azieda faunistico venatoria e agri turistico venatoria...

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Jonny_84
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  • Rossella
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    • Mar 2005
    • 14715
    • Gallia Cisalpina
    • Setter Inglese

    #16
    Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
    Vedo che tra provincia e provincia ci sono grosse differenze in Italia.

    Il glamour lo vedi comunque appena vai a caccia e se in una AFV qui da noi si trova un fagiano lanciato, il concessionario si sputtana alla grande con gli invitati , oltre che rischiare una grave sanzione, (alla seconda mi pare ci sia anche la revoca) in caso di visite degli omini in grigio...


    credo allora vari molto da zona a zona :-(
    Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

    http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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    • Dedoken
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2006
      • 2200
      • VIGEVANO, Pavia, Lombardia.

      #17
      Originariamente inviato da Rossella
      e le faunistiche in cui si fanno prove con selvatico abbattuto? magari prove con retriever che richiedono una vagonata di capi?
      però non capisco, basterebbe dichiararsi AATV e si potrebbe fare tutto ciò senza dare adito a "dubbi" ma forse sarebbe meno glamour

      Le prove a selvatico abbattuto sono nelle aatv,che, guarda caso sono confinanti alle afv, poi sui controlli quis custodiet ipsos custodes.
      When you fell in the foggy dew.

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      • Rossella
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        • Mar 2005
        • 14715
        • Gallia Cisalpina
        • Setter Inglese

        #18
        Originariamente inviato da Dedoken
        Le prove a selvatico abbattuto sono nelle aatv,che, guarda caso sono confinanti alle afv, poi sui controlli quis custodiet ipsos custodes.

        li fanno anche nelle afv... posso anche dirti dove :-)
        sia in provincia di pavia che in altre province lombarde...
        Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

        http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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        • Alessandro il cacciatore
          🥇🥇
          • Feb 2009
          • 20199
          • al centro della Toscana
          • Deutsch Kurzhaar

          #19
          Originariamente inviato da Dedoken
          Le prove a selvatico abbattuto sono nelle aatv,che, guarda caso sono confinanti alle afv, poi sui controlli quis custodiet ipsos custodes.

          Confinanti? da noi e' impossibile.
          I controlli sono fatti dalla Polizia Venatoria, dipendenti dalla Amm. Prov.le., che e' l'ente che rilascia le autorizzazioni per le AVF.
          E sono duri, credimi. Anche oltre il buon senso, a volte.
          Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 25-05-09, 16:21.
          Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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          • enrico
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            • Apr 2006
            • 7098
            • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
            • bracco italiano

            #20
            Ma come funzione nelle afv toscane entri pagando la giornata o paghi i capi abattuti?
            enrico

            le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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            • Rossella
              ⭐⭐⭐⭐
              • Mar 2005
              • 14715
              • Gallia Cisalpina
              • Setter Inglese

              #21
              Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
              Confinanti? da noi e' impossibile.
              I controlli sono fatti dalla Polizia Venatoria, dipendenti dalla Amm. Prov.le., che e' l'ente che rilascia le autorizzazioni per le AVF.
              E sono duri, credimi. Anche oltre il buon senso, a volte.


              sì qui le abbiamo anche confinanti...
              Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

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              • Alessandro il cacciatore
                🥇🥇
                • Feb 2009
                • 20199
                • al centro della Toscana
                • Deutsch Kurzhaar

                #22
                Originariamente inviato da enrico
                Ma come funzione nelle afv toscane entri pagando la giornata o paghi i capi abattuti?
                Nelle AFV senesi, perche' da provincia a provincia puo' cambiare lo stile, almeno in 4-5 che conosco non ce ne ' una che ti fa cacciare un giorno e via. Puoi' comprare una quota (costosa), se trovi chi te la vende. E a volte qualcuno deve accollarsi anche le spese del guardiacaccia (annuali!!!) per darti un'idea di grandezza del costo.

                Nelle turistiche venatorie (dove spari solo ad animali lanciati) ci sono varie possibilita': ma di solito usano quella di darti una zona e paghi per quella, poi puoi decidere quanti capi far lanciare, se poi ne prendi di piu' o di meno, sono fatti tuoi.

