.
“Non ti avevo detto che avresti trovato una nuova famiglia?” mormorava l`angelo. Come voi sapete, a differenza degli uomini, gli animali possono udire la voce degli angeli.
Cosi il felice Felix è rimasto un Felix felice. Ed Erika non ha più paura di cani. Ed il cacciatore Franz ha avuto molti recuperi con successo con il suo fedele compagno a quattro zampe.
Vi auguro un buon Natale!
Come si sa, a Natale gli angeli hanno molto da fare. Specialmente gli angeli degli animali. Cioè devono andare dalle povere creature che non hanno a Natale quello che occore a ogni animale: un po` di caldo, qualcosa da mangiare, un nido o una casa, un branco o una famiglia. Dicono agli animali, che nel regno di Dio anche per loro tutto diventerà buono che l`uomo aveva sbagliato ..
Cosi un angelo veniva anche da Felix.
Felix non era un cane povero. Certo- la moglie del suo padrone era scomparsa alcuni anni fa, ma da allora Felix ed il suo padrone stavano insieme tutto il giorno e Felix era la gioa del cacciatore anziano.
“Felix- ho una buona ed una cattiva notizia per te” dice l`angelo.
“Mi dica- prima quella buona” rispose Felix incuriosito.
“La buona notizia è, che tu troverai una buona famiglia!” “Ma – io non ho bisogno di una famiglia Ho il mio padrone” pensava Felix.
“Ma questo è il punto, devo prendere il tuo padrone e portarlo alla sua moglie!
Quindi Felix cominciava ad ululare a squarciagola. Piangeva cosi che Francesco, il giovane cacciatore che abitava nella casa vicino si è insospettito. Ha suonato il campanello, L'ha suonato di nuovo e di nuovo, poi ha preso il chiave dal vaso di fiori accanto alla porta edha aperto la porta.
“Uberto, Uberto- dove sei? Felix, dov`è il tuo padrone? “ Ed quindi Felix cominciava di nuovo ad ululare a squarciagola.” Franz cominciava a sentirsi male, ed infatti- Uberto, il suo cacciatore amico sedeva nella sua sedia ma non poteva vedere Franz, Uberto era morto.
“Che cosa facciamo con te, povero Felix? Mia moglie non ama i cani e ha paura di te! Devo mandarti in un ricovero per animali.”
Felix lo guardava , scrutava negli occhi di Franz. E Franz si ricordava quanta gioa avesse portato nella vita del suo amico. E questo cane, il cane del suo amico dovrebbe mandarlo nel canile? “ Felice Natale” pensava Franz.
Arrivato a casa con Felix al guinzaglio, tutta la famiglia era già unita sotto l`albero di Natale.
C`erano tutti gli invitati, I bambini aspettavono con ansia i loro regali. Cosi, Erika, la moglie di Franz aveva il muso lungo ma accettò la presenza di Felix.
I bambini iniziarono a cantare.
L `angelo si avvicinò a Felix e gli disse: “Devi ululare a squarciagola!” I cani possono udire gli angeli a differenza degli uomini.
Cosi Felix ululava a squarcia gola. Ed Erika, il cui cuore l`angelo aveva toccato, comincava a combattere le lacrime invece di bisticare. “Povero Felix”.
Allora Felix doveva stare- “solo per I giorni della festa”, diceva Erika.
Cosi Felix si rendeva utile. Dov`era Erika c'era anche Felix. Accompagnava Erika nelle passeggiate serali, portava le pantofole, il giornale. E quando qualcuno incontrava Erika durante una passeggiata serale , Felix ringhiava un po`per mostrare che voleva diffendere la sua nuova padrona contro ogni aggressione.
E Erika sempre accarezzava la testa di Felix e diceva: “Povero Felix”.
Arrivò il primo giorno del Nuovo anno. Franz doveva mantenere la sua promessa. Prese il guinzaglio e disse: “Ora lo porto nel canile”
“Ma- come puoi essere cosi insensibile??? Il povero, povero Felix” rispose la moglie il cui cuore l'aveva toccato l`angelo. Erika non vedeva che dietro di lei stava l`angelo e strizzava gli occhi a Felix.
“Non ti avevo detto che avresti trovato una nuova famiglia?” mormorava l`angelo. Come voi sapete, a differenza degli uomini, gli animali possono udire la voce degli angeli.
Cosi il felice Felix è rimasto un Felix felice. Ed Erika non ha più paura di cani. Ed il cacciatore Franz ha avuto molti recuperi con successo con il suo fedele compagno a quattro zampe.
Vi auguro un buon Natale!
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