Saluti.
richiesta esclusione dagli incontri con i poteri regionali del CPA.i
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richiesta esclusione dagli incontri con i poteri regionali del CPA.i
Buonasera. L'associazione Nazionale, sez. Toscana, della Libera Caccia, ha inviato all'Assessore alla caccia della Regione Toscana, dott.ssa Saccardi, l'invito a non convocare, per i prossimi incontri al vertice, le organizzazioni dei cacciatori non riconosciute, quindi anche il CPA. Alla faccia delle sinergie sulla determinazione degli obiettivi e della loro realizzazione. Notizia che ho ricevuto nella mia pagina face.
Saluti. -
Le associazioni che si fanno la guerra x le tessere; è un film vecchio che la dice lunga sull'unità dei cacciatori...in questo caso "libera caccia" bell'esempio di democrazia...i nostri antagonisti se la ridono.Buonasera. L'associazione Nazionale, sez. Toscana, della Libera Caccia, ha inviato all'Assessore alla caccia della Regione Toscana, dott.ssa Saccardi, l'invito a non convocare, per i prossimi incontri al vertice, le organizzazioni dei cacciatori non riconosciute, quindi anche il CPA. Alla faccia delle sinergie sulla determinazione degli obiettivi e della loro realizzazione. Notizia che ho ricevuto nella mia pagina face.
Saluti.
Vergogna! -
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Buongiorno. L'associazione è composta da persone con idee le più diverse. Ed ognuno risponde per le azioni che compie e per le parole che dice. Noi abbiamo un progetto politico di come possa organizzarsi l'attività venatoria e su quello dovremmo discutere e non sulle intemperanze di un dirigente che, come ripeto in questo post, possono sfuggir dal senno a chiunque. Detto questo, a me sembra che non sia corretto chiedere di escludere dal tavolo delle trattative una associazione che rappresenta una fetta non indifferente di iscritti; e men che meno, come ha fatto lei, sig. Braccone, di giudicare tutti noi del Cpa dalle parole pronunciate, magari in un momento difficile, di un nostro dirigente.
Saluti.Commenta
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A me parrebbe che CPA si stia adeguando al modo di comunicare dei ns antagonisti e detrattori...selecon mi corregga pure perché ho solo da imparare al riguardo...il che anche per il mio modo di pensare non è corretto,ma se i tempi richiedono questo per ottenere qualcosa...il politically correct mi pare dimostrato che non funzioni... oltretutto non se ne può più... dovessi quindi obbligatoriamente scegliere senza mediazioni tra le due strategie,appoggerei il CPA...Commenta
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Non so [MENTION=23894]Seagate[/MENTION] cosa facciano le associazioni, nessuna di loro.
Quindi non posso esprimere giudizi su CPA, la cui attività m'è ignota e, probabilmente, a m'ignota resterà.
So chiaramente cosa non fanno, perchè se lo faccessero lo vedrei.
E' gente che non sa organizzarsi per un ricorso al TAR contro il calendario.
E' gente che non fa quello che dovrebbe per unire i cacciatori e per promuoverne l'immagine.
E' gente che non difende in modo adeguato i cacciatori quando sono aggrediti o disturbati durante l'attività venatoria.
E' gente che non querela chi ci diffama.
500.000 cacciatori...se uniti potremmo essere determinanti sulla composizione del governo.
Siamo qui che aspettiamo che ci vengano a prendere uno per uno.
Cosa vuoi che mi importi delle attività promosse da chi ha questi risultati.A volte l'inutile si traveste da impossibile.Commenta
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Per il momento gli unici che mi danno fiducia sono un pugno di parlamentari (cacciatori) di un partito politico. Il nostro futuro si gioca agli scranni del Parlamento ed è li che dobbiamo direzionare i nostri voti. I nostri veri nemici non sono la LAV, l'ENPA ecc. ma i partiti politici che non ci vedono di buon occhio. Se questi prevalgono rispetto agli altri è più facile che ci facciano sparire dalla circolazione. Le associazioni venatorie non servono a niente, a maggior ragione perché spesso sono capeggiate e comunque costituite da analfabeti che non sono in grado di mettere insieme una frase di senso compiuto. Questi sono ancor più pericolosi dei nostri nemici perché rischiano di sortire l'effetto contrario.Commenta
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Che erano molto meno della Federcaccia era ovvio, volvevo solo avere un idea del peso, in numero di tesserati, che ha il C.P.A. rispetto alle altre AAVV riconosciute, sia a livello regionale,dove è stata estromessa,che a livello nazionale dove suppongo che abbia una percentuale molto bassa e per quale ragione non è riconosciuta.Commenta
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Nello specifico mi riferivo al modo di comunicare cui spesso fai riferimento e a cui attribuisci un ruolo fondamentale per screditare la ns.immagine...ecco mi pare che accostare un'ambientalista ad un tossico sia paragonabile al cacciatore/delinquente...quindi,a mio parere,si cominciano ad adeguare le armi...poi vedremo se passeranno ai fatti, come da te suggerito, sui quali non si potrà che concordare... può funzionare...non lo so...Non so [MENTION=23894]Seagate[/MENTION] cosa facciano le associazioni, nessuna di loro.
