Manuale addestramento cucciolo - Di Enrico Giomarelli (Tosca del diamante)

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  • Manuale addestramento cucciolo - Di Enrico Giomarelli (Tosca del diamante)

    Addestramento cucciolo


    Che cosa è necessario insegnare ad un cucciolo/cucciolone? Ci sono una serie di addestramenti di base che un giovane cane, di qualsiasi razza: caccia, utilità, difesa, compagnia è utile conosca.
    Sono la corretta condotta al guinzaglio, il seduto, il terra ed il resta. Per i cani da caccia sono necessari il riporto e, specialmente per i cani polivalenti come il DD, il lavoro in acqua.
    Ricordiamo sempre che ogni cucciolo è diverso dall’altro e pertanto nell’addestramento è sempre necessario tener presente le caratteristiche peculiari del cane, tarando il sistema addestrativo e le tempistiche ai vari soggetti.
    Vediamo ora la corretta condotta al guinzaglio. Il cane, tenuto sulla sinistra del conduttore deve sempre rimanere all’altezza del ginocchio, senza mai superarlo. Al comando “Piede” o “Fuss” faremo avanzare assieme a noi il cucciolone. Per rendere più semplice l’esercizio terremo il cane tra noi ed una recinzione od un muro, che impedisca al soggetto di allontanarsi lateralmente. Faremo alcuni passi, tenendo il cane al guinzaglio piuttosto corto per impedirgli di sopravanzarci. Faremo alcuni passi, quindi ci fermeremo per alcuni secondi trattenendo il cane e poi riprenderemo il movimento. Andremo avanti così finché il cane non avrà imparato a rimanere al nostro fianco. Una serie di sedie da giardino, allineate ad una certa distanza le une dalle altre ci permetteranno uno slalom, molto utile per abituare il cane al “Piede”. Eventualmente, tenendo il guinzaglio con la mano destra, ma sempre col cane sulla sinistra, useremo la mano libera per offrirgli un piccolo premio ed invogliarlo a seguirci correttamente. Comunque alla fine di ogni esercizio un premio è importante.

    Il Seduto. Uno dei primi esercizi da fare col nostro allievo è il “Seduto” o “Sitz”.
    Tenendo nella mano destra alcuni pezzetti di würstel o formaggio o altro cibo appetito dal cane, presenteremo la mano stessa, chiusa a pugno, davanti al muso del cucciolone. Alzando la mano e portandola in avanti l’allievo tenderà ad alzare la testa ed a sedersi. Per facilitare la cosa possiamo fare l’esercizio tenendo il cane contro un angolo di una stanza o di una recinzione, in modo che non possa indietreggiare e/o aiutandolo con la sinistra che preme sul groppone. Naturalmente tutto dopo avere pronunciato con voce ferma e chiara l’ordine “Seduto” o “Sitz”

    Il Terra. Il cane viene prima messo al “Seduto”, quindi, tenendo la mano chiusa a pugno e contenente un premio davanti al suo muso, la abbasseremo lentamente verso terra al comando “Terra” o “Platz”. Il cane annusando il contenuto della nostra mano abbasserà il corpo per seguirne l’odore fino a sdraiarsi sul terreno. Ripeteremo più volte l’esercizio, a quel punto cercheremo di tenere il più a lungo possibile il cane nella posizione di “Terra”, tenendo la sinistra premuta contro la sua schiena. Come tutti gli esercizi va ripetuto 10,100,1000 volte finché il cucciolone non lo avrà imparato alla perfezione.

