Lo standard è mobile ?

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Paolo Cioli
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  • Paolo Cioli

    #1

    Lo standard è mobile ?

    Il librettista di Verdi, Francesco Maria Piave, fece stizzire le nobildonne veneziane con la famosa cabaletta, invero un po' maschilista, :" La donna è mobile qual piuma al vento..", tanto da decrretare il fiasco alla prima rappresentazione del RIGOLETTO al teatro la Fenice. Poi, per fortuna le dame si quietarono e le repliche andarono meglio. Tanto che RIGOLETTO entrò nella trilogia popolare verdiana, come una delle opere più eseguite e popolari assieme a Traviata e Trovatore. Ma che c'azzecca con i cani , direbbe il "Tonino" nazionale, con fama di giustizialista?
    Qualcosa c'azzecca!
    Per esempio lo standard morfologico e di lavoro delle razze da ferma è mobile o immobile ?
    E' mutevole e si adatta ai tempi, alle mutate condizioni venatorie, così come nelle dame ,o stato umorale muta al mutare dello charme del corteggiatore, dei picchi sanguigni di estrogeni, della stagione o dell'età ( come nell'uomo peraltro !),o è un dogma imperituro, una tavola delle leggi che dura nei secoli ?
    Se facciamo una ricognizione su qualsiasi thread di questo sito, capiamo che non v'è standard che, alla verifica in campo, non sia sostanzialmente o radicalmente cambiato . Ha avuto un bel scrivere il Sig. Pastrone, nel 1939, come deve muoversi , filare o fermare bracco italiano, pointer o setter inglese: i tempi cambiano, la selvaggina non abbonda più, anzi e quantomai scarsa, le prove polarizzano gli interessi cinofili, e gli standard sono di fatto sconvolti. In che senso ? Nel senso che tutto poggia sulla maggior velocità; non solo della cerca , ma anche delle prese di punto:.Niente più tentennamenti, quanto a dire filate,ferme preparate, scivolate, sbandate sl filo dell'emanazione, che peraltro con selvatici spesso di "plastica" ,o quantomeno immobili in preda all'agarofobia, avrebbero assai poco senso.
    Ricordo un articolo sul tema del "Picchio Verde" (Avv. Camillo Valentini) che si intitolava : " Veloce, più veloce velocissimo..", ed è,minimo, di 35 anni fa . Breton pointerizzati o setterizzati, kurzhaar pure e setter inglesi idem. Per non parlare di bracchi e spinoni: setterizzati, kurzharizzati, pointerizzati, meticciati fra loro e iscritti come spinoni italiani. E i pointer no !?
    Certo il pointer non poteva essere velocizzato rinsanguandolo con se stesso, e allora i levrieri, i cani graioidi !
    Ma tutto questo è arcinoto, si dirà!
    Ebbene, non è infatti questa la domanda che pongo, ma quest'altra: il mutamento degli standard è utile, inutile o dannoso ?
    Insomma siete a tal riguardo,ciascuno per la sua razza, conservatori , moderati o progressisti ?
    Ultima modifica Ospite; 03-07-11, 20:10.
  • 48ful
    ⭐⭐⭐
    • May 2011
    • 1069
    • provincia di roma
    • setter

    #2
    Progressista mi spaventa , moderato è un mezzo compromesso , mi piacerebbe essere conservatore ,ma oggi richiederebbe un lavoro titanico.
    IN ITALIA ,NULLA E' STABILE FUORCHE' IL PROVVISORIO

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    • Etrusco

      #3
      Egregio Dr. Cioli, che lei sappia i setter inglesi hanno avuto una sorte diversa dal pointer? O hanno solo utilizzato una razza diversa di levrieri?

