Griffone Korthals e Bracco Francese

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  • fabryboc
    Moderatore Setter & Pointer
    • Dec 2009
    • 8011
    • piemonte
    • setter inglese e griffone Korthals

    #1

    Griffone Korthals e Bracco Francese

    Parlando di continentali esteri, e "approfittando" della presenza su questo forum di autorevoli conoscitori di entrambi, mi chiedo:

    Quali sono le differenze sostanziali tra le due razze, nella metodologia di cerca, di approccio col selvatico, di attitudini al recupero-riporto, di solidità di ferma ???

    Quali sono, pur nel rispetto della loro indubbia genericità, le cacce più adatte a questi due eccellenti ausiliari ?

    A voi la palla.....
    Ultima modifica fabryboc; 17-06-15, 17:33.
    Mala tempora currunt
  • marsemau

    #2
    Io li ho avuti tutti e due, solo un soggetto per razza.
    Il korthal l'ho avuto una quindicina di anni fà, proveniva da un allevatore amatoriale, Milanese, che aveva uno stallone plurititolato, e alcune (2/3) fattrici, con la cucciolata da cui usci il mio "Lark" smise di allevare, non sò perchè.
    L'affisso era "cinq'fò", il cane era molto tipico morfologicamente e mite di carattere......a parte un sonoro morso ad un cucciolino che per miracolo sopprovvisse, a caccia andava bene, con una andatura sostenuta e mantenuta, una grande solidità di ferma, una buona acquaticità, ma....portava poco o niente, forse anche per la mia poca attitudine ad insegnare questa funzione, per difetto di "pazienza".
    In casa un pò si faceva sentire, ma nel sopportabile, purtroppo durò poco, finì sotto un camion a poco più di tre anni ed essendo a ridosso della stagione, presi di corsa una setterina da cui mi separai in fretta.
    Ora caccio con un BF roano marrone, anche se l'avrei preferito bianco marrone, colore molto utile, che me lo aveva fatto scegliere ma, al momento dell'acquisto altre considerazioni mi avevano fatto preferire il mio "borg" anche perchè nella cucciolata c'era un solo maschio bianco marrone.
    Inizio col dire che anche questo non è un grande riportatore, forse ancora colpa mia, però sento dire che diversi soggetti, come il mio, anche se raccolgono faticano a riconsegnare, anche se devo dire con il "naso" che si ritrova non ho mai perso un selvatico, che raccoglie scarrozza un pò in gire e poi mi (bontà sua) ridà, non ha una grande acquaticità, anche se una volta mi ha riportato 4 anatre dall'acqua uno dopo l'altra, tutte abbattute assieme, insomma non un compione del riporto ma, poco più che sufficiente.
    La grande qualità di questo cagnetto è la briosa andatura unita ad un grande collegamento, che io non intendo, a tiro di fucile, anzi aperture generose dove serve e più contenute nel bosco, una potenza olfattiva notevole lo aiuta molto nell'incontro, in particolare sulle rimesse, dove è un grande.
    Buon fermatore, sempre molto "preciso" non ricordo ferme false, al massimo puntatine subito risolte con una "raganella" da parte mia,(una sorta di gracidio con la bocca) anche a grande distanza, tiene sempre bene il contatto olfattivo con il selvatico che si allontana (con i fagiani mi fà divertire).
    Per completare altra caratteristica che me lo fà amare è la mansuetudine a casa, è come non averlo, e l'obbedienza estrema sul terreno con poche eccezioni anche sul capriolo che ha imparato in fretta a rispettare.
    Mauro

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    • Ugo65
      ⭐⭐
      • Jun 2015
      • 258
      • Capalbio
      • Korthals e bracchi francesi

