Differenze tra bracco italiano, spinone e incrocio

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Effimero
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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #46
    Guarda che sei stato tu a scrivere che si potrebbe stendere uno standard dell'incrocio , quindi la "deriva" non mi compete , comunque per stabilire uno standard con le modalità da te indicate (prendendo atto di.....) dovremmo aspettare appunto di prendere atto, ed allora passerebbero i decenni.
    Qui non si parla né di muli , né di bardotti e tantomeno di somari , e le caratteristiche richieste andrebbero indicate "prima" in modo che poi tutti quelli che volessero cimentarsi in questa avventura, potrebbero regolarsi e selezionare in funzione di un progetto definito e non di una teoria da definirsi........a posteriori.

    Per il resto, società e autorità nella produzione dello standard poco hanno a che rivedere con la biologia.
    questa é un'affermazione tua che non condivido, in seno alle SS (non tutte) vi sono eccellenti biologi e genetisti

    Tu stesso hai ammesso che gli incroci spinone-bracco hanno dato risultati eccellenti.
    certo, ma mi riferivo al passato, quando l'allevamento era basato su cognizioni empiriche e i contatti erano estremamente piu' difficili di oggi e le due razze nazionali conoscevano un periodo di decadenza dovuto a scarsa cura di selezione e di alimentazione
    con segni evidenti di linfatismo.

    l'outbreeding sia un buon metodo di rinvigorimento, peggiore dell'incrocio tra razze simili ma distinte, ma presentante gli ottimi vantaggi di essere utilizzabile nelle normali procedure di allevamento e di conservare le tipicità di razza. Se questi due ottimi vantaggi non interessano al semplice cacciatore allora può rivolgersi all'incrocio, senza danneggiare nessuno e senza per questo essere un criminale.
    che l'outbreeding sia "peggiorer" dell'incrocio é tutto da dimostrare, tu parti dal concetto che una percentuale di consanguineità sia sempre presente nelle razze pure,
    ma oggi vi sono correnti di sangue totalmente diverse.
    Non vedo perché e come il cacciatore possa rivolgersi all'incrocio, se non producendolo lui stesso, in questo ultimo caso....ognuno a casa sua fa quello che gli pare, in italia sono molti di piu' i meticci che i cani razza, qualcuno piu' o meno non puo' certo criminalizzare qualcuno.
    Qui si discute tra cinofili se sia il caso o meno di ricorrere a questo inciucio e soprattutto se ne valga la pena e mi sembra che i vantaggi siano pochissimi e tuttaltro che certi, mentre gli svantaggi sono molti e certissimi.
    lucio

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    • giuseppe

      #47
      l'aria "padroneggiante" era solo un'impressione avuta dai braccofili verso gli spinonisti,non era certo rivolto a nessuno in particolare,e' solo una sensazione,poi la coppa continentali vinta dagli spinoni e' solo un progetto lavorativo fatto dalla societa' specializzata che si concretizza in ottime prove di ottimi soggetti,riguardo al rinsanguamento e' pacifico che la razza superiore era quella bracca,ma credo che gli spinonisti oculatamente hanno saputo cogliere il buono e trasferirlo nei loro soggetti ed oggi la loro superiorita' in fatto di prove e di soggetti da caccia e' un pochino + marcata.per il resto daccordissimo con te riguardo alla valorizzazione in meglio delle 2 razze in maniera distinta,ma per i minestroni si sono fatti e si fanno ancora sia spinone-bracco sia bracco spinone,con pelo diventano spinoni,senza, sono bracchi e qualche campionissimo non e' certo immune da questi minestroni,che comunque se sono quelli i risultati sono auspicabili.
      giuseppe

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      • Effimero

        #48
        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        Guarda che sei stato tu a scrivere che si potrebbe stendere uno standard dell'incrocio , quindi la "deriva" non mi compete , comunque per stabilire uno standard con le modalità da te indicate (prendendo atto di.....) dovremmo aspettare appunto di prendere atto, ed allora passerebbero i decenni.
        Io ho detto che sarebbe possibile farlo, non che lo voglio fare. I decenni quindi hanno scarso significato.

