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Così parlando tra amici discutevamo del riporto dei nostri cani... Io sono promotore del riporto forzato...
alla mia cagna l'ho insegnato sempre usando il rinforzo positivo... Quindi sempre premiando il cane quando eseguiva bene il comando... Dall'inizio quindi da quando riusciva a tener in bocca da sola il riportello alla fine quando i riporti avvenivano dall'acqua o dopo un trascinamento... Ma anche a caccia all'inizio premiavo sempre la cagna ad ogni riporto.... Mi chiedevo se qualcuno ha qualche altro metodo e lo può condividere...
Ripeto si parla di riporto forzato
Oltre che essere brutto "forzato" è anche fuorviante: a una prima lettura si può immaginare l'addestratore che ficca in bocca a "forza" l'oggetto da riportare o che lo attiri a se con un vincolo. A comando è il giusto termine, secondo me.
Si all'epoca Enrico me lo fece avere e un pò con quello e un pò con dei corsi di Uwe heiss avevo sistemato... La mia era una curiosità per vedere se c'era qualcuno che faceva in maniera diversa
Giusto ieri ho "utilizzato" uno dei miei cani per recuperare uno della decina di stampi che ho in uno stagno davanti a casa. Ho visto che probabilmente aveva un forellino e riempiendosi di acqua era mezzo sotto.
Chiamato il cane, indicato lo stampo e dato il comando, il cane si è tuffato in acqua, nuotando si è avvicinato agli stampi, gli ho indicato quale volevo e in 10 secondi me lo riportato a terra.
Niente di incredibile ci mancherebbe.
Forse la particolarità è che ho usato un pastore tedesco e non uno dei miei kurzhaar per fare questo giochino.
Questo per dire solamente che il riporto lo puoi insegnare a qualsiasi cane.
Buon allenamento Matteo
“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
"Per forza", non indotto da un naturale istinto del cane, (recupero)ma da un comando del conduttore. A comando , in situazioni in cui il cane non ha eseguito un azione in cui il naturale evolversi sia quello di andare a riportare la preda.
Utile in determinate situazioni, implica anche un addestramento ed una fiducia nel conduttore.
Il riporto forzato invece è una tecnica che si utilizza quando il cane non mostra interesse nel mantenere il riportello o la preda in bocca . In poche parole lo si abitua , forzando la tenuta in bocca, fino a che non avviene la consegna
Per forza , non indotto da un naturale istinto del cane. A comando , in situazioni in cui il cane non ha eseguito un azione in cui il naturale evolversi sia quello di andare a riportare la preda.
Utile in determinate situazioni, implica anche un addestramento ed una fiducia nel conduttore.
Interessante, ma non ci ho capito nulla.
Che tipo di riporto sarebbe quello in cui il cane è seduto (su comando del conduttore) accanto al conduttore medesimo. Poi il conduttore con un gesto ordina al cane di tuffarsi in acqua e a dirigersi dove indica il conduttore e, dopo varie peripezie, intercetta l'anatra da riportare, l'abbocca e si dirige verso il conduttore? E' forzato, comandato, o guidato?
Per me il riporto è sempre un atto naturale "orientato" , cioè un qualcosa che il cane fa volentieri e naturalmente, per essere partecipe attivamente come membro del sodalizio canino/umano e che ha capito, grazie all'addestramento che ha ricevuto, cosa l'umano vuole da lui. Io so cosa vuole il mio socio canino: una carezza e un biscottino alla fine del riporto. E la carezza conta, eh se conta.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
Interessante, ma non ci ho capito nulla.
Che tipo di riporto sarebbe quello in cui il cane è seduto (su comando del conduttore) accanto al conduttore medesimo. Poi il conduttore con un gesto ordina al cane a tuffarsi in acqua e a dirigersi dove indica il conduttore e, dopo varie peripezie, intercetta l'anatra da riportare, l'abbocca e si dirige verso il conduttore? E' forzato, comandato, o guidato?
