In toscana nella casa di famiglia stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione dopo la morte di mia nonna successa qualche anno fa, e da un momento all'altro dovrebbe rispuntare il doppiettone del mio bisnonno di cui ho perso traccia, quando verra' fuori me ne sara' data notizia perche' avrei intenzione di tenerlo e ristrutturarlo, cosa devo fare con la questura e tutto il resto? Come dovro' comportarmi in merito? Ho una sola foto del mio bisnonno quando andava a caccia a Cagliari in bicicletta con il cane nel cestino e mi piacerebbe conservare anche il suo schioppo cal 12.
Armi ritrovate
Comprimi
X
-
Armi ritrovate
Sicuramente sul forum da qualche parte se ne parla ma non ho trovato nulla percio' lo scrivo qui' sopra:
In toscana nella casa di famiglia stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione dopo la morte di mia nonna successa qualche anno fa, e da un momento all'altro dovrebbe rispuntare il doppiettone del mio bisnonno di cui ho perso traccia, quando verra' fuori me ne sara' data notizia perche' avrei intenzione di tenerlo e ristrutturarlo, cosa devo fare con la questura e tutto il resto? Come dovro' comportarmi in merito? Ho una sola foto del mio bisnonno quando andava a caccia a Cagliari in bicicletta con il cane nel cestino e mi piacerebbe conservare anche il suo schioppo cal 12.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente .... -
Oi dovresti spostarla su "Legislazione Venatoria e Ambientale" la discussione!!! Ciao bello!Sicuramente sul forum da qualche parte se ne parla ma non ho trovato nulla percio' lo scrivo qui' sopra:
In toscana nella casa di famiglia stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione dopo la morte di mia nonna successa qualche anno fa, e da un momento all'altro dovrebbe rispuntare il doppiettone del mio bisnonno di cui ho perso traccia, quando verra' fuori me ne sara' data notizia