La coda ardita e la coda lunga nel bracco italiano

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  • Mauro Nerviani
    Pierino la peste
    • Apr 2005
    • 4969
    • Cardano al Campo, Varese, Lombardia.
    • Bracco Italiano B.A. e R.M. 20 Bracchi in totale

    #1

    La coda ardita e la coda lunga nel bracco italiano

    Ieri sera ho postato su FB quanto segue, ma dato che suppongo tale argomento possa essere discusso anche qui, sito specializzato sul bracco italiano, riporto integralmente il mio testo nella certezza sia di interesse cinofilo a carattere generale in particolar modo per il bracco italiano

    Durante il recente raduno della Mondiale in Toscana, ho valutato in maniera critica, come penso tutti i braccofili amanti della cinofilia, i bracchi italiani presenti alla manifestazione ed ho dovuto notare che molti bracchi presentavano una coda tendenzialmente ardita, cosa non in linea con lo std di razza. Nel caso poi di bracchi a coda lunga, ho potuto notare qualche esemplare con l'appendice addirittura che rientrava al di sopra della groppa. Occorre quindi che noi allevatori, sia amatoriali che professionisti poniamo molta attenzione a questa problematica, occorre mantenere la ns. amata razza il più possibile entro lo std anche se possa essere un po' interpretativo. Mettiamo tutti un maggior impegno per arginare questa antiestetica tendenza che finirebbe per penalizzare la razza che tanto amiamo.
    Le foto che allego per poter illustrare quanto da me asserito, sono state volutamente manipolate per quanto riguarda lo sfondo e la pezzatura dei mantelli, lasciando invariate la morfologia terminale posteriore ed in particolar modo la posizione angolare e dinamica della coda. Tutto questo chiaramente per difendere la privacy del bracco preso in esame.
    LO STANDARD ATTUALMENTE IN VIGORE DICE:
    Coda:
    Robusta alla radice, dritta, con leggera tendenza a rastremarsi, non vellosa; quando il cane è in movimento, e soprattutto in cerca, è portata orizzontalmente o quasi. Viene tagliata in modo da lasciare una lunghezza di 15-25 cm.
    MIA OSSERVAZIONE:
    Lo std, parlando della coda “ orizzontale o quasi” non precisa se questo “quasi” preveda una variazione angolare positiva o negativa rispetto all’asse longitudinale del cane, e neppure fornisce un valore numerico massimo in gradi. Sono convinto che fornendo un valore certo e morfologicamente valido porterebbe sicuramente grandi benefici estetici alla razza, e sarebbe di incentivo agli allevatori nel perseguire una strada più corretta. La funzionalità di lavoro del bracco può benissimo essere sposata con la bellezza morfologica della razza e non dimentichiamo che il bracco italiano a caccia “parla con la coda”, cosa veramente importante e di grande ausilio al condttore.
    File allegati
    Pierino la peste
  • Mauro Nerviani
    Pierino la peste
    • Apr 2005
    • 4969
    • Cardano al Campo, Varese, Lombardia.
    • Bracco Italiano B.A. e R.M. 20 Bracchi in totale

    #2
    Purtroppo non riesco a riportare le fasi del dibattito tra gli intervenuti, punti di vista importanti ma discordanti. Se qualcuno ci riesce lo ringrazio. Il post lo trovate sotto A.I.B.I sempre su FB.
    Ciao a tutti.
    Mauro
    Pierino la peste

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    • l'inglese
      Moderatore Setter & Pointer
      • Mar 2008
      • 4242
      • Arzignano, Vicenza

      #3
      Bel post . Probabilmente il fatto di aver tagliato la coda per secoli al nostro Bracco , ha schivato un problema che , con la coda integra si puo' palesare ... Ora nella selezione sarebbe opportuno valutare anche la coda , anche per l' eccesso dimenio che puo causare delle ferite ... Almeno dove si deve lasciarla integra . Ma inizierei a pensarci anche qui' .......
      Roberto

