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...Questa estate ho visto in giro parecchi turisti, solitamente quelli con i cani da borsetta sono tanti e non mi rimangono impresso, ma ho visto 3 coppie con dei bellissimi bracchi italiani, tutti giovani...... genova, parma, piemonte
spiegami dove il bracco i ha pochi estimatori..?
dove ? in Italia per il semplicissimo fatto che si iscrivono 6-700 cuccioli a fronte di 13.000 setter 3500 breton , 3000 kurzhaar e 2500 pointer
e delle poche centinaia di Bracchi una parte sempre piu' consistente NON va a caccia
semmai è poco conosciuto bene.... semmai non e' mai apparso in nessuna serie televisiva.....
perché i setter i bretons, i kurzhaar i pointer sono apparsi in qualche serie televisiva ???
Competitivo.....per cosa? nelle gare internazionale a volte alcuni soggetti si piazzano bene, a volte un po meno........ purtroppo se è una gara cinofila.... ci saranno sempre vincitori e non vincitori....... ti faccio un'esempio veloce veloce .... hai mai visto i B.I di rebaschio...? ti sembrano non competitivi?
si parla di media di razza, non di qualche raro cane caso particolare
Dimmi semmai che non e' un cane facile, che non e' precoce..... e' vero.... ma i soggetti buoni....... sono gran cani!
ma chi dice che non é precoce ? io ho avuto bracchi che a tre mesi già fermavano , ce ne sono di precoci e di meno precoci, certo i cani buoni sono ottimi cani, ma quanti sono quelli buoni ?' qui sta il problema . Danilo lo conosco solo da trent'anni !!
Spiegami un'altra cosa....... quali sarebbero i piu competitivi....... suggerisco io..... forse setter-pointer...? certo.... sono completamente altre razze..!
se i cacciatori non li scelgono ci sarà una ragione !! io penso che di ragioni ce ne siano piu' di una !
ma anche li...scusa la considerazione.... su 100 esemplari....quanti diventano almeno buoni cani da caccia?
considerando che la metà non va a caccia, già siamo al 50% e di questi non tutti sono buoni, i conti son presto fatti
Mi dirai forse breton......(attenzione che faccio un esempio, lo ho avuto, gran bel cane) in questi ultimi anni le cucciolate sono a dir poco piu' che dimezzate..... a volte li trovi a prezzi indicibili.... non mi dire che non sono considerati competitivi....
il settore é in crisi generale, lo abbiamo già scritto tutti i bretons sono competitivi in generale ed infatti iscrivono 3500 cani
Forse in virtu della moda..... weimaraner, bracco francese riescono a fare qualche numero in piu'.....
i weim al 90 per cento NON vanno a caccia e quindi i loro numeri sono dovuti alla moda, il bracco francese , iscrive molto meno di quello italiano anche se ha ottima qualità
Vorrei sopprattutto aggiungere che è anche la situazione della caccia ora che purtroppo lascia sempre meno spazio ad alcune razze.... e questo sicuramente non giova affatto alle vendite.
Direi che invece.. che il fatto di vendere cani da compagnia come dici tu, agevolmente spendendo tanto, forse denota sempre piu' che la gente non cerca un buon cane per avere un cane........... ma ha in mente dell'altro !!
le iscrizioni di cani di razza (ROI) dopo un calo sono ritornate a salire ma quelle dei cani da ferma no, cioé la caccia col cane da ferma é i crisi di utenti, come hanno osservato tutti, ma resta la considerazione oggettiva che su 50.000 cani da ferma i bracchi italiani sono soltanto 700 e su tutto si puo' discutere tranne che sui numeri !!!
...Questa estate ho visto in giro parecchi turisti, solitamente quelli con i cani da borsetta sono tanti e non mi rimangono impresso, ma ho visto 3 coppie con dei bellissimi bracchi italiani, tutti giovani...... genova, parma, piemonte
spiegami dove il bracco i ha pochi estimatori..?
L'estimatore del cane da caccia deve essere il cacciatore, e allo stato dei fatti il bracco non viene stimato come dovrebbe
semmai è poco conosciuto bene.... semmai non e' mai apparso in nessuna serie televisiva.....
