Corretto uso delle gabbiarole.

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  • Cristian
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2012
    • 4739
    • Lombardia
    • Setter Inglesi

    #16
    Sempre la stessa storia...tutti dicono (giustamente) di allenare su animali veri...ma chi li ha realmente?[occhi]
    Io non li ho questi animali selvatici, e non mi vergogno a dire che i miei cani vengono allenati a incontrare animali di voliera...giusto sabato ero in AFV...o incontrano il surrogato o il nulla...bhe preferisco un surrogato che nulla [:-golf]
    Sarò stato fortunato ma bene o male poi i miei ausiliari qualche animale vero poi a caccia me lo trovano e me lo trattano come si deve [;)]
    Le gabbiarole, seppur da tutti disprezzate, sono una fortuna averle.[:-golf]
    E ora criticate pure [:D][:-golf]
    Dio salvi la Regina.
    Smell the flowers while you can.

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    • Athreius
      ⭐⭐⭐
      • Oct 2010
      • 2007
      • Foggia

      #17
      Originariamente inviato da Bayliss
      Sempre la stessa storia...tutti dicono (giustamente) di allenare su animali veri...ma chi li ha realmente?[occhi]
      Io non li ho questi animali selvatici, e non mi vergogno a dire che i miei cani vengono allenati a incontrare animali di voliera...giusto sabato ero in AFV...o incontrano il surrogato o il nulla...bhe preferisco un surrogato che nulla [:-golf]
      Sarò stato fortunato ma bene o male poi i miei ausiliari qualche animale vero poi a caccia me lo trovano e me lo trattano come si deve [;)]
      Le gabbiarole, seppur da tutti disprezzate, sono una fortuna averle.[:-golf]
      E ora criticate pure [:D][:-golf]

      Io ti voglio bene assai!

      Purtroppo è cosi, il cane va allenato sulla selvaggina vera, ma i periodi di allenamento consentiti non coincidono con i passi o i ripassi; la morfologia dei territori uniti alla mano dell'uomo limita molto il fermarsi dei migratori, spesso si fermano qualche ora per riposarsi poi partono nuovamente, in posti dove non ci c'è acqua e non c'è cibo cosa dovrebbero rimanere a fare? E quindi che si fa? Si usa la selvaggina di voliera, selvaggina di qualità che vola bene e che non puzza...ci dobbiamo adattare la verità è questa.

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      • Tosca del diamante
        ⭐⭐⭐
        • Aug 2009
        • 1703
        • Sant'Olcese (GE)
        • Drahthaar

        #18
        Originariamente inviato da Bayliss
        Sempre la stessa storia...tutti dicono (giustamente) di allenare su animali veri...ma chi li ha realmente?[occhi]
        Io non li ho questi animali selvatici, e non mi vergogno a dire che i miei cani vengono allenati a incontrare animali di voliera...giusto sabato ero in AFV...o incontrano il surrogato o il nulla...bhe preferisco un surrogato che nulla [:-golf]
        Sarò stato fortunato ma bene o male poi i miei ausiliari qualche animale vero poi a caccia me lo trovano e me lo trattano come si deve [;)]
        Le gabbiarole, seppur da tutti disprezzate, sono una fortuna averle.[:-golf]
        E ora criticate pure [:D][:-golf]
        Non si può criticare la VERITA' !
        Pienamente d'accordo.
        Ciao Enrico
        sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11961
          • Trieste
          • spring spaniel

          #19
          La verità è che i cani possono prendere brutti vizi sulla selvaggina di allevamento, difficili da togliere proprio per la scarsità di selvaggina selvatica. Vogliamo negarlo? Per le Sant'Uberto allevano sulle quaglie di voliera, una volta a settimana. Però portavo i cani non prima di due stagioni di caccia e abbastanza addestrati. Si vuole provare il cucciolone, va benissimo, ma sempre con la massima accortezza altrimenti il cucciolone oltre a perdere la ferma potrebbe perdere il collegamento. E siccome la selvaggina scarseggia per auto condizionarsi ci potrebbe mettere molto tempo, sperando che il padrone non sbaglia anche con la selvaggina selvatica.

