Il collegamento nel segugio da lepre
Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
-
Il collegamento nel segugio da lepre
In parte avevamo già discusso di questo argomento, su cui tuttavia ritengo sia utile tornare. Come valutare il grado di collegamento di un segugio, e quanto ritenete utile avere un cane collegato?Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu] -
quasi più che averlo bravo, e certo più che averlo obbediente! poi certo, si possono sempre costringere all'obbedienza, il collare elettrico aiuta, ma con un cane che caccia volentieri per conto suo i problemi.... potrai essere anche l'addestratore più bravo del mondo, ma se non li hai oggi li hai domani o dopodomani o una volta al mese. mente invece uscire coi cani deve essere un passatempo e un piacere...quanto ritenete utile avere un cane collegato?____________________________________________
Paolino
-
Il cane scollegato per come la vedo io è inutile. Io uso il collare satellitare per sapere sempre dov'è la mia cagnolina (perchè non abbaia!...[:-cry]) ma più che altro voglio essere sicura che se si facesse male da qualche parte riuscirei a trovarla. In una giornata a cinghiale lo userò si e no un paio di volte quando partono in seguita per sapere quanto sono lontani e aiutare i postaioli, ma non mi servirebbe, lei non passano 20 minuti che torna sempre e quando è in cerca è praticamente sempre a vista o quasi, se prende una direzione e non trova al massimo non la vedo per 2 o 3 minuti. A caccia non la devo mai chiamare! Se fosse scollegata starebbe a casa. Quel gravissimo difetto di non abbaiare invece non la fa stare a casa![:-golf]DRACO DORMIENS NUNQUAM TITILLANDUSCommenta
-
il collegamento, quello vero e non indotto si regge secondo il mio modesto modo di vedere su due punti fermi: la selezione e il comportamento del canettiere. Premesso che non mi piacciono i comportamenti del canettiere che va dietro ai cani cercando di condurli "alla Francese", pieni di.... guardate qui, guardate là, io i cani a caccia non li chiamo praticamente mai e una volta attaccata la pastura vado alla posta, parlo di caccia alla lepre, con il cinghiale è diverso.... Addirittura secondo in che zone cacciamo i cani prima vado alla posta e poi li slego... da quel momento sono loro che in qualsiasi posto (sempre nei limiti di spazio territoriale della lepre) vanno si devono preoccupare di venirmi a cercare quando la cacciata è finita o è stata interrotta da un fallo di seguita non risolto o altri imprevisti che possono capitare nella cacciata. Siccome credo che per avere prima bisogna dare, io fin da cuccioli li abituo che qualsiasi cosa succeda ci troviamo nel posto dove li ho slegati, e non mi importa di non tirare, io sono il riferimento dei miei cani e non la mia auto o il mio rimorchio. Se capita qualche cane che ama vagabondare o attaccare altre pasture invece di rientrare con giusta sollecitudine.... lo tolgo dalla muta perchè il cattivo esempio è contagioso particolarmente per i cuccioloni.Commenta
-
appunto, all'inizio si può anche "tenere in carreggiata" un cane che si dimentica del padrone, certo standoci addosso più di quanto vorremmo, ma poi... poi mica si può correrci dietro quando insegue!cane che ama vagabondare o attaccare altre pasture invece di rientrare con giusta sollecitudine....____________________________________________
Paolino
Commenta
-
Quello di Domenico è il mio pensiero,pensate che ho ceduto la mia Simba,di cui spesso vi ho parlato,solo per quel cattivi rientro che aveva. Spesso,o sempre,non indugiava,dopo un fallo irrisolto, a passare ad un aaltra passata ,salvo poi rientrare quando era stanca.il collegamento, quello vero e non indotto si regge secondo il mio modesto modo di vedere su due punti fermi: la selezione e il comportamento del canettiere. Premesso che non mi piacciono i comportamenti del canettiere che va dietro ai cani cercando di condurli "alla Francese", pieni di.... guardate qui, guardate là, io i cani a caccia non li chiamo praticamente mai e una volta attaccata la pastura vado alla posta, parlo di caccia alla lepre, con il cinghiale è diverso.... Addirittura secondo in che zone cacciamo i cani prima vado alla posta e poi li slego... da quel momento sono loro che in qualsiasi posto (sempre nei limiti di spazio territoriale della lepre) vanno si devono preoccupare di venirmi a cercare quando la cacciata è finita o è stata interrotta da un fallo di seguita non risolto o altri imprevisti che possono capitare nella cacciata. Siccome credo che per avere prima bisogna dare, io fin da cuccioli li abituo che qualsiasi cosa succeda ci troviamo nel posto dove li ho slegati, e non mi importa di non tirare, io sono il riferimento dei miei cani
e non la mia auto o il mio rimorchio. Se capita qualche cane che ama vagabondare o attaccare altre pasture invece di rientrare con giusta sollecitudine.... lo tolgo dalla muta perchè il cattivo esempio è contagioso particolarmente per i cuccioloni.
