Una cartolina a Berlusconi per la difesa della caccia
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Lodevole iniziativa...... ma sono dell'idea che non serva a niente, bisogna pensarci nelle urne......per una volta non votare!!!!!
Mi spiace ma io non la mando , sono stufo di essere preso per i fondelli...... la caccia vive e vivrà anche senza di me ed io vivo anche senza caccia..... forse meglio.....
Condivido in pieno..
...tranne l'ultima parte....[:-cry]senza caccia!!!
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Capisco lo sconforto, ma ricorda che chi ha cambiato le cose e' sempre stato colui che ha lottato, a volte con pochi mezzi e contro tutti, senza mai arrendersi. Ritirarsi dal campo non cambiera' mai le cose.Lodevole iniziativa...... ma sono dell'idea che non serva a niente, bisogna pensarci nelle urne......per una volta non votare!!!!!
Mi spiace ma io non la mando , sono stufo di essere preso per i fondelli...... la caccia vive e vivrà anche senza di me ed io vivo anche senza caccia..... forse meglio.....
Ci sono state minoranze che hanno ottenuto diritti dopo decenni di lotte. Anche noi, in quanto minoranza, abbia diritto alla nostra lotta per la riconquista di quella dignita' che ci si vuol togliere del tutto. E spesso e' la costanza della piccola goccia che scava la pietra, e non l'onda di piena.
---------- Messaggio inserito alle 07:20 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:19 PM ----------
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sono del parere di enrico.. tempo completamente perso!!! noi non decidiamo proprio un bel niente e non andro piu neanche a votare ..tanto ci mandi chi ti dovrebbe difendere e poi fa come gli pare!! il politico italiano e un voltagabbana naturale....Ci sono state minoranze che hanno ottenuto diritti dopo decenni di lotte.Commenta
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Eh già, ma mettiamola così. Negli anni 60 e 70 nessun politico si sarebbe mai preso la briga di fare crociate anticaccia. In quel periodo nascevano le prime compagini animaliste, gruppi sparuti che manifestavano contro la caccia. Pian piano si sono costruiti le proprie riviste, hanno conquistato i primi occasionali articoli sulla stampa nazionale, hanno cominciato ad entrare nelle scuole, a raccogliere fondi, a fare propaganda. Molti degli esponenti primigeni sono divenuti magistrati, giornalisti, politici, dipendenti a vario titolo dello Stato, e hanno colonizzato pian piano le sfere del potere a vari livelli. Negli anni 80 hanno cominciato le campagne massicce contro la caccia rivolte all'opinione pubblica, hanno costituito partiti politici e si sono riuniti in organismi internazionali. Sono arrivati in Parlamento, sono diventati Ministri del Governo, sono ovunque ormai, e continuano la propria battaglia.
Noi, nel frattempo, cosa dovremmo fare, lasciare che sia? Ritirarci perché "tanto non cambia nulla"? lasciare che mantengano gli scranni del potere per riuscire meglio a farci danno?
Mi dispiace ma io non sono d'accordo. Preferisco cadere combattendo contro i mulini a vento, che fare lo spettatore rassegnato nell'attesa che sopraggiunga l'ora fatidica.
Siamo stufi che i partiti candidino persone che prima ci chiedono il voto e poi ce lo piantano nell'orto? Cominciamo a battagliare per chiedere una legge elettorale che ci assicuri il diritto sacrosanto di poter votare chi piace a noi elettori, e non chi piace al partito.
La Martini si inventa di tutto contro di noi? Cominciamo ad andare a Pontida, visto che domenica c'è questo appuntamento, o a mandarci il postino a consegnare nelle mani di Bossi migliaia di rimostranze e richieste di dimissioni.
La Brambilla non perde occasione per insultarci? Cominciamo a chiederne insistentemente le dimissioni, a minacciare raccolte di firme, a raccogliere le firme di tutti gli iscritti al partito (ma non solo di consiglieri e parlamentari, ma di tutti, anche della base della militanza) dalla parte della caccia e dei cacciatori, per chiedere che Berlusconi la siluri.
Manifestiamo con costanza il dissenso, insomma, verso una politica della pulizia etnica verso caccia e cacciatori.
Perché sono i rompipalle che alla fine vengono accontentati purché tacciano. Chi tace per non passare da rompipalle normalmente finisce per ritrovarselo a tergo.
Quanti milioni pensate che siano questi rompipalle animalisti che screditano la caccia e che vogliono estinguere i cacciatori? Saranno si e no qualche centinaio, però con posizioni d'influenza.Commenta
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Condivido ogni singola sillaba!!![:-golf]Eh già, ma mettiamola così. Negli anni 60 e 70 nessun politico si sarebbe mai preso la briga di fare crociate anticaccia. In quel periodo nascevano le prime compagini animaliste, gruppi sparuti che manifestavano contro la caccia. Pian piano si sono costruiti le proprie riviste, hanno conquistato i primi occasionali articoli sulla stampa nazionale, hanno cominciato ad entrare nelle scuole, a raccogliere fondi, a fare propaganda. Molti degli esponenti primigeni sono divenuti magistrati, giornalisti, politici, dipendenti a vario titolo dello Stato, e hanno colonizzato pian piano le sfere del potere a vari livelli. Negli anni 80 hanno cominciato le campagne massicce contro la caccia rivolte all'opinione pubblica, hanno costituito partiti politici e si sono riuniti in organismi internazionali. Sono arrivati in Parlamento, sono diventati Ministri del Governo, sono ovunque ormai, e continuano la propria battaglia.