      Originariamente inviato da Paolo Cioli
      Il librettista di Verdi, Francesco Maria Piave, fece stizzire le nobildonne veneziane con la famosa cabaletta, invero un po' maschilista, :" La donna è mobile qual piuma al vento..", tanto da decrretare il fiasco alla prima rappresentazione del RIGOLETTO al teatro la Fenice. Poi, per fortuna le dame si quietarono e le repliche andarono meglio. Tanto che RIGOLETTO entrò nella trilogia popolare verdiana, come una delle opere più eseguite e popolari assieme a Traviata e Trovatore. Ma che c'azzecca con i cani , direbbe il "Tonino" nazionale, con fama di giustizialista?
      Qualcosa c'azzecca!
      Per esempio lo standard morfologico e di lavoro delle razze da ferma è mobile o immobile ?
      E' mutevole e si adatta ai tempi, alle mutate condizioni venatorie, così come nelle dame ,o stato umorale muta al mutare dello charme del corteggiatore, dei picchi sanguigni di estrogeni, della stagione o dell'età ( come nell'uomo peraltro !),o è un dogma imperituro, una tavola delle leggi che dura nei secoli ?
      Se facciamo una ricognizione su qualsiasi thread di questo sito, capiamo che non v'è standard che, alla verifica in campo, non sia sostanzialmente o radicalmente cambiato . Ha avuto un bel scrivere il Sig. Pastrone, nel 1939, come deve muoversi , filare o fermare bracco italiano, pointer o setter inglese: i tempi cambiano, la selvaggina non abbonda più, anzi e quantomai scarsa, le prove polarizzano gli interessi cinofili, e gli standard sono di fatto sconvolti. In che senso ? Nel senso che tutto poggia sulla maggior velocità; non solo della cerca , ma anche delle prese di punto:.Niente più tentennamenti, quanto a dire filate,ferme preparate, scivolate, sbandate sl filo dell'emanazione, che peraltro con selvatici spesso di "plastica" ,o quantomeno immobili in preda all'agarofobia, avrebbero assai poco senso.
      Ricordo un articolo sul tema del "Picchio Verde" (Avv. Camillo Valentini) che si intitolava : " Veloce, più veloce velocissimo..", ed è,minimo, di 35 anni fa . Breton pointerizzati o setterizzati, kurzhaar pure e setter inglesi idem. Per non parlare di bracchi e spinoni: setterizzati, kurzharizzati, pointerizzati, meticciati fra loro e iscritti come spinoni italiani. E i pointer no !?
      Certo il pointer non poteva essere velocizzato rinsanguandolo con se stesso, e allora i levrieri, i cani graioidi !
      Ma tutto questo è arcinoto, si dirà!
      Ebbene, non è infatti questa la domanda che pongo, ma quest'altra: il mutamento degli standard è utile, inutile o dannoso ?
      Insomma siete a tal riguardo,ciascuno per la sua razza, conservatori , moderati o progressisti ?

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      • giovannirusso

        #4
        Originariamente inviato da Paolo Cioli
        Il librettista di Verdi, Francesco Maria Piave, fece stizzire le nobildonne veneziane con la famosa cabaletta, invero un po' maschilista, :" La donna è mobile qual piuma al vento..", tanto da decrretare il fiasco alla prima rappresentazione del RIGOLETTO al teatro la Fenice. Poi, per fortuna le dame si quietarono e le repliche andarono meglio. Tanto che RIGOLETTO entrò nella trilogia popolare verdiana, come una delle opere più eseguite e popolari assieme a Traviata e Trovatore. Ma che c'azzecca con i cani , direbbe il "Tonino" nazionale, con fama di giustizialista?
        Qualcosa c'azzecca!
        Per esempio lo standard morfologico e di lavoro delle razze da ferma è mobile o immobile ?
        E' mutevole e si adatta ai tempi, alle mutate condizioni venatorie, così come nelle dame ,o stato umorale muta al mutare dello charme del corteggiatore, dei picchi sanguigni di estrogeni, della stagione o dell'età ( come nell'uomo peraltro !),o è un dogma imperituro, una tavola delle leggi che dura nei secoli ?
        Se facciamo una ricognizione su qualsiasi thread di questo sito, capiamo che non v'è standard che, alla verifica in campo, non sia sostanzialmente o radicalmente cambiato . Ha avuto un bel scrivere il Sig. Pastrone, nel 1939, come deve muoversi , filare o fermare bracco italiano, pointer o setter inglese: i tempi cambiano, la selvaggina non abbonda più, anzi e quantomai scarsa, le prove polarizzano gli interessi cinofili, e gli standard sono di fatto sconvolti. In che senso ? Nel senso che tutto poggia sulla maggior velocità; non solo della cerca , ma anche delle prese di punto:.Niente più tentennamenti, quanto a dire filate,ferme preparate, scivolate, sbandate sl filo dell'emanazione, che peraltro con selvatici spesso di "plastica" ,o quantomeno immobili in preda all'agarofobia, avrebbero assai poco senso.
        Ricordo un articolo sul tema del "Picchio Verde" (Avv. Camillo Valentini) che si intitolava : " Veloce, più veloce velocissimo..", ed è,minimo, di 35 anni fa . Breton pointerizzati o setterizzati, kurzhaar pure e setter inglesi idem. Per non parlare di bracchi e spinoni: setterizzati, kurzharizzati, pointerizzati, meticciati fra loro e iscritti come spinoni italiani. E i pointer no !?
        Certo il pointer non poteva essere velocizzato rinsanguandolo con se stesso, e allora i levrieri, i cani graioidi !
        Ma tutto questo è arcinoto, si dirà!
        Ebbene, non è infatti questa la domanda che pongo, ma quest'altra: il mutamento degli standard è utile, inutile o dannoso ?
        Insomma siete a tal riguardo,ciascuno per la sua razza, conservatori , moderati o progressisti ?
        PROGRESSISTA: fossimo rimasti fermi saremmo alla Bindi. In nessuno dei ritratti d'epoca, anche relativamente recenti ( un secolo per intenderci) ho avuto la percezione che vi fosse ritratta una carla Bruni.

