Comportamento standard del setter inglese

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    #151
    Originariamente inviato da Cantarini
    Max ti reputo troppo intelligente per non far finta di capire qui non si discute di bianco o nero,di vero o falso,ribadisco c'è la pratica di tutti i giorni e la teoria che conosco per via anagrafica prima di te sicuramente e poi tu stesso scrivi di ambienti dove cacci e dove un setter piuttosto che un bracco si possono esprimere secondo i dettami dello standard cosa vuoi che ti dica beato te non disconosco le altre realtà ma non sono le mie,amen.

    Caro Massimo C., perdonami se ti do del tu ma ti leggo da tanto tempo e sempre con molto piacere, così che mi permetto di prendere questa licenza anche perché avendo la stessa passione il Lei lo trovo fin troppo formale.<O:p</O:p
    Forse sono stato frainteso o non mi sono spiegato bene, quello che voglio sottolineare è che non parlo di certo della “canzone di carnevale” bensì di aspetti a mio parere sicuramente più PRATICI che teorici.<O:p</O:p
    Se avessimo voluto parlare degli altri, siccome il tema della discussione riguarda appunto lo Standard di Lavoro del Setter, ci saremmo soffermati sugli aspetti stilistici, ad esempio sulla meccanica del galoppo, con i difetti che comportano le non corrette angolazioni degli arti e della groppa, sulla “radenza”, sulla “rapidità” (intesa non come velocità ma come battute di giusta frequenza e ampiezza), sulla “compostezza” ecc ecc…<O:p</O:p
    Di tutto ciò però non se n’è discusso, e raramente purtroppo se ne parla probabilmente perché ritenuto noioso e inutile ai più; al contrario ci siamo soffermati su quelle che dovrebbero essere le capacità che un cane “mestierante” ha acquisito per lo più con la PRATICA (e anche l’intelligenza), vedi la capacità di stare sul vento e ciò non vuol assolutamente dire che non siano mai concesse alcune deroghe quando necessarie, anche perché gli accertamenti quando dovuti e risolti con rapidità molte volte sono quei piccoli indicatori di una spiccata intelligenza. I soggetti robotizzati che corrono a perdifiato senza mai interrompere un lacet o fare una risalita li consideriamo alla pari dei “dettagliatori” forsennati che tanto piacciono a taluni ma che in realtà peccano solo in doti olfattive e… materia grigia.<O:p</O:p
    S’è parlato dei RIENTRI, argomento anche questo raramente disquisito ma che sottolinea anche qui la capacità intellettiva del cane e la praticità ottenuta con l’esperienza.<O:p</O:p
    Un altro aspetto di cui s’è parlato che non può di certo essere considerato “teorico” è quello del ribattere più volte lo stesso terreno già perlustrato in precedenza… è ovvio che se ad esempio a destra c’è una parete della montagna e a sinistra un burrone il cane mica si arrampica e nemmeno si getta nel vuoto, ma in altre occasioni eviterà di perlustrare nuovamente il terreno appena battuto pochi minuti prima a meno che non sia proprio un somaro per di più insicuro dei propri mezzi o perché costretto dal proprio conduttore a battere e ribattere lo stesso fazzoletto di terreno accompagnato magari da una bella orchestrina del fonofil piazzato la sera prima...
    Poi è ovvio che il cane intelligente saprà adattare la cerca al terreno in cui sta cacciando, così come l'esperienza gli permetterà di attuare tutte le strategie possibili per finalizzare l'azione nel modo migliore.



    Se invece volessimo inoltrarci in un discorso prettamente teorico, facendo delle considerazioni tecniche sul galoppo del setter inglese sarebbe cosa forse molto interessante e gradita, e poi non si andrebbe nemmeno troppo in OT.
    Si potrebbe partire ad esempio dallo Standard di Lavoro del Pastrone e commentare gli aggettivi da lui utilizzati che sono molto semplici, ma che nello stesso tempo danno un'idea ben precisa senza lasciare dubbi a rigurado.

    Io provo a dare il LA, vediamo se qualcuno mi segue...

