Io sono di parere contrario, infatti questa ghiandola lacrimale accessoria produce il 40% del liquido lacrimale totale e prma di asportarla bisognerebbe effettuare il test di schirmer per valutare se si è di fronte ad una sovraproduzione di liquido lacrimale, circostanza in cui la sua asportazione non arrecherebbe danno.
Diversamente l'intervento d'elezione è il suo riposizionamento chirurgico, difficile da descriversi ma molto più facile a farsi. Consiste, in anestesia generale, nell'incidere la congiuntiva dalla parte esterna alla base della terza palpebra in profondità fino all'osso orbitale, si ancora un filo non assorbibile al periostio e forando la base della terza palpebra si passa dalla parte opposta (interna, verso l'occhio) di essa. A questo punto l'ago deve trapassare il bordo verticale della ghiandola, fino alla sua sommimità prolassata, continuando nella sua porzione orizzontale per ridiscendere verticalmente dal lato opposto della ghiandola stessa. Ora si riattraversa la base della terza palpebra in senso opposto al precedente, cioè dall'interno verso l'esterno e si tende il filo finchè la ghiandola prolassata ritorna nella sua posizione originaria. Si fissa il filo annodandolo e l'intervento è concluso, medicazioni con pomate antibiotiche per 10/15gg. Solo se questo tentativo non sortisse esito positivo si ricorrerà alla sua asportazione con un colpo di forbice, DELLA SOLA GHIANDOLA, non della ghiandola e della terza palpebra insieme, come ho avuto modo di constatare sia stato fatto al povero Tano dell'Asolano. Il quale necessitava di frequenti cure a causa della mancata protezione offerta dalla terza palpebra, più una ridotta produzione di liquido lacrimale che esponeva l'occhio, nei suoi movimenti, ad un continuo attrito per insufficiente lubrificazione.
A volte si può confondere con un altro disturbo molto simile che è l'ectoversione della terza palpebra. Cioè questa si piega su se stessa verso l'esterno, simulamdo un "occhio a ciliegia".
Chi ha avuto problemi di questo tipo? come sono stati affrontati e risolti? Quanto sono presenti nei nostri bracchi? Sicuramente meno frequente negli spinoni, dove vedo palpebre meglio aderenti rispetto al bracco italiano.
Luigi Marilungo
Commenta