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        Qui non si parla né di muli , né di bardotti e tantomeno di somari , e le caratteristiche richieste andrebbero indicate "prima" in modo che poi tutti quelli che volessero cimentarsi in questa avventura, potrebbero regolarsi e selezionare in funzione di un progetto definito e non di una teoria da definirsi........a posteriori.
        Be' è ovvio che se si volesse fare uno standard dell'ibrido, o addirittura se si volesse intraprendere una strada verso la selezione di questo, lo standard andrebbe fatto prima di approntare gli allevamenti; questo è vero tanto coi muli quanto coi cani.
        Io non l'ho mai negato, questa non è un'obiezione alle mie posizioni.

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        questa é un'affermazione tua che non condivido, in seno alle SS (non tutte) vi sono eccellenti biologi e genetisti
        Non ho mai voluto denigrare nessun ente cinofilo, ci mancherebbe. Intendevo dire, ed intendo dire, che le modalità di istituzione di un ente per la tutela dell'incrocio non hanno nulla a che fare con la biologia dell'incrocio.

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        certo, ma mi riferivo al passato, quando l'allevamento era basato su cognizioni empiriche e i contatti erano estremamente piu' difficili di oggi e le due razze nazionali conoscevano un periodo di decadenza dovuto a scarsa cura di selezione e di alimentazione
        con segni evidenti di linfatismo.
        Va benissimo; ciò non fa "scadere" la validità intrinseca del metodo.

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        che l'outbreeding sia "peggiorer" dell'incrocio é tutto da dimostrare, tu parti dal concetto che una percentuale di consanguineità sia sempre presente nelle razze pure,
        ma oggi vi sono correnti di sangue totalmente diverse.
        Questo vale particolarmente per razze con moltissimi esemplari. Ma è il caso dello spinone? Ad ogni modo, la rigogliosità ottenuta con l'oubreeding è al più paragonabile a quella ottenuta con l'incrocio, cioè se sei in condizioni favorevoli ottieni una rigogliosità che ricorda quella dell'incrocio!

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        Non vedo perché e come il cacciatore possa rivolgersi all'incrocio, se non producendolo lui stesso [...]
        Questa è un'obiezione di ordine pratico che condivido, come condividevo le tue perplessità sul "piazzamento" degli incroci.

        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        [...] ognuno a casa sua fa quello che gli pare, in italia sono molti di piu' i meticci che i cani razza, qualcuno piu' o meno non puo' certo criminalizzare qualcuno.
        Qui si discute tra cinofili se sia il caso o meno di ricorrere a questo inciucio e soprattutto se ne valga la pena e mi sembra che i vantaggi siano pochissimi e tuttaltro che certi, mentre gli svantaggi sono molti e certissimi.
        Gli svantaggi più seri che ho raccolto sono:

        a) a chi destinare l'intera cucciolata;
        b) a chi rivolgersi per avere un incrocio;
        c) perdita di tipicità di razza (premessa anche da me);
        d) tendenza alla perdita di specializzazioni (premessa anche da me);
        e) perdita di possibilità di accoppiamento;

        Il punto a) è in effetti da considerare attentamente (se non può essere soddisfatto, è bene rinunciare ad incrociare), il punto b) è aggirabile senza difficoltà eccessive; se c), d) ed e) non ci interessano allora, come in passato (visto che almeno qui c'è accordo), possiamo affidarci all'incrocio, con aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine.

        Tale pratica non è un inciucio, ma una scelta oculata; i "molti e certissimi" svantaggi si riconducono ai soli punti sopra citati.