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    • sly8489
      ⭐⭐⭐⭐
      • Mar 2009
      • 11961
      • Trieste
      • spring spaniel

      #152
      Originariamente inviato da Lucio Marzano
      le quaglie selvatiche sono spesso in terreni difficili ? certo , anche i porciiglioni, le minilepri,i fagiani selvatici, ma l'argomento, se non ho letto male é il setter e lo standard. Si puo' portare il setter a caccia di tutto
      ma in certe cacce, lo standard va dimenticato daTUTTI se si vuole fare carniere, indipendentemente dalla fortuna di cacciare a Bolzano o a Pantelleria. poi ognuno il proprio cane se lo gestisce come gli pare, logicamente, ma se si va spesso a minilepri, (da noi ci sono piu' mini che quaglie) non ci si deve lamentare se il cane (di qualunque razza) impara a pistare, a muovere la coda in ferma, a forzare e lo standard va a farsi benedire, mi limiterei a consigliare al cacciatore che pratica certe cacce e che é interessato solo al carniere, di utilizzare cani da cerca o polivalenti (springer o Drahthaar) certo piu' adatti del setter a forzare la selvaggina ed a dettagliare.
      Sono d'accordo sul forzare, ma non sul dettagliare. I cani che dettagliano non hanno un grande naso, a prescindere dalla razza.

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      • mesodcaburei
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2015
        • 8871
        • Donceto, Valtrebbia(pc)
        • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

        #153
        Originariamente inviato da Lume
        Il setter deve alla sua duttilità la sua forza numerica e il consenso dei cacciatori italiani.. Probabilmente perché più di altri è in grado di fare lo spinone.. Il bracco e il setter nel giro di dieci minuti e nello stesso terreno...
        Lume sono d'accordissimo che un cane per primo il cane deve essere un cacciatore,
        Di fantastiche movenze non me ne farei niente se non finalizzanti al fine venatorio.
        Il setter è diventato ció che è per la sua duttilitá (che è soprattutto legata all'intelligenza) praticità
        e.....in passato, perchè era molto alta la percentuale di riuscita di soggetti venatori,
        belli o brutti....stilisti o meno da una cucciolata si tiravan fuori molti cani da caccia,
        piú o meno bravi ma comunque validi ai fini venatori...negli ultimi anni questa percentuale si è abbassata anche se è aumentata la tipicità dei soggetti...concordate?

        @maxmurelli mi farebbe piacere discutere sulla costruzione funzionale alla tipicità del setter,
        Mi interessa molto, se vuoi aprire un argomento....siamo quà[:-golf]

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #154
          Lume, ma allora secondo te a cosa serve stendere uno standard di lavoro se poi quello che conta é tutt'altro ? sarà trito il discorso del carniere ma li si arriva se mi si parla di quaglie in terreno difficile a fronte di un discorso relativo allo standard di lavoro. Il setter é flessibile, verissimo, ma é anche stato molto "piegato" alle esigenze del carniere , ma é forse la razza piu' adatta per certe cacce ? o non é invece vocato ad altre ?
          Dettagliare vuol dire mettere il naso in terra e in certe circostanze e con certa selvaggina é quello che finiscono per fare tutti i cani, ma alcune razze lo fanno in linea col loro modo di lavorare, altre lo fanno derogando , tutto qui , esattamente come il forzare mettendo in volo. Si puo' anche andare a tartufi con un pointer o con un setter e magari mi verreste a dire che ci si adattano benissimo e per trovarli mettono il naso in terra, daccordissimo, ma PARLIAMO DI STANDARD DI LAVORO, non di come il setter si sia adattato o lo abbiano adattato.

          Anche a me piacerebbe parlare della costruzione del setter e delle sue implicazioni nel modo di galoppare e guidare, ma a nessuno interessa, interessa invece moltissimo dire che lo standard é una teoria che non serve a nulla, perché il setter a quaglie o a minilepri si comporta come tutti gli altri cani, a questo punto di cosa discutiamo ? io sono sempre stato convinto che un cane appartiene ad una razza sia per le caratteristiche morfologiche sia e soprattutto (parlando con utilizzatori) per quelle di lavoro, ma se quelli da prove sono pointer travestiti e quelli da caccia lavorano come springer e fanno benissimo a fare cosi', é un discorso fra sordi che non mi interessa continuare
          lucio

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          • Lume
            ⭐⭐⭐
            • Oct 2009
            • 4497
            • Valtrompia
            • Setter redo

