Accordo tra agricoltori e animal/ambientalisti in piemonte

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  • Alessandro il cacciatore
    🥇🥇
    • Feb 2009
    • 20199
    • al centro della Toscana
    • Deutsch Kurzhaar

    #16
    Originariamente inviato da fabryboc
    anche il fagiano è un alloctono…

    Inutile rivangare il passato, bisogna concentrarsi , sempre se lo si vuol fare, sui problemi del presente.
    Anche il daino...da 2.000 anni!
    Certamente che quello che è stato è stato, io volevo dire solo che la canea che si fa sulle immissioni (spesso si tratta invece di migrazioni naturali) del cinghiale e voler tralasciare per ignoranza o per interesse è parecchio strumentale è da fastidio. Si mette a fuoco un particolare, tralasciando tutto il resto al solo scopo di mettere in cattiva luce i cacciatori.
    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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    • fabryboc
      Moderatore Setter & Pointer
      • Dec 2009
      • 8011
      • piemonte
      • setter inglese e griffone Korthals

      #17
      Su questo non c’è alcun dubbio, non volevo confutare ciò che hai detto, ma avallarlo .
      Mala tempora currunt

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      • cero
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2009
        • 3030
        • Romagna

        #18
        Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
        Le immissioni di animali selvatici, se autorizzate dalla provincia (allora competente), sono state perfettamente legali.
        Poi nel tempo le conoscenze e la sensibilià sono cambiate, ma mi ricordo quando su Diana si propagandava l'immissione della minilepre e del colino della Virginia, specie non autoctone. Ed era tutto regolare. Come le lepri ungheresi. O lo scoiattolo americano che sta facendo fuori quello rosso, nostrale, e qui i lanci a scopo venatorio non c'entrano nulla.
        Che poi si stesse facendo una bischerata, c'e' voluto del tempo ed una maggiore cultura biologica. E poi...non hanno fatto lo stesso con i pesci? Il siluro, tanto per dirne una. O le tartarughe d'acqua, o i gamberi killer nel lago di Puccini.
        Per non parlare della flora: cipressi strani, piante ornamentali esotiche che hanno invaso trovato ambiente favorevole e stanno avendo il sopravvento su quelle autoctone.
        Tutto silenzio, perche' non riferibile alla caccia...
        La volete la globalizzazione? Allora bisogna prendere il pacchetto completo!
        Mi hai fatto venire in mente la Conyza, una dicotiledone infestante originaria del nord America che sta diventando un grosso problema in agricoltura, perché resistente ai comuni diserbanti. Oltre a creare problemi alle coltivazioni sta prendendo il sopravvento su le altre specie, anche infestanti , autoctone.
        I suoi semi sono arrivati insieme alle merci provenienti da oltre oceano.

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        • bosco64
          ⭐⭐⭐
          • Nov 2011
          • 4546
          • Langhe
          • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

          #19
          Originariamente inviato da cero
          Mi hai fatto venire in mente la Conyza, una dicotiledone infestante originaria del nord America che sta diventando un grosso problema in agricoltura, perché resistente ai comuni diserbanti. Oltre a creare problemi alle coltivazioni sta prendendo il sopravvento su le altre specie, anche infestanti , autoctone.
          I suoi semi sono arrivati insieme alle merci provenienti da oltre oceano.

          Per non parlare dell'Ailanto. Albero proveniente dalla zona indocinese che sta soppiantando i nostri ed è una vera pestilenza

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          • pointer56
            ⭐⭐⭐
            • Sep 2013
            • 5185
            • Pordenone
            • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

            #20
            Originariamente inviato da al-per
            Ciao max, non ho Facebook e non lo voglio, quindi non posso accedere alla pagina. Ma in questo comitato gli agricoltori si vergognano comparire? Che si parli genericamente di "amici" fa pensare che siano i soliti ai quali va bene tutto tranne la caccia. Spero che qualcuno mi erudisca su quali coltivazioni agricole siano praticate al Sestriere ma anche questo mi lascia alquanto perplesso...
            Infatti, dopo aver letto i vari allegati, penso che il titolo di questa discussione sia molto, molto impreciso e, scusate, allarmistico: nel senso che sembra fatto per dare ai cacciatori lettori un pretesto in più per lamentarsi, deplorare ecc. ecc.. Non vorrei che ci fosse un certo compiacimento, in tutto questo. In altre parole quella notizia, quel comunicato sono bufale, non meritano neanche un minuto di attenzione, men che meno sono un pericolo: si legge quanto basta a scoprire la bufala e si passa oltre, via!

