Considerato che, come cacciatore, non ho mai sofferto da ansia per mancato riempimento del carniere, mi accontento anche di poco.
So che la caccia alle anatre al campo è una cosa fattibile a patto che ci sia un movimento di passo non troppo occasionale quindi, premesso ciò, si comincerebbe con l’allestimento a terra di una consistente batteria di stampi disposti con adeguata strategia e potenziato con uno o più mojo ad ali rotanti.
L’impresa più ardua poi, dovrebbe essere quella di riuscire a soffiare in quel benedetto richiamo senza sputar pernacchie.
Nell’area che avrei individuato per qualche possibile appostamento esistono una dozzina di chiari disposti lungo un’asse di una trentina di chilometri alimentato da un canale il cui deflusso è talmente lento e basso da considerarsi quasi stagnante mentre nelle aree ai lati dello stesso permangono un certo numero di laghetti artificiali spesso circondati ai bordi da vegetazione arborea o cespugliosa.
Penserei di appostarmi nelle vicinanze di uno di questi ma rispettosamente ben lontano dai chiari quali “presidi di monopolio”, ci mancherebbe…
Alla luce di questi presupposti, vorrei sapere se l’ambiente descritto possa essere considerato, seppur modestamente, produttivo.
Raccolgo ogni parere/suggerimento da chiunque pratichi questo tipo di tesa agli acquatici.
Grazie a tutti.
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