            #155
            Originariamente inviato da Lucio Marzano
            Lume, ma allora secondo te a cosa serve stendere uno standard di lavoro seFrancamente oi quello che conta é tutt'altro ? sarà trito il discorso del carniere ma li si arriva se mi si parla di quaglie in terreno difficile a fronte di un discorso relativo allo standard di lavoro. Il setter é flessibile, verissimo, ma é anche stato molto "piegato" alle esigenze del carniere , ma é forse la razza piu' adatta per certe cacce ? o non é invece vocato ad altre ?
            Dettagliare vuol dire mettere il naso in terra e in certe circostanze e con certa selvaggina é quello che fainiscono per fare tutti i cani, ma alcune razze lo fanno in linea col loro modo di lavorare, altre lo fanno derogando , tutto qui , esattamente come il forzare mettendo in volo. Si puo' anche andare a tartufi con un pointer o con un setter e magari mi verreste a dire che ci si adattano benissimo e per trovarli mettono il naso in terra, daccordissimo, ma PARLIAMO DI STANDARD DI LAVORO, non di come il setter si sia adattato o lo abbiano adattato.
            Zio permettimi, e la situazione venatoria e ambientale a piegare i cani a metodi non convenzionali .. Francamente non ho mai visto nessuno incoraggiare al dettaglio il proprio setter... Ma a volte lo fa da solo e per forza.. Se ha l'intelligenza di capire che se non lo fa in determinate condizioni non risolve.

            E questo è il prezzo da pagare per tutti coloro i quali, 80% dei cacciatori italiani... Se non di più, che oltre a 4 beccacce e 6 quaglie, restando in ambito di animali selvatici, non hanno.

            Su animali di questo tipo... E che sono i meno ideali per valorizzare il lavoro del setter cosa pensiamo di ottenere a livello di standard in età adulta?

            Sottolineo in età adulta perché da giovani quasi tutti i miei cani praticavano un lavoro molto diverso da quello che poi maturano... Le teste si abbassano di 0.5 mm a ogni incontro.. Fino ad un punto che le passate a testa alta le vedi sulla rimessa... O quando il bosco e ventilazione permettono.. Lo vedi a inizio stagione.. Quando gli animali sono di fresco arrivo.. E consentono un lavoro diverso e meno ragionato.

            La storia del cane è fatta di modifiche... Per sopperire alle evoluzioni dell'uomo... Del lavoro da compiere e dell'ambiente...

            Mi spiace ma il tempo del setter e della starna.. E finito da anni, a parte quelle con scadenza di 10 giorni e tre località miracolate d'Italia... Per ovvi motivi ambientali non tornerà più..

            Risulta inutile restare ancorati a un libro scritto anni fa.. E sul quale in pochissimi possono lavorare e apprezzare... Se no si rischia di restate anche qui con le 4 comari.. E tre cani... Forse gatti viste le misure in circolazione.

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            • ronin977
              ⭐⭐⭐
              • Jun 2012
              • 3979
              • palermo
              • cirneco dell'etna, breton, beagle

              #156
              Sentite capisco che per molti di voi lo stile conta più di tutto, io vengo dal l'insegnamento di vecchi cacciatori siciliani, e quindi sono si molto affascinato dallo stile e dalle finezze, ma per me un buon cane da caccia è quello che sa sfruttare meglio degli altri le sue doti per trovare il selvatico nei terreni e condizioni più difficili, e lo trova prima degli altri cani, e anche soprattutto dove gli altri sono passati e hanno proseguito! Il miglior cane non deve cacciare per se stesso e nemmeno per me, deve cacciare con me! La collaborazione cane cacciatore mi coinvolge e mi entusiasma! Io sono protagonista col cane, e il mio ruolo è sparare e guidare e consigliare il cane, il ruolo del cane trovare e mettermi in condizione di poter sparare! Se c'è questa intesa allora posso davvero dire di avere il miglior cane! Avevo una cirneco che spingeva i conigli a passarmi vicino, per permettermi di sparare, certe volte me li faceva passare davanti anche 2 o 3 volte, e non era un caso, faceva di tutto per riuscirci, il 99 per cento dei cani che ho visto caccia solo per se stesso! E devi essere tu a corrergli dietro se vuoi sparare! Col mio setter vorrei raggiungere la stessa intesa, l' ho cresciuta in casa per aumentare il suo legame con me! e la chiamo e seguo sempre, la Guido sui terreni, vedo che lei mi cerca, se non mi vede anche se è in ferma si sposta un po finché non incontra il mio sguardo, è solo allora si dedica al selvatico che ha di fronte! Se si riesce a raggiungere ed intensificare questa intesa, ciò che conta è trovare e giocare ognuno il proprio ruolo, se sono beccacce conigli, quaglie, pernici che importa? Io raggiungo ila massima soddisfazione a collaborare seguendola e servendola sparando concretizzando così la sua azione, lei è felice di cercare collaborando con me felice che mi interesso di lei e di quello che fa, che le do fiducia, e che entrambi cerchiamo il selvatico, ed è felice quando grazie alla mia fucilata il suo ed il mio lavoro hanno successo! Quindi voglio il beeper che mi consente di seguirla e rintracciarla nel fitto, e servirla a dovere, e sopratt di godere e partecipare al suo lavoro! Questo è ciò che cerco in un cane ( e non è per nulla facile)se riesco in questo, non ci saranno cani al mondo migliori del mio! E non temerò nessun confronto con nessun cane fosse anche il campione del mondo! Ma chi cerca solo stile, finezze, correttezza... Avrà un bel cane da gara ma a caccia gli resterà solo di mangiare la nostra polvere!