    Il Resta. Uno dei comandi più importanti nell’addestramento di un cane. Un comando che, oltre ad essere fondamentale per l’esecuzione di molti esercizi, può risolvere egregiamente una moltitudine di situazioni.
    Se il cane esegue bene il “Resta” potremo essere liberi di muoverci e fare qualsiasi cosa mentre il nostro allievo rimarrà sempre nella posizione in cui lo avremo messo. Dallo stare a tavola in compagnia senza il cane tra i piedi, alla possibilità di addestrarlo ai riporti senza che ci venga dietro mentre eseguiamo una traccia, dallo stare seduto tranquillo mentre carichiamo o scarichiamo la macchina, a non infastidire gli altri cani mentre stiamo facendo un addestramento con più soggetti.
    Si inizia mettendo il cane seduto di fronte a noi, teniamolo ancora col guinzaglio agganciato, quindi indietreggiamo di un passo e, aprendo bene la mano destra davanti al cane, pronunciamo il comando “Resta” o “Bleib”, cerchiamo di far stare il cane in quella posizione per alcuni secondi, quindi ci avviciniamo e lo premiamo, pronunciando le parole “bravo Resta (o Bleib)”, se si muove lo rimettiamo dove era.
    Eseguiamo questo esercizio molte volte finché non siamo sicuri che il cane non si muova, quindi cominciamo a spostarci di alcuni passi alla sinistra e alla destra. Questa “Oscillazione” viene ripetuta decine di volte, in più sedute, fino ad arrivare ad un giro completo intorno al cane. Uno dei momenti più difficili è quando giriamo alle spalle del cane, forse questi cercherà di muoversi dalla posizione dove lo abbiamo messo, allora interverremo per correggerlo. Quando il cane rimane al “Resta”, anche girandosi leggermente ma tenendo la posizione, mentre eseguiamo un giro completo attorno a lui, l’esecuzione dell’esercizio è ormai a buon punto.
    Allora, dopo aver messo il cane al “Resta”, ci allontaniamo e ci nascondiamo, sempre tenendo sotto controllo l’allievo. All’ inizio staremo nascosti solo per una decina di secondi, nel caso il cucciolone dovesse alzarsi, interverremo decisi con un “No” e lo rimetteremo nel punto esatto da dove si è mosso. Successivamente aumenteremo il tempo in cui stiamo nascosti, facendo sempre tutto in maniere graduale. Se abbiamo già testato il cane sullo sparo possiamo esplodere anche un colpo in aria con la scacciacani e osservare la reazione del cane.
    Questi esercizi possono essere eseguiti anche in giardino o in uno spazio vicino casa ma, in ultimo, dovremo portare il cucciolone in una zona a lui sconosciuta o, comunque, non frequentata abitualmente. Metteremo il cane al “Resta” e ci allontaneremo sparendo alla vista. Le reazioni del cane sono diverse quando si trova da solo in un posto non abituale, spesso anche l’allievo che si comporta bene in giardino, quando si trova in un luogo sconosciuto può avere comportamenti scorretti e alzarsi per raggiungere il conduttore che si allontana. Pertanto è necessario eseguire sempre tutto per gradi, quindi ci allontaneremo tenendo d’occhio il cane, ma senza voltarci, staremo nascosti per poche decine di secondi le prime volte fino ad arrivare anche a 5/10 minuti.
    Controlleremo il comportamento del cane da lontano, nascosti tra i cespugli o dietro gli alberi, magari anche con l’aiuto di un binocolo, osserveremo le sue reazioni senza essere visti. Ricordiamoci che se il cane commette una scorrettezza e si alza è necessario intervenire immediatamente, ripetere l’esercizio finché non sarà eseguito in maniera soddisfacente. Quindi è opportuno non esagerare con il tempo il cui il cucciolone rimane da solo. E’ utile in questi casi portarsi dietro lo zaino e lasciarlo per terra, metteremo il cane al seduto o al terra vicino allo zaino, daremo il comando “Resta” e ci allontaneremo. Al ritorno, anche se avremo per alcuni minuti perso di vista il cane sapremo se si è mosso o meno avendo come punto di riferimento lo zaino. E’ bene tornare sempre dalla parte opposta a quella da dove ci siamo allontanati.
    Se è periodo di caccia, o se lo portiamo in una zona di addestramento con sparo, è utile, quando saremo scomparsi alla sua vista, sparare un colpo in aria col fucile, sempre facendo attenzione al comportamento dell’ allievo.
    Quando il cane si comporterà correttamente durante questi esercizi avremo fatto un grosso passo in avanti nel suo addestramento.

    Addestramento allo sparo. Il cucciolone è portato in uno spazio aperto, viene messa una quaglia tra l’erba, quindi sfruttando il vento nel migliore dei modi, ovvero avendocelo in faccia, conduciamo il cucciolone sul selvatico.. Probabilmente fermerà l’animale prima di farlo involare e di conseguenza inseguirlo a fondo. A questo punto, quando il cane sarà impegnato nell’inseguimento e si troverà ad alcune decine di metri da noi esploderemo un colpo con la scacciacani ed osserveremo la reazione del cucciolone. Se non proverà timore ma sarà indifferente o magari incuriosito potremo riprovare un’altra volta senza esagerare. Più avanti lo scioglieremo in campo e quando sarà ad una certa distanza impegnato nella cerca spareremo un colpo col fucile da caccia.