E' poco conosciuto dai cacciatori, i cani visti in TV vengono presi da tutti, perché diventano moda, vedi per esempio i dalmata, se c'è richiesta in quel senso vengono sfornati schifezze che con la caccia non hanno niente da spartire, anche il cocker può essere portato ad esempio come una razza da caccia si può trasformare in cane da compagnia.
Competitivo.....per cosa? nelle gare internazionale a volte alcuni soggetti si piazzano bene, a volte un po meno........ purtroppo se è una gara cinofila.... ci saranno sempre vincitori e non vincitori.......
Le gare internazionali non vengono frequentate dai cacciatori.
ti faccio un'esempio veloce veloce .... hai mai visto i B.I di rebaschio...? ti sembrano non competitivi?
Se il cacciatore non ha mai visto un bracco italiano sicuramente non conoscerà neanche quelli di Rebaschio, non vedo come possa fare un paragone fra bracchi.
Dimmi semmai che non e' un cane facile, che non e' precoce..... e' vero.... ma i soggetti buoni....... sono gran cani!
Tutti i soggetti buoni sono "gran cani" indifferentemente dalla razza.
Spiegami un'altra cosa....... quali sarebbero i piu competitivi....... suggerisco io..... forse setter-pointer...? certo.... sono completamente altre razze..!
Le razze competitive sono quelle scelte dai cacciatori, se i bracchi non si vedono come fanno a competere, con le altre razze.
ma anche li...scusa la considerazione.... su 100 esemplari....quanti diventano almeno buoni cani da caccia?
Forse buoni cani da caccia diventeranno pochi, ma con il setter si riesce a cacciare anche con un cane mediocre. Ci sono razze che con il cane mediocre non riesci a cacciare, o è buono o è inetto, mezze misure non ci sono.
Non è affatto semplice definire la causa di questa situazione. Se la si prende dalla parte della mole e dell'ingombro, tranne setter e breton, tutte le altre razze si possono accomunare. Se si guarda all'efficienza le razze sono tutte uguali, e non è vero che con un mezzo setter si può cacciare e un mezzo bracco no.( poi spiegatemi cosa vuol dire mezzo ). Se il cane è buono a qualunque razza appartenga ti farà divertire e sarà solo questione di gusti. Di solito i prodotti di nicchia son cercati molto e sono pure strapagati, ma non è il caso del B.I. o almeno non sempre. I cacciatori non lo conoscono perchè non ne vedono, ma non si vedono neanche Pointer , eppure qualcuno in più si iscrive. E' vero che nell'immaginario del cacciatore è scolpita la figura di un cane grosso e lento, ma le cose si evolvono. Io penso che la stragrande maggioranza delle persone è abitudinaria. prova una cosa e se ci si trova più o meno bene non cambia più,succede anche con le auto . Poi la cosa più strana è che al Setter si perdona tutto al Bracco Italiano niente. Con tutte queste prospettive se le iscrizioni non calano è già un successo.
[;)] non quoto i post precedenti per lo spazio occupato, sarebbe inutile.
Aggiungo solo che ho una prospettiva differente dalle idee dei sigg. utenti Lucio e Sly, il loro prezioso contributo è utile, rimango comunque dell'idea che non stiamo parlando di un cane qualunque, ha certamente bisogno di essere conosciuto e apprezzato.
non ditemi che con setter mediocre comunque ci cacci e con un pari B.I no...
questo perdonatemi ma non lo condivido.
Grazie cmq.
io mi limito a dire che é da 25 anni che caccio e faccio cinofilia con i bracchi (prima i setter) quindi amo la razza e credo di aver fatto una certa propaganda se diversi miei amici ora cacciano con i bracchi. Ma quelli buoni sono pochi, ci sono troppe genealogie da "divano", la consanguineità é fortemente presente ,lo standard di razza non aiuta perché ammette soggetti troppo pesanti e orpellosi , abbiamo selezionato al contrario degli altri per quasi un secolo ed i risultati (negativi) si vedono, abbiamo ignorato le esigenze dei cacciatori e abbiamo invece seguito le fisime di coloro che hanno i bracchi e non vanno a caccia o ci vanno in modo diciamo per non offendere nessuno "personale" . Proprio perché il momento é difficile occorre prendere decisioni strategiche che possano condizionare il futuro della razza !
