Il problema si pone quando la pubblicità entra nella cinofilia e condiziona il mercato, di conseguenza il commercio.
Più volte ho scritto in altri post che le "catene di montaggio" cinofile sfornano si alcuni campioni, ma gli altri cani?
Ci si mette in lista d'attesa per avere un cucciolo prodotto da questa o quella fabbrica, per poi vantarsi di avere il figlio di questo o quel campione pubblicizzato in riviste del settore, magari con interviste dello stesso produttore o levato agli onori della cronaca cinofila dai "consigli di amministrazione" delle stesse aziende, con "interscambio" pubblicitario.
L'artigiano, quello che pur con tanti sacrifici produce quanto basta per soddisfare la propria passione, mettendo sul mercato un prodotto "fatto in casa" ma comunque ottimo e selezionato per le esigenze dell'ars venandi, non lo considera nessuno perchè non ha la dovuta pubblicità, se non quella derivante da quei pochi che ben hanno usufruito o usufruiscono del suo prodotto.
Il problema, che pareva essere solo italiano, è sentito anche oltr'Alpe.
Leggo, infatti, su facebook lo sfogo di un francese che qui di seguito riporto:"C'est effectivement un scandale, et extrêmement dommageable pour la cynophilie. Au lieu d'encourager les gens à s'y intéresser, l'on va écarter les passionnés. Quand on sait ce que coûte en terme de sélection, de sacrifice financier, etc.. l'élevage d'un champion. ceci est un acte de mépris pure et simple. Une fois de + la passion est à la merci des marchands du Temple. Une seule solution...chassons les!!!!!
C'est la prime à la médiocrité!!! Si l'on veut tuer l'élevage français, on va y réussir. Certainement au profit d'intérêts mercantiles!! Après la puce électronique, imposée par le SNEVL, place à l'élevage industriel"!!!
che tradotto é:"Questo è infatti un scandalo, ed estremamente dannoso per la cinofilia. Al posto di incoraggiare le persone ad interessarsi, si va a scartare (o allontanare) gli appassionati. Quando si sa ciò che costa in termine di selezione, di sacrificio finanziario, eccetera.. l'allevamento di un campione. questo è un atto di disprezzo puro e semplice. Una volta di + la passione è alla mercé dei commercianti del Tempio. Una sola soluzione... li cacciamo!!!!!
È il premio alla mediocrità!!! Se si vuole uccidere l'allevamento francese, si va a riuscire. Certamente al profitto di interessi mercantili!! Dopo la pulce elettronica, imposta per il SNEVL, posto all'allevamento industriale!!!
Indubbiamente c'è da riflettere, ma lascio spazio ai vostri commenti.
Commenta