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          • lacopo giuseppe
            ⭐⭐⭐
            • Oct 2014
            • 5614
            • roma
            • setter

            #20
            Originariamente inviato da sly8489
            La verità è che i cani possono prendere brutti vizi sulla selvaggina di allevamento, difficili da togliere proprio per la scarsità di selvaggina selvatica. Vogliamo negarlo? Per le Sant'Uberto allevano sulle quaglie di voliera, una volta a settimana. Però portavo i cani non prima di due stagioni di caccia e abbastanza addestrati. Si vuole provare il cucciolone, va benissimo, ma sempre con la massima accortezza altrimenti il cucciolone oltre a perdere la ferma potrebbe perdere il collegamento. E siccome la selvaggina scarseggia per auto condizionarsi ci potrebbe mettere molto tempo, sperando che il padrone non sbaglia anche con la selvaggina selvatica.
            Basta Nicoo mo che facciamo, ti devo dare ragione pure questa volta?

            Io a con te mi piace discutere, non darti ragione.[emoji106]

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            • Cinofilo75
              ⭐⭐
              • May 2023
              • 233
              • Siracusa
              • breton

              #21
              Buongiorno, secondo me il miglior metodo per evitare l'abbocco delle quaglie è questo: primo trovare un buon allevamento di quaglie da volo, che allevino gli animali in grandi voliere all'aperto, ricche di vegetazione, questo è importante perchè consente alle quaglie di sopravvivere alle intemperie una volta liberate. In voliere all'aperto si attua una selezione delle quaglie, quelle deboli durano poco rispetto a quelle allevate al chiuso capannoni (Ritrovare le quaglie liberate alcuni giorni prima, è una gran bella soddisfazione, soprattutto per i cuccioloni) Ma non basta è importante che siano alimentate correttamente con un buon mangime specifico per quaglie, altrimenti l'animale deperisce rapidamente con conseguenze facilmente immaginabili. Secondo la genetica delle quaglie, è importante che siano incrociate con il vero selvatico, meglio se rinsanguate periodicamente. Una volta trovato l'allevamento, prima di acquistare le quaglie, consiglio di fare una attenta selezione, quindi bisogna scegliere le quaglie che hanno una robusta costituzione fisica, che non siano eccessivamente magre. La cosa essenziale e che abbiano un ottimo piumaggio soprattutto le penne delle ali essenziali per spiccare lunghi voli. Nel caso fosse impossibile trovare allevamenti nelle vicinanze, abbiamo diverse opzioni, fare lunghi spostamenti per poi liberarle subito, oppure mantenerle per alcuni giorni o settimane in voliere idonee, con reti morbide, e alimentazione appropriata, oppure allevarle in proprio. Chiaro che non tutti possono permettersi di allevarle in proprio, ma almeno mantenerli in voliere idonee questo si è fattibile. Tengo a precisare che a rovinarle ci vuole poco, esse possono ferirsi anche gravemente in una voliera senza reti morbide nel soffitto, perdere le attitudini del volo se alloggiate per lunghi periodi in piccole anguste voliere, deperire senza un appropriata alimentazione, scarsa igiene, ecc. tutti questi fattori porteranno ad una conclusione, che le quaglie si faranno abboccare dai cani.

              ---------- Messaggio inserito alle 10:33 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:21 AM ----------

              Dopo averci procurato le quaglie, e bene trovare il luogo idoneo, secondo la mia esperienza i luoghi migliori sono i campi di pianura dove ci sono coltivazioni, ma soprattutto incolti. Se abbiamo intenzione di liberare le quaglie per poi portare i cani il giorno dopo meglio liberarle nei campi con erba alta e fitta. Chiaro che liberando poche quaglie sarà difficile ritrovarle. Io mi sono trovato bene liberando a più riprese 15 quaglie alla volta, più quelle sommate dei miei amici, ci siamo divertiti tantissimo nella nostra zona addestramento cani. Le abbiamo ritrovate a coppie, bellissime che volavano tipo beccaccini.

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              • Cinofilo75
                ⭐⭐
                • May 2023
                • 233
                • Siracusa
                • breton

                #22
                Ho tralasciato un dettaglio importantissimo, il luogo dove liberare le quaglie, deve essere il più lontano possibile dai luoghi urbanizzati, quindi lontano da case, ville, villette, masserie, luoghi dove vivono altissime concentrazioni di gatti domestici e randagi, predatori non solo delle quaglie, ma anche delle starne e delle pernici, lepri e conigli selvatici. Per il lancio delle quaglie sono ottime le pianure spoglie senza boschi o filari di alberi, in quanto è risaputo che corvi, cornacchie e rapaci si stabiliscono negli alberi. Operando in tal modo vi assicuro che le ritroverete nei giorni successivi.