      Con affetto e simpatia [:-golf]

      un saluto

      l' inglese

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #4
        la coda detta "ardita" é quella che punta verso l'alto, c'é quella verticale, che , anche se piace agli americani, non é accettabile da noi, poi ci sono le code che si alzano dalla linea dell'orizzonte e, a mio modestissimo parere, fino a 45° vanno benissimo (parlo sempre di code accorciate non di code integre ovviamente, per le quali ultime il discorso dovrebbe essere diverso) In merito alla funzionalità, quella che non é funzionale perché non segnala nulla , é la coda immobile o peggio portata fra le natiche, indice indubbio di timorosità. In natura , lo vediamo fra i lupi, ma anche nel comportamento dei cani domestici, i cani alzano la coda drizzano il pelo e sollevano le orecchie e la testa in segno di sfida ed é un atteggiamento dqa "dominante" mentre
        quando abbassano la testa e mettono la coda fra le natiche manifestano subordinamento, un atteggiamento di timidezza , fra i due preferisco decisamente il primo. La coda portata correttamente , va benissimo, svolge la sua funzione di segnalatore, batte il termpo del trotto come un metronomo, e dice al cacciatore cosa stia facendo il cane, ma la stessa cosa la fa una coda portata a 45 ° sopra l'orizzonte
        quindi, a parte un giudizio estetico, sul piano funzionale non vedo aspetti negativi, che invece vedo e spesso non condannati in expo, quando la coda sia portata bassa e soprattutto immobile.
        lucio

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        • silvio roncallo
          ⭐⭐⭐
          • Dec 2006
          • 5650
          • genova, Genova, Liguria.
          • spinone

          #5
          mi trovo d'accordo con Lucio, il problema è semmai la mancanza di dimenio della coda sia in fase di cerca che di accertamento e, soprattutto, la coda bassa indice di timorosità.
          Poi, ovviamente, la coda "ardita" può non piacere esteticamente, ma senz'altro denota quantomeno il possesso di un certo "carattere".
          silvio

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          • PigKill

            #6
            cacchio Mauro..... saranno 6 milioni di commenti!!!! pensi che i nomi degli autori li possiamo girare anche qui?

            ---------- Messaggio inserito alle 02:58 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:54 PM ----------

            Piero Caravaggio
            22 settembre alle ore 22.32
            Durante il recente raduno della Mondiale in Toscana, ho valutato in maniera critica, come penso tutti i braccofili amanti della cinofilia, i bracchi italiani presenti alla manifestazione ed ho dovuto notare che molti bracchi presentavano una coda tendenzialmente ardita, cosa non in linea con lo std di razza. Nel caso poi di bracchi a coda lunga, ho potuto notare qualche esemplare con l'appendice addirittura che rientrava al di sopra della groppa. Occorre quindi che noi allev...
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            foto di Piero Caravaggio.
            foto di Piero Caravaggio.
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            Paolo Bampo Problema che sta diffondendosi anche in altre razze continentali, Kurzhaar in primis, ma se in ring la coda ardita può essere confusa con la dimostrazione (inutile) di carattere fiero (il B.I. deve essere docile), quando scendiamo nel campo del lavoro un bracco o un kurzhaar che viaggiano a coda ardita dovebbero essere gravemente penalizzati. Il movimento di coda ed il suo portamento debbono essere orizzontali. Questa per il K. è una delle poche cose specificatamente richieste anche dallo standard tedesco.
            22 settembre alle ore 22.51 · Mi piace · 2

            Silvio Umberto Intiso Hai perfettamente ragione!
            22 settembre alle ore 22.51 · Mi piace · 1

            Piero Caravaggio Non volevo dirlo Silvio, ma hai perfettamente ragione. Anche nella tua razza preferita stà succedendo questo spiacevole incidente morfologico. Dovete correre ai ripari anche voi come noi braccofili.
            22 settembre alle ore 22.54 · Mi piace · 2

            Piero Caravaggio Scusa, volevo rivolgermi al post di Paolo.
            22 settembre alle ore 22.55 · Mi piace

            Silvio Umberto Intiso Infatti ero rimasto perplesso!
            22 settembre alle ore 22.56 · Mi piace

            Silvio Umberto Intiso Qualche volta mi piacerebbe parlare con te del famoso " trotto" del bracco italiano
            22 settembre alle ore 22.58 · Mi piace

            Lucio Marzano vorrei farvi una domanda : ma sul piano funzionale, c'é differenza fra una coda orizzontale ed una portata verso l'alto diciamo a 45° sull'orizzonte (nei kurzhaar il fenomeno raggiunge l' 80% per cento dei cani) ? e perché tanto si parla di code portate alte e non sento commenti invece su quelle portate basse e peggio immobili ? se si parla di temperamento,il maschio dominante non alza coda e quello sottomesso non la mette fra le gambe ? dire lo standard dice ...va bene, ma vorrei anche delle motivazioni, tecniche, funzionali o genetiche altrimenti devo ritenerlo un problema di pura e opinabile estetica. A caccia da piu' visibilità una coda portata a 45° alta o una orizzontale ? Insomma una coda a 45° che tipo di problema comporta ?
            22 settembre alle ore 23.00 · Modificato · Mi piace · 1