        Ovviamente, Dott. Cioli, per poter rispondere alla sua domanda con cognizione di causa bisognerebbe aver avuto la possibilità di VEDERE i soggetti che potrebbero farci scegliere per la schiera dei conservatori: io non ho mai visto la Crismani Cora, ancor meno quindi i cani cui faceva riferimento Pastrone nel trentanove. Essendo nato esattamente venti anni dopo, ho memoria remota dei Bobet di S. faustino e dei Decor Lot, che devo quindi collocare, mancando i precedenti del trittico proposto, nella fascia dei moderati.
        percui, potendo utilizzare, seppur con fatica, la fascia compresa tra loro e l'odierno Eros di Loro Piceno ( il mio preferito attuale), passando per i francini Luca, Rusty del Dianella, radentis Gian, Roval mozart, e poi i Frenk ed i Bigjim, scelgo progressista.

        tante volte ho modestamente affermato che bisognerebbe uscirsene una volta e per tutte dal " ora serpe ora pantera", servendosi invece, per uno standard immobile, delle mobilissime immagini.

        Prendi due passaggi filmati del Frenk del dianella e ci scrivi sotto: Se il galoppo assomiglia a questo va bene. E così via per i commi successivi.

        Io non credo che il frenk avesse una mamma ed un papà che muovessero come lui, così come non li avranno avuti i supertrialler degli ultimi anni. essi inequivocabilmente rappresentano il sacrificio e la ricerca ( fatta qualche volta di voli pindarici, se vuole), di tanti bravi allevatori i quali, quando prendono la monta di un campione sono certo non lo facciano per cercare di duplicare il campione medesimo, ma con la sega mentale di migliorarlo addirittura . e qualche volta, per fortuna , altre per bravura e certe volte addirittura per ...imbroglio, ci riescono.

        E dalle Bindi hanno tirato fuori le Bruni.

        Ora che ci penso darei qualcosa di importante per vivere quanto basta per vedere cosa saranno capaci di tirar fuori dalle Bruni e, magari non solo...vederlo.
        Non so come la pensa Lei, ma la prego di prendere in seria considerazione il contenuto degli ultimi due righi . Aiuta a guardare lontano e a prendersi un pò di cura in più di ...se stessi.

        dott. Cioli è sempre un piacere, Giovanni.

        P.S.: scusi se faccio riferimento solo ai setter, ma il pointer ( come i setter), ha già tanti problemi perchè gliene procuri anch'io.