      #3
      Leggo con piacere la discussione aperta da Fabry, e la risposta di Mauro.
      Ho avuto una buona esperienza con entrambe, prima il korthals e poi il bracchetto francese. Mauro stesso ammette di aver avuto esperienza con entrambi per un solo soggetto, (per il bracco francese sarei contento di conoscerne la genealogia), e di conseguenza di non poter fornire una opinione opportuna.
      A proposito del korthals...ci sarebbe da dire veramente tanto a giustificarne la scarsa conoscenza, ma sopratutto per rendere lui la giusta importanza per le effettive qualità venatorie. Il bracco francese ha avuto una evoluzione leggermente diversa: oggi in molti lo conoscono per quel che è, e, sommariamente, Mauro ne ha descritte alcune delle qualità peculiari.
      L'unica cosa che li accomuna è che sono entrambi appassionati cacciatori, poi, vuoi per la mentalità, (sopratutto..perchè è la testa che "porta" il corpo), e vuoi per le caratteristiche somatiche e di costruzione, hanno comportamenti differenti nella reazione olfattiva e nel movimento. Entrambi ottimi fermatori e con buone attitudini al riporto. Devo ammettere che in passato, a proposito del griffone, si erano potute verificare delle difficoltà legate al riporto, (come pure al pelo), ma che, per fortuna, si sono risolte in breve tempo, almeno in alcune linee di sangue. Oggi è difficile trovare, sia per griffoni che per bracchi, soggetti che disdegnano l'abbocco. Poi gioca molto anche la preparazione che viene adottata ed i vari fattori esterni che entrano in gioco, ma sostanzialmente è difficile avere cani che non vogliono riportare. L'importante è dedicargli il giusto tempo. Caratterialmente il korthals è un cane fiero e solido psichicamente, ma mai cattivo o attaccabrighe, anche volendo considerare le opportune precauzioni con i cani che non si conoscono, magari dello stesso sesso, che non dovrebbero essere messi, prima di un opportuno controllo, nella stessa gabbia. Non immaginate un cane tedesco che solitamente è già più deciso, (non parlo di aggressività), nell'imporre la propria autorità, ma in ogni caso è sempre bene farli conoscere e non avrete nessun problema. Da rimarcare che il korthals è un cane assolutamente equilibrato e non aggressivo per natura.
      Il bracco francese è già diverso: facile! In questa parola si sintetizza tutto ciò che lo riguarda, in ogni aspetto, venatorio, sociale, allevatoriale...tutto. Potete mettere due maschi di bracco francese che non si conoscono nella stessa gabbia e non avrete sorprese, o fare una cucciolata e verificarne la media di quelli che risulteranno bravi a caccia domani. Chiaramente può esistere l'eccezione rarissima. Sta bene in appartamento, in giardino, con i suoi simili e con altri animali, (la mia prima femmina era accanita con le lepri e a casa dormiva con i gatti), non sono abbaioni, (nemmeno il korthals lo è), sono vivaci ed equilibrati e, sopratutto, adorano cacciare con noi.

