Durante il recente raduno della Mondiale in Toscana, ho valutato in maniera critica, come penso tutti i braccofili amanti della cinofilia, i bracchi italiani presenti alla manifestazione ed ho dovuto notare che molti bracchi presentavano una coda tendenzialmente ardita, cosa non in linea con lo std di razza. Nel caso poi di bracchi a coda lunga, ho potuto notare qualche esemplare con l'appendice addirittura che rientrava al di sopra della groppa. Occorre quindi che noi allevatori, sia amatoriali che professionisti poniamo molta attenzione a questa problematica, occorre mantenere la ns. amata razza il più possibile entro lo std anche se possa essere un po' interpretativo. Mettiamo tutti un maggior impegno per arginare questa antiestetica tendenza che finirebbe per penalizzare la razza che tanto amiamo.
Le foto che allego per poter illustrare quanto da me asserito, sono state volutamente manipolate per quanto riguarda lo sfondo e la pezzatura dei mantelli, lasciando invariate la morfologia terminale posteriore ed in particolar modo la posizione angolare e dinamica della coda. Tutto questo chiaramente per difendere la privacy del bracco preso in esame.
LO STANDARD ATTUALMENTE IN VIGORE DICE:
Coda:
Robusta alla radice, dritta, con leggera tendenza a rastremarsi, non vellosa; quando il cane è in movimento, e soprattutto in cerca, è portata orizzontalmente o quasi. Viene tagliata in modo da lasciare una lunghezza di 15-25 cm.
MIA OSSERVAZIONE:
Lo std, parlando della coda “ orizzontale o quasi” non precisa se questo “quasi” preveda una variazione angolare positiva o negativa rispetto all’asse longitudinale del cane, e neppure fornisce un valore numerico massimo in gradi. Sono convinto che fornendo un valore certo e morfologicamente valido porterebbe sicuramente grandi benefici estetici alla razza, e sarebbe di incentivo agli allevatori nel perseguire una strada più corretta. La funzionalità di lavoro del bracco può benissimo essere sposata con la bellezza morfologica della razza e non dimentichiamo che il bracco italiano a caccia “parla con la coda”, cosa veramente importante e di grande ausilio al condttore.
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