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              • mesodcaburei
                ⭐⭐⭐
                • Jan 2015
                • 8871
                • Donceto, Valtrebbia(pc)
                • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                #157
                Il discorso del sig Lucio peró è giusto...se il topic parla di comportamento standard del setter e tagliamo la testa al toro dicendo che l'importante è che faccia incontrare e che sa lavorare fuori standard adattandosi per il risultato, lo condivido, ma si va fuori tema, o si dovrebbe tirare una riga sullo standard e fare qualche richiamo generico di movenza e scrivere "l'importante è che faccia incontrare molto" punto.
                Se invece parliamo dello standard il setter in certi ambienti ha dei limiti, dettati proprio dallo stile,
                per questo ci sono anche altre razze.
                Diversamente l'argomento diventa un po una tifoseria da setterista, o meglio, da setterista cacciatore.
                perdonatemi il termine.
                Ripeto...anche per me la pratica deve esser la prima cosa ma il topic dovrebbe parlare del comportamento standard.
                Ultima modifica mesodcaburei; 05-02-15, 06:59.

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                • Lume
                  ⭐⭐⭐
                  • Oct 2009
                  • 4497
                  • Valtrompia
                  • Setter redo

                  #158
                  Originariamente inviato da mesodcaburei
                  Il discorso del sig Lucio peró è giusto...se il topic parla di comportamento standard del setter e tagliamo la testa al toro dicendo che l'importante è che faccia incontrare e che sa lavorare fuori standard adattandosi per il risultato, lo condivido, ma si va fuori tema, o si dovrebbe tirare una riga sullo standard e fare qualche richiamo generico di movenza e scrivere "l'importante è che faccia incontrare molto" punto.
                  Se invece parliamo dello standard il setter in certi ambienti ha dei limiti, dettati proprio dallo stile,
                  per questo ci sono anche altre razze.
                  Diversamente l'argomento diventa un po una tifoseria da setterista, o meglio, da setterista cacciatore.
                  perdonatemi il termine.
                  Ripeto...anche per me la pratica deve esser la prima cosa ma il topic dovrebbe parlare del comportamento standard.
                  Mi spiace ma non è possibile nemmeno tagliare la testa al toro dicendo...che meglio un animale in meno... L'importante è che sia in stile.

                  Io sto solo dicendo che lo standard descrive come una razza svolge e finalizza una attività.. Se ci basta che il cane svolga in stile.. Sacrificando la finalizzazione.. Non sono d'accordo.

                  Torno a esserlo quando prima si valuta la venatoria. E poi come la si ssvolge e non il contrario.. Perché il cane stiloso piace a tutti.. A me a te a Lucio... Il cane stiloso che incontra meno piace a nessuno nemmeno a Lucio.

                  E attenzione a fare formula inversa perché dietro l'angolo c'è il cugino pointer.. Ridotto da predatore spettacolare... A casi in mezzo a centinaia di cani mediocri... Se non quasi inetti.

                  Tutti hanno le proprie idee.. Vanno rispettate.

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                  • mesodcaburei
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2015
                    • 8871
                    • Donceto, Valtrebbia(pc)
                    • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                    #159
                    Sul pointer perfettamente d'accordo, e rispetto la tua idea assolutamente.
                    Io volevo solo dire che se il setter lavora in standard in certe situazioni è penalizzato.
                    E se vogliamo dire meglio cane da caccia che stilista fine a se stesso mi metto per primo della fila e tengo su la bandiera, se peró parliamo di standard come recita il topic non puoi negare che...se ci atteniamo a quello il cane in certi terreni ne risulta meno efficace.
                    La forza del setter torno a ripeterlo è quella di essere stato selezzionato molto da cacciatori per cacciatori.
                    Se leggi il mio post sopra infatti ho scritto che negli ultimi anni c'è stata la tendenza a creare soggetti piú tipici ma si è abbassata la riuscita venatoria....e questo per me è un male, la forza di questa razza era questa, difficile sbagliare il cane... ma adesso non è piú così purtroppo anche se i soggetti "radenti"
                    "felini" ecc sono aumentati.