    Il Riporto. La corretta tenuta del Riportello. Esercizio da non effettuare prima del quinto mese di età, in quanto non avendo ancora completato la dentizione il cucciolo potrebbe sentire dolore o fastidio tenendo forzatamente in bocca il Riportello e questo potrebbe essere controproducente per la comprensione e la corretta esecuzione anche in futuro. Pertanto, raggiunta l’età giusta, procediamo mettendo il cane seduto, quindi prendiamo il Riportello e glielo facciamo abboccare al comando “Porta” o “Apport” Le prime volte cercherà di divincolarsi, di sputarlo, teniamo sempre il cane col guinzaglio attaccato al collare in maniera da evitare che si alzi e scappi via. Dobbiamo obbligarlo a tenere il Riportello in bocca, armiamoci di una grande pazienza e, tenendo una mano sotto il mento del cane, aiutiamolo in questa fase. Quando lo tiene anche per pochi secondi diamo l’ordine “Lascia” o “Aus” e facciamoci consegnare il Riportello. Non pretendiamo, le prime volte, che il cane tenga il Riportello troppo a lungo, quindi facciamocelo consegnare prima che lo sputi. Per fare questo è necessario cercare di capire il nostro allievo, anticipando le sue reazioni. Premiamolo sempre dopo la consegna del Riportello a comando, mai se lo sputa senza l’ordine “Lascia” o “Aus”.
    Per imparare a tenere correttamente il Riportello in bocca e lasciarlo a comando ci possono volere anche diverse settimane, non pretendiamo di accelerare i tempi, sedute brevi non oltre i 5 /7 minuti per il lavoro col Riportello
    È sempre utile iniziare una seduta di addestramento con un po’ di condotta al guinzaglio, qualche Seduto, Resta, quindi passare ai Riporti, il cane capisce che sta per iniziare una seduta di lavoro, si “inquadra” meglio ed interagisce meglio col conduttore, comunque, complessivamente non superare i 15/20 minuti.
    Quando il cane avrà imparato a tenere il Riportello in bocca da seduto e a lasciarlo al nostro ordine, continuiamo per un po’ di tempo con la ripetizione di questi esercizi, quindi passeremo al Riporto vero e proprio. Mettiamo il cane al “Seduto” quindi gli facciamo abboccare il Riportello ci allontaniamo di alcuni passi e diamo il comando “Porta”, facendo segno al cane di avanzare verso di noi. Usiamo la corda lunga per impedire al cucciolone di allontanarsi col Riportello o fare altre scorrettezze.
    Se il cane rimane seduto possiamo aiutarci con la corda per farlo muovere, ma attenzione che non lasci cadere il Riportello. Se il cane si avvicina col Riportello lo metteremo al “Seduto”, aiutandoci anche col gesto della mano, quindi daremo l’ordine “Lascia” o “Aus” a questo punto lodi e premio.
    Non esageriamo, le prime volte, con la ripetizione di questo esercizio, 4 o 5 volte sono sufficienti, anche meno, se il cucciolone lo esegue bene chiudiamo la seduta di addestramento in bellezza, ricordiamoci che bisogna sempre finire il lavoro con l’ esecuzione ben fatta dell’ esercizio perché questo rimane nella memoria del cane. E’ opportuno, quando il cane è seduto col Riportello in bocca, abituarlo a muovere le mani davanti a lui, toccare il Riportello a sinistra e a destra, toccarlo sotto la gola, questi non dovrà mai lasciare il Riportello fintanto che non riceverò l’ordine.
    Può essere utile portare il cane al guinzaglio col Riportello in bocca, questo serve ad aumentare il tempo in cui l’allievo trattiene il Riportello stesso.
    Quando il cucciolone eseguirà bene l’esercizio di tenere da seduto il Riportello in bocca e, al comando “Porta” o “Apport” alzarsi, venire verso di noi, sedersi e consegnare a comando potremo passare al livello successivo.
    Metteremo il cane al “Seduto”, daremo il comando “Resta” o “Bleib” e ci allontaneremo di una decina di metri, poseremo a terra il Riportello, stando sempre ben visibili all’allievo, quindi torneremo e daremo il comando “Porta” o “Apport”. Il cucciolone dovrà partire spedito, abboccare il Riportello, tornare sollecito verso di noi, sedersi e consegnare a comando.
    Per i primi tempi continueremo ad usare anche la corda lunga per evitare scorrettezze poi difficili da correggere.
    A poco a poco aumenteremo la distanza tra il cane al Resta e il luogo dove depositeremo il Riportello, toglieremo anche la corda lunga ma faremo ripetere questo esercizio per settimane.
    Quando avremo la certezza della corretta esecuzione dell’esercizio porteremo il cucciolone in campagna, lo Metteremo al Resta quindi ci allontaneremo, sparendo alla sua vista tra gli alberi o i cespugli, all’ inizio’ di 70/80 metri, poseremo il Riportello, torneremo e daremo l’ordine “Porta” o “Apport”.
    Il cucciolone si indirizzerà verso il luogo da dove ci ha visto ritornare e si aiuterà col naso, seguendo l’odore dei nostri passi, per ritrovare il Riportello. Dovrà tornare sollecito, sedersi e consegnare a comando.
    Piano piano possiamo arrivare a posare il Riportello anche a 200/300 metri dal cane, in una zona di bosco dove, dopo poche decine di metri non possa più vederci. Magari muoviamo con i piedi, mentre camminiamo, le foglie e/o il terreno in modo da facilitare il compito del cane nel risalire l’emanazione rilasciata dai nostri passi, cerchiamo, al ritorno, di fare la stessa strada dell’andata per evitare di confondere il cane, ricordiamoci che non sta seguendo la traccia di un animale ferito ma solo quella dei nostri stivali.
    Riporto di selvaggina. Riporto su traccia.
    Non dimentichiamo che il cucciolone va portato a caccia, cioè con l’abbattimento del selvatico, solo quando esegue in maniera soddisfacente il Riporto, questo per evitare spiacevoli inconvenienti: cane che nasconde l’animale, che lo porta in giro, che non si fa più avvicinare ecc.
    Quindi, quando il cane eseguirà adeguatamente gli esercizi suesposti, potremo passare al riporto della selvaggina vera e propria. Un animale di Frigo o abbattuto di fresco con un altro cane, farà al caso nostro. Evitiamo le prime volte di pretendere che il giovane allievo riporti un fagiano maschio da un chilo e mezzo, usiamo una pernice, un colombo, una gallinella, comunque un animale di medie dimensioni. Facciamo eseguire il riporto da una distanza breve, mettendo la corda lunga al cucciolone. Anche cani che apparentemente eseguono l’esercizio col Riportello in maniera corretta, quando abboccano il capo di selvaggina, possono avere dei comportamenti diversi dal solito.
    Se l’allievo esegue correttamente il riporto aumentiamo gradatamente la distanza e togliamo la corda. Ci comportiamo come col Riportello, aumentando gradatamente la distanza, qua il tempo di apprendimento è sicuramente minore e pertanto potremo passare al riporto su traccia.
    Questo esercizio sarebbe opportuno eseguirlo aiutati da un amico che trascina un capo di selvaggina legata ad un cordino per un centinaio di metri facendo un angolo ottuso a circa metà percorso, lascia a terra l’animale e si nasconde ad una certa distanza. Noi avremo tenuto il cane in maniera tale da non assistere all’esecuzione della traccia, quindi, tenendolo con un guinzaglio a sgancio rapido, ci avvicineremo al punto di inizio della traccia, che sarà stato evidenziato lasciando un po’ di piume per terra vicino ad un segnale ben visibile a noi come un ramo piantato a terra o altro.
    Quando saremo nel punto segnalato il cane prenderà orma a terra e comincerà a seguire la traccia, noi lo accompagneremo per alcuni metri quindi lo sganceremo. Il cane dovrà risalire la traccia e riportare correttamente.
    Si può eseguire l’esercizio con un solo capo di selvaggina o con due, sarebbe meglio, con uno si esegue la traccia ma si lascia a terra il secondo. Eventualmente anche l’altro ad una decina di metri prima di nascondersi.
    Possiamo fare tutto da soli senza l’aiuto del compagno, se il cane esegue un Resta molto corretto possiamo lasciarlo ad una certa distanza in un luogo da dove non possa osservarci, fare la traccia tornare e prendere il cane, oppure lasciarlo in macchina se il luogo e la situazione lo consente.
    Le tracce alla fine dell’addestramento, dovrebbero essere eseguite con un fagiano od un’ anatra, comunque un capo di selvaggina di piuma su un percorso di 150/200 metri con un angolo ottuso e con un capo di selvaggina di pelo, coniglio, lepre o minilepre (evitiamo capi molto grossi e pesanti) su un percorso di 200/250 metri con due angoli ottusi.
    Ripetendo spesso questo esercizio il cane si abitua che alla fine della pista trova il Riportello e/o il capo di selvaggina e questo sarà molto utile per non farlo desistere, in futuro, quando dovrà eseguire riporti di selvaggina ferita allontanatasi di pedina anche per lunghe distanze e in zone molto ampie c con terreno difficile.