                Ti dico, per farti un esempio, che una AFV che ben conosco, abbatte in un anno meno di 100 fagiani di cui la meta' in un giorno (una specie di drive all'inglese)...altre due sono sugli stessi numeri di capi abbattuti, piu' qualche lepre (sempre con il contagoccie) e un po' di colombacci che sono quelli che si beccano tutta la voglia repressa di sparare.
                Questi esempi che ti portato sono il fiore all'occhiello della categoria.
                Mi domando pero' quanto potranno durare.
                Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                • marruca

                  #23
                  anche nella nostra di AFV nel viterbese,le quoti giornaliere un le fanno,solo quote sociali annuali che comprendono cacciate al cignale,migratoria e stanziale,ma dal 31 gennaio in poi neanche coi cani si può uscire più perchè nell azienda un cè la zona addestramento cani...comunque caro Alessandro,Siena è avanti anni luce confronto alle provincie!!Sia come mentalità che come gestione!

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                  • Po
                    ⭐⭐
                    • Jan 2007
                    • 781
                    • Pisa
                    • I miei super ex randagi: Nina - Gigia - Newky - Lady - Geremia - Levante . E poi Axel il Setter B/N

                    #24
                    Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                    Nelle AFV senesi, perche' da provincia a provincia puo' cambiare lo stile, almeno in 4-5 che conosco non ce ne ' una che ti fa cacciare un giorno e via. Puoi' comprare una quota (costosa), se trovi chi te la vende. E a volte qualcuno deve accollarsi anche le spese del guardiacaccia (annuali!!!) per darti un'idea di grandezza del costo.

                    Nelle turistiche venatorie (dove spari solo ad animali lanciati) ci sono varie possibilita': ma di solito usano quella di darti una zona e paghi per quella, poi puoi decidere quanti capi far lanciare, se poi ne prendi di piu' o di meno, sono fatti tuoi.

                    Ti dico, per farti un esempio, che una AFV che ben conosco, abbatte in un anno meno di 100 fagiani di cui la meta' in un giorno (una specie di drive all'inglese)...altre due sono sugli stessi numeri di capi abbattuti, piu' qualche lepre (sempre con il contagoccie) e un po' di colombacci che sono quelli che si beccano tutta la voglia repressa di sparare.
                    Questi esempi che ti portato sono il fiore all'occhiello della categoria.
                    Mi domando pero' quanto potranno durare.
                    Quella da te descritta è la realtà che incontriamo nei "nostri" territori e ovviamente mi riferisco a questa.
                    Gli esempi di una gestione così " strana" sarebbero tanti ma ho l'impressione che verrebbero presi come cronache Marziane.
                    Fuor di metafora anche in campo venatorio l'ottenere risultati ottimali comporta rigore programmatico , certosina pazienza e predisposizione alla rinuncia del tutto e subito.
                    La valutazione del sacrificio economico è argomento troppo vasto per essere affrontato alla leggera anche perchè ciascuno ,al di là delle proprie possibilità,ha priorità personali.
                    Sono convinto da sempre che non sia solo questione di quattrini !!
                    Paolo Malavasi

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                    • silvio roncallo
                      ⭐⭐⭐
                      • Dec 2006
                      • 5650
                      • genova, Genova, Liguria.
                      • spinone

                      #25
                      Originariamente inviato da Po
                      .....
                      Fuor di metafora anche in campo venatorio l'ottenere risultati ottimali comporta rigore programmatico , certosina pazienza e predisposizione alla rinuncia del tutto e subito.
                      E se questo puoi farlo in aziende private perchè non poterlo fare anche sul terreno cosiddetto "libero"? forse perchè la maggioranza di coloro i quali si fanno chiamare cacciatori non sono capaci a vedere più in là del fagiano lanciato alla mattina?

                      Originariamente inviato da Po
                      ....ciascuno ,al di là delle proprie possibilità,ha priorità personali.
                      Sono convinto da sempre che non sia solo questione di quattrini !!
                      verissimo, ma quanto costa una quota in AFV? e per che cosa?
                      silvio

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                      • Alessandro il cacciatore
                        🥇🥇
                        • Feb 2009
                        • 20199
                        • al centro della Toscana
                        • Deutsch Kurzhaar

                        #26
                        Ecco come si presenta la distribuzione dei vari istituti pubblici e privati per la gestione delle risorse faunistiche nella ATC 17 di Siena:




                        Le aree in marrone sono quelle "vocate" per il cinghiale: si trovano in territorio libero e si puo' cacciare il cinghiale solo con la forma della battuta: una squadra (minimo 30 partecipanti al dì) a cui e' stato assegnato una parte del territorio e ci caccia in via esclusiva.