      L'eleganza e la particolare fierezza del korthals non ha paragone con l'aspetto del bracco francese che, seppur ben identificato nelle sue caratteristiche morfologiche, si mostra meno "particolare" del griffone. Basti pensare per quanto tempo sono stati confusi con "un brutto pointer" o con "mi ricorda il vecchi bracco pointer", (che non era nemmeno uguale), o uno "strano e piccolo bracco tedesco": si è cercato costantemente un termine di paragone per soddisfare la scarsa, o nulla, conoscenza di questa razza sino a pochi anni fa veramente poco conosciuta in Italia.
      Il korthals, grazie ad Enrico Faja, è presente e diffuso nel nostro Paese dagli anni '50, e gode di maggior conoscenza generale, seppur anche per lui ci sono state errate definizioni, (e ce ne sono alcune anche oggi), ma di sicuro meglio noto. Il suo aspetto esteriore molto particolare e bello, lo fa preferire, (degustibus), ed effettivamente un bel korthals ben curato mette in evidenza una fierezza che non teme paragoni nel confronto. Il suo particolare pelo lo rende resistente alla fitta macchia e, cosa particolare, quasi impermeabile: provate a toccare un griffone che è appena uscito dall'acqua profonda e si è sgrullato, è subito asciutto! Nel bosco è silenziosissimo, (e di questo si parla poco, peccato!), grazie al suo modo di galoppare: glissant, elastico e morbido, questa la traduzione della definizione che i francesi danno al korthals. Per favore, non parlate del korthals quale galoppatore prés de terre, non è così che deve andare, non è vero! Il suo galoppo, (forse poco elegante rispetto ad altri), è con leggero movimento di "bascule", (dallo standard francese), e con la testa portata lievemente "à marteau" nella angolazione con il collo, ma comunque almeno a livello della linea superiore del tronco o leggermente al di sotto. La similitudine con il setter, più volte rimarcata giustamente, riguarda la brevità dell'avambraccio rispetto al braccio, (più lieve nel confronto con l'inglese), che però non comporta un galoppo, nella meccanica, identico. Assolutamente. Il korthals è costruito nel rettangolo grazie a questo particolare appena citato, ma sopratutto grazie anche alle angolazioni di spalla e arti posteriori: è ridotto lo spazio sottosternale rispetto al suolo. L'atteggiamento morbido, (analogamente al setter), è l'unica cosa che li avvicina,(dettata molto anche dalla psiche), così come quello in guidata quando il korthals, (adesso cito una definizione che utilizzò l'Amico Costanzo durante un giudizio in una prova), "si muove come un biacco!", striscia quasi a terra. Questo rende l'idea. Ha un gran naso ed è un buon fermatore, l'unico continentale, (definito dal suo standard), che può fermare flesso nel posteriore.....(ho letto anche che qualcuno sostiene che può fermare flesso in avanti...per carità, è possibile ma dipende da fattori esterni, per i quali anche un kurzhaar può fermare differentemente da quello che cita il suo standard, ma sono cose estrinseche rispetto alla natura della razza).
      Il bracco francese, (mi riferisco alla varietà Pyrénée), è forse l'anello di congiunzione con le razza inglesi: veloce galoppatore con buona propulsione ma senza troppo impeto, e sopratutto sempre collegatissimo. Mauro ha fatto, giustamente, una precisazione rispetto al collegamento, descrivendo il suo cane come aperto nella cerca quando le condizioni lo permettono, che si riduce nel bosco in modo naturale. Questa è capacità di intelligere e volontà di collegamento. Faja la chiamava "autonomia nel collegamento". Ottimo naso anche lui e molto reattivo nella ferma. Quando avverte e va a fermare a volte da l'impressione che possa "buttare via" da un momento all'altro, e invece rapidissimo blocca preciso. Guida facilmente e rapido. Sono bravi riportatori e, se non è naturale, imparano facilmente a comando. Non hanno problemi nell'acqua ne nel bosco, (ma è la casa del korthals), e si adattano facilmente ad ogni terreno, sopratutto i più impervi: rocce, terreni scoscesi, aridi, con fitta vegetazione o completamente spogli, lo vedrete andare con la stessa determinazione e volontà a reperire. Non è un pointerino, nemmeno un breton, ne altro, è un bracco francese! Il manto preferito è il bianco marrone, (come il grigio acciaio per il korthals), ed i motivi sono chiari. Torno a dire: in una parola è "facile".

      Insomma, diverse velocità e differente modo di comportarsi che li rendono più adatti ad un tipo di terreno e, di conseguenza, selvatico, ma ambedue validissimi per la caccia, (vera), del nostro Paese. Consideratene l'aspetto, i caratteri simili, le rispettive attitudini e valutate l'indirizzo verso il quale li volete destinare e poi "degustibus", ma vi dico che se indecisi chiudete gli occhi non sbaglierete.

      A presto.

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      • oreip
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2009
        • 9105
        • Santa Flavia (PA)
        • Pointer " ZICO "

        #4
        Ti ringrazio per l'eleganza che hai tenuto nel descrivere le due razze, hai fatto una "diagnosi" quasi chirurgica nella loro diversità, sei entrato nella loro psiche come un "biacco" scardinando preconcetti costruiti per ignoranza. Con le tue parole li ho visti cacciare nel bosco, nelle pietraie e riportare dall'acqua. Sono felice Amico di Zico (vedi avatar), il mio Pointer che mi accompagna a caccia, ma se dovessi domani per motivi di età (haimè) scegliere un'altra razza, sicuramente metterei la "prua" su un Korthals.
        Ancora grazie
        Con simpatia
        piero
        Homo Homini Lupus
        "l'uomo è un lupo per l'uomo" (Plauto)