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                    • ginger
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2011
                      • 5173
                      • calabria
                      • SETTER INGLESE

                      #160
                      Originariamente inviato da mesodcaburei
                      Per certi selvatici e territori è indubbio che il setter mostri peculiarità che lo rendono molto adatto, effettivamente va ammesso peró che il setter stilista in certe cacce diventa inevitabilmente meno redditizio.
                      Il cane intelligente sa adattarsi al selvatico e a volte questo lo porta a esprimersi in movenze e aperture che lo portano a uscire da quello che dovrebbe essere il suo modus operandi,
                      se la questione è occasionale dimostra solo (a mio avviso) grande intelligenza del cane.
                      Chiaro che se uno prende un setter per battere i canali sporchi e sparare a gallinelle e porciglioni è naturale che il cane se vuole cacciare in modo redditizio si deve adattare...ma non è il cane che sbaglia,
                      E'il proprietario che ha sbagliato la razza da sciegliere.
                      Non quoto,straquoto,non fosse altro perchè non hai fatto paragoni stupidi con cacce che col setter inglese non hanno nulla a che fare vedi minilepri!!!

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                      • massimo rossi
                        ⭐⭐⭐
                        • Feb 2009
                        • 1058
                        • roma
                        • Breton e Pointer

                        #161
                        A mio modesto avviso lo standard descrive un cane perfetto, da sogno che tutti vorremmo, il problema è che quando ci si sveglia la realtà è diversa e bisogna fare i conti con quello che si ha in mano, con il territorio in cui cacciamo, con il tempo e la selvaggina che abbiamo a disposizione e non con le idee che abbiamo nella mente.

                        Dopo di che non ci resta che lavorare su quello che abbiamo in mano per migliorare e migliorarci anche noi nel rapporto quotidiano con i nostri compagni di caccia per ottenere sempre il meglio a prescindere da quanto sia aderente allo standard, anche perchè con le teorie, con i libri e con i pedigree a caccia non ci vai!
                        Ultima modifica massimo rossi; 05-02-15, 11:28.
                        Saluti
                        Massimo

                        Commenta

                        • ginger
                          ⭐⭐⭐
                          • Feb 2011
                          • 5173
                          • calabria
                          • SETTER INGLESE

                          #162
                          Originariamente inviato da Lume
                          Mi sembra palese che le fazioni contrapposte difficilmente troveranno convergenza di idee.
                          Trovo però triste che chi privilegia il cane stilista e corretto in maniera costante si rivolga a chi la vede diversa con la solita manfrina del.. A te interessa il carniere.
                          A me personalmente del carniere interessa relativamente.. Addirittura lo trovo secondario a un infinita di altre cose che reputo più appaganti e interessanti.. In primis l'incontro anche non finalizzato.. A pari merito con il godere della concentrazione massima del cane e la delicatezza dello svolgimento del proprio compito ora con meticolosità ora con esuberanza fisica... Credo che come me la vedono molti altri.
                          Personalmente prima di parlare di standard... Gradirei che ci si soffermasse un po di più sul concetto introduttivo del setter.. Cane da caccia..
                          Essendo il setter appartenente a tale categoria.. Per primo partiamo da quello.
                          Per essere definito tale il requisito primo è incontrare! Possibilmente il più possibile! E perché esso sia definibile tale, come in natura il predatore, che incontrare, quindi mangiare, quindi sopravvivere deve dovrebbe essere in grado di maturare tutte le tecniche possibili e immaginabili per dar seguito alla propria attività di predazione.

                          Una volta che ci troviamo al cospetto di cani da ferma che reperiscono le stesse quantità di selvaggina allora possiamo parlare di altro e di come oltre al l'utilità sia possibile abbinare il modo.

                          Personalmente in vita mia sono stato colpito da un solo soggetto realmente in grado di essere utile oltre che bellissimo su non so quante centinaia di cani che ho visto all'opera sia a caccia che in prova... E dopo averlo visto più di una volta e su diversa selvaggina... Dalla beccaccia alla starna.