                        Ecco cosa chiede la Provincia per il rinnovo della autorizzazione, fate attenzione al punto 7 ( quello che ho messo in grassetto): vuol dire che vengono ogni anno a controllare sia le culture, ma sopratutto fanno in censimento della selvaggina presente: se non si ha una certa densita'...in compenso si hanno da subito grossi problemi!!!

                        Per rinnovare l'autorizzazione di AFV, il titolare dovrà predisporre un piano di gestione ambientale e faunistica che contenga:
                        1) descrizione delle caratteristiche del territorio su cui viene a costituirsi l'azienda, ed in particolare:
                        a) ordinamenti colturali in atto:
                        b) impiego di prodotti chimici (qualità, quantità, tempi di impiego, tossicità);
                        c) grado di antropizzazione (nuclei, case sparse, tipologia e sviluppo della viabilità);
                        d) vegetazione naturale e spontanea;
                        e) risorse idriche;
                        2) redazione di una cartografia tematica sull'uso del suolo;
                        3) conseguente scelta della specie in indirizzo sulla base della valutazione delle caratteristiche dell'ambiente;
                        4) individuazione di eventuali fattori limitanti per la fauna selvatica;
                        5) stima delle specie animali selvatiche stanziali presenti in azienda, effettuata secondo una delle tecniche di più comune applicazione in campo faunistico venatorio. La tecnica impiegata sarà descritta in modo da ottenere omogeneità di giudizio e possibilità di confronto nel caso di controlli da effettuare in azienda;
                        6) progetto di recupero e valorizzazione ambientale, articolato in:
                        a) impianti e colture peri selvatici;
                        b) punti di alimentazione ed abbeverata;
                        c) adozione di tecniche colturali più idonee alla salvaguardia dei selvatici;
                        d) eventuale reimpianto di vegetazione naturale (es. siepi) secondo tecniche adeguate;
                        7) redazione del piano di assestamento e di prelievo. Il progetto di miglioramento ambientale e di potenziamento faunistico è verificato annualmente.
                        Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 26-05-09, 09:02.
                        Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                        • Dedoken
                          ⭐⭐⭐
                          • Sep 2006
                          • 2200
                          • VIGEVANO, Pavia, Lombardia.

                          #27
                          [QUOTE=Po;242854]Quella da te descritta è la realtà che incontriamo nei "nostri" territori e ovviamente mi riferisco a questa.
                          [/QUOTE]

                          Giustamente ti riferisci alla situazione senese che con alcune zone dell'Emilia ed alcune zone del piemonte costituiscono aspetti ben diversi dalla realtà del resto del paese.
                          Nel Pavese, che conosco meglio, la mancanza di organizzazione e di capacità di programmazione delle istituzioni preposte, la presenza di agricoltura intesiva e dei relativi trattamenti, la predisposizione al bracconaggio, anche organizzato in alcune zone, che caratterizza una certa parte degli sparatori, fanno sì che dopo poco tempo non si trovi più nulla.
                          I costi se nelle aatv, pagate le tasse di concessione, rientrano in fretta per le catture effettuate ( con gli ovvi problemi gestionali che ciascuna azienda può incontrare) nelle afv è ben diverso.
                          Per quanto riguarda le Aziende faunistico-venatorie, l'autorizzazione alla loro istituzione dovrebbe tenere conto, oltre che della tipica fauna alpina, della grossa fauna europea e di quella acquatica, così come indicato al comma 11 lettera a), dell'art. 38 della legge regionale, anche di altre specie appartenenti alla fauna regionale di particolare interesse.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>
                          Secondo le indicazioni di ordine gestionale suggerite dall'INFS, le Aziende faunisticovenatorie dovrebbero mirare a favorire l'insediamento sul territorio, la riproduzione naturale e l'incremento delle popolazioni selvatiche che in questi ambienti trovano l’habitat adatto.<o:p></o:p>
                          Questi obiettivi possono essere perseguiti principalmente attraverso la seguente serie di interventi di ripristino e miglioramento ambientale:<o:p></o:p>
                          _ incrementare la diversificazione ambientale, attraverso sia l'aumento degli incolti e delle colture a perdere per la selvaggina, sia l'inserimento, nell'ambito delle ordinarie rotazioni colturali, di piante coltivate particolarmente adatte;<o:p></o:p>
                          _ favorire modelli di gestione faunistica dei complessi forestali e vallivi compatibili con le situazioni ambientali locali;<o:p></o:p>
                          _ attuare un'agricoltura di tipo non intensivo;<o:p></o:p>
                          _ realizzare strutture artificiali di ricovero e alimentazione per la selvaggina.<o:p></o:p>
                          AI fine di favorire l'insediamento e l'incremento numerico di popolazioni naturali di fauna selvatica, si può ricorrere anche a modalità di prelievo programmato sulla base delle consistenze accertate.<o:p></o:p>
                          Relativamente al ricorso di eventuali iniziative di immissione artificiale finalizzate al ripopolamento, esse dovrebbero essere indirizzate esclusivamente al miglioramento di situazioni faunistiche molto degradate; tali attività devono, quindi, essere occasionali e limitate al periodo di tempo necessario alla ricostituzione di popolazioni stabili che si autosostengano.<o:p></o:p>
                          Ecco il motivo della costosità di certe aziende faunistico venatorie, su altre preferisco tacere.
                          When you fell in the foggy dew.