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        • marsemau

          #5
          Descrizione ineccepibile di Ugo 65, che dimostra una ottima conoscenza delle razze citate che probabilmente ha sperimentato in numero maggiore rispetto a me.
          Una cosa che mi trova molto d'accordo è la lapidaria definizione, riguardo il BF di "facile".
          Devo dire,avendo avuto anche breton che la filosofia allevatoriale Francese mi ha sempre più convinto con cani più vicini ai nostri costumi venatori, rispetto alla Tedesca più improntata al cane "produttivo" che porta a casa sempre e comunque, con aspetti di aggressività poco, (per me) vicini al mio modo di intendere la caccia.
          Una piccola aggiunta sulla rusticità e qualità della copertura (pelo) delle due razze, nel Korthal, il mantello svantaggiava in modo abbastanza marcato nei primi periodi della stagione per il caldo e ovviamente lo avvantaggiava in inverno e nell'acqua, all'opposto il BF ad inizio stagione si avvantaggia del pelo raso che poi non dà grandi problemi di sopportazione del freddo, in un solo caso, in Appennino, in un giorno da lupi, il canino ha dato segni di sofferenza(anch'io) ma per il resto non dà segno di patire più di tanto.
          Riguardo alla rusticità, terreno di elezione del Korthal, cacciando nei boschi Appenninici ad una quota dai 500 ai 1300 mt, non eccessivamente intricati, il bracchetto passa d'appertutto senza problemi, senza riportare danni troppo evidenti di abrasione alla pelle, una sola volta è tornato con un foro nella pancia ma penso fosse stato stato ferito da un cinghiale.
          Mauro
          P.S. Dimenticavo le origini del mio "borg" allevato da un giovane amatore di razza Spezzino, Omar Mariani, madre Vasia di San Donato per Solo de domain de Pontfrac.

          ---------- Messaggio inserito alle 09:38 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:21 AM ----------

          Per una maggiore conoscenza della razza BF posto questo filmato ben fatto e piacevole da guardare che ben ne spiega pregi e limiti.
          Mauro
          Ultima modifica Ospite; 18-06-15, 08:28.

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          • Ugo65
            ⭐⭐
            • Jun 2015
            • 258
            • Capalbio
            • Korthals e bracchi francesi

            #6
            A Marsemau....le origini del tuo Borg

            Sono felice di quelle origini....guarda, c'è tanta storia dentro il tuo cane, e buona parte di questa è tutta italiana. Vasia è figlia di Luna di S.Donato e Rolaf du Vallon de Beaudini. Luna è stata forse l'unica femmina di allevamento italiano a vincere nella sua categoria alla Nationale d'Elevage in Francia a Vivonne: mi sembra di ricordare ben dodici femmine in classe lavoro e lei ha fatto il CAC, poi la miglior femmina e nel confronto con il miglior maschio è risultata seconda...nulla da eccepire. E' stata un'ottima fattrice...il mio amico Chicco di Cagliari l'hadefinita "L'utero d'oro". Rolaf è giunto in Italia donatomi allora dall'amico Ange: era un cane di potenti mezzi, ben preparato sul terreno ma conoscitore di soli animali immessi. Approssimato in un ampio prato di erba medica dal quale al nostro arrivo molti fagiani si sono involati per ripararsi nei boschi circostanti e li schiamazzare all'impazzata, come un bischero continuava a fare destra e sinistra nel prato verde. Dopo sole poche uscite esclusivamente nei boschi e negli sporchi, ha finalmente conosciuto la penna selvatica e se ne è inamorato. E' stato bravo cacciatore e nelle mani di Bottani ha vinto tutto in prova. Da me condotto in Francia durante una prova alla Nationale d'Elevage, (quella dove Luna ha vinto in morfologia), si è imposto nella sua batteria con un 1° Eccellente, ed è stato premiato, grazie alla combinata con il raduno dove pure ha ottenuto l'eccellente), quale bracco dell'anno.
            Solo du Domaine de Pontfrac porta nel suo corredo genetico i più importanti razzatori: è figlio della nota Ondine de la Suveliere e di Lido de Saint Gens. Ondine è arrivata in Italia, dopo aver vinto moltissimo in Francia, e anche qui ha fatto importanti risultati in prove su selvaggina , su pernici e su beccacce, per non parlare di Croazia e Polonia. Campionessa qui e oltr'alpe, lavoro e morfologia. Io l'ho goduta negli ultimi suoi anni con indimenticabili due stagioni di caccia. Lido è conosciuto come il razzatore e tutti i pedigree che lo vedono presente vengono ritenuti rilevanti.
            Fallo coprire, scegli accuratamente una femmina e fai in modo che il suo sangue vada avanti.

