Giulio Colombo ai Field Trials Inglesi (1956)

[Rossella]

Il mio ultimo articolo - fatica che credo possa interessare alcuni di voi

http://dogsandcountry.it/2017/06/04/una-gemma-dal-1956-un-italiano-ai-trials-inglesi/

(in inglese http://dogsandcountry.it/2017/05/31/...ritish-trials/)

[l'inglese]

Mi complimento con te per la bella idea e per la preziosa ed importante eredità ! Da eterno nostalgico , quale sono , amo conservare tutto cio' che e' passato ... Inoltre credo che manchino e tanto in Cinofilia quei Signori d' altri tempi ...

Ciao Rossella

[fabryboc]

Ci sarebbe da rifletter su questo:

" li sguinzaglio nel bel mezzo dell’area da esplorare e partano essi uno verso destra e l’altro verso sinistra in senso opposto, e giunti a un centinaio di metri, anche di più a seconda del terreno vasto e sgombro, virino essi e ritornìno in direzione l’uno dell’altro"

...e parla di grande cerca...e di moors...

Oggi un inglese che fa un lacet di un centinaio di metri, e vira....quale giudice emozionerebbe ???

[Rossella]

Ci sarebbe da rifletter su questo:

" li sguinzaglio nel bel mezzo dell’area da esplorare e partano essi uno verso destra e l’altro verso sinistra in senso opposto, e giunti a un centinaio di metri, anche di più a seconda del terreno vasto e sgombro, virino essi e ritornìno in direzione l’uno dell’altro"

...e parla di grande cerca...e di moors...

Oggi un inglese che fa un lacet di un centinaio di metri, e vira....quale giudice emozionerebbe ???

se lo fa più lungo alcuni giudici UK ti cancellano Drool]

[fabryboc]

se lo fa più lungo alcuni giudici UK ti cancellano Drool]

[:-golf]...appunto....il "puro folle" allora, ai tempi di Colombo, mi pare fosse molto meno folle di un inglese nostrano medio di oggi...per questo sarebbe necessario rifletterci e darci un taglio con certe esasperazioni....o almeno fermarsi qui.

Per il resto, con tutte le magagne accessorie di un certo tipo di selezione "creativa", resto convinto che i nostri cani siano e restino i migliori del mondo...ma ripeto...forse è ora di fermarsi a riflettere.

[silvio roncallo]

....resto convinto che i nostri cani siano e restino i migliori del mondo...ma ripeto...forse è ora di fermarsi a riflettere.

oggi sicuramente, ma all'epoca non credo e 20 anni prima no di sicuro.

Dovremmo sempre ricordare che pointers e setters sono nati per la caccia e non per le prove di lavoro.
L'esercizio di farli lavorare in coppia, per esempio.

Nelle prove di lavoro i due cani sono "avversari" e cercano di superarsi a vicenda.
Ma all'"origine della specie" i due cani erano compagni e collaboravano per l'utilità del cacciatore.

Ma mi pare che Colombo descriva esattamente il come ed il perchè il Ponter ed il Setter sono stati selezionati a quel modo e non in altri.

All'epoca servivano cani così perchè era la tipologia di caccia che li richiedeva in quel modo.

Oggi agli Inglesi, quei cani non servono più perchè hanno adottato un differente modo ci cacciare. E li hanno abbandonati a favore di altri.

[Rossella]

oggi sicuramente, ma all'epoca non credo e 20 anni prima no di sicuro.

Dovremmo sempre ricordare che pointers e setters sono nati per la caccia e non per le prove di lavoro.
L'esercizio di farli lavorare in coppia, per esempio.

Nelle prove di lavoro i due cani sono "avversari" e cercano di superarsi a vicenda.
Ma all'"origine della specie" i due cani erano compagni e collaboravano per l'utilità del cacciatore.

Ma mi pare che Colombo descriva esattamente il come ed il perchè il Ponter ed il Setter sono stati selezionati a quel modo e non in altri.

All'epoca servivano cani così perchè era la tipologia di caccia che li richiedeva in quel modo.

Oggi agli Inglesi, quei cani non servono più perchè hanno adottato un differente modo ci cacciare. E li hanno abbandonati a favore di altri.

Beh, non è vero che non servono più. E' vero che sono rimasti una minoranza (rispetto al spaniel e retrievers) ma l'utilizzo dei pochi che restano è fedele a quello degli albori delle razze.

Io trovo molto bello l'articolo di Colombo e ho espresso lì le motivazioni. Colombo - secondo me - ha avviato la cinofilia venatoria italiana in una determinata direzione, direzione che poi è andata sempre più estremizzandosi...

io, in riferimento agli autori dell'epoca resto "Griziottiana" e non Colombiana ma mi piace come ha impostato l'articolo colombo e soprattutto il fatto che ricordi come le cose dovrebbero essere e perchè....