Sono d'accordo quando dice che non è stato fatto un buon lavoro di selezione cercando di inseguire la moda e non la funzionalità ma non sono sicura di aver capito cosa intende per andare a caccia in modo personale.
premetto che io la ragiono : tutti i cani sono buoni o ciucchi di qualsiasi razza siano!!!!
se posso .. io penso che la crisi influisca per un buon 50% del calo delle vendite....
un'altra bella fetta ed è la realtà , e la caccia di oggi in Italia, che purtroppo è in continuo calo qualitativo e numerico, e per i pochi che continuano ad andare , una grossa fetta si è spostata sulla caccia al cinghiale , quindi abbandonando ulteriormente l'utilizzo nella caccia dei cani da ferma....
sommando solo queste 3/4 motivazioni abbiamo già tolto una grandissima fetta di mercato dei cani da ferma...
poi possiamo aggiungerci il fattore "moda" ... che purtroppo in Italia ha la sua influenza.... e anche questo porta via un'altra fetta di mercato ...
se poi iniziamo a fare dei ragionamenti del tipo : eee... ma il bracco è più grande , invece il setter/ breton sono piccoli, quindi in casa ci stanno, poi mangia meno.... ecc.... ecc ........ abbiamo tolto un altra fetta di mercato per i bracchi.... poi come ha già scritto più di qualcuno che nel bracco ci sono tantissimi soggetti da divano, e dei rimanenti che li portano a caccia ovviamente solo qualcuno è un buon cane.... rimane scontato che alla fine di tutto, se andiamo a contare il numero di bracchi validi a caccia sarà bassissimo e non potrà mai essere paragonato a setter o breton , perche i numeri delle vendite e utilizzo sono tanto più alti , quindi in automatico si alza anche il numero di cani buoni.... ma solo per una questione di numeri e non perchè uno sia migliore dell'altro...
come ho già scritto all'inizio del post... in tutte le razze esiste il soggetto ottimo e quello scadente sia sotto il profilo morfologico che venatorio....
e per ultimo ma non per importanza... aggiungiamo pure che negli ultimi anni non da per tutto ma in parecchie zone , oltre alla selvaggina , è cambiato anche il terreno, quindi è cambiata anche la scelta del cane da utilizzare su questi terreni ....
Provo anch'io ad esprimere il mio pensiero che comunque non si discosta da quanto si dice ormai storicamente da sempre su questa razza.
La mole, l'ingombro, il pelo corto, il poco dinamismo, lo sbavare e spesso l'odore forte. Sono luoghi comuni che da sempre e storicamente si accompagnano al nostro bracco italiano. Più o meno vero, più o meno falso?
Mi si perdoni se vado troppo in dietro nel tempo, ma chi ha letto l'addestramento del cane da ferma di Felice Delfino improntato circa all'epoca di cento e passa anni fa, si può rendere conto di quanto tempo sia necessario dedicare ad un cane per l'addestramento alla caccia in un epoca poi, dove la selvaggina abbondava in ogni dove.
Mio fermo pensiero è che l'80% della realizzazione del cane da caccia, a caccia, lo fa il cacciatore, con amore, passione, DEDIZIONE; rimarcando che per il bracco italiano e cugino spinone, di tutto ciò, serve una maggiorazione del 15-20%.
GL'INGLESI CORRONO I CONTINENTALI CERCANO.
Ma il bracco italiano, ci si può chiedere, è un Handicappato? Non ha un animus venandi?
Certo che lo ha, ma se innamorato del proprietario, se lo stesso è riuscito a penetrargli nell'anima, conquistarlo pienamente, ed ha cieca fiducia in lui, si realizza quel binomio che sfocia in un rapporto di simbiosi che ha del patologico.