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                • Athreius
                  ⭐⭐⭐
                  • Oct 2010
                  • 2007
                  • Foggia

                  #23
                  Tutto giusto e secondo i corretti canoni del buon cacciatore cinofilo quello che dici e ti ringrazio per i buoni consigli, ma alcune cose sono un po difficili da mettere in pratica, ma si cerca di fare il possibile.

                  Comunque la settimana scorsa ho liberato 6 quaglie in un appezzamento che ho sottocontrollo lasciato a maggese, erba presente in grandezze varie che non ostacolano il lavoro del cane ma allo stesso tempo offrono protezione al volatile.
                  Lasciate le quaglie verso mezzogiorno, sono andato il mattino successivo di buon ora, ho fatto sgambare per bene la cucciolona in altro luogo in modo da non avere un cane "carico" portata sul campo con una lunghina ne ha fermate 2. La prima con una ferma breve ed un po nervosetta si è subito involata e dopo un po fermata la seconda dove ha mantenuto una discreta ferma per piu tempo...sono ritornato il pomeriggio con la veterana per vedere bene se le quaglie erano sempre presenti e mi ha fermato 4 quaglie.

                  Tornato il giorno dopo con la cucciolona sempre previa sgamabatella altrove, alla lunghina me ne ferma sempre 2 ma stavolta in modo molto piu convinto e quasi senza i nervosismi del giorno precedente...

                  Successivamente il maltempo non ci ha permesso altre uscite ma penso che sabato potrei gia ritornare sul posto, tempo permettendo.

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                  • sly8489
                    ⭐⭐⭐⭐
                    • Mar 2009
                    • 11961
                    • Trieste
                    • spring spaniel

                    #24
                    Rischiare per rischiare è preferibile portare i cuccioloni sulle quaglie selvatiche. Già fra una quindicina di giorni è possibile trovarne qualcuna, specialmente nel foggiano. Nei tempi che furono le catture incominciavano da fine maggio. Athreius, se ha piovuto, le quaglie di allevamento sono rimaste fuori per 2 settimane, non ti conviene rischiare, potresti trovare quella indebolita e rovinare quello che di buono hanno fatto i cani fino a questo momento. Hai pur visto che la giovane ferma, non conviene rischiare oltre, opinione personale.

                    ---------- Messaggio inserito alle 07:10 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 06:50 PM ----------

                    [quote]
                    Originariamente inviato da Cinofilo75

                    [/COLOR]Dopo averci procurato le quaglie, e bene trovare il luogo idoneo, secondo la mia esperienza i luoghi migliori sono i campi di pianura dove ci sono coltivazioni, ma soprattutto incolti. Se abbiamo intenzione di liberare le quaglie per poi portare i cani il giorno dopo meglio liberarle nei campi con erba alta e fitta. Chiaro che liberando poche quaglie sarà difficile ritrovarle.
                    Sono punti di vista. il mio è quello che il terreno deve essere facile sia per il cucciolone sia per la quaglia, anche con le migliori accortezze rimane sempre una quaglia di allevamento. Il bel lavoro del cane da ferma sulla quaglia lo si vede nelle stoppie di grano. L'erba fitta è alta, è un lavoro adatto ai cani da cerca [:-golf]

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                    • Cinofilo75
                      ⭐⭐
                      • May 2023
                      • 233
                      • Siracusa
                      • breton

                      #25
                      Ciao Sly, hai perfettamente ragione, l'erba alta e fitta per i cuccioli non è l'ideale, ma adatto più che altro ai cani da cerca. Il motivo per cui consiglio di immettere le quaglie nell'erba alta e fitta e per preservare le quaglie dai predatori alati, e quindi ritrovarle nei giorni seguenti o settimane completamente trasformate, da scambiarle perfino per selvatiche, come è successo a molti dalle mie parti. Inoltre negli erbai alti e fitti esse riescono perfino a riprodursi se ti sembra poco. In pratica l'immissione delle quaglie potrebbe avere molteplici scopi come ho giÃ* evidenziato, e non solo puro addestramento. Infine come ho giÃ* detto precedentemente, se le quaglie sono allevate in voliere all'aperto quindi abituate alle intemperie, piogge, e acquazzoni, riusciranno senza altro a sopravvivere, mentre quelle deboli verranno ben presto predate, quindi è difficile trovare quelle indebolite. Attualmente è difficile trovare in natura quelle selvatiche io ho girato in lungo e in largo la mia isola, e sono anni che non trovo una quaglia selvatica per cui bisogna mi tocca utilizzare quelle d'allevamento, e non credo sono l'unico in Sicilia...

