Il Sciür Pino

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    #1

    Il Sciür Pino

    Chi tra noi ha vissuto a Milano ed ha abbastanza capelli grigi da ricordarsi di quando l’automatico si poteva caricare con cinque colpi, probabilmente ricorderà il Sciür Pino.
    Di nobile famiglia milanese, il Sciür Pino era un grande appassionato di caccia e di armi, ed era titolare di quella che forse fu la più elegante armeria milanese.
    Situata nel centro di Milano, in Via Verri, caratterizzata da alte vetrate che la inondavano di luce, le pareti adorne dei bei trofei di caccia, molti dei quali abbattuti dalla kipplauf del Sciür Pino, ospitava nelle sue rastrelliere il meglio dell’archibugieria europea.
    Amava la caccia di montagna il Sciür Pino, e amava i monocolpo basculanti, ma mi risulta che non disdegnasse affatto le uscite a beccaccini.
    Col fucile in mano era un grande: le sue vittorie nelle più importanti gare di tiro al piccione lo testimoniano.
    In armeria, al tempo in cui io la ricordo, lo si vedeva poco: era già avanti con gli anni ed era sereno per aver affidato la conduzione dell’armeria ad un competente addetto alla clientela, che ricordo ancora con simpatia.
    Da lui acquistai una doppietta Churchill cal.20, dopo averla a lungo confrontata con una Zanotti, alla quale rinunciai perché trovavo fosse più elegante la Churchill, con le sue canne corte che valorizzavano la linea sottile del cal. 20.
    Il valore aggiunto di quell’armeria era dato dal fatto che pur essendo collocata nel cuore del quadrilatero della moda e convivendo fianco a fianco con negozi dalle insegna altisonanti, con le quali probabilmente condivideva parte della clientela; vi regnava un’atmosfera signorilmente familiare, priva di qualsiasi altezzosità o snobismo.
    L’armeria non c’è più da molti anni, ormai; credo che al suo posto ci sia un negozio di abbigliamento, ma il ricordo resta: il ricordo di una splendida armeria e soprattutto di una bella persona appassionata di caccia e amante della natura.
    “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”
  • Alessandro il cacciatore
    🥇🥇
    • Feb 2009
    • 20197
    • al centro della Toscana
    • Deutsch Kurzhaar

    #2
    Originariamente inviato da Skeetshooter
    Chi tra noi ha vissuto a Milano ed ha abbastanza capelli grigi da ricordarsi di quando l’automatico si poteva caricare con cinque colpi, probabilmente ricorderà il Sciür Pino.
    Di nobile famiglia milanese, il Sciür Pino era un grande appassionato di caccia e di armi, ed era titolare di quella che forse fu la più elegante armeria milanese.
    Situata nel centro di Milano, in Via Verri, caratterizzata da alte vetrate che la inondavano di luce, le pareti adorne dei bei trofei di caccia, molti dei quali abbattuti dalla kipplauf del Sciür Pino, ospitava nelle sue rastrelliere il meglio dell’archibugieria europea.
    Amava la caccia di montagna il Sciür Pino, e amava i monocolpo basculanti, ma mi risulta che non disdegnasse affatto le uscite a beccaccini.
    Col fucile in mano era un grande: le sue vittorie nelle più importanti gare di tiro al piccione lo testimoniano.
    In armeria, al tempo in cui io la ricordo, lo si vedeva poco: era già avanti con gli anni ed era sereno per aver affidato la conduzione dell’armeria ad un competente addetto alla clientela, che ricordo ancora con simpatia.
    Da lui acquistai una doppietta Churchill cal.20, dopo averla a lungo confrontata con una Zanotti, alla quale rinunciai perché trovavo fosse più elegante la Churchill, con le sue canne corte che valorizzavano la linea sottile del cal. 20.
    Il valore aggiunto di quell’armeria era dato dal fatto che pur essendo collocata nel cuore del quadrilatero della moda e convivendo fianco a fianco con negozi dalle insegna altisonanti, con le quali probabilmente condivideva parte della clientela; vi regnava un’atmosfera signorilmente familiare, priva di qualsiasi altezzosità o snobismo.
    L’armeria non c’è più da molti anni, ormai; credo che al suo posto ci sia un negozio di abbigliamento, ma il ricordo resta: il ricordo di una splendida armeria e soprattutto di una bella persona appassionata di caccia e amante della natura.
    Possibile che sia Via Hoepli? Mi torna tutto, ma non la via. Poi ora ho guardato: sono una la prosecuzione dell'altra. O ce ne erano due?? Me ne sarei persa una allora !
    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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    • Skeetshooter
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      • Jul 2019
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      #3
      Ce n'erano due! In Via Hoepli c'era Ravizza, che all'epoca era una specie di maxi store ante litteram per caccia, pesca, abbigliamento sportivo. Il negozio c'è ancora, ma è diventato un curioso ibrido tra ristorazione, sport, moda e Dio sa cos'altro. In Via Verri, che in effetti ne è una specie di prosecuzione di Via Hoepli, a poche centinaia di metri, c'era l'armeria Verri. A titolo di curiosità, per chi non lo ricordasse, voglio citare che sempre a poche centinaia di metri da lì c'era anche La Rinascente: grande emporio dii moda, abbigliamento, profumeria, e tante altre cose. Bene: La Rinascente aveva anche un reparto dedicato alla caccia, dove si potevano acquistare cartucce e fucili.
      “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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      • guli51
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        • Jan 2016
        • 1660
        • Trento