Fa mille volte di più e soprattutto, per far piacere oltre modo al proprietario. COSE NON DA INGLESI!
Racconto un episodio di un cucciolo regalato al presidente del mio atc, Pasquali, mai avuto bracchi italiani, Pedro mi pare, figlio di Mago di Montepetrano x Nisha di Montepetrano.
M'invita a caccia per farmi vedere il cane che gli avevo regalato: Arrivo a casa sua in campagna, si partiva a piedi da li, tira fuori il cane di 8/9 mesi e si parla per oltre una buona mezz'ora, troppo per il cane che impaziente di aspettare, afferra Tonino per la manica della giacca e inizia a trascinarlo nella direzione dei campi perchè voleva che si andasse a caccia e non stare li a chiacchierare ancora per chissa quanto tempo. Da adulto, quando Tonino rimetteva la legna per il camino, lui lo seguiva ed prendeva un pezzo e lo portava davanti al camino. Quanti setter inglesi pointer breton avete sentito fare di queste cose? Ad 8/9 mesi poi.
Sarei un fuori di testa se pensassi che queste circostanze si realizzassero con ogni proprietario. Ma non per colpa della razza, ma per i proprietari dei cani che oggi ormai, non capiscono molto.
Perchè il trattare con i cani, il loro utilizzo, il loro addestramento, veniva testimoniato dall'anziano al nipote con religioso rispetto delle parti ed il ragazzino morbosamente seguiva il nonno e apprendeva quanto più possibile; l'imparare veniva tramandato da generazione in generazione. Ora? Si va di fretta, si deve ammazzare tutto e subito, spesso il giovane puledro cade vittima della prima scarica di fucilate al primo fagiano che vola e scompare dalla paura verso l'auto. Il cane ha paura del colpo di fucile ti telefonano ecc. ecc.
Ma per dire che il bracco è un'altra roba è un'altra cosa, non potrà mai essere il cane di tutti i cacciatori. Di quelli che prendono il cane giovane fermo in canile per mesi e poi lo portano a caccia sperando di vedere azioni viste magari in tv sul programma di caccia di Sky.
A proposito di visibilità televisive delle razze, come mai Giacomo Cretti giornalista, da appassionato iniziale del Bracco italiano, per fare i propri servizi giornalistici è passato ad una setter inglese? Non ha trovato un bracco italiano valido? dubito! Ma per l'odiens ha dovuto utilizzare una razza che va per la maggiore.
Gl'inglesi corrono, i continentali cercano.
I primi corrono già da giovani per istinto, i continentali italiani cercano selvaggina quando capita loro a tiro di naso o per averla vista volare davanti al muso, è nell'inseguimento che ampliano la cerca facendo muscolatura cuore polmoni. Ecco perchè hanno al primo anno bisogno d'incontrare il più possibile. La precocità dipende dalle uscite, dalla DEDIZIONE, dal numero degl'incontri e dalla qualità della selvaggina, che deve essere autentica, selvatica.
Il bracco sarà sempre un cane per amatori, quindi riflettere prima di fare una cucciolata e, regalare a chicchessia un bracco perchè non collocabile altrimenti è rischiosissimo per il cane che non faccia una buona fine purtroppo.
Non sono affatto d'accordo che il cane l'80% lo fa il cacciatore.
Indubbiamente un bravo cacciatore che ne capisce qualcosa di cani e sa addestrare saprà tirare fuori il meglio dall'ausiliare, ma se mancano quelle che dovrebbero essere le cose non dico solo fondamentali ma scontate, allora....
Gli inglesi corrono i continentali cercano? Per me non c'è affermazione più falsa!!
Certo che sig. colpetrosa sminuire le altre razze per cercare di giustificare quelli che sono i problemi (non da poco) e le carenze (non da poco) che presentano molti soggetti appartenenti al Bracco Italiano sinceramente lo trovo molto di cattivo gusto.
Siamo su un sito di amatori del continentale italiano per antonomasia, anch'io ammiro molto tale razza pur non avendone mai posseduto uno, però ad essere realisti e soprattutto sinceri facciamoci un piccolo esame di coscienza e diciamo le cose come stanno!!