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        • AngeloDiMaggio
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2010
          • 1066
          • Cesenatico
          • Setter inglese

          #5
          Originariamente inviato da giovannirusso
          ............... e certe volte addirittura per ...imbroglio, ci riescono.....................
          Questo fa molto più paura e ribrezzo che lo standard "mobile" o... mobilizzato.
          Angelo Di Maggio

          « Non c'è patto che non sia stato rotto, non c'è fedeltà che non sia stata tradita, fuorché quella di un cane fedele. » (Konrad Lorenz)

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          • Paolo Cioli

            #6
            Caro Etrusco, non so se il levriero sia entrato nel sangue dei setter direttamente o indirettamente ! Nè mi pare che sia importantissimo saperlo. Quello che è avvenuto nella vituperata razza pointer crediamo di saperlo e se anche fingessimo di ignoralo la morfologia, i tronchi, le groppe, le linee dorsali le orecchie, le labbra e i vocalizzi sarebbero lì a ricordarcelo. Dovessi rispondere al quesito:" E' stato un male ?" , non saprei rispondere!
            PS! Dicendo che la razza pointer non potendo essere velocizzata da se stessa ha dovuto subire l'immissione di sangue spurio" graioide ", non ho inteso privilegiarla . Al contrario,
            gli riconosco un grado di eterosi assai maggiore del setter.
            Paolo Cioli

            ---------- Post added at 10:20 AM ---------- Previous post was at 09:48 AM ----------

            Sempre simpatico e salace il bravo Russo !
            Io non so se Ulisse o Picasso del Binario, Roval Mozart o Cosmo somigliassero alla Bindi e Eros di Loro Piceno, Picasso di Scipioni o l'appena uscito di scena BigJn si specchiassero nella Carla Bruni. Bisognerebbe abbozzare anche un minimo test intellettivo che, ammettiamolo, a chi della donna ha solo una visione orizzontale sfugge d'interesse. Giorge Bernard shaw, scrittore e drammaturgo inglese tanto famoso quanto non accattivante d'aspetto, ad un'attrice che gli proponeva di sposarla preconizzando la nascita di figli :"con l'intelligenza Sua e la mia bellezza..", rispondeva :" E non pensa che disastro sarebbe se si verificasse il contrario ...!".
            Però concordo in questo : nell'evoluzione c' è il miglioramento, ma solo fisico atletico, nella donna come nell'uomo, ( 1metro e 75, oggi, è statura medio bassa) nei setter come nei breton, nei bracchi come nei pointer. Sui caratteri "morali" , intrinseci, invece, non sarei altrettanto progressista! Sostanzialmente, caro Russo, mi sento un rivoluzionario conservatore che crede nello sviluppo senza remore, ma dei soli veri valori del passato. Quelli intramontabili consolidati nei decenni. Vale per uomini e cani, per maschi e per femmine.
            Ammirato per la sua inesauribile verve !
            Paolo Cioli
            Ultima modifica Ospite; 04-07-11, 14:46.

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            • 48ful
              ⭐⭐⭐
              • May 2011
              • 1069
              • provincia di roma
              • setter

              #7
              Attenzione è tornatooooooooooooooooooooooooooo !
              IN ITALIA ,NULLA E' STABILE FUORCHE' IL PROVVISORIO

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #8
                gli standards, sia quello morfologico che quello di lavoro, sono fatti dall'uomo, e non possono essere dei dogmi, essi offrono ad allevatori ed utilizzatori il metro per giudicare le razze nella loro tipicità
                e funzionalità.
                Sono un po' come la costituzione di uno stato, basata su principi fondamentali, ma non necessariamente immutabili.
                Come la costituzione possono ed a mio avviso, devono, essere adeguabili alle mutate
                situazioni ed alle risultanze delle esperienze e della realtà, ma con moltissima cautela. A mio parere i cambiamenti devono essere motivati da due fondamentali considerazioni, quello di adeguare lo standard , come citato , alla reale situazione e quello di dare degli indirizzi in vista dell'ottenimento di precise programmazioni o correzioni di deviazioni in atto non auspicabili.
                Le caratteristiche di lavoro che distinguono una razza dalle altre devono a mio parere essere tutelate con rigore, mentre possono essere effettuate correzioni riguardanti la funzionalità che alla luce di mutate esigenze e conoscenze , possono essere migliorate. In morfologia mi pare evidente che alcuni parametri di pesi e misure vadano adeguate (si vedano per esempio in merito le taglie ancora vigenti per setter e pointer nello standard ufficiale della FCI)
                lucio