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #49
          I o ho detto che sarebbe possibile farlo, non che lo voglio fare. I decenni quindi hanno scarso significato.
          seguendo la tua teoria, quella del vedere cosa ne esce per stabilirlo , i decenni hanno un significato fondmentale



          Be' è ovvio che se si volesse fare uno standard dell'ibrido, o addirittura se si volesse intraprendere una strada verso la selezione di questo, lo standard andrebbe fatto prima di approntare gli allevamenti; questo è vero tanto coi muli quanto coi cani.
          Io non l'ho mai negato, questa non è un'obiezione alle mie posizioni.
          no é la mia , la tua posizione scritta é di aspettare e vedere cose ne esce per POI redigere lo standard



          Non ho mai voluto denigrare nessun ente cinofilo, ci mancherebbe. Intendevo dire, ed intendo dire, che le modalità di istituzione di un ente per la tutela dell'incrocio non hanno nulla a che fare con la biologia dell'incrocio.
          se per delirio di ipotesi si volesse fare , sarebbe fattibile solo sotto la sorveglianza dell'ente cinofilo, se invece lo vuol fare qualcuno per curiosità.....non lo si puo' impedire , solo sconsigliare


          Va benissimo; ciò non fa "scadere" la validità intrinseca del metodo.
          si voleva dire che oggi la "validità intrinseca del metodo" é ottenibile percorrendo strade normali, quindi il "metodo" é inutile ed anzi dannoso per le razze


          Questo vale particolarmente per razze con moltissimi esemplari. Ma è il caso dello spinone? Ad ogni modo, la rigogliosità ottenuta con l'oubreeding è al più paragonabile a quella ottenuta con l'incrocio, cioè se sei in condizioni favorevoli ottieni una rigogliosità che ricorda quella dell'incrocio!
          vedi sopra , se gli stessi risultati si ottengono con l'outbreedeng perché andare a cercare metodi che comportano effetti collaterali negativi

          Gli svantaggi più seri che ho raccolto sono:

          a) a chi destinare l'intera cucciolata;
          b) a chi rivolgersi per avere un incrocio;
          c) perdita di tipicità di razza (premessa anche da me);
          d) tendenza alla perdita di specializzazioni (premessa anche da me);
          e) perdita di possibilità di accoppiamento;
          piu' che sufficienti per sconsigliare la pratica

          se c), d) ed e) non ci interessano allora, come in passato (visto che almeno qui c'è accordo), possiamo affidarci all'incrocio, con aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine.
          intanto non é vero che "non ci interessano" e sconsiglio di intraprendere una strada volta esclusivamente, nella migliore delle ipotesi, a produrre qualche soggetto valido, che comunque é ottenibile anche (e meglio) per via normale

          Tale pratica non è un inciucio, ma una scelta oculata; i "molti e certissimi" svantaggi si riconducono ai soli punti sopra citati.
          a mio parere , da certe scelte "oculate" spero che Dio ci scampi, ho avuto spinoni e ne ho abbandonato l'allevamento a causa delle scelte "oculate" fatte da chi aveva operato prima di me, e le scelte oculate hanno fatto si
          che da un cane campione assoluto , incrociato con varie fattrici sia uscito di tutto, dal barbone , al boulet, caratteri mordaci ed anche qualche buon soggetto, ma....a che prezzo.
          lucio

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          • Effimero

            #50
            Va bene, credo che i lettori abbiano elementi a sufficienza per formarsi un'opinione, in qualsivoglia direzione; risponderti punto per punto comporterebbe ripetizioni da parte mia. Se ci saranno altri interventi tuoi o di altri, che metteranno altra carne al fuoco, potremo continuare a discutere.
            Per il momento mi fermo qui, ti ringrazio per la piacevole, anche se dura, chiacchierata [;)].