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            • Ciccio58
              ⭐⭐⭐
              • Aug 2008
              • 3027
              • palermo
              • Korthals/orma

              #21
              Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
              Anche il daino...da 2.000 anni!
              Certamente che quello che è stato è stato, io volevo dire solo che la canea che si fa sulle immissioni (spesso si tratta invece di migrazioni naturali) del cinghiale e voler tralasciare per ignoranza o per interesse è parecchio strumentale è da fastidio. Si mette a fuoco un particolare, tralasciando tutto il resto al solo scopo di mettere in cattiva luce i cacciatori.
              Concordo con tutto quanto dici nei vari post, per cui quanto segue non è contraddittorio nei tuoi confronti.
              Ma , così tanto per scribacchiare qualcosa, la storia del daino introdotto da Roma non mi va giù, ma giusto per essere precisini , il Cervus dama insieme al sus scropha Ferus ed altri come volpe lepre etc…, perlomeno in Sicilia e ritengo nel resto d’Italia è presente sin dal quaternario.
              Poi arriva anche l’uomo , e se questo nel paleolitico è in grado di inciderne le fattezze nelle grotte che abitava, pensate che non li abbia visti dal vivo considerato che non aveva internet.
              Alla fine se dobbiamo preservare e/o ripristinare fino a quanto dobbiamo andare indietro nel tempo 800, 500, medioevo , Roma, neolitico o paleolitico [:-bunny]

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              • frsacchi
                ⭐⭐
                • Jan 2007
                • 720
                • Pavia
                • bracco bassotto

                #22
                Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                Si mette a fuoco un particolare, tralasciando tutto il resto al solo scopo di mettere in cattiva luce i cacciatori.
                Non è proprio così.
                Destano - giustamente - più preoccupazione le specie invasive e dannose; si parla molto di gamberi, nutrie e siluri ma anche di loto (vedi laghi di Mantova), di Reynoutria e di Sycios.
                Francesco

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                • maxpointer73
                  ⭐⭐⭐
                  • Aug 2016
                  • 3088
                  • torino
                  • pointer inglese

                  #23
                  Comunque occhio..
                  Io non sottovaluterei questo accordo firmato e riconosciuto in provincia....
                  In Piemonte in tempo zero la caccia l'hanno chiusa...
                  Vi siete già dimenticati???
                  Quindi arrivare dinuovo lì non manca tanto...
                  Stanno lavorando ai fianchi... ma l'obbiettivo è sempre lo stesso....

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                  • Alessandro il cacciatore
                    🥇🥇
                    • Feb 2009
                    • 20199
                    • al centro della Toscana
                    • Deutsch Kurzhaar

                    #24
                    Originariamente inviato da Ciccio58
                    Concordo con tutto quanto dici nei vari post, per cui quanto segue non è contraddittorio nei tuoi confronti.
                    Ma , così tanto per scribacchiare qualcosa, la storia del daino introdotto da Roma non mi va giù, ma giusto per essere precisini , il Cervus dama insieme al sus scropha Ferus ed altri come volpe lepre etc…, perlomeno in Sicilia e ritengo nel resto d’Italia è presente sin dal quaternario.
                    Il daino è originario dell'Asia Minore, che fu importato dai romani come il pavone e l'istrice dall'Africa.
                    E lo crede anche l'ISPRA, che è quello che conta ai fini venatori, che avendolo classificato come specie alloctona, non disdegnerebbe l'eradicazione del daino in Italia. Ci sono già distretti di caccia dove il daino è da eradicare non da gestire.

