Mi spiego meglio.
40 anni di licenza da migratorista senza cane, salvo un brevissimo periodo della mia vita venatoria dove però l'amico a 4 zampe era più che altro per operazioni di riporto e vagante non specialistica, ora sono nel periodo di crescita venatoria del mio bracco di 2 anni. Ho una casa nel reatino immersa nelle montagne tra il terminillo ed i monti della laga. Domenica passata decido di portare la Bracca a fare un giro proprio sulle montagne che mi permettono di uscire dall'uscio di casa e subito immergermi in terreno venabile una volta ( tanto tempo fà ) regno di starne e quaglie. Già alle prime luci sentivo i classici segugi alle prese con qualche passata di lepre e così, attendo che il conduttore si allontani ed inizio anch'io a far sgambare il cane. I 2 segugi di cui avevo percepito prima il fragore della canizza andavano a mille, comparivano e sparivano sulla montagna di sassi e ginepri. non appena mi addentro sulla montagna, ben distante comunque dal conduttore, che rimaneva un puntino rosso sulla sommità del colle, uno dei 2 segugi, all'apparenza giovane, si fiondava sul mio cane per poi correre verso il compagno e la mia canina appresso presa forse dalla provocazione. Subito richiamata comunque la bracca tornava da me e proseguivo così in senso opposto dalla direzione che il conduttore stava prendendo. Tra me ed il conduttore dei segugi c'erano sicuramente non meno di 4/5 cento metri, ma i suoi cani comparivano e sparivano di continuo macinando a destra, manca sopra e sotto km e km e spesso avvicinandosi anche al mio di cane che però sembrava cominciare ad interessarsi più della cerca che dei colleghi. Quando c'è stato il primo ed unico contatto tra il mio e altrui ausiliare ho sentito il conduttore urlare e non sapevo se ce l'aveva con me o con i suoi cani. Io ho mantenuto distanze enormi e direzione opposta al tizio, ma i cani no.
Ora mi chiedo, vista la mia totale inesperienza, come bisogna comportarci nel rispetto di chi, prima di me ha sciolto i cani ?
Grazie
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