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                • 48ful
                  ⭐⭐⭐
                  • May 2011
                  • 1069
                  • provincia di roma
                  • setter

                  #9
                  Originariamente inviato da Lucio Marzano
                  gli standards, sia quello morfologico che quello di lavoro, sono fatti dall'uomo, e non possono essere dei dogmi, essi offrono ad allevatori ed utilizzatori il metro per giudicare le razze nella loro tipicità
                  e funzionalità.
                  Sono un po' come la costituzione di uno stato, basata su principi fondamentali, ma non necessariamente immutabili.
                  Come la costituzione possono ed a mio avviso, devono, essere adeguabili alle mutate
                  situazioni ed alle risultanze delle esperienze e della realtà, ma con moltissima cautela. A mio parere i cambiamenti devono essere motivati da due fondamentali considerazioni, quello di adeguare lo standard , come citato , alla reale situazione e quello di dare degli indirizzi in vista dell'ottenimento di precise programmazioni o correzioni di deviazioni in atto non auspicabili.
                  Le caratteristiche di lavoro che distinguono una razza dalle altre devono a mio parere essere tutelate con rigore, mentre possono essere effettuate correzioni riguardanti la funzionalità che alla luce di mutate esigenze e conoscenze , possono essere migliorate. In morfologia mi pare evidente che alcuni parametri di pesi e misure vadano adeguate (si vedano per esempio in merito le taglie ancora vigenti per setter e pointer nello standard ufficiale della FCI)
                  Non si tratta però di leggi , ma di morfologia che alquanto diverso.
                  IN ITALIA ,NULLA E' STABILE FUORCHE' IL PROVVISORIO

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                  • fongaros
                    ⭐⭐⭐
                    • Oct 2008
                    • 6847
                    • Verona
                    • Setter Inglese Pointer Inglese

                    #10
                    Essere conservatori "tout cour" non è né beneficio né maleficio: percorrere una strada senza sapere dove porta è un dubbio lecito. Il problema sorge da ciò che piace oggi e che difficilmente si può ottenere domani in quanto il gusto si è già modificato. Non siamo forse noi che dobbiamo rallentare (e moderarci) alla velocità della selezione? I cambiamenti possono avvenire, essere richiesti o dovuti ad una razza, ma tali vanno giustificati e programmati in modo lungimirante. Cozzano, all'evidenza, l'alleggerimento con le naturali espressioni di razza. E questo deve già far pensare come piegare la natura ai nostri voleri su questioni basilari.

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                    • giovannirusso

                      #11
                      Originariamente inviato da Paolo Cioli
                      ---------- Post added at 10:20 AM ---------- Previous post was at 09:48 AM ----------
                      Io non so se Ulisse o Picasso del Binario...
                      Ecco due Carla Bruni.

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                      • 48ful
                        ⭐⭐⭐
                        • May 2011
                        • 1069
                        • provincia di roma
                        • setter

                        #12
                        Originariamente inviato da fongaros
                        Essere conservatori "tout cour" non è né beneficio né maleficio: percorrere una strada senza sapere dove porta è un dubbio lecito. Il problema sorge da ciò che piace oggi e che difficilmente si può ottenere domani in quanto il gusto si è già modificato. Non siamo forse noi che dobbiamo rallentare (e moderarci) alla velocità della selezione? I cambiamenti possono avvenire, essere richiesti o dovuti ad una razza, ma tali vanno giustificati e programmati in modo lungimirante. Cozzano, all'evidenza, l'alleggerimento con le naturali espressioni di razza. E questo deve già far pensare come piegare la natura ai nostri voleri su questioni basilari.
                        Dottor Fongaro ,una volta tanto siamo d'accordo, lo standard è un punto fisso
                        da cui non bisogna distaccarsi.
                        IN ITALIA ,NULLA E' STABILE FUORCHE' IL PROVVISORIO

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                        • giovannirusso