Per me il riporto è sempre un atto naturale "orientato" , cioè un qualcosa che il cane fa volentieri e naturalmente, per essere partecipe attivamente come membro del sodalizio canino/umano e che ha capito, grazie all'addestramento che ha ricevuto, cosa l'umano vuole da lui. Io so cosa vuole il mio socio canino: una carezza e un biscottino alla fine del riporto. E la carezza conta, eh se conta.
Ti sei risposto da solo.
Adesso sei pronto anche ad insegnarlo .
Ps. Dai una ripassata al rinforzo positivo e quanto e quando sia corretto o appropriato il suo uso.
Pps . Non mi stupisce che tu non abbia capito. L' argomento non è così semplice da poterlo trattare adeguatamente in 3 righe.
Ed io non ne ho le competenze e recentemente ho anche passato l'età in cui si ha voglia e disponibilità di spiegare.
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Non è rivolta a te la mia critica. È rivolta al mondo cinofilo italiano. Non ha una cultura diffusa in merito. Ci saranno stati dei geni, ma non hanno fatto scuola. Avete provato a leggere manuali/libri sulla materia ? Sembrano scritti da avvocati ma mancati poeti di certo non da tecnici che sarebbe l’unica qualifica necessaria e sufficiente . Tante chiacchiere ma nessun criterio organizzativo. Risultato : basta osservare la querelle tra forzato e comandato.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
Non è rivolta te la mia critica. È rivolta al mondo cinofilo italiano. Non ha una cultura diffusa in merito. Ci saranno stati dei geni, ma non hanno fatto scuola. Avete provato a leggere manuali/libri sulla materia ? Sembrano scritti da avvocati ma mancati poeti di certo non da tecnici che sarebbe l’unica qualifica necessaria e sufficiente . Tante chiacchiere ma nessun criterio organizzativo. Risultato : basta osservare la querelle tra forzato e comandato.
La querelle è data dall'ignoranza. Un cinofilo competente conosce la differenza tra riporto e recupero. Riporto naturale e forzato.
Ps. Un consiglio. Quando non si conosce bene un argomento non giova dare dell' incompetente a chi cerca di spiegarlo, anche a modo suo in maniera sbrigativa. Potrebbe succedere che la disponibilità a voler rispondere venga meno
Pps. Non ci crede nessuno che non era rivolta a me e l' arte di rigirar frittate oramai non incanta più nessuno
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
E' molto semplice Livia, la mancanza di cultura diffusa è un dato di fatto qui da noi, altrimenti non si leggerebbero a ripetizione sempre le stesse domande o ascolterebbero tanti discorsi da bar. Perché? Qui si apre un mondo: mancanza di voglia o di capacità di esprimersi in modo didattico da parte di chi queste cose le sa, poco o punto interesse a imparare (in fondo chi ha una muta di segugi, di riporto, obbedienza -tanto hanno i collari elettrici che spesso neppure sanno usare- ha un interesse è pari a zero). Boh, Forse entrambe le cose.
Personalmente sai come ho risolto la questione. In fondo un cavaliere non è detto che debba per forza domare il suo cavallo.
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Condivisibile. La cultura cinofila è in mano a pochi e lasciata alla buona volontà di ancora meno.
Però ti vorrei fare una domanda che ha in sé anche la risposta.
Per riprendere la metafora del cavallo, puoi non averlo saputo domare e nonostante tutto è tuo e lavorate bene assieme. Ma come fai quando ci sarà un nuovo cavallo?
"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Ragazzi volevo insegnare il riporto forzato al mio springer maschio di 4 mesi, ma secondo Voi devo aspettare un po' e per ora farlo riportare normalmente...
Buongiorno e buona domenica.
Da 2 mesi ho una cucciola di D.D. di circa 4 mesi di età, la cagnolina è molto vispa, ha un carattere forte ed esuberante,...
13-11-22, 13:07
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