Hò sempre pensato che fosse,così a causa dei suoi geni che non sono così italiani,l'immissione di sangue francese,credo abbia ridotto il collegamento di questi cani con il proprio canettiere. In un post,già trattavamo l'argomento, dove mi chiedevo dove fosse finita quell'animosità e quel rapporto in simbiosi tra cane e canettiere,che io riesco a trovare ancora,nei nostri lepraioli.sigpicCommenta
-
Guarda Arbo,sono nato con i lepraioli,che hò sempre conosciuto affabili,collegati al loro conduttore,ovviamente nelle situazioni che lo consentono,salvo poi rientrare senza saltare su altre passate. Ho conosciuto,poi,e addestrato altri segugi dal carattere testardo, addirittura freddi con il loro canettiere, permalosi ad un rimprovero deciso. Queste cose,io ritengo siano figlie di sangue che non viene dai geni italiani.
Poi la Simba era una gran brava cagna,con un rientro un pò difficile,ma l'hò ceduta perche questi cani a me non piacciono,anche se questi sono di fatto riconosciuti come i segugi italiani ufficiali,per me rimangono solo dei migliorati,con tutti i nessi e connessi. Per cui tra tutti i miei pli fulvi lei era proprio un diverso,anche se la debbo ringraziare per i cuccioli che mi ha dato che sono proprio bravi. Un ringraziamento lo debbo anche al destino,che ha voluto dargli le sembianze del padre che è un pli.Ultima modifica lepraiolo; 20-08-11, 11:28.sigpicCommenta
-
Credo che vi siano modi diversi di intendere il collegamento, il segugio francese (cosa sia poi il segugio francese andrebbe specificato, un nivernese non è un petit bleu) lo è a suo modo, se lo è, il segugio italiano lo è a suo modo, se lo è. Dipende molto da cosa si ricerca dai propri cani, prima in fase di selezione e poi anche in fase di addestramento e conduzione, del resto il segugio è lo specchio dell'animo venatorio di ogni segugista, un mio amico userebbe un'espressione più colorita ma il senso rimarrebbe invariato.Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]Commenta
-
In questa discussione credo che Domenico parlando di collegamento naturale e non indotto abbia toccato un punto cruciale. Lo stile di conduzione che dichiara di adottare Domenico cioè quello di lasciare molta libertà al cane, non esclude di avere cani collegati, poichè il collegamento di un segugio non credo si debba misurare in metri, o quantomeno non necessariamente. Avere però cani collegati e corretti gestendoli a distanza non è certo affar semplice, occorre lavorare su stoffa pregiata, e Domenico di certo ne dispone. Vi sono del resto razze di buona sagacia e notevole intraprendenza (termine che da qualche tempo preferisco all'iniziativa, quando si tratta di definire un cane dinamico intraprendente ecc...) che non per questo debbono essere considerate aprioristicamente cani scollegati...Colgo l'occasione per darvi un caro saluto, tra qualche giorno dovrò assentarmi per un po'Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]Commenta
-
Potrà sembrare un esempio fuori luogo, ma quelle razze di segugi (es. Drever, Dunker, e simili, e probabilmente anche molti coonhound americani) che hanno un raggio d'azione vastissimo, perché dispongono di boschi e spazi quasi infiniti, non necessariamente, secondo me, sono scollegati, come ha detto segugista. I segugi nostrani relativamente lavorano più vicino, ma possono anche essere scollegati.
