Caccia agli acquatici dal campo

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  • Giostraio
    Ho rotto il silenzio
    • Mar 2020
    • 21
    • Etruria

    #1

    Caccia agli acquatici dal campo

    Intenderei provare a praticare la caccia agli acquatici ma senza buttarmi a capofitto nell’universo dei chiari e delle botti e di tutto il caravanserraglio annesso e connesso; Un debutto da zero in tale contesto sarebbe per me un passo troppo azzardato e non solo per l’aspetto dei costi.
    Considerato che, come cacciatore, non ho mai sofferto da ansia per mancato riempimento del carniere, mi accontento anche di poco.
    So che la caccia alle anatre al campo è una cosa fattibile a patto che ci sia un movimento di passo non troppo occasionale quindi, premesso ciò, si comincerebbe con l’allestimento a terra di una consistente batteria di stampi disposti con adeguata strategia e potenziato con uno o più mojo ad ali rotanti.
    L’impresa più ardua poi, dovrebbe essere quella di riuscire a soffiare in quel benedetto richiamo senza sputar pernacchie.
    Nell’area che avrei individuato per qualche possibile appostamento esistono una dozzina di chiari disposti lungo un’asse di una trentina di chilometri alimentato da un canale il cui deflusso è talmente lento e basso da considerarsi quasi stagnante mentre nelle aree ai lati dello stesso permangono un certo numero di laghetti artificiali spesso circondati ai bordi da vegetazione arborea o cespugliosa.
    Penserei di appostarmi nelle vicinanze di uno di questi ma rispettosamente ben lontano dai chiari quali “presidi di monopolio”, ci mancherebbe…
    Alla luce di questi presupposti, vorrei sapere se l’ambiente descritto possa essere considerato, seppur modestamente, produttivo.
    Raccolgo ogni parere/suggerimento da chiunque pratichi questo tipo di tesa agli acquatici.
    Grazie a tutti.
  • lacopo giuseppe
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2014
    • 5614
    • roma
    • setter

    #2
    Premetto che non è il mio tipo di caccia, però da esperienza accumulata mi permetto di dire che in tutte le cacce ci vuole oltre l’ambiente idoneo anche le condizioni climatiche, che io non ravviso da molti anni, poi come ti ho detto le mie parole lasciano il tempo che trovano. Comunque tanti auguri è una caccia che mi ha sempre affascinato.

    Cari saluti

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    • fabio d.t.
      Moderatore caccia alla migratoria
      • Jul 2012
      • 1076
      • Roma
      • Bracco Italiano - Cora

      #3
      Buongiorno caccio acquatici da oltre 20 anni, ma premetto che non pratico la caccia al campo però frequento chi la pratica. Inanzi tutto la caccia al campo è rivolta esclusivamente alle anatre germanate che amano frequentare campi di mais trebbiati con buona presenza di pastura. Prerogativa è la perlustrazione del territorio alla ricerca appunto delle pasture che dovranno essere " vergini ", ovvero non oggetto di precedenti disturbi venatori. La presenza o meno di chiari in zona non indica maggiore probabilità di successo, anzi tutt'altro, visto l'enorme furbizia delle germanate che una volta sentite le prime " botte " , si guardano bene nel frequentare le stesse zone se non per la pastura notturna per poi rifugiarsi a giorno in qualche sito tranquillo. Io inanzi tutto cercherei appunto un sito tranquillo, sicuramente bandito alla caccia ( oasi, parchi, fondi chiusi ecc. ) e da lì partire nell'osservare direzione di partenza all'alba o arrivo al tramonto, sempre che negli stessi siti le nostre amiche non abbiano pastura ed habitat idoneo a renderle restie per spostamenti in zone disturbate. Quindi cercherei anche proprio le vere pasture e trovarle sarebbe come fare bingo, cercando tra le stoppie di mais. Si allestisce un capanno temporaneo con gioco di stampi da terra e mojo .... i fischi fanno il resto.
      Nel nord Italia questa tipologia di caccia stà prendendo piede, vista la vastità delle pianure coltivate a mais e vista anche l'esplosione numerica dei contingenti di anatre germanate grazie anche ai continui lanci nelle aziende vallive private ed afv varie. Le condizioni climatiche ideali saranno sempre quelle che mettono in ala gli acquatici, la pioggia soprattutto potrebbe creare nelle stoppie acquitrini ancora più attrativi, trattasi comunque di caccia rivolta ad uccelli " stanziali " e quindi non soggetta a condizioni climatiche favorevoli alla migrazione in generale anche se il freddo pungente mette frenesia alimentare.

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      • Giostraio
        Ho rotto il silenzio
        • Mar 2020
        • 21
        • Etruria

        #4
        Le tue indicazioni mi saranno utilissime ! Grazie Fabio

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