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            • Alboinensis
              Moderatore Continentali Esteri
              • Nov 2008
              • 8422
              • Brescia - Lombardia
              • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

              #51
              Originariamente inviato da Effimero
              ......................... possiamo affidarci all'incrocio, con aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine.
              Tale pratica non è un inciucio, ma una scelta oculata; i "molti e certissimi" svantaggi si riconducono ai soli punti sopra citati.
              Scusa ma io sono un pò duro di comprendonio... devo ancora capire quali sono le "aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine" ed "i molti e certissimi vantaggi".
              Bruno Decca
              "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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              • giuseppe75
                ⭐⭐⭐
                • Jun 2009
                • 7253
                • cagliari
                • pointer setter bassotto breton beagle

                #52
                nooooo bruno tu duro di comprendorio??
                ciao ....
                giuseppe...[vinci][vinci]

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                • Effimero

                  #53
                  Originariamente inviato da alboinensis
                  Scusa ma io sono un pò duro di comprendonio... devo ancora capire quali sono le "aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine" ed "i molti e certissimi vantaggi".
                  Io posso anche continuare ad argomentare, però hai virgolettato "molti e certissimi svantaggi" (frase di Lucio da me riportata senza alterazioni di significato) come "molti e certissimi vantaggi". Così è difficile giungere ad un punto d'incontro (fatto salvo il diritto di ciascuno di rimanere della propria opinione anche di fronte ad evidenze).

                  Per quanto riguarda le "aspettative diverse e mediamente superiori" vorrei sapere cosa pensi dell'esempio in tabella che ho postato. L'hai compreso? Se no, cosa non ti è chiaro? Se sì, in cosa, eventualmente, lo contesti?
                  Credo che procedere entrando un po' più nel dettaglio possa consentire alla discussione di progredire.

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #54
                    io non credo alle scorciatoie, come detto , anche un F1 valido poi rimarrebbe fine a se stesso se non fosse parte di una azione combinata , concordata , pianificata e soprattutto controllata con un obbiettivo prefissato.
                    Purtroppo questi "esperimenti" oggi sono fatti di nascosto con le conseguenze documentali che si possono facilmente intuire ed é per questa ragione che sono principalmente da criticare.
                    Mi auguro che un attento e magari obbligatorio uso della certificaziione corredata dal deposito del DNA dei riproduttori metta fine a questo malcostume.
                    lucio

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                    • Alboinensis
                      Moderatore Continentali Esteri
                      • Nov 2008
                      • 8422
                      • Brescia - Lombardia
                      • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

                      #55
                      Originariamente inviato da Effimero
                      Io posso anche continuare ad argomentare, però hai virgolettato "molti e certissimi svantaggi" (frase di Lucio da me riportata senza alterazioni di significato) come "molti e certissimi vantaggi". Così è difficile giungere ad un punto d'incontro (fatto salvo il diritto di ciascuno di rimanere della propria opinione anche di fronte ad evidenze).
                      Per quanto riguarda le "aspettative diverse e mediamente superiori" vorrei sapere cosa pensi dell'esempio in tabella che ho postato. L'hai compreso? Se no, cosa non ti è chiaro? Se sì, in cosa, eventualmente, lo contesti?
                      Credo che procedere entrando un po' più nel dettaglio possa consentire alla discussione di progredire.
                      Finora hai detto che il principale vantaggio di un meticciamento (F1) tra razze, era di avere cani "sani", "più robusti" e più longevi... sinceramente pensavo che ci fossero altri "vantaggi"... ma a quanto pare tutto si ferma ad un'effimera generazione!!
                      Dunque una sola generazione... però ritieni fattibile uno standard di prodotti F1... ma secondo te cos'è uno standard?? E' l'antitesi di quello che vorresti fare tu, lo standard è un'insieme di caratteri morfo-funzionali base di una selezione con il fine di uniformare le caratteristiche di una razza, per la prosecuzione di una specie... cosa che con una singola generazione di F1 (come vorresti fare tu) è impensabile.
                      Al di là del cosidetto principio della dominanza (o dell'uniformità degli ibridi di prima generazione), che tra l'altro molti autori non la considerano nemmeno una legge, perchè è un concetto molto contraddetto in fase pratica dalla dominanza incompleta o codominanza... ricordiamoci che Mendel nei sui studi usava vegetali di ceppi "puri" (autofecondati)... la tabella che riporti non dimostra un granchè, ne tanto meno le "aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine".
                      Ritenere che al giorno d'oggi, fare dei meticci di prima generazione sia una scelta oculata, per me (e ripeto per me) è la negazione di quanto fatto nei secoli nella specializzazione delle razze canine e non solo... se serve solo un cane che campi 15 anni e non abbia malattie (non sempre... mi piacerebbe avere un sondaggio veritiero sul lavoro dei vet), basta prendersi un meticcio qualsiasi... e secondo il tuo pensiero si è risolto tutto... vedi che piano piano ritorniamo al mio "meticcio è bello".
                      Della tabella nulla da contestare... ti ripeto ci risentiamo quando avrai aperto le prime placente di F1... forse solo allora capirai che la genetica non è proprio una scienza esatta e che i prodotti di un accoppiamento a volte proprio non combaciano con i calcoli, le tabelline ed in alcuni casi nemmeno alla media dei caratteri dei genitori!!
                      Bruno Decca
                      "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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                      • Effimero

