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non sono veterinario quindi non saprei ...
certo è che nelle esperienze che ho avuto di morsi di vipera ... il cortisone è stata la prima cosa somministrata ... ed immagino sia valida anche nei casi di shock : probabilmente il seguente step di cura, in base alla sicura diagnosi, è diverso nei due casi ...
ho avuto anche due casi , risolti nel modo peggiore, di cani (fratelli) colpiti da erlichia : questa è una malattia che provoca "si" una anemia fulminante ... ma non credo possa provocare la morte in 24 ore dalla manifestazione di malessere. e poi c'è da considerare la lesione al labbro non penso sia una concomitanza casuale ...
il cane è stato punto ... da una vipera ? non credo ... da altro ? di sicuro !
Oggi parlando con la veterinaria della nutrizione dei cani il discorso arrivava a una brutta malattia chiamata pseudorabbia, e miei pensieri andavano subito al tuo povero breton. La pseudorabia viene trasmesso dai cinghiali e maiali, anche tramite carne cruda ed ossa, proprio il cane da caccia è molto esposto. Primo sintomo spesso è un terribile prurito dal muso, la fine arriva nel peggior modo possibile entro poche ore, niente rimedio, niente vaccino :( :( :(
Avete considerato la posibilità di una infezione con questa bruttissima (nuova?) malattia?
Ma mi chiedo se con un altra terapia si potesse salvare... ma soprattutto come mi /si deve comportare il veterinario dovendosi presentare di nuovo il caso. ..
impossibile da dire. nessuno, giustamente, può giudicare l'operato di chi, avendo visitato direttamente l'animale, ha impostato una terapia.
Ciao jon , no sinceramente non abbiamo pensato alla pseudo rabbia anche perché non ne conosco i sintomi,certo non è da sottovalutare. . Ora che ci penso Il mio breton 5 giorni prima è entrato a contatto a caccia con due cinghiali (che ha puntato e in seguito abbiamo abbattuto) e di conseguenza li ha morsicati essendo già morti..
Però quello che non mi spiego è il sangue di colore nero, il sistema nervoso compromesso, sintomo di veleno... mah non so veramente cosa pensare. .. probabilmente resterà un mistero e spero proprio che non capiti a nessun altro cane..
Segnalamento: cane di razza beagle, 15 Kg p.c., maschio, 8 anni, utilizzato per la caccia al cinghiale nella provincia di Genova.
Anamnesi: portato a caccia in battuta la mattina precedente, riportato in canile alla sera, non presentava lesioni e/o sintomi di alcun genere, alimentato regolarmente; ritrovato la sera successiva con piccola ferita lacerocontusa al muso, che avrebbe anche potuto avere il giorno prima, ma probabilmente autoindotta, prurito incontenibile al muso, difficoltà a deambulare, alterazioni comportamentali.
Sintomatologia: scialorrea imponente, frequenza respiratoria aumentata, tachicardia, ottundimento del sensorio, decubito laterale con contrazioni tonico cloniche ad accessi, prurito incontenibile al muso, mucose congeste, disidratazione 8% circa, temperatura corporea molto elevata 42°C.
Esami di laboratorio:
Emocitometrico
RBC 5,74 M/mcL
HCT 46,2%
HGB 14,6 g/dl
MCV 80,4 f/L (alto)
MCH 25,4 pg
MCHC 31m6 g/DL
RDW 17%
WBC 9,91 K/mcL
NEU 8,26 K/mcL
LYM 0,39 K/mcL (basso)
MONO 0,67 K/mcL
EOS 0,50 K/mcL
BASO 0,09 K/mcL
PLT 178 L/mcL
Valutazione microscopica dello striscio: assenza di batteri circolanti e/o parassiti ematici, assenza di alterazioni globulari e conferma sostanziale dei risultati complessivi della macchina.
Terapia: soluzione salina e.v. 500 ml prima ora, glucosio monico 33% 8 ml in 50 ml NaCl 4 ml/kg/h e.v., marbofloxacina 2mg/Kg e.v., acido tolfenamico 4 mg/kg i.m., diazepam 0,4 mg/kg.
Decorso: morte del soggetto in seconda ora.
La malattia: causata da un agente eziologico virale (herpesvirus), viene contratta da cani e gatti ingerendo carni di cinghiale/suino od altri alimenti contaminati da urina o per inquinamento con saliva infetta di ferite prodotte da morsi di cinghiale/suino. (il suino ed il cinghiale sono difatti i serbatoi del virus).
Dalla porta d' ingresso il virus inizia il processo moltiplicativo per poi raggiungere il sistema nervoso centrale.
I sintomi: nella forma iperacuta ed acuta sono quelli riscontrati e descritti sul soggetto esaminato da noi, sovrapponibili a quelli descritti per la rabbia (ad eccezione dell' aggressività) (non contagia l' uomo), da qui il nome della malattia. Nella forma tipica, prima dell' encefalite si possono avere vomito, diarrea ed abbattimento del sensorio, segue un forte prurito alla porta di ingresso dell' agente eziologico (arti e muso), così forte che può essere causa di automutilazione. Il grattamento è accompagnato da guaiti o miagolii, la pupilla si dilata, soprattutto nel gatto, e la salivazione è molto abbondante in quanto l' animale ha paralisi laringea e non riesce a deglutire.Il soggetto è insensibile ai richiami e non riconosce il proprietario. Alla paralisi laringea segue la paresi degli arti, la dispnea e gli spasmi clonici della muscolatura della testa e del collo. Nella forma atipica si possono avere anche i seguenti sintomi: eccitazione, movimenti di maneggio, cecità.
La morte: il soggetto infetto sopravvive al massimo fino alla fine della seconda giornata dall' insorgenza della sintomatologia (incubazione 2-7 giorni), quasi sempre nelle ore notturne, è caratteristico l' aspetto dei soggetti deceduti che assumono un atteggiamento simile a quello dell' animale vivo in attitudine naturale, tanto che si parla di cane “impagliato”.
Diagnosi differenziale: tossinfezione botulinica ed avvelenamento da esteri organici del fosforo.
Prognosi: infausta in presenza di prurito e convulsioni. Nelle forme benigne, quando e se il cane riesca a sopravvivere ai sintomi per 3-4 giorni, evenienza peraltro piuttosto remota, è possibile la guarigione
Una settimana fa ho trovato il mio spinone che si stava cibando dei resti macellati di alcuni cinghiali. Ho letto un referto simile a questo e ho passato ore d'inferno perché diceva che i sintomi si presentano nelle ore immediatamente successive al contagio è il cane muore in 48 ore senza alcuna possibilità di cura.
Oltre alla possibilità di un contagio accidentale bisogna ringraziare anche i cacciatori che macellano i capi abbattuti sul posto.
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