                          #13
                          Originariamente inviato da Paolo Cioli
                          ---------- Post added at 10:20 AM ---------- Previous post was at 09:48 AM ----------

                          ..a chi della donna ha solo una visione orizzontale sfugge d'interesse.
                          Dott. Cioli, la mia condizione di maritato sin da piccolo ( avevo vent'anni) mi porta nella direzione di cui sopra, nonostante una compagna di vita stupenda. Trenta e passa anni di convivenza però, fatti di giorni nella stragrande maggioranza dei casi meravigliosi, assommano una pur modesta annuale consistenza di "insulti alla pazienza" la cui sommatoria, nel lungo periodo considerato, sfocia in una ineludibile domanda la cui risposta sorge spontaneo accostare nell'affermazione che si quota.
                          E' come aver preso anche solo tre colpi di collare all'anno, che in trent'anni però diventano una cifra capace di bruciare il più scalmanato dei trialler.
                          Concedendomi un fuorimano riferisco di una mia recente visita , per ragioni professionali, ad una bellissima cappella funeraria, una vera opera d'arte barocca.
                          Vi alloggiavano ancora i capostipiti della famiglia che l'aveva eretta, baffutissimi benestanti e Bindesche nobildonne. Dalla lettura delle date di nascita e dipartita calcolai velocemente una vita media di anni trentacinque per le donne e di circa quaranta per gli uomini.
                          Ne discendeva il facile ragionamento in base al quale, posto anche che le non bellissime spose della metà dell'ottocento fossero diventate tali a soli diciotto, vent'anni, avevano avuto una "carriera agonistica" di non più di altri quindici, limite corrispondente alla metà della mia personale attuale posizione, ( la quale spero continui per un altro bel pezzo, s'intende).
                          Dunque, il Baffuto Don Giuseppe De Pascalis, non solo prese meno della metà dei colpi di collare a me destinati, ma ebbe anche ulteriori cinque anni per smaltirli e per, quasi certamente, adeguadamente...vendicarsi ( sa, all'epoca le contadinelle alloggiavano al piano di sotto dellae masserie accessoriate di alloggio "per il commodo del proprietario").

                          Quindici soli anni di matrimonio potevano ancora far sopravvivere, nei sopravvissuti, la ricerca delle qualità morali dell'altro sesso, TRENTA NO. Ecco perchè i matrimoni duravano per tutta la vita: la vita era breve.
                          Spesso ho riportato a cena con gli amici, forte dell'esempio della "Famiglia De Pascalis", l'idea di fermare le convivenze a quindici anni ed eventualmente, d'amore e d'accordo, assoggettarle a verifica di stabilità. Aiuterebbe, in ogni caso, a mantenere in entrambi i sessi ( ma io parlo del mio), l'idea che l'altro possa essere accessoriato delle qualità...VERTICALI.


                          le amiche del Forum avranno tutte le ragioni per vedermi come il fumo negli occhi, ma in fondo la verifica quindicennale proposta forse farebbe comodo anche a loro.

                          Finisco pensando a quel mio collega che, pur essendo nelle mie stesse condizioni di marito eterno, ha anche la moglie...brutta.

                          Dai ragazzi, non vi chiedo neanche scusa per essermi permesso di...divertirmi.

                          Dott. Cioli, spero di non averle rovinato l'interessantissima discussione da lei proposta.

                          Saluti a tutti, Giovanni.

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                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #14
                            Non si tratta però di leggi , ma di morfologia che alquanto diverso.
                            si tratta sempre di attenersi a delle regole
                            lucio

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                            • giovannirusso

                              #15
                              Originariamente inviato da fongaros
                              Essere conservatori "tout cour" non è né beneficio né maleficio: percorrere una strada senza sapere dove porta è un dubbio lecito.
                              I grandi capolavori difficilmente son sortiti da progetti preliminari, definitivi ed esecutivi. Spesso solo dall'estemporaneo colpo di genio dell'uomo o della natura. Colpi di luce difficilmente immaginabili, ma che quando diventano realtà, fanno modello, obiettivo, campione.
                              Conseguente modificando il vecchio concetto di modello, obiettivo e campione.O no?

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