Rossella

---------- Messaggio inserito alle 12:00 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:59 AM ----------

[:-golf]...
Per il resto, con tutte le magagne accessorie di un certo tipo di selezione "creativa", resto convinto che i nostri cani siano e restino i migliori del mondo...ma ripeto...forse è ora di fermarsi a riflettere.

nì... magagne accessorie a parte, in Italia abbiamo il merito di selezionare per (certe) qualità naturali che magari all'estero curano meno... però ce ne dimentichiamo altre...Drool]

[silvio roncallo]

.. mi piace come ha impostato l'articolo colombo e soprattutto il fatto che ricordi come le cose dovrebbero essere e perchè....

sì, certo.

E grazie ancora per averlo postato[brindisi]

---------- Messaggio inserito alle 01:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:26 PM ----------

un'altra cosa che mi permetto "estrapolare" dalle foto che hai allegato:
i Bracchi Italiani iscritti nel 1956 erano....92 a fronte degli oltre 1300 pointers e 973 setter inglesi.

[Rossella]

sì, certo.

E grazie ancora per averlo postato[brindisi]

---------- Messaggio inserito alle 01:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:26 PM ----------

un'altra cosa che mi permetto "estrapolare" dalle foto che hai allegato:
i Bracchi Italiani iscritti nel 1956 erano....92 a fronte degli oltre 1300 pointers e 973 setter inglesi.

sì... sempre stati meno :-)

[mesodcaburei]

A fronte di 309 Spinoni...erano proporzionalmente molto più duffusi di ora!

[silvio roncallo]

sì, ma già nel '56 gli inglesi erano quasi 10 volte tanto ...... fà pensare, no? e si capisce anche lo sforzo fatto fin da allora per portare avanti le due razze italiane, praticamente estinte.

[Rossella]

sì, ma già nel '56 gli inglesi erano quasi 10 volte tanto ...... fà pensare, no? e si capisce anche lo sforzo fatto fin da allora per portare avanti le due razze italiane, praticamente estinte.

sì, anche anni prima, avevo pubblicato mi pare un annetto fa un pezzo su sentieri con alcune note su statistiche vecchissime....

[fabryboc]

Io trovo molto bello l'articolo di Colombo e ho espresso lì le motivazioni. Colombo - secondo me - ha avviato la cinofilia venatoria italiana in una determinata direzione, direzione che poi è andata sempre più estremizzandosi...


nì... magagne accessorie a parte, in Italia abbiamo il merito di selezionare per (certe) qualità naturali che magari all'estero curano meno... però ce ne dimentichiamo altre...Drool]

Esatto...io credo che Colombo nel suo esaltare certe doti del cane trialer, le rapportasse sempre e comunque (non potrebbe essere altrimenti) alle qualità atletico-venatorie dei cani dei suoi tempi...

Il problema è che le sue parole, più di quelle di qualunque altro, sono state usate per sdoganare ogni tipo di esagerazione selettiva.

[Rossella]

Esatto...io credo che Colombo nel suo esaltare certe doti del cane trialer, le rapportasse sempre e comunque (non potrebbe essere altrimenti) alle qualità atletico-venatorie dei cani dei suoi tempi...

Il problema è che le sue parole, più di quelle di qualunque altro, sono state usate per sdoganare ogni tipo di esagerazione selettiva.

sicuramente. Io come pensiero mi sono sempre più sentita vicina a Griziotti che a Colombo. Il primo a mio avviso ha sempre descritto un cane più moderato come "ideale"... Colombo era a mio avviso più spinto verso l'agonismo anche se sicuramente meno esasperato di oggi. Lui poi, se leggi l'articolo, parla di autori inglesi che avevano descritto una "grande cerca" (sicuramente vintage style) che io onestamente non ricordo... ma andrò a riprendermi certi testi inglesi. Non sono nemmeno certa che conoscesse l'inglese, per lo meno non bene. Lì afferma di avere avuto un inteprete, quindi boh, forse ha anche travisato eventuali testi in relazione al suo pensiero. Bisognerebbe potergli fare tante domande!

In ogni caso, il lavoro che lui descrive qui come ideale non è oggi espresso dai maggiori cani, non so... era un po' perplesso da quanto visto a Sutton Scotney ma credo rimarrebbe perplesso anche dalla cinofilia del 2017.

Credo anche, come tu dici, che gli italiani lo abbiano esasperato nei concetti e credo sia una questione culturale... ci piacciono cani veloci, spinti... estremi... vedi anche nella seguita, caccia al cinghiale... non vogliono il segugio corto, vogliono quello che non molla, anche se lo recuperi il giorno dopo a 40 km... forse è un modo di essere nostrano

[silvio roncallo]

Sì Rossella, penso sia una questione di "cultura".

C'è chi ritiene la caccia uno "sport" e come tale la esercita.
Ciò sta anche a significare che c'è un limite oltre il quale la mia cultura mi dice di non andare perchè a quel punto non è più "sport".
C'è chi ritiene la caccia un'altra cosa e, pertanto, l'unico limite è rappresentato dal carniere: se perseguo una lepre/cinghiale/starna ecc. la "devo" avere, perchè, in caso contrario, è come se avessi perso una giornata.