                        #56
                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        io non credo alle scorciatoie, come detto , anche un F1 valido poi rimarrebbe fine a se stesso se non fosse parte di una azione combinata , concordata , pianificata e soprattutto controllata con un obbiettivo prefissato.
                        Dal punto di vista di chi è interessato ad allevare è esattamente così, ma l'ho premesso io stesso.

                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        Purtroppo questi "esperimenti" oggi sono fatti di nascosto con le conseguenze documentali che si possono facilmente intuire ed é per questa ragione che sono principalmente da criticare.
                        Mi auguro che un attento e magari obbligatorio uso della certificaziione corredata dal deposito del DNA dei riproduttori metta fine a questo malcostume.
                        Qui casca l'asino. Vedi che il motivo per cui non ti piacciono gli incroci è semplicemente perché non riesci a tenere separati allevamento e caccia?

                        Della malafede l'incrocio, poverino, non è minimamente responsabile. Sui controlli molecolari non ho davvero nulla da ridire, magari fossero imposti!

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                        • fongaros
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2008
                          • 6847
                          • Verona
                          • Setter Inglese Pointer Inglese

                          #57
                          "io mi aspetto che da uno spinone e un bracco nasca un incrocio con caratteristiche generali perfettamente descrivibili e teorizzabili."

                          "L'incrocio avrà caratteristiche più o meno intermedie nella maggior parte dei parametri biometrici come altezza, lunghezza del pelo ecc., mentre presenterà una minor incidenza di malattie."

                          Io, fino ad ora, nella discussione ho accertato un unico vantaggio del meticciamento: longevità, quindi resistenza all'invecchiamento ed alle malattie.
                          Sinceramente poco mi frega di avere un cane sano che a 15 anni si stanca perfino di alzare la gamba per orinare. Pensa te se va a caccia!! E pensa se un futuribile usufruitore vorrebbe utilizzare un cane che per metà della vita se lo tiene per accudirlo e non usufruirne. La resa venatoria dov'è? Ammettiamo che nei primi 9 anni di vita trovi il doppio dei selvatici di un cane di razza. Questo risultato verrebbe raggiunto da un secondo cane di razza acquistato dopo il decesso del primo. Ma mentre nel primo caso l'usufruitore, per poter andare a caccia, è obbligato a comperare un secondo soggetto ed alimentarne 2 (oppure prendersi 9 anni sabbatici dalla carriera di cacciatore), nel secondo caso non ci sarebbero tali "inconvenienti".
                          Quindi, la longevità nei confronti dell'uso venatorio sta alla pensione del vecchietto come il versamento dei miei contributi sta alla pensione che io non vedrò.
                          Chi vuol tentare l'investimento economico?