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            • arfo
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2013
              • 1459
              • Provincia di Lodi
              • Deutch drahthaar

              #7
              Sarebbe bello aggiungeste immagini a corredo di così appassionate, accurate e affascinanti descrizioni delle due razze. Interessante il video. [:-golf]

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              • Ugo65
                ⭐⭐
                • Jun 2015
                • 258
                • Capalbio
                • Korthals e bracchi francesi

                #8
                E' possibile per me inserire immagini e video?

                Come posso inserire immagini in questa discussione? Essendo appena entrato non so come fare...

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                • mesodcaburei
                  ⭐⭐⭐
                  • Jan 2015
                  • 8874
                  • Donceto, Valtrebbia(pc)
                  • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                  #9
                  Originariamente inviato da Ugo65
                  Come posso inserire immagini in questa discussione? Essendo appena entrato non so come fare...
                  Vai nella sezione "domande sul sito e informatica" lì ci sono le nozioni e i limiti di carico.
                  Buon proseguimento!

                  Commenta

                  • ettore
                    ⭐⭐⭐
                    • Sep 2008
                    • 2600
                    • Cairo Montenotte - Savona -
                    • bracco italiano _ bracco francese

                    #10
                    [:D]Immagini e video nuovi, che quelle sul web le so a memoria ciao[:D]
                    Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoni

                    Commenta

                    • arfo
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2013
                      • 1459
                      • Provincia di Lodi
                      • Deutch drahthaar

                      #11
                      Originariamente inviato da mesodcaburei
                      Vai nella sezione "domande sul sito e informatica" lì ci sono le nozioni e i limiti di carico.
                      Buon proseguimento!
                      Esatto: http://www.ilbraccoitaliano.net/foru...ad.php?t=13990 [:-golf]

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                      • mesodcaburei
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2015
                        • 8874
                        • Donceto, Valtrebbia(pc)
                        • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                        #12
                        Porto la mia unica esperienza con il bracco francese, il mio primo cane (non avevo ancora la licenza 14anni) che mi ha lasciato il segno.
                        Come mi è stato fatto giustamente notare la mia bracca porta nella morfologia tratti del tipo Gascogne.
                        Ma vi racconto come era a caccia. (Andavo io col cane e mio padre col fucile).
                        La cagna sviluppava un galoppo energico e aveva molto fondo, una venaticitá impressionante, era collegata con ottime aperture, aveva poco naso ma una ferma solidissima,
                        Mi venne regalata a 3 anni che non riprtava, gli insegnai facilmente con delle michette di pane secco e a caccia poi riportò sempre bene facendo dei recuperi eccezionali, a volte assentandosi sul selvatico anche più di 40 minuti.
                        Poi c'era la beccaccia, lì diventava irriconoscibile, amdava a cercare dov"erano, scollegata e testarda ma di una redditivitá che non abbiamo mai più incontrato sul nostro cammino con altri cani, riusciva a fermarle quasi spre a brevissima distanza e in qualche modo a tenerle lì, veramente brava su questo selvatico. In generale un cane molto elegante nelle movenze.
                        Caratterialmente era affettuosa,dolcissima in famiglia e super paziente, ma con gli altri cani era un leone, molto dominante.
                        Il carattere era molto forte ma posatissimo.
                        Unico neo che per noi non era importante in quanto non utile alla nostra caccia era il rapporto con l'acqua, zero. Metteva la zampa nelle pozzanghere come i gatti prima di passarci dentro.
                        Il Korthals mi piacerebbe moltissimo vederlo a caccia, l'ho visto solo ad un paio di garette anni fa,è una razza che mi attira molto ed è l'unico "barbuto" che non ho ancora provato.
                        (Fra quelli diffusi e non rarissimi)
                        Mi attira molto l'atteggiamento sul selvatico (a dir poco appassionante) l' andatura e la taglia tuttosommato contenuta.
                        Un vero peccato non aver mai avuto il piacere di vederne uno a caccia, non posso quindi fare paragoni.

