vorrei condividere con voi una brutta vicenda di cui sono stata protagonista nei giorni passati e mi piacerebbe avere un vostro giudizio sulla questione.
La storia è questa. Su Facebook sono iscritta ad un paio di gruppi che si dedicano alla cura dei cani abbandonati o maltrattati. Tra i vari annunci, mi ha colpito quello relativo alla proposta di adozione di una cavalier king charles spaniel di circa tre anni (coetanea della mia Diana) la quale, dopo essere stata spremuta come un limone dall'allevatore con continue cucciolate, cerca casa per non finire in canile, http://www.baubau.eu/modules.php?nam...ewtopic&p=4546.
"Brutta storia", penso subito; così mi faccio due conti (perché ho anche l'adozione a distanza di Sansone, un cane molto anziano di cui mi sono fatta carico) e, valutando il fatto che viene chiesta la sterilizzazione a carico dell'adottante, decido che si può fare.
Contatto subito la volontaria del canile di Roma, che è la referente, e le prospetto la possibilità di adozione, previa verifica della compatibilità caratteriale di Diana e Greta. Non voglio fare la solita guastafeste, ma poiché non ho un giardino e le due si troverebbero a dividere uno spazio unico e totalmente ad appannaggio di Diana, voglio essere sicura che non litighino e non si stressino entrambe.
La tipa appare subito un po' vaga, io tiro corto dicendole che la chiamerò lunedì (ieri) per parlare di persona. La chiamo difatti e sapete che succede? Che questa mi tira fuori tutta una paternale sui cani abbandonati che sono nei canili; poi mi dice che ho l'accento del sud e che quindi dovrei andare a vedere la situazione dei canili da quelle parti (sì, ma vivo da vent'anni a Roma). Quando poi sente che vorrei far fare una cucciolata alla mia, mi prendo dell'incoerente ed egoista, perché i cuccioli di Diana vanno a togliere il posto ai breton che sono in canile. Dopo un quarto d'ora di delirio, decido che ne ho abbastanza e chiudo.
Inevitabile però qualche considerazione, che ho anche scritto alla signora senza avere risposta:
1. il cane in questione non è adottabile, per lo meno non lo è senza lasciare un "regalino" alla volontaria che ha avuto il compito di "metterla all'asta";
2. ho sentito diversi racconti sulla difficoltà di poter scegliere al canile il cane che davvero vuoi: si liberano volentieri di soggetti anziani, malati o comunque di scarso valore commerciale;
3. il randagio è un affare, perché se non ci fossero cani abbandonati da gestire in canili finanziati di cosa vivrebbero questi signori?
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ovviamente è scorretto. Però questo episodio, insieme a tanti che conosco, proiettano una luce sinistra sulla onestà di alcuni operatori.
Ciao,
Linda Elena
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