    Riporto dall’acqua.
    Quando il cane avrà imparato a riportare correttamente da terra passeremo ai riporti dall’acqua.
    All’inizio sarà sufficiente un Riportello galleggiante, meglio ancora uno di quelli in schiuma di lattice a forma di anatra.
    Faremo entrare in acqua l’allievo e mentre questi nuoterà, lanceremo, non visti, il Riportello oltre il cane. Appena il cucciolone avrà avvertito il rumore sull’acqua ed individuato il Riportello daremo l’ordine di riporto.
    Se abbiamo troppe difficoltà a fare entrare il cane in acqua metteremo il cane al seduto, lanceremo il Riportello in acqua ad una decina di metri, quindi daremo il comando di riporto. Il cucciolone dovrà entrare in acqua, nuotare fino al Riportello, abboccarlo e tornare a riva verso di noi. Questo metodo è più semplice ma fa sì che l’allievo associ il riporto dall’acqua alla nostra azione di lancio del Riportello e questo potrebbe in parte ostacolare l’apprendimento dei successivi esercizi finalizzati alla entrata in acqua a comando.
    Uscendo dall’acqua non dovrà scrollarsi, ma sedersi e consegnare a comando.
    Per impedire che il cane si scrolli prima della consegna è utile rimanere vicino alla riva, in prossimità del punto in cui il cane arriverà nuotando. Mentre uscirà dall’acqua ci faremo in avanti, costringendolo a sedersi il più rapidamente possibile ed evitando così di scrollarsi l’acqua di dosso. A poco a poco potremo arretrare leggermente in maniera da ottenere un riporto corretto anche al di fuori del bagnasciuga.
    Più avanti lanceremo il Riportello a distanze maggiori. Potremo anche lanciare il Riportello in mezzo allo specchio d’acqua utilizzato per l’esercizio, quindi legare il cane e portarlo su una delle altre sponde e da qui mandarlo al Riporto.
    L’esercizio verrà in un secondo momento eseguito con un’ anatra morta. Cane al seduto, resta, lancio dell’anatra nel laghetto, comando di riporto. Quando il cucciolone sarà entrato in acqua e nuoterà verso l’anatra, spareremo un colpo in acqua in direzione dell’anatra , stando bene attenti a non colpire l’allievo. Il cane non dovrà avere esitazioni, dovrà abboccare e tornare per completare il riporto correttamente.