                    ---------- Messaggio inserito alle 12:53 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:52 PM ----------

                    Originariamente inviato da frsacchi
                    Non è proprio così.
                    Destano - giustamente - più preoccupazione le specie invasive e dannose; si parla molto di gamberi, nutrie e siluri ma anche di loto (vedi laghi di Mantova), di Reynoutria e di Sycios.
                    Forasacchi, i cinghiali nelle vigne del Chianti e a Montalcino come credi che vengano giudicati se non invasivi e dannosi?
                    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                    • silvio roncallo
                      ⭐⭐⭐
                      • Dec 2006
                      • 5650
                      • genova, Genova, Liguria.
                      • spinone

                      #25
                      Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                      Il daino è originario dell'Asia Minore, che fu importato dai romani come il pavone e l'istrice dall'Africa.
                      E lo crede anche l'ISPRA, che è quello che conta ai fini venatori, che avendolo classificato come specie alloctona, non disdegnerebbe l'eradicazione del daino in Italia. Ci sono già distretti di caccia dove il daino è da eradicare non da gestire.



                      Considerando che stiamo parlando di un paio di millenni fa, anche il fagiano (Colchicus.....) sarebbe alloctono ....
                      Quelli dell'Ispra .........

                      ---------- Messaggio inserito alle 02:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:27 PM ----------

                      scusate, lo ha già scritto qualcun altro...
                      silvio

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                      • Ciccio58
                        ⭐⭐⭐
                        • Aug 2008
                        • 3027
                        • palermo
                        • Korthals/orma

                        #26
                        Ho forti dubbi che qualcuno dell’ispra abbia mai letto un testo di paleontologia o condotto studi sul ritrovamento di ossa di progenitori del daino e altro sul nostro territorio.
                        Nello specifico tanto per citarne uno
                        R. Vaufrey, Le Paléolitique Italien, memories 3, parigi 1928.
                        Poi se vogliamo prendere per buono solo quanto ci tramandano gli storici romani e successive rielaborazioni che ci hanno inculcato a scuola senza mai aggiornare i testi in virtù di nuovi ritrovamenti e studi moderni, pazienza.
                        Il punto è come già dicevo , cosa è da considerare autoctono o alloctono in natura sul nostro territorio in rapporto a quale periodo , e le specie non oggetto di caccia che facciamo , non le guardiamo?
                        Trovare un equilibrio per gestire la situazione attuale con il coinvolgimento di tutti , cacciatori compresi no vero .

                        ---------- Messaggio inserito alle 04:13 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:11 PM ----------

                        Dimenticavo prima di Roma ci sono circa 6/7000 anni di avvenimenti umani

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                        • enrico.83
                          ⭐⭐⭐
                          • Dec 2014
                          • 2724
                          • Bologna

                          #27
                          Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                          Le immissioni di animali selvatici, se autorizzate dalla provincia (allora competente), sono state perfettamente legali.
                          Poi nel tempo le conoscenze e la sensibilià sono cambiate, ma mi ricordo quando su Diana si propagandava l'immissione della minilepre e del colino della Virginia, specie non autoctone. Ed era tutto regolare. Come le lepri ungheresi. O lo scoiattolo americano che sta facendo fuori quello rosso, nostrale, e qui i lanci a scopo venatorio non c'entrano nulla.
                          Che poi si stesse facendo una bischerata, c'e' voluto del tempo ed una maggiore cultura biologica. E poi...non hanno fatto lo stesso con i pesci? Il siluro, tanto per dirne una. O le tartarughe d'acqua, o i gamberi killer nel lago di Puccini.
                          Per non parlare della flora: cipressi strani, piante ornamentali esotiche che hanno invaso trovato ambiente favorevole e stanno avendo il sopravvento su quelle autoctone.
                          Tutto silenzio, perche' non riferibile alla caccia...
                          La volete la globalizzazione? Allora bisogna prendere il pacchetto completo!
                          Mai detto il contrario.
                          Per contributo all'informazione, visto che Duecanne lasciava trasparire perplessità sull'immissione ai fini venatori, ho riportato un'info certa.

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