Invece di cercare sempre delle scuse e delle giustificazioni, siamo sinceri almeno per una volta!
Il riflessivo, la simbiosi col padrone... ma non diciamo boiate!
La simbiosi col padrone è prerogativa anche di altre razze, anche tra gli inglesi non è difficile trovare soggetti che cacciano per il padrone e fanno di tutto per assecondarlo; certo son soggetti di temperamento e ci vuole un po' più di manico per portarli a caccia, ma non è detto che perché siano cani di grande mentalità e fisicità, che facciano tutto infischiandosene di chi li porta. Il collegamento non si misura in metri!
Certo che se un cane ti gira sempre lì, che ti lustra gli scarponi, può essere anche scollegato e disobbidiente che di certo il padrone avrà meno difficoltà nel gestirlo.
Il riflessivo? Il più delle volte è una carenza notevole di discernimento, altro che palle!!
Scusate la franchezza ma come ci sono cani bravi, altri mediocri, ci son pure cani che dovrebbero finire sottoterra, altro che andare a caccia! Poi è vero che ciò accade in ogni razza, ma a differenza delle altre il braccofilo che ha un soggetto del genere è sempre lì pronto a trovare la scusa o la giustificazione. E così passano gli anni, passano le stagioni e quando capita di levarsi una soddisfazione non è "domenica" ma "festa grande da segnare sul calendario"!
Il più grande limite del bracco sono i braccofili.[:D]
Cose strabilianti nel rapporto con i cani se ne vedono molte, a prescindere a quale razza o non razza appartengano. Fondamentale è la frequentazione, più tempo si passa insieme maggiore sarà l'affiatamento, più profonda la risposta del cane alle sollecitazioni.
Provo anch'io ad esprimere il mio pensiero che comunque non si discosta da quanto si dice ormai storicamente da sempre su questa razza.
La mole, l'ingombro, il pelo corto, il poco dinamismo, lo sbavare e spesso l'odore forte. Sono luoghi comuni che da sempre e storicamente si accompagnano al nostro bracco italiano. Più o meno vero, più o meno falso?
Più o meno falso, ci sono bracchi che sbavano poco, e se hanno a disposizione un buon mangime e vengono tenuti in ambienti puliti, per esempio in casa, non hanno neanche un cattivo odore, quello di un mio amico non lo ha. Per la mole ci sono femmine abbastanza contenute, basta cercarle.
Mi si perdoni se vado troppo in dietro nel tempo, ma chi ha letto l'addestramento del cane da ferma di Felice Delfino improntato circa all'epoca di cento e passa anni fa, si può rendere conto di quanto tempo sia necessario dedicare ad un cane per l'addestramento alla caccia in un epoca poi, dove la selvaggina abbondava in ogni dove.
Mio fermo pensiero è che l'80% della realizzazione del cane da caccia, a caccia, lo fa il cacciatore, con amore, passione, DEDIZIONE; rimarcando che per il bracco italiano e cugino spinone, di tutto ciò, serve una maggiorazione del 15-20%.
Senza fare percentuali, il cacciatore per il cane è una figura importante, che potrebbe rendere utilizzabile un cane "ciufeca" a caccia. Purtroppo non tutti sono disposti a perdere tempo e denaro per 2/3 anni dietro un cane che non potrà mai essere eccellente.
GL'INGLESI CORRONO I CONTINENTALI CERCANO.
Ma il bracco italiano, ci si può chiedere, è un Handicappato? Non ha un animus venandi?
Certo che lo ha, ma se innamorato del proprietario, se lo stesso è riuscito a penetrargli nell'anima, conquistarlo pienamente, ed ha cieca fiducia in lui, si realizza quel binomio che sfocia in un rapporto di simbiosi che ha del patologico.
"Patologico" è una parola che non mi piace, l'attaccamento morboso al padrone per i cani da caccia potrebbe essere deleterio. Un cane che in casa o in giardino ti segue da per tutto, non è un cane autonomo. Al momento giusto il cane bisogna che si stacchi dal padrone.
