Come nuovo moderatore di questa sezione mi sembra opportuno aprire una discussione che mi incurioscisce molto per il mio futuro come allevatore di una razza inesistente nel mio paese: il bracco italiano.
Dopo molte conversazioni con esperti allevatori trovo che la consanguineità in almeno secondo o terzo grado si percepisce come una prattica necessaria per fissare delle caratteristiche morfologiche o di lavoro. In Spagna ho visto diverse volte accoppiamenti fra fratelli di cucciolata, padre x figlia, madre x figlio, etc... con la speranza di riprodurre le stesse caratteristiche di un antenato. In Italia vedo che nel passato era abbastanza comune, vedasi alcuni pedegree di bracchi dove Augusto, Tano o Titano si trovano diverse volte come padre o nonno. Questi stretti accoppiamenti ormai sono meno frequenti, ma vediamo spesso accoppiamenti fra nipote e zia, cugini, etc...
Quali potrebbero essere le consequenze negative di accoppiamenti molto stretti (padre x figlia, etc)? Che grado di consanguineità massimo sarebbe consigliabile? Qui in Spagna non ho bracchi disponibili e sarebbe utile fare cucciolate con un certo grado di consanguineità, ma mi chiedo fino a quanto: nonna x nipote? fratelli di diverso padre? Zia x nipote? Che ne pensate?
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