                        Commenta

                        • bosco64
                          ⭐⭐⭐
                          • Nov 2011
                          • 4550
                          • Langhe
                          • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

                          #13
                          Anni fa ho pensato anch'io al Korthals in quanto incrociavo sempre un signore che ne possedeva uno e a me piaceva. Poi ragionando sul fatto che molte volte il tal signore mi aveva mostrato le prede abbattute, sempre la lepre e mai un pennuto, ho pensato forse a torto ,che era più adatto al pelo che alle penne e cosi' rinuciai.

                          Commenta

                          • Ugo65
                            ⭐⭐
                            • Jun 2015
                            • 258
                            • Capalbio
                            • Korthals e bracchi francesi

                            #14
                            Mi organizzo e appena possibile le inserisco....

                            Commenta

                            • marsemau

                              #15
                              Originariamente inviato da Ugo65
                              Sono felice di quelle origini....guarda, c'è tanta storia dentro il tuo cane, e buona parte di questa è tutta italiana. Vasia è figlia di Luna di S.Donato e Rolaf du Vallon de Beaudini. Luna è stata forse l'unica femmina di allevamento italiano a vincere nella sua categoria alla Nationale d'Elevage in Francia a Vivonne: mi sembra di ricordare ben dodici femmine in classe lavoro e lei ha fatto il CAC, poi la miglior femmina e nel confronto con il miglior maschio è risultata seconda...nulla da eccepire. E' stata un'ottima fattrice...il mio amico Chicco di Cagliari l'hadefinita "L'utero d'oro". Rolaf è giunto in Italia donatomi allora dall'amico Ange: era un cane di potenti mezzi, ben preparato sul terreno ma conoscitore di soli animali immessi. Approssimato in un ampio prato di erba medica dal quale al nostro arrivo molti fagiani si sono involati per ripararsi nei boschi circostanti e li schiamazzare all'impazzata, come un bischero continuava a fare destra e sinistra nel prato verde. Dopo sole poche uscite esclusivamente nei boschi e negli sporchi, ha finalmente conosciuto la penna selvatica e se ne è inamorato. E' stato bravo cacciatore e nelle mani di Bottani ha vinto tutto in prova. Da me condotto in Francia durante una prova alla Nationale d'Elevage, (quella dove Luna ha vinto in morfologia), si è imposto nella sua batteria con un 1° Eccellente, ed è stato premiato, grazie alla combinata con il raduno dove pure ha ottenuto l'eccellente), quale bracco dell'anno.
                              Solo du Domaine de Pontfrac porta nel suo corredo genetico i più importanti razzatori: è figlio della nota Ondine de la Suveliere e di Lido de Saint Gens. Ondine è arrivata in Italia, dopo aver vinto moltissimo in Francia, e anche qui ha fatto importanti risultati in prove su selvaggina , su pernici e su beccacce, per non parlare di Croazia e Polonia. Campionessa qui e oltr'alpe, lavoro e morfologia. Io l'ho goduta negli ultimi suoi anni con indimenticabili due stagioni di caccia. Lido è conosciuto come il razzatore e tutti i pedigree che lo vedono presente vengono ritenuti rilevanti.
                              Fallo coprire, scegli accuratamente una femmina e fai in modo che il suo sangue vada avanti.
                              Ti sono molto grato per le preziose informazioni, in particolare sul padre di cui sapevo veramente poco a parte la fama di cane performante fisicamente.
                              Riguardo alla riproduzione, purtroppo penso non succederà sia per mancanza di spazi che di una compagna per borg....troppo complicato.
                              Mauro
                              Ecco il link del mio album fotografico, un pò datato e scarno.

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