Fa mille volte di più e soprattutto, per far piacere oltre modo al proprietario. COSE NON DA INGLESI!
Su questo non sono molto d'accordo, se il rapporto con il proprietario è giusto, l'inglese interagisce come il bracco, non ha importanza l'ampiezza della cerca. Un cane è in "mano" fin quando collabora, interagisce e risponde prontamente ai comandi, logicamente senza l'uso di congegni elettronici, questo a prescindere dalla distanza.
Racconto un episodio di un cucciolo regalato al presidente del mio atc, Pasquali, mai avuto bracchi italiani, Pedro mi pare, figlio di Mago di Montepetrano x Nisha di Montepetrano.
M'invita a caccia per farmi vedere il cane che gli avevo regalato: Arrivo a casa sua in campagna, si partiva a piedi da li, tira fuori il cane di 8/9 mesi e si parla per oltre una buona mezz'ora, troppo per il cane che impaziente di aspettare, afferra Tonino per la manica della giacca e inizia a trascinarlo nella direzione dei campi perchè voleva che si andasse a caccia e non stare li a chiacchierare ancora per chissa quanto tempo.
Questo non vuol dire niente, la passione per la caccia il cane la deve dimostrare sul campo. Anche il cane che salta nel box quando vede il padrone pronto per andare a cacia viene scambiato per un cane che ha grande passione per la caccia solo perché salta come uno stambecco. Sia il primo, che il secondo comportamento vengono messi in atto da cani che non sono stati ben educati, il cane ben educato rispetta la volontà del padrone, in questo caso il cane è giustificato perché ancora troppo giovane.
Tonino rimetteva la legna per il camino, lui lo seguiva ed prendeva un pezzo e lo portava davanti al camino.
Colpetrosa, anche questo comportamento non ha nulla a che vedere con la caccia. Un cane può rubare una fetta di prosciutto e portarla al padrone, ma a caccia se non ha le doti che gli servono per cacciare sarà sempre un cane mediocre.
Quanti setter inglesi pointer breton avete sentito fare di queste cose? Ad 8/9 mesi poi.
Questo dipende non solo dai cani, ma anche dai padroni, i cani hanno più o meno la stessa intelligenza, il resto dipende dalle attitudini e dal rapporto che si è creato con il padrone. Un cane intelligentissimo può benissimo non obbedire, ma questo perché non vuole obbedire e non perché è stupido. A me piace il cane che in casa è pecora e sul terreno di caccia si trasforma in leone.
Sarei un fuori di testa se pensassi che queste circostanze si realizzassero con ogni proprietario. Ma non per colpa della razza, ma per i proprietari dei cani che oggi ormai, non capiscono molto.
Perchè il trattare con i cani, il loro utilizzo, il loro addestramento, veniva testimoniato dall'anziano al nipote con religioso rispetto delle parti ed il ragazzino morbosamente seguiva il nonno e apprendeva quanto più possibile; l'imparare veniva tramandato da generazione in generazione.
Su questo sono totalmente d'accordo.
Ora? Si va di fretta, si deve ammazzare tutto e subito, spesso il giovane puledro cade vittima della prima scarica di fucilate al primo fagiano che vola e scompare dalla paura verso l'auto. Il cane ha paura del colpo di fucile ti telefonano ecc. ecc.
Condivido.
Ma per dire che il bracco è un'altra roba è un'altra cosa, non potrà mai essere il cane di tutti i cacciatori. Di quelli che prendono il cane giovane fermo in canile per mesi e poi lo portano a caccia sperando di vedere azioni viste magari in tv sul programma di caccia di Sky.
Questo vale per tutte le razze e non solo per il bracco italiano.
A proposito di visibilità televisive delle razze, come mai Giacomo Cretti giornalista, da appassionato iniziale del Bracco italiano, per fare i propri servizi giornalistici è passato ad una setter inglese? Non ha trovato un bracco italiano valido? dubito! Ma per l'odiens ha dovuto utilizzare una razza che va per la maggiore.
