Scusate amici del forum, permettetemi di ringraziare pubblicamente questo storico marchio che per quasi quarant’anni mi ha garantito una felice“convivenza”, con due sue ottime doppiette, senza darmi nessun problema, ne meccanico ne di nessun altro genere, anzi tutt’altro solo tante belle ed emozionanti soddisfazioni.
Sono cresciuto venatoriamente con una Roma 6 classica e solida doppietta, cal. 12, bigrillo, canne da 71, strozzature tradizionali: 3-1, con buoni legni non di radica scelta, ma comunque belli.
Sono particolarmente legato a quell’ arma e ne conservo dei ricordi bellissimi legati alla mia gioventù e alle emozioni dei primi selvatici presi, mi ha dato delle soddisfazioni bellissime, sia per quei tiri “miracolosi” sia per le indimenticabili cacciate oggi purtroppo irripetibili, per esempio quelle ai tordi nel mese di marzo….. o le aperture a metà agosto…..o le cacciate in quelle zone “buone” che frequentavo con profitto e che oggi sono sparite sotto il cemento, è stata per molti anni una fedele compagna, ora fa bella mostra di se nella fuciliera, ma la curo costantemente come qualcosa di unico di speciale….più per voglia di cambiare che per altro la sostituii con una doppietta dedicata, ma comunque sempre Bernardelli, una Hemingway,del 1990, doppietta elegante, snella, leggera e nello stesso tempo molto robusta, rapida nel brandeggio e veloce nel puntamento, con canne corte e larghe, tutte caratteristiche che a mio giudizio e per esperienza diretta la rendono “micidiale”per chi come me tira d’istinto, nelle cacce con il cane da ferma e in tutte quelle che richiedono tiri a breve e media distanza. Sono talmente entusiasta di quest’arma che a distanza di vent’anni non penso assolutamente di cambiarla .
Possiedo anche altri fucili, ma li ho sempre paragonati alle scappatelle extraconiugali…... Indubbiamente le due doppiette sono state le protagoniste assolute della mia vita di cacciatore e certamente hanno fatto la differenza ….. per me ma credo anche per molti altri felici possessori.
Per tutto questo, grazie ancora Bernardelli!
Scusate amici se mi sono dilungato troppo.
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Sono cresciuto venatoriamente con una Roma 6 classica e solida doppietta, cal. 12, bigrillo, canne da 71, strozzature tradizionali: 3-1, con buoni legni non di radica scelta, ma comunque belli.
Sono particolarmente legato a quell’ arma e ne conservo dei ricordi bellissimi legati alla mia gioventù e alle emozioni dei primi selvatici presi, mi ha dato delle soddisfazioni bellissime, sia per quei tiri “miracolosi” sia per le indimenticabili cacciate oggi purtroppo irripetibili, per esempio quelle ai tordi nel mese di marzo….. o le aperture a metà agosto…..o le cacciate in quelle zone “buone” che frequentavo con profitto e che oggi sono sparite sotto il cemento, è stata per molti anni una fedele compagna, ora fa bella mostra di se nella fuciliera, ma la curo costantemente come qualcosa di unico di speciale….più per voglia di cambiare che per altro la sostituii con una doppietta dedicata, ma comunque sempre Bernardelli, una Hemingway,del 1990, doppietta elegante, snella, leggera e nello stesso tempo molto robusta, rapida nel brandeggio e veloce nel puntamento, con canne corte e larghe, tutte caratteristiche che a mio giudizio e per esperienza diretta la rendono “micidiale”per chi come me tira d’istinto, nelle cacce con il cane da ferma e in tutte quelle che richiedono tiri a breve e media distanza. Sono talmente entusiasta di quest’arma che a distanza di vent’anni non penso assolutamente di cambiarla .
Possiedo anche altri fucili, ma li ho sempre paragonati alle scappatelle extraconiugali…... Indubbiamente le due doppiette sono state le protagoniste assolute della mia vita di cacciatore e certamente hanno fatto la differenza ….. per me ma credo anche per molti altri felici possessori.
Per tutto questo, grazie ancora Bernardelli!
Scusate amici se mi sono dilungato troppo.
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