PROFILI CANDIDATI (click sul nome):
Ambrogio Fossati
Riccardo Soderi;
Davide Ebau;
Giorgio Ziron;
Alessandro Pietrollini;
Lara Leporatti;
Mi incuriosisce la candidatura di Lara (specie i punti sulla coda lunga e gli allevamenti esteri) e riporto qui il suo programma con la speranza che possa chiarircelo meglio:
- Avvicinare di più i cacciatori alla cinofilia, facendo conoscere bracchi allevati e addestrati da privati
cacciatori che lo usano a caccia e ne sono pienamente soddisfatti. Bracchi che presentano doti venatorie
naturali , oggi sempre più rare, e non indotte dall’addestramento o da gare
su selvaggina naturale (vedi “starne”) che poi, in terreno libero, è quasi del tutto scomparsa.
- Prediligere gare cinofile su beccacce, dove il cane deve dimostrare di saper cercare nel bosco, saper
impostare e risolvere nel migliore dei modi l’azione.
- Maggiore attenzione nell’allevamento italiano, con l’obiettivo di produrre meno cuccioli, privilegiando la
qualità anche tramite il controllo delle cucciolate da parte di delegati, pratica oggi piuttosto in disuso, cui
andrebbe aggiunta la ratifica di un documento, come accade in altre associazioni, con delle regole ben
precise cui attenersi al fine di garantire una maggiore tutela della razza.
Troppo spesso si incolpa la razza di problematiche, quando il vero problema è un allevamento basato sui
numeri e non sulla qualità.- Maggiore attenzione verso le problematiche sanitarie, la consanguineità , le malattie ereditarie , con
particolare riguardo verso la displasia, a proposito della quale sarebbe opportuno introdurre l’obbligo della
verifica radiografica ai fini della riproduzione, nonché la mappatura e deposito del DNA, come già accade in
alcuni Paesi esteri.
- Maggiore collaborazione con gli allevatori esteri , che andrebbero considerati non avversari, troppo spesso,
e a torto, accusati di prestare poca attenzione alle doti venatorie, ma amatori della razza con cui collaborare
per il miglioramento della stessa.
- Appuntamento mondiale annuale per allevatori e appassionati, per favorire il confronto tra gli allevatori di
varie nazioni anche al fine di affrontare e risolvere insieme le problematiche della razza.
- riguardo il problema della coda lunga, bisogna tener presente che l’orientamento legislativo attuale procede
inesorabilmente verso il divieto assoluto. Questo, in mancanza della capacità o possibilità di affrontare le
tante leggi assurde che minacciano la cinofilia, costringerà ad adeguarsi alla nuova situazione, pena il rischio
di danneggiare ulteriormente la razza in nome di un principio, estetico o funzionale che sia.

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