Poco tempo fa ho visitato Panama, paese veramente bello specialmente da un punto di vista naturalistico, la flora è molto rigogliosa e la giungla è un opera d'arte della natura, veramente meravigliosa e io non ho le abilità letterarie per descriverla degnamente.
Altra protagonista è la fauna, sia di mare che di terra, ho visto animali che fino ad allora avevo visto solo nei documentari, il mio stupore e curiosità in certi momenti sono esplosi fino alla meraviglia.
Nel bel mezzo della vacanza è venuto anche il COVID a farmi visita...ma amen...sto bene ed è andato tutto bene.
Beniño l'ho incontrato a Cambutal, una spiaggia lunga non so quanti KM, quasi completamente selvaggia, dove la pesca è l'attività di sostentamento degli abitanti (ho mangiato un tonno appena pescato che è stata la pietanza di mare migliore della mia vita).
Ero alla ricerca di frutta, ma immaginate un bresciano ai tropici che guarda la frutta sulle piante della giungla, non avevo la minima idea di che frutta fosse...quindi non mi sono fidato a raccogliere nulla, in aggiunta a questo avevo preso una brutta distorsione alla caviglia e avevo bisogno di una stampella (non riuscivo ad appoggiarla) e c'era questo signore con un macete intento a sfoltire delle fronde e molto gentilmente da una ramo mi ricava una stampella a forma Y e mi offre della frutta appena raccolta.
Beniño, signore con una certa regalità accompagnata a pura semplicità, era scortato da due cani "segugiformi" tra l'altro anche belli, neri con focature rosse, ma ad uno di questi mancava una grossa porzione di pelle e fibra muscolare tra il ginocchio e il piede della zampa posteriore sinistra, nonostante la vasta ferita non aveva un minimo di infezione, anzi era molto pulita e sulla via della guarigione.
Mentre degustavo della frutta seduto accanto a Beniño, con il mio scarso spagnolo (con forte accento bresciano) gli chiedo cosa sia successo al suo cane e Beniño con tutta la calma del mondo mi risponde "caimanos" ( Caimano, una sorta di alligatore lungo sui 2 metri)
Ma come?!?! Come è successo? sono state le mie domande successive, il buon Beniño mi risponde "Cazando" (cacciando); prima ancora di fare la domanda successiva vista la mia esplosione di curiosità la mente ha iniziato a fantasticare, mi immaginavo cacciare nella giungla cosa significhi e purtroppo resterà ancora nelle fantasie, almeno per un po'...poi chissa il futuro cosa riserverà.
Beniño mi ha spigato che le iguane vanno cacciate con i segugi, vanno sul terreno per bere e spostarsi da pianta a pianta ( a volte mangiano anche la frutta sul terreno) ma il loro rifugio sono le piante; il segugio segue le tracce di odore nella giungla e latra sempre più intensamente fino all'arrivo della pianta su cui si rifugia l'iguana, e allora entra in gioco Beniño che deve innanzi tutto capire dove è l'iguana sulla pianta ( e credetemi che è tutto meno che semplice), una volta individuata carica il suo cal.28 mira e...
L'iguana per Beniño è un cibo sopraffino, speciale, non è un cibo solo per saziarsi, lui me l'ha consigliata lessata e poi fatta in stufato, una sorta di spezzatino... ma quando ha capito che se anche sono cacciatore le iguane non ci sono da me ha risposto con una smorfia di delusione; però è cambiata velocemente in un sorriso accompagnato da stupore quando gli ho raccontato la mia caccia con il cane da ferma, il caso di dire che il mondo è bello perchè vario e credetemi che fa molto strano vedere lo stupore sul suo viso mentre gli racconti un tipo di caccia che in Europa è tra i più comuni.
Sono molto grato di aver incontrato Beniño, persona speciale, purtroppo non ho una foto, non volevo metterlo a disagio, però vi lascio sotto una foto del cielo notturno a Cambutal, il cielo sotto cui riposa il cacciatore di iguane.
P.s. foto fatta con telefono, nessun telescopio, immaginate ad occhio nudo.
P.P.S. scusate errori o frasi non ben costruite, ho scritto molto velocemente.

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