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                          • Alessandro il cacciatore
                            🥇🥇
                            • Feb 2009
                            • 20199
                            • al centro della Toscana
                            • Deutsch Kurzhaar

                            #28
                            Originariamente inviato da Po
                            Quella da te descritta è la realtà che incontriamo nei "nostri" territori e ovviamente mi riferisco a questa.
                            Gli esempi di una gestione così " strana" sarebbero tanti ma ho l'impressione che verrebbero presi come cronache Marziane.
                            Fuor di metafora anche in campo venatorio l'ottenere risultati ottimali comporta rigore programmatico , certosina pazienza e predisposizione alla rinuncia del tutto e subito.
                            La valutazione del sacrificio economico è argomento troppo vasto per essere affrontato alla leggera anche perchè ciascuno ,al di là delle proprie possibilità,ha priorità personali.
                            Sono convinto da sempre che non sia solo questione di quattrini !!
                            Sono d'accordo con te. Non e' solo una questione di quattrini, anche se rivestono un ruolo importante. E importatissime sono, come dici tu, "il rigore programmatico, la certosina pazienza e la predisposizione alla rinuncia del tutto e subito".
                            Credo comunque che su tutto influisca in modo considerevole sia l'habitat favorevole, sia la "cultura" sulla importanza della gestione faunistica che si esprime a tutti i livelli, da tutti gli attori che in essa hanno un ruolo.

                            Detto questo, quando ci sono riunioni sulla caccia, si assiste sempre a discussioni furibonde che minacciano di sfociare in duelli rusticani....
                            Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                            • silvio roncallo
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                              • Dec 2006
                              • 5650
                              • genova, Genova, Liguria.
                              • spinone

                              #29
                              Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                              ..... quando ci sono riunioni sulla caccia, si assiste sempre a discussioni furibonde che minacciano di sfociare in duelli rusticani....


                              ..... la cultura del "tutto e subito" ....
                              silvio

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                              • Po
                                ⭐⭐
                                • Jan 2007
                                • 781
                                • Pisa
                                • I miei super ex randagi: Nina - Gigia - Newky - Lady - Geremia - Levante . E poi Axel il Setter B/N

                                #30
                                Originariamente inviato da silvio roncallo
                                E se questo puoi farlo in aziende private perchè non poterlo fare anche sul terreno cosiddetto "libero"? forse perchè la maggioranza di coloro i quali si fanno chiamare cacciatori non sono capaci a vedere più in là del fagiano lanciato alla mattina?




                                verissimo, ma quanto costa una quota in AFV? e per che cosa?



                                Non so se siano la maggioranza o meno , ma credo proprio che per vanificare ogni tentativo sia sufficiente lo Zoccolo Duro costituito da prepotenti prevaricatori (ignoranti cicciai) secondo i quali tutto è dovuto perchè pagano la Licenza.


                                Come sai bene, può costare relativamente molto perchè ,comunque, ciascun Gestore attribuisce una valenza personale al risultato raggiunto.
                                Certamente non spende tanto in cartucce [:D].
                                Paolo Malavasi

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