Non credo che si tratti di odiens, potrebbe trattarsi di propaganda. Io un bel fil poliziesco me lo vado a vedere a prescindere se utilizzano la Glok 17 o la Beretta 98.
l'inglesi corrono, i continentali cercano.
I primi corrono già da giovani per istinto, i continentali italiani cercano selvaggina quando capita loro a tiro di naso o per averla vista volare davanti al muso, è nell'inseguimento che ampliano la cerca facendo muscolatura cuore polmoni.
Per trovare devono cercare, ogni razza cerca e usa il naso in base al proprio stile di razza.
perchè hanno al primo anno bisogno d'incontrare il più possibile.
Tutti i cani giovani di qualsiasi razza hanno bisogno di fare esperienza sulla selvaggina buona.
precocità dipende dalle uscite, dalla DEDIZIONE, dal numero degl'incontri e dalla qualità della selvaggina, che deve essere autentica, selvatica.
Si fa prima a dire che la precocità non dipende dalle uscite, ci sono cuccioloni che alla prima uscita cercano e fermano come cani adulti.
sarà sempre un cane per amatori, quindi riflettere prima di fare una cucciolata e, regalare a chicchessia un bracco perchè non collocabile altrimenti è rischiosissimo per il cane che non faccia una buona fine purtroppo.
Se la razza a caccia si dimostra efficiente gli amatori aumenteranno, "voce di popolo voce di Dio" il passa parola è velocissimo specialmente fra il popolo dei cacciatori.
---------- Messaggio inserito alle 06:02 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:45 PM ----------
Originariamente inviato da leuciscus
Il più grande limite del bracco sono i braccofili.[:D]
Cose strabilianti nel rapporto con i cani se ne vedono molte, a prescindere a quale razza o non razza appartengano. Fondamentale è la frequentazione, più tempo si passa insieme maggiore sarà l'affiatamento, più profonda la risposta del cane alle sollecitazioni.
Non è solo una problema di tempo, sarebbe troppo facile. Il rapporto gerarchico in alcuni casi è più facile mantenerlo quando il cane è distante dal padrone. Qui si ritorna alla vecchia discussione se il cane da caccia è meglio tenerlo in box o è meglio tenerlo a casa. Per chi non sa vivere con il cane è meglio tenerlo in box. Possibilmente in compagnia di qualche altro cane.
sly8489;1205975 Più o meno falso, ci sono bracchi che sbavano poco, e se hanno a disposizione un buon mangime e vengono tenuti in ambienti puliti, per esempio in casa, non hanno neanche un cattivo odore, quello di un mio amico non lo ha.
lo sbavare dipende dalla conformazione del labbro e della commessura labiale il cattivo odore dipende anche (non solo) dall'igiene del canile, ma ci sono cani che puzzano ed altri no e magari vivono nello stesso box
Anche il cane che salta nel box quando vede il padrone pronto per andare a cacia viene scambiato per un cane che ha grande passione per la caccia solo perché salta come uno stambecco. Sia il primo, che il secondo comportamento vengono messi in atto da cani che non sono stati ben educati, il cane ben educato rispetta la volontà del padrone, in questo caso il cane è giustificato perché ancora troppo giovane.
accidenti io ho avuto solo cani maleducati !!!
i cani hanno più o meno la stessa intelligenza
assolutamente NO , ci sono cani che imparano subito e ci sono i testoni, ci sono cani "furbi" e cani che non lo sono affatto , ogni cane é un a nuova esperienza
Si fa prima a dire che la precocità non dipende dalle uscite, ci sono cuccioloni che alla prima uscita cercano e fermano come cani adulti.
la precocità, a mio modestissimo avviso, é una dote genetica che va verificata e migliorata con accoppiamenti mirati allo scopo.
la discussione potrebbe essere infinita .......
ma il terreno di caccia non mente..... e i numeri delle iscrizioni neanche...
ad oggi io personalmente ritengo il bracco italiano un gran cane da caccia al pari di qualsiasi altra razza....quello che conta sono le capacità del soggetto prese singolarmente.
se però gli italiani "guardando i numeri" preferiscono altre razze .... un motivo ci sarà!!!
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