                          Perché se mi si viene a raccontare che un cane esegue in stile impeccabile il proprio lavoro e per farlo gli è concesso di lasciare animali utili sul terreno non mi sta bene perché questo per gli amanti delle prove e trascuro e fuori... E per gli amanti del cane da caccia e un cane a metà servizio.

                          Il setter deve alla sua duttilità la sua forza numerica e il consenso dei cacciatori italiani.. Probabilmente perché più di altri è in grado di fare lo spinone.. Il bracco e il setter nel giro di dieci minuti e nello stesso terreno...
                          E Diego Diego,voi non avete frequentato i salotti buoni della cinofilia?voi non vi vantate di gesta epiche?allora vi racconto una barzelletta che qui in terronia viene puntualmente raccontata ai bimbi intorno al camino dai grandi al ritorno dalle cacce:i volpacchiotti giocano intorno alla tana,in una giornata di sole,mamma volpe viglia senza darsene a vedere,dun tratto i piccoli corrono dalla mamma spaventatissimi dicendo che sta arrivando un cacciatore con dei cani,mamma volpe chiede come fasso questo cacciatore ed i piccoli dicono che è ben vestito con arma lucente e bellissima e con dei cani dal pelo lucido e ben in carne,mamma volpe dice di continuare a giocare intorno alla tana,dopo pochi giorni dall'accaduto,la storia si ripete,i piccoli vedono arrivare ancora un cacciatore,la mamma chiede come fosse e loro indicano un cacciatore vestito con abiti vecchi e dismessi,con un fucile che a stento si tiene tanto è vecchio e arrugginito e con dei cani ai quali si contano le ossa,mamma volpe intima la rientrata in tana immediata!!!Monsieur Diegò,ma a chi cavolo interessa il carniere in epoche dove il più povero degli italiani va al ristorante 3 volte a settimana?la storiella potrebbe e dico potrebbe essere però una giustificazione per molti[:-golf]

                          ---------- Messaggio inserito alle 09:16 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 09:13 AM ----------

                          [:-clown]
                          Originariamente inviato da Lume
                          Zio permettimi, e la situazione venatoria e ambientale a piegare i cani a metodi non convenzionali .. Francamente non ho mai visto nessuno incoraggiare al dettaglio il proprio setter... Ma a volte lo fa da solo e per forza.. Se ha l'intelligenza di capire che se non lo fa in determinate condizioni non risolve.

                          E questo è il prezzo da pagare per tutti coloro i quali, 80% dei cacciatori italiani... Se non di più, che oltre a 4 beccacce e 6 quaglie, restando in ambito di animali selvatici, non hanno.

                          Su animali di questo tipo... E che sono i meno ideali per valorizzare il lavoro del setter cosa pensiamo di ottenere a livello di standard in età adulta?

                          Sottolineo in età adulta perché da giovani quasi tutti i miei cani praticavano un lavoro molto diverso da quello che poi maturano... Le teste si abbassano di 0.5 mm a ogni incontro.. Fino ad un punto che le passate a testa alta le vedi sulla rimessa... O quando il bosco e ventilazione permettono.. Lo vedi a inizio stagione.. Quando gli animali sono di fresco arrivo.. E consentono un lavoro diverso e meno ragionato.

                          La storia del cane è fatta di modifiche... Per sopperire alle evoluzioni dell'uomo... Del lavoro da compiere e dell'ambiente...

                          Mi spiace ma il tempo del setter e della starna.. E finito da anni, a parte quelle con scadenza di 10 giorni e tre località miracolate d'Italia... Per ovvi motivi ambientali non tornerà più..

                          Risulta inutile restare ancorati a un libro scritto anni fa.. E sul quale in pochissimi possono lavorare e apprezzare... Se no si rischia di restate anche qui con le 4 comari.. E tre cani... Forse gatti viste le misure in circolazione.
                          [:-clown][:-clown][:-clown]ciao ciao starna e terreni idonei[:-clown]

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                          • Ospite

                            #163
                            Si cerca di discutere di argomenti seri e siamo arrivati alle barzellette...

                            Siamo proprio messi bene su sto forum!

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                            • ginger
                              ⭐⭐⭐
                              • Feb 2011
                              • 5173
                              • calabria
                              • SETTER INGLESE

                              #164
                              A volte si impara meglio da storielle da 4 denari che da teorie roboanti mai applicate

                              Commenta

                              • Ospite

                                #165
                                E i cani spelacchiati e smunti della storiella da 4 denari sarebbero per caso quelli che qualcuno presenta alle expo?

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