    Entrata in acqua a comando.
    Quando l’allievo si sarà sufficientemente impratichito passeremo ad insegnare l’entrata in acqua a comando.
    Questo esercizio va fatto con un aiutante. Mentre noi terremo il cane seduto coprendogli gli occhi o comunque impedendogli di vedere la scena, il nostro compagno lancerà in acqua il Riportello.
    Il cucciolone sentirà solo il tonfo sull’acqua, quindi lo sganceremo al comando porta. Il cucciolone vedrà le acque increspate nel punto di caduta del Riportello e si indirizzerà in quella direzione recupererà e riporterà. Più avanti terremo coperti gli occhi del cane per un tempo maggiore, fino a che l’acqua si sia nuovamente appiattita. Solo allora daremo il comando di riporto. Con questo sistema, ripetuto molte e molte volte il cane imparerà ad entrare in acqua a comando.

    Con questo si può considerare finito l’addestramento alla educazione di base ed ai riporti, quando lo porteremo a caccia, un soggetto che esegue in maniera soddisfacente quanto suesposto, ci darà delle grosse soddisfazioni per la completezza della sua educazione venatoria.

    Ultima modifica Massimiliano; 03-02-25, 09:02.

    • Andy
      #1
      Andy commenta
      Modifica di un commento
      Buongiorno Sig. Massimiliano, grazie per le importanti informazioni ... stavo proprio pensando ad un Bracco italiano

    • pbgn70mf
      #2
      pbgn70mf commenta
      Modifica di un commento
      Da applausi la spiegazione…

    • topi loreno
      #3
      topi loreno commenta
      Modifica di un commento
      molto ben dettagliata la spiegazione degli esercizi.
    L'invio di commenti è disabilitato.

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