Quindi non posso esprimere giudizi su CPA, la cui attività m'è ignota e, probabilmente, a m'ignota resterà.
So chiaramente cosa non fanno, perchè se lo faccessero lo vedrei.
E' gente che non sa organizzarsi per un ricorso al TAR contro il calendario.
E' gente che non fa quello che dovrebbe per unire i cacciatori e per promuoverne l'immagine.
E' gente che non difende in modo adeguato i cacciatori quando sono aggrediti o disturbati durante l'attività venatoria.
E' gente che non querela chi ci diffama.
500.000 cacciatori...se uniti potremmo essere determinanti sulla composizione del governo.
Siamo qui che aspettiamo che ci vengano a prendere uno per uno.
Cosa vuoi che mi importi delle attività promosse da chi ha questi risultati.
Per il mio modo di pensare...ormai desueto mi rendo conto... l'immagine conta poco, quello che pesa è la sostanza quindi andrebbero educate le nuove generazioni a riconoscere ed apprezzare la sostanza...ma all'orizzonte non vedo nulla che porti in quella direzione...in nessun campo della societa'...nella mia attività di ortolano dilettante ho imparato che posso piantare i pomodori della migliore varietà, annaffiarli a modo,dargli il ramato,togliere le erbacce ma se non ho ben preparato il terreno non vengono buoni e tanti...e neanche belli...
Ciao e buon divertimento con i beccacciniCommenta
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Io non sono un esperto di comuncazione, Seagate. Faccio un altro mestiere. Non so cosa occorre fare per gestire al meglio la situazione; dipende da tante cose.
Disponibilità di denaro, disponibilità degli attivisti, possibilità di ottenere supporto da gruppi favorevoli...un sacco di cose.
E' un lavoro che non si improvvisa, che ha diversi passaggi, che richiede un lavoro ed una professionalità enorme.
Non sono in grado nemmeno di dirti da dove si dovrebbe iniziare.
Mi spiego con una metafora: se vedo uno che perde sangue dagli occhi e dalla bocca, non mi metto a dirgli cosa deve prendere dall'armadietto delle medicine.
Prendo il telefono e chiamo una ambulanza.
L'unica cosa che posso fare è "urlare" che è ora di chiamare l'ambulanza....insomma, la vecchia storia della "vox clamantis in deserto".
Serve che le associazioni, insieme, prendano alla fine unitariamente la decisione adeguata di tutelare gli interessi della caccia e dei cacciatori.A volte l'inutile si traveste da impossibile.Commenta
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Oggi per andare a caccia moderatamente tranquilli occorrono studi, dati e statistiche da fornire agli uffici regionali che redigono il calendario da contrapporre se mai a quelli dell'Ispra. Fidc, tanto per dirne una, questi dati li ha perché, invece di fare gli spot con il tossico, ha degli uffici studi che si occupano di questo. E tutta l'assistenza legale necessaria. Poi, come ha scritto qualcuno, occorre anche un appoggio politico che il più delle volte manca. Fossimo nel 1981 o in seconda elementare basterebbero forse le foto con il tossico o le siringhe nel filetto (che pensavo fossero passate di moda nei primi anni 90), adesso serve molto di più e le associazioni storiche lo hanno. Sono il primo a criticare, da suo iscritto, Fidc. Ma se devo scegliere tra gli uffici studi e le pubblicità da asilo, scelgo i primi. Tra i fatti e le favole, a 47 anni suonati, so cosa scegliereBuongiorno. L'associazione è composta da persone con idee le più diverse. Ed ognuno risponde per le azioni che compie e per le parole che dice. Noi abbiamo un progetto politico di come possa organizzarsi l'attività venatoria e su quello dovremmo discutere e non sulle intemperanze di un dirigente che, come ripeto in questo post, possono sfuggir dal senno a chiunque. Detto questo, a me sembra che non sia corretto chiedere di escludere dal tavolo delle trattative una associazione che rappresenta una fetta non indifferente di iscritti; e men che meno, come ha fatto lei, sig. Braccone, di giudicare tutti noi del Cpa dalle parole pronunciate, magari in un momento difficile, di un nostro dirigente.
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