Secondo me un cane è collegato quando è legato mentalmente al padrone, lo ascolta e caccia con lui, non vuol dire necessariamente vicino, però è diverso da un cane che caccia per sé,.. se un segugio prende e va' e caccia per gli affari suoi, è praticamente inutilizzabile. Opinione personaleCommenta
-
Opinione condivisibilePotrà sembrare un esempio fuori luogo, ma quelle razze di segugi (es. Drever, Dunker, e simili, e probabilmente anche molti coonhound americani) che hanno un raggio d'azione vastissimo, perché dispongono di boschi e spazi quasi infiniti, non necessariamente, secondo me, sono scollegati, come ha detto segugista. I segugi nostrani relativamente lavorano più vicino, ma possono anche essere scollegati.
Secondo me un cane è collegato quando è legato mentalmente al padrone, lo ascolta e caccia con lui, non vuol dire necessariamente vicino, però è diverso da un cane che caccia per sé,.. se un segugio prende e va' e caccia per gli affari suoi, è praticamente inutilizzabile. Opinione personaleEmanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]Commenta
-
ragazzi il collegamento il cane lo deve avere con il canettiere, non contano i m. o i km. che lui percorre durante la caccia, finita la sua azione di caccia il cane deve tornare dal padrone, il segugio non può fare come un qualsiasi cane da ferma che va fruga lo sporco poi ritorna a farsi vedere e ritorna a cacciare. il segugio cerca l'incontro e poi lavora il selvatico fin che lo trova e dopo averlo trovato lo deve inseguire, l'unico collegamento in quel frangente è con il selvatico. solo quando questultimo viene a mancare perchè non riesce più a cacciarlo il cane deve tornare dal padrone dimostrandosi un cane collegato. da non confondere con la coesione che deve avere con il o suoi compagni, anche li ho sentito più volte dire che una muta non è coesa perchè durante la cerca un cane è a roma e l'altro a toma ma secondo me la coesione di due o più soggetti si vede solo quando uno li loro fa l'incontro, se i cani sono coesi basta un dimenio di coda per vedere i cani a andare a accertarsi dell'incontro del compagno.Commenta
-
Una coppia o una muta deve essere utile e funzionale nella sua azione oltre che esteticamente affascinante a mio avviso, ergo in fase di cerca la sua utilità si valuta nella capacità di battere più terreno di un singolo. Se tutti i cani cercano uno a ridosso dell'altro, l'azione non è per nulla velocizzata, nè resa maggiormente utile dalla presenza di più soggetti. Ovvio quando un soggetto incontra, gli altri si devono unire. Altrimenti sempre a mio parere se ogni cane va per i fatti suoi, più che una muta è una sciolta di quattro singoli.Emanuele
Per ora è soltanto un sogno, ma se c'è la passione perchè non provarci [fiuu]Commenta
Argomenti correlati
Comprimi
-
Scadenza iscrizioni: 11 feb 2025
Info:
SOCIETA' ITALIANA PRO SEGUGIO
Responsabile fiscale
Ind:VIA CAVOUR 56,CASALPUSTERLENGO26841(LO)...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
06-02-25, 13:51 -
-
Info:
SOCIETA' ITALIANA PRO SEGUGIO
Responsabile fiscale
Ind:VIA CAVOUR 56,CASALPUSTERLENGO26841(LO)
Tel:0377-802414...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
06-02-25, 14:00 -
-
Scadenza iscrizioni: 25 feb 2025
Info:
SOCIETA' ITALIANA PRO SEGUGIO
Responsabile fiscale
Ind:VIA...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
06-02-25, 14:24 -
-
da FalkenskioldI am looking for a “pelo forte” hound for hunting mainly hare, alternatively fox and have landed on either the Segugio Italiano Pelo Forte...
-
Canale: Seguita
-
-
Scadenza iscrizioni: 11 feb 2025
Info:
SOCIETA' ITALIANA PRO SEGUGIO
Responsabile fiscale
Ind:VIA...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
06-02-25, 14:08 -
- Caricamento in corso ...
- Nessun altro evento.
Commenta