                          Sul secondo periodo riportato ho dei fortissimi dubbi. Solo la mappatura di determinate genealogie di setter inglese porterà via almeno un ventennio a Mark Neff per la ricerca e marcatura del gene della ferma. E si parla solo di "ferma sì" e "ferma no" nel S.I.. Figuriamoci una tal azione complessa e con variabili intervenienti che si modificano a seconda degli accoppiandi e le sfumature comportamentali derivanti. E poi come si fa ad eseguire una osservazione diretta dei soggetti senza inficiarne il fenotipo con presenza ed addestramento? Impossibile fissare un metro di giudizio per vedere se il meticcio è più utile o meno (al fucile) del cane di razza! State sul serio parlando del sesso degli angeli.

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #58
                            Vedi che il motivo per cui non ti piacciono gli incroci è semplicemente perché non riesci a tenere separati allevamento e caccia?
                            ma io sono un cinofilo/cacciatore e vedo la caccia solo in funzione del cane (da ferma)
                            e non la concepisco in funzione del numero dei capi abbattuti. Da cinofilo, non so che farmene di un soggetto che "mi faccia ammazzare di piu'" , l'ho scritto , se volessi "ammazzare" prenderei un paio di bassotti, sparando dal merlo al cinghiale, siamo su pianeti diversi , il mio concetto di "caccia" é lontanissimo dal tuo.
                            , un bastardone potrebbe anche alzarmi a tiro qualche capo in piu', ma io voglio il cane che lavori in stile di razza ed é vedendo le azioni tipiche del bracco italiano (o di altre razze pure) che provo godimento, non buttando sul tavolo qualche cadavere in piu' .
                            lucio

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                            • Effimero

                              #59
                              Originariamente inviato da alboinensis
                              Finora hai detto che il principale vantaggio di un meticciamento (F1) tra razze, era di avere cani "sani", "più robusti" e più longevi... sinceramente pensavo che ci fossero altri "vantaggi"... ma a quanto pare tutto si ferma ad un'effimera generazione!!
                              I vantaggi non si fermano alla salute (che comunque non è poco), come ho detto anche nell'intervento della tabella.

                              Tu comprendi adesso che i vantaggi si fermano all'F1: meglio tardi che mai!

                              Originariamente inviato da alboinensis
                              Dunque una sola generazione... però ritieni fattibile uno standard di prodotti F1... ma secondo te cos'è uno standard?? E' l'antitesi di quello che vorresti fare tu, lo standard è un'insieme di caratteri morfo-funzionali base di una selezione con il fine di uniformare le caratteristiche di una razza, per la prosecuzione di una specie... cosa che con una singola generazione di F1 (come vorresti fare tu) è impensabile.
                              Non hai capito l'argomento. Si può fare uno standard dell'incrocio e compiere la selezione sui riproduttori, come si fa per i muli. Si pensi al mulo Poitou.
                              Comunque, ripeto, non ho nessuna intenzione di redigere uno standard per l'incrocio, ho solo detto che è ipotizzabile la redazione di uno standard in ragione della prevedibilità del risultato.

                              Originariamente inviato da alboinensis
                              Al di là del cosidetto principio della dominanza (o dell'uniformità degli ibridi di prima generazione), che tra l'altro molti autori non la considerano nemmeno una legge, perchè è un concetto molto contraddetto in fase pratica dalla dominanza incompleta o codominanza... ricordiamoci che Mendel nei sui studi usava vegetali di ceppi "puri" (autofecondati)...
                              Né la dominanza incompleta, e né tantomeno la codominanza introducono variabilità nella prole; infatti, per una data una coppia di alleli (uno materno e uno paterno), si avrà invariabilmente un solo fenotipo (non considerando le variabili ambientali che comunque non ci interessano, perché operano indistintamente sia su incroci che su prole pura).
                              Mendel ovviamente prese in esame pochi caratteri monogenici: ma le linee pure di piselli ben rappresentano le razze parentali, se passiamo da un ottica determinista ad una frequentista.
                              Si passa cioè dalla "legge di uniformità degli ibridi" di prima generazione ad una generica "legge della rigogliosità degli ibridi".