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                      • alcione tsa
                        ⭐⭐⭐
                        • Oct 2009
                        • 4348
                        • Ischia
                        • cocker

                        #26
                        Originariamente inviato da Cinofilo75
                        Ciao Sly, hai perfettamente ragione, l'erba alta e fitta per i cuccioli non è l'ideale, ma adatto più che altro ai cani da cerca. Il motivo per cui consiglio di immettere le quaglie nell'erba alta e fitta e per preservare le quaglie dai predatori alati, e quindi ritrovarle nei giorni seguenti o settimane completamente trasformate, da scambiarle perfino per selvatiche, come è successo a molti dalle mie parti. Inoltre negli erbai alti e fitti esse riescono perfino a riprodursi se ti sembra poco. In pratica l'immissione delle quaglie potrebbe avere molteplici scopi come ho giÃ* evidenziato, e non solo puro addestramento. Infine come ho giÃ* detto precedentemente, se le quaglie sono allevate in voliere all'aperto quindi abituate alle intemperie, piogge, e acquazzoni, riusciranno senza altro a sopravvivere, mentre quelle deboli verranno ben presto predate, quindi è difficile trovare quelle indebolite. Attualmente è difficile trovare in natura quelle selvatiche io ho girato in lungo e in largo la mia isola, e sono anni che non trovo una quaglia selvatica per cui bisogna mi tocca utilizzare quelle d'allevamento, e non credo sono l'unico in Sicilia...
                        Attento però a cosa immetti nel terreno, ci sono le quaglie giapponesi che sono vietate perche si ibridano con le nostre selvatiche, facedo poi perdere loro l'istinto migratorio quindi occhio che di casini in passato ne abbiamo già combinati tanti.
                        Riprendo un vecchio post del nostro moderatore Alboinensis:
                        "Recenti ricerche sulla biologia del Genere Coturnix hanno dimostrato che la Quaglia comune e la Quaglia giapponese, indipendentemente dall’attribuzione tassonomica formale, sono caratterizzate da evidenti differenze nel canto e nel comportamento migratorio. Inoltre, le quaglie giapponesi allevate appartengono a ceppi selezionati dall'uomo già da alcune centinaia di anni, tanto che correntemente queste quaglie vengono considerate in via di domesticazione ed hanno in larga misura perso il comportamento migratorio. Diversi studi recenti hanno dimostrato come le quaglie provenienti da allevamento (generalmente classificabili come Quaglia giapponese o ibridi tra questa e la Quaglia comune), una volta immesse in natura, si ibridino con successo con la Quaglia comune determinando in tal modo seri problemi sotto il profilo conservazionistico. Immissioni molto consistenti e diffuse di quaglie giapponesi o ibridi sono da tempo effettuate nelle Aziende Agri-Turistico-Venatorie, nelle Zone di Addestramento Cani e, a volte, anche negli Ambiti Territoriali di Caccia, per cui possono determinarsi forme d’inquinamento genetico a carico delle popolazioni di Quaglia comune, con ripercussioni sulla fitness e sulla capacità di sopravvivenza dei soggetti selvatici, nonché alterazione dei loro comportamenti riproduttivi e di migrazione. Tenuto conto che il divieto di immissione introdotto dal DPR 357 si estende anche alle popolazioni alloctone, si rende necessario vietare l’impiego della Quaglia giapponese o suoi ibridi per le citate attività di tipo venatorio e cinotecnico.

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                        • Cinofilo75
                          ⭐⭐
                          • May 2023
                          • 233
                          • Siracusa
                          • breton

                          #27
                          Infatti io ho sempre acquistato quaglie europee certificate, da un allevamento pugliese che nel sito lo scrive a chiare lettere "quaglia europea"

                          ---------- Messaggio inserito alle 02:08 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:56 PM ----------

                          Che poi sono le stesse quaglie che utilizza Atherius

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