        #4
        Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
        Possibile che sia Via Hoepli? Mi torna tutto, ma non la via. Poi ora ho guardato: sono una la prosecuzione dell'altra. O ce ne erano due?? Me ne sarei persa una allora !
        Da studentello a Milano ogni volta che passavo in centro un passaggio da Ravizza per lustrarmi gli occhi lo facevo sempre ... ma da malato di rigata non sapevo apprezzare le liscie e nemmeno i meravigliosi express da caccia africana.
        Cercavo le carabine e combinati possibilmente Bergstutzen di Ferlach ...[emoji106]
        Ciao
        guli51

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        • Alessandro il cacciatore
          🥇🥇
          • Feb 2009
          • 20197
          • al centro della Toscana
          • Deutsch Kurzhaar

          #5
          Originariamente inviato da guli51
          Da studentello a Milano ogni volta che passavo in centro un passaggio da Ravizza per lustrarmi gli occhi lo facevo sempre ... ma da malato di rigata non sapevo apprezzare le liscie e nemmeno i meravigliosi express da caccia africana.
          Cercavo le carabine e combinati possibilmente Bergstutzen di Ferlach ...[emoji106]
          Ciao
          guli51
          Diglielo ai blaseristi......!
          Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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          • guli51
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            • Jan 2016
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            • Trento

            #6
            Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
            Diglielo ai blaseristi......!
            Che ci vuoi fare "so' ragazzi" [brindisi][:D]
            Ciao
            Guli51

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            • Kapital
              • Jan 2015
              • 192
              • como

              #7
              el scior Pino

              ma l'armeria di cui parla Skeetshoter non è la SCAM e il Pino era Pino Buttafava?

              saluti

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              • Skeetshooter
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                • Jul 2019
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                #8
                Originariamente inviato da Kapital
                ma l'armeria di cui parla Skeetshoter non è la SCAM e il Pino era Pino Buttafava?

                saluti
                Proprio così![emoji106]
                “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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                • guli51
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                  • Jan 2016
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                  • Trento

                  #9
                  Originariamente inviato da Kapital
                  ma l'armeria di cui parla Skeetshoter non è la SCAM e il Pino era Pino Buttafava?
                  saluti
                  Urca ... non ti so rispondere: io andavo attaccato al duomo giravo nella prima stradella di corso vittorio emanule a sinistra e li vicino mi lustravo gli occhi ... da "straniero montanaro " purtroppo conoscevo solo Ravizza [occhi] ... le mie conoscenze milanesi di caccia finivano lì[:-cry].
                  Ciao
                  guli51

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                  • Skeetshooter
                    ⭐⭐
                    • Jul 2019
                    • 309
                    • Conversano
                    • Setter Eba

                    #10
                    Allora: da Via Hoepli si attraversa Piazza Meda e tenendosi a sinistra si imbocca via Pietro Verri. Dopo pochi passi, sulla sinistra, sotto il porticato, si apre una specie di grande androne coperto. Là stava la SCAM, che occupava solo le vetrine interne; per cui poteva sfuggire a chi percorreva via Verri senza prestare attenzione.
                    Ora credo che ci sia un negozio di Canali.
                    “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

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                    • Kapital
                      • Jan 2015
                      • 192
                      • como

                      #11
                      A quei tempi entrare alla Scam era come entrare nell'olimpo della caccia e il tiro, vi si trovavano le migliori armi prodotte allora inglesi belghe e italiane ma sopratutto c'era il Pino Buttafava che aveva un credito assoluto a ragione perchè lui stesso cacciatore e tiratore di prim'ordine, se non sbaglio è stato anche vincitore del Gran Prix di Montecarlo che allora era considerato il campionato del mondo di tiro al piccione, ma sopratutto ancora oggi nella riserva di Belviso si ricordano le cacciate al camoscio da lui fatte e quali trofei conseguiti anche perchè da quel che mi risulta era la sua caccia prediletta, oltre che all'estero e in tutto lo stivale.
                      Vero appassionato più che imprenditore.
                      Certo, personaggi così il nostro mondo ne avrebbe bisogno tutt'ora, ma purtroppo non son più i tempi.
                      saluti e teniamo duro.

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