                              Originariamente inviato da alboinensis
                              la tabella che riporti non dimostra un granchè, ne tanto meno le "aspettative diverse e mediamente superiori, rispetto alle razze d'origine".
                              Cosa, in particolare, contesti? Se rimaniamo sul generico non andiamo avanti.

                              Originariamente inviato da alboinensis
                              Ritenere che al giorno d'oggi, fare dei meticci di prima generazione sia una scelta oculata, per me (e ripeto per me) è la negazione di quanto fatto nei secoli nella specializzazione delle razze canine e non solo... se serve solo un cane che campi 15 anni e non abbia malattie (non sempre... mi piacerebbe avere un sondaggio veritiero sul lavoro dei vet), basta prendersi un meticcio qualsiasi... e secondo il tuo pensiero si è risolto tutto... vedi che piano piano ritorniamo al mio "meticcio è bello".
                              "Meticcio è bello", come tu stesso ammetti, è una frase che non ho mai pronunciato.

                              Non ho un sondaggio, ma leggiti l'abstract di questa pubblicazione (in particolar modo le ultime righe): http://www.terrierman.com/mcgreevey-...g-breeding.pdf

                              Originariamente inviato da alboinensis
                              Della tabella nulla da contestare... ti ripeto ci risentiamo quando avrai aperto le prime placente di F1... forse solo allora capirai che la genetica non è proprio una scienza esatta e che i prodotti di un accoppiamento a volte proprio non combaciano con i calcoli, le tabelline ed in alcuni casi nemmeno alla media dei caratteri dei genitori!!
                              La genetica non è una scienza esatta, ma tratta l'errore in modo rigoroso, cioè con metodi statistici.

                              Prima dici che la tabella non dimostra un granché, ora mi dici che non hai nulla da contestare. Qualcosa da contestare la avrai, ma cosa?

                              Se non ami l'incrocio, suppongo che tante placente di incroci F1 non le abbia aperte nemmeno tu. O sbaglio?

                              ---------- Messaggio inserito alle 10:20 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:14 PM ----------

                              Originariamente inviato da Lucio Marzano
                              ma io sono un cinofilo/cacciatore e vedo la caccia solo in funzione del cane (da ferma)
                              e non la concepisco in funzione del numero dei capi abbattuti. Da cinofilo, non so che farmene di un soggetto che "mi faccia ammazzare di piu'" , l'ho scritto , se volessi "ammazzare" prenderei un paio di bassotti, sparando dal merlo al cinghiale, siamo su pianeti diversi , il mio concetto di "caccia" é lontanissimo dal tuo.
                              , un bastardone potrebbe anche alzarmi a tiro qualche capo in piu', ma io voglio il cane che lavori in stile di razza ed é vedendo le azioni tipiche del bracco italiano (o di altre razze pure) che provo godimento, non buttando sul tavolo qualche cadavere in piu' .
                              Perfetto. Non siamo su pianeti diversi, pensiamo la caccia in modo molto simile.

                              Hai appena detto che:

                              a) il bastardone ti farebbe tirare a qualche capo in più;
                              b) personalmente, preferisci la caccia in stile "a fine cinofilo".

                              In questi due punti io la penso esattamente come te; solo che non mi piace che si elevi un "personalmente" a teoria biologica.

                              Commenta

                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #60
                                Hai appena detto che:

                                a) il bastardone ti farebbe tirare a qualche capo in più;
                                b) personalmente, preferisci la caccia in stile "a fine cinofilo".
                                No non farmi dire quello che non ho detto né scritto, rileggi ho scritto
                                "un bastardone potrebbe anche alzarmi a tiro qualche capo in piu"
                                usando il condizionale che vuol dire, cercando di essere piu' esplicito, che anche se il bastardone.........quindi la mia non é una affermazione ma un ipotesi.


                                Riguardo al cane ibrido, trovo assolutamente sproporzianti gli svantaggi "sicuri"
                                a fronte di pretesi e tuttaltro che certi "vantaggi"
                                lucio

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