La Villa Proibita

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  • l'inglese
    Moderatore Setter & Pointer
    • Mar 2008
    • 4241
    • Arzignano, Vicenza

    #1

    La Villa Proibita

    Leggendo nei miei ricordi una frase del caro Fabio, mi ha fatto rivivere un fatto di tanti e tanti anni fa...
    Circa quaranta, ben più di un Ergastolo, penso che si possa narrare...
    Si era a lavorare nelle splendida Villa San Carlo, Luogo Pio di preghiera e meditazione, noto per accogliere molti fedeli nei loro Ritiri Spirituali!
    Una pietra preziosa incastonata nel cuore di Costabissara di proprietà e gestita dal Clero.
    Da ragazzo entravo furtivo nel meraviglioso e grande parco, dove vi era anche un bel laghetto con un rio d' acqua di entrata e di uscita.
    Pescavamo noi ragazzi, nel buio della notte, in silenzio, consci che stavamo facendo qualcosa di proibito...
    Il bello e' che non prendevo mai nulla di valido, che valesse almeno la metà degli sforzi, ma, proprio quella piccola parte di brigante era quella che ci animava...
    Quasi certamente, qualche volta, eravamo anche stati visti da qualche Diocesano, ma, non facendo nulla di male in fondo, venivamo tollerati.
    Tentammo anche di catturare qualche uccellino, ma sempre con scarsa fortuna, pensare che quella oasi, tranquilla e zeppa di qualsiasi albero e pianta, era zeppa di tutti gli uccelli possibili.
    Più volte catturavamo, con una rete posizionata in un punto preciso di quel fiumetto, un Martin Pescatore!
    Rimasi abbagliato dalla bellezza dei suoi colori e, pur tenendolo con cura tra le mani, cadeva in una sorta di catalessi da sembrare morto.
    Addirittura si lasciava posare a terra e farsi riprendere, ma liberato in aria, con un guizzo, volava via velocissimo.
    Era una sua tecnica il fingersi morto!
    Non so se sempre con il medesimo, ma questa scenetta la ripetemmo 4-5 volte.
    Un giorno nei sacchi della retina, un bel fagotto, già si pensava ad un Merlo, o, magari ad un Tordo, ma era un Porciglione, anche questo bellissimo rallide, che comunque compie una sua migrazione, venne liberato, riprese il suo viaggio e non si e' più fatto prendere.
    Come mi piaceva catturare VIVI questi incauti migratori alati, avendo sempre la possibilità di liberare quelli che non mi interessavano per il canto, che tenevo in una grande voliera...
    In pratica la maggior parte riaveva la Libertà!
    Ma quel giorno, forse diciottenne, da tempo non varcavo quella mura per quel lieve e gentile bracconaggio, ma ero lì con cannello e guaine bituminose, con il caro Bruno, Socio di mio mio padre e fondatore della loro piccola ditta.
    Non avevamo grù, o argani e, per issare nei tetti i pesanti rotoli e le bombole, allora, in pochi minuti, Bruno, posizionava una carrucola, grazie ad un grosso palo, tipo quelli del telefono e una sorta di croce ad X dove veniva legato il palo.
    Con una lunga corda di canapa, due sotto, o, io da solo, si tirava su i rotoli che erano attorno al mezzo quintale, quello che stava sopra nei pressi della carrucola, stando attento a non finire con la mano tra la corda e la corsia di ferro, aiutava nell' issare i carichi e, una volta arrivati in cima, li tirava dentro, il tutto, spesso, senza il minimo parapetto...
    L' età, giovane, il mio fisico e, probabilmente questo allenamento quasi quotidiano, avevo una notevole forza, che, ora con quasi 40 anni in più e la grù nel mio camioncino, ho dimezzato...
    Ma avevamo già tirato su i rotoli e coperto quasi tutto il tetto piano di quella specie di pagoda, quando, un prelato, forse responsabile delle spese della Villa, viene e vuole salire per controllare!
    Io, che ero anche un pochino Mangiapreti in quel periodo, pensai, ma guarda questo che avrà un mucchio di anni, probabilmente meno dei miei attuali e vuole andar su per la scala per vedere se abbiamo fatto, o meno, il lavoro!
    Tentai di spaventarlo dicendo che la scala era alta un 7 metri, ma lui, iniziò a salire gli scalini, raccomandandomi di tenerla ben salda.
    Quando fu a 3/4 diedi una discreta scossa alla scala, che oscillò.
    Me ne pentii subito per come si avvinghiò ai montanti, sembrava che volesse fondersi in un solo corpo con quella unica sua salvezza!
    PER CARITA' TIENI LA SCALA!!!
    Disse, ma senza urlare, quasi con un singhiozzo, ma solo dopo un lunghissimo secondo.
    Il tempo di ancorarsi e di prendere un pò di fiato.
    Bastardamente mi venne da dire: Tanto c' e' il Paradiso, Padre!
    E Lui: Solo della Morte v' e' Certezza!!!
    Non ricordo se salì sopra per finire la sua missione, o se scese...
    Ma, stranamente, quello fu il primo ed anche l' ultimo, lavoro che facemmo entro le Sacre Mura!
    Roberto

    Con affetto e simpatia [:-golf]

    un saluto

    l' inglese
  • matteo1966
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2010
    • 2034
    • Liguria
    • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

    #2
    Sempre un piacere leggerti, Roberto
    La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

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    • lacopo giuseppe
      ⭐⭐⭐
      • Oct 2014
      • 5614
      • roma
      • setter

      #3
      Come cacciatore non ti conosco,come cinofilo hai tutta la mia stima. Come scrittore mi piaci molto.

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      • sandro71
        ⭐⭐
        • Jun 2006
        • 735
        • roccasecca, , .
        • pointer

        #4
        dovremmo raccogliere un pò di racconti in un volumetto digitale

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