Noi, nel frattempo, cosa dovremmo fare, lasciare che sia? Ritirarci perché "tanto non cambia nulla"? lasciare che mantengano gli scranni del potere per riuscire meglio a farci danno?
Mi dispiace ma io non sono d'accordo. Preferisco cadere combattendo contro i mulini a vento, che fare lo spettatore rassegnato nell'attesa che sopraggiunga l'ora fatidica.
Siamo stufi che i partiti candidino persone che prima ci chiedono il voto e poi ce lo piantano nell'orto? Cominciamo a battagliare per chiedere una legge elettorale che ci assicuri il diritto sacrosanto di poter votare chi piace a noi elettori, e non chi piace al partito.
La Martini si inventa di tutto contro di noi? Cominciamo ad andare a Pontida, visto che domenica c'è questo appuntamento, o a mandarci il postino a consegnare nelle mani di Bossi migliaia di rimostranze e richieste di dimissioni.
La Brambilla non perde occasione per insultarci? Cominciamo a chiederne insistentemente le dimissioni, a minacciare raccolte di firme, a raccogliere le firme di tutti gli iscritti al partito (ma non solo di consiglieri e parlamentari, ma di tutti, anche della base della militanza) dalla parte della caccia e dei cacciatori, per chiedere che Berlusconi la siluri.
Manifestiamo con costanza il dissenso, insomma, verso una politica della pulizia etnica verso caccia e cacciatori.
Perché sono i rompipalle che alla fine vengono accontentati purché tacciano. Chi tace per non passare da rompipalle normalmente finisce per ritrovarselo a tergo.
Quanti milioni pensate che siano questi rompipalle animalisti che screditano la caccia e che vogliono estinguere i cacciatori? Saranno si e no qualche centinaio, però con posizioni d'influenza.


GianniCommenta
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.. cominciamo dalla fine:
.. scusa phala,( scusa per il fatto che ti accorcio!..) .. e secondo te sono alcune centinaia? o qualcosa e sfuggito a me oppure e sfuggita a te!! non parlerei di uno sparuto gruppetto ma di una mentalita che si sta diffondendo con una rapidita tale da far impallidire la pandemica febbre spagnola... ma ancora non l'abbiamo capito che siamo ormai degli zombi? SIAMO IN VIA D'ESTINZIONE! punto e basta, e in italia, nazione con un popolo molto emotivo, lo siamo ancor di piu di altri stati visto che i nostri politici cavalcano le onde del momento con una capacita degna dei migliori serfisti australiani e californiani...che gli frega delle nostre rimostranze? che gli frega se attorno al mondo venatorio ruotano interessi da capogiro e le sorti di migliaia di famiglie? mi sai dire se c'e qualche partito che davvero si e battuto o ha mantenuto le sue promesse fatte a suo tempo ai cacciatori? per farti riflettere un attimo ti ricordo l'altra discussione,quela relativa al "partito dei cacciatori che muove i primi passi"... avrai constatato che noi stessi ,nei vari commenti anteponiamo ben altri interessi diffronte alla caccia.. vedi,gia questo ci dovrebbe far capire che noi stessi andremo ugualmente e sempre a votare..gli stessi che fino ad adesso continuano a prenderti per i fondelli.. guarda che fa la sinistra,guarda che fa la destra ..guarda e... basta!!! e gia !! perche piu che stare a guardare non possiamo fare!! sei convinto di morire combattendo? con tutto il rispetto..fallo pure se pensi che serva a qualcosa.. io dico,e credo di non essere il solo, che loro sono i cantanti e gli orchestrali di uno spartito che cambiano a loro piacimento infischiandosene di tutto e di tutti e non mi risulta assolutamente il contrario..vedi leggi ad personam... basta! mi sono stufato! non credo piu a nessuno..tanto non mi pare che ci sia intenzione da parte di nessuno di richiamare all'ordine come richiesto da piu parti,i ministri chiaccheroni ..come ha gia scritto piu di un utente , le mail ,le cartoline, le lamentele da parte nostra non arrivano neppure nei piani ALTI DELLA POLITICA. e le associazioni,dove sono?? ma non ti accorgi di essere preso in giro? e tanto quando, a qualche dibattito, partecipa qualche esponente.. a suo tempo qualcuno enfatizzo la ..vittoria ottenuta a "porta a porta"..mi venne da sorridere,amaramente! ma quale vittoria ? ma riusciamo a capire veramente cosa significano le parole ambientalismo,animalismo, protezionismo..? sono tutte forme di estremismo e questo non si sradica se non con l'appoggio dei politici,i quali ,al momento,mi pare che hanno un unico modo di appoggiarlo a noi:SENZA VASELINA!!! caccia fin che ti fanno cacciare,perche le cose stanno solo e sempre peggiorando di anno in anno..siamo davvero alla fruttaQuanti milioni pensate che siano questi rompipalle animalisti che screditano la caccia e che vogliono estinguere i cacciatori? Saranno si e no qualche centinaio, però con posizioni d'influenza.Commenta
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Figurati, ci mancherebbe! [:D]
---------- Messaggio inserito alle 12:57 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:54 PM ----------
Un conto sono i seguaci e un conto sono i capi della setta. Coloro che tirano le redini dell'animalismo nostrano sono poche persone, non tutte quelle che aderiscono all'ideologia.
La battaglia culturale è stata fatta da pochi ed è arrivata a molti. Perché non potrebbe accadere lo stesso a noi?Commenta
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