            Piero Caravaggio Quando vuoi, a tua disposizione, ho le mie idee ed il mio modo di vedere il trotto del bracco italiano. Preferisco il vecchio std al nuovo.
            22 settembre alle ore 23.00 · Mi piace

            Paolo Bampo Lucio, sicuramente le tue perplessità possono portare a valutazioni o rivalutazioni di qualche genere, però nel Kurzhaar (non mi permetto di profanare il terreno magico del Bracco, che conosco meno), ma quando il Kurzhaar porta la coda ardita, il galoppo diventa basculante e perde completamente la "rampatura" tipica della razza. Questo che è sempre stato un mio pallino, spesso motivo di aspre discussioni con proprietari di soggetti "colpevoli", ha finalmente trovato sponda nella competente ed autorevole spiegazione offerta da Franco Zurlini durante il convegno sul movimento del K. svoltosi a Verona nel gennaio di quest'anno. Ovviamente il K. deve galoppare ed il bracco trottare...ed ovviamente non è da confondere una coda "tendenzialmente ed occasionalmente" ardita, magari in accertamento ed una coda decisamente a candela.
            22 settembre alle ore 23.12 · Modificato · Mi piace

            Piero Caravaggio Lucio, ma perché non usi una fiat 500 con il motore Ferrari? Io preferisco una 500 con il motore di una 500 ed una Ferrari con il motore di una Ferrari. Anche l'estetica ha la sua importanza nella poesia della caccia, non solo la funzionalità. Per quanto riguarda la coda bassa portata fra le gambe (e ne abbiamo viste molte in Toscana) tutti sappiamo che è una questione caratteriale, ma spesso e volentieri quando porti il bracco a coda bassa a caccia, questa si rizza, diviene spesso normale, per cui va valutata per quello che vale. Certamente in expo la coda fra le gambe non va bene, ma un conto è la espo, un conto è la coda a caccia ed un altro conto è la coda ardita.
            22 settembre alle ore 23.08 · Mi piace · 3

            Silvio Umberto Intiso Piero, adesso non ho tempo perché domani mattina parto per la lapponia a caccia di tetraonidi ma quando ritorno ci facciamo uno scambio di idee sul " trotto" ciao
            22 settembre alle ore 23.09 · Mi piace · 1

            Piero Caravaggio Ok Silvio, divertiti, io devo lavorare purtroppo. Ciao
            22 settembre alle ore 23.10 · Mi piace

            Lucio Marzano il portamento di coda puo' avere implicazioni caratteriali, il cane a coda bassa di solito é timido quello a oda piu' alta (senza arrivare alla verticalità) è piu audace , non comprendo come una coda portata a 45° sopra la linea dell'orizzonte possa influire sulla meccanica sia del trotto che del galoppo. Le preferenze personali sono tutte legittime, ma va anche detto che pretendere che un bracco trotti SEMPRE anche appena liberato vuol dire obbligare all'uso della braga per naturalmente appena liberato si mette al galoppone saltato. se i kurzhaar a coda portata oltre la linea dell'orizzonte dovessero essere esclusi, sarebbe la strage degli innocenti , ne resterebbero in vita pochissimi, allora sono praticamente tutti fuori posto. I osservo che la maggior parte dei bracchi muove la coda quando trotta come un metronomo e non la muove quando galoppa (o poco)indipendentemente dal fatto che la porti dritta o alta. Il nuovo standard di lavoro si limita a scrivere quello che fanno i cani al naturale, quello di prima premiava i cani coerciti o dalla spinta insufficiente . Il motore del bracco é piu' un diesel, un motore dalla coppia alta , ma la potenza deve esserci perché se manca avremo il trotto moscio dei cani dalla spinta carente e mancanti di tempo di sospensione. Sul piano estetico non mi dispiace vedere delle code portate piu' alte (massdimo 45°) sulla linea dell'orizzonte e considero invece , per ragioni caratteriali, molto poco auspicabile delle code , poco mobili e portate basse .
            23 settembre alle ore 0.55 · Modificato · Mi piace · 4

            Spinoneitaliano Valledelleanatre
            23 settembre alle ore 8.53 · Mi piace

            Piero Caravaggio Io invece non concepisco che il bracco che galoppi solamente ( e sono tanti) possa chiamarsi bracco poiché morfologicamente gli somiglia. Ma sto andando fuori dal seminato. Torno a parlare della coda. Vero è che la coda portata moscia potrebbe essere sinonimo di timidezza. Ma cito due casi da me conosciuti benissimo e cioè due cani del mio allevamento. Dhelya è Dylan. Entrambi quando sono in un ambiente che non interessa portano la coda moscia. Ma nessuno dei due è un bracco timido. Dylan per esempio, bracco di proprietà di Marco Prioschi, se lo porti tra la gente gira libero tranquillamente, coda bassa ma senza alcuna timidezza. Poi lo porti sul terreno e vedi un movimento sempre corretto e nello std. Idem x Dhelya che poi al trotto sul ring muove la coda come si deve. Ne deduco che non sempre coda moscia sia sinonimo di timidezza. Dipende solo da cane e cane, non è un assoluto. Certamente non troveremo mai un cane dal carattere vivace che tenga naturalmente la coda moscia. Quindi portamento di coda dipende sia dal carattere che dalla situazione contingente in cui il cane si viene a trovare.
            23 settembre alle ore 22.05 · Modificato · Mi piace · 1

            Anki Skrucha You are so right!
            24 settembre alle ore 8.32 · Mi piace · 1

            Massimiliano Zegna Baruffa Io vi posso solo portare la mia esperienza sul Weim....dove abbiamo diruto "digerire" per un certo periodo la coda integra.... Prima di tutto concentrarsi sull'attaccatura della coda...il nostro std prevede che "sia attaccata più bassa che in razze simili" (definizione molto vaga ma che fa riferimento al Bracco Tedesco)... in genere , da noi, le linee americane hanno attaccature più alte (a loro in ferma piace la coda a ore 12)...mentre i tedeschi privilegiano attaccature più basse (con coda in ferma in linea o leggermente più alta della dorsale).... entrambi tagliano e quindi chissà come è il resto.... Nei cani a coda integra, sicuramente attaccature più alte sono quasi sempre legate a code arricciate (che se fossero tagliate sarebbero comunque ardite)...quindi se si seleziona per cani a coda integra forse meglio concentrarsi su attaccature più basse... Ma, mia esperienza empirica (su quelli sia con coda tagliata che con coda integra), code ardite sono spesso legate a cani estremamente energici...magari sarà un caso ma.....
            24 settembre alle ore 8.34 · Mi piace · 1

            Lucio Marzano Il bracco che galoppi solamente non piace neanche a me ma non mi piace neanche il bracco che trotti solamente perché o é coercito a farlo o non ha il vigore atletico per andare di galoppo . La coda del cane parla ci comunica gli stati d'animo ed anche ci dice come sta lavorando e per comunicare deve essere in vista. Ma una coda parzialmente ardita, ha controindicazioni funzionali ? io non credo. Oggi l'80 per cento dei kurzhaar ferma con la coda ardita se non proprio berticale ben oltre i 45° sull'orizzonte, non mi oare che abbiano perso qualcosa, se la coda é correttamente inserita , anche l'andatura non puo' risentirne, derivando questa dalla genetica e dalla psiche del cane .
            24 settembre alle ore 10.14 · Modificato · Mi piace · 1

            Paolo Bampo Lucio per dar ragione alla tua constatazione, giunge lo standard di lavoro del kurzhaar che, comunque, ammette l'elevazione della coda in verticale nel momento della ferma...ma non prima.
            24 settembre alle ore 11.27 · Mi piace

            Lucio Marzano E' cosi' Paolo , almeno cosi' dice lo standard di lavoro
            24 settembre alle ore 20.08 · Mi piace · 1

            Piero Caravaggio A questo punto ne deduco che la coda moscia non sempre è sinonimo di timidezza, non è importante nel cane in azione ( che non la tiene mai moscia) ma solo per il ring. Quindi è solo un discorso, giustamente, solo estetico. Ma per il bracco a coda lunga...Altro...
            24 settembre alle ore 22.28 · Mi piace

            Paolo Bampo Comprendo e condivido il disagio di Piero Caravaggio, ma é un secolo e mezzo almeno che si seleziona i continentali con la coda mozza. Nessuno (io compreso quando allevavo kurzhaar) siè mai preoccupato di cosa potesse esserci dal punto di taglio in poi. Non ci riguardava, ma se dovesse essere definitivamente vietato il taglio dovremo iniziare a ripensare tutti i modelli selettivi, sia per le expo e sia per le prove.
            24 settembre alle ore 22.38 · Mi piace

            Lucio Marzano Paolo , un secolo e mezzo per il Kurzhaar, ma per il bracco italiano sono 500 anni......................cosi' se dopo mezzo millennio di code mozze si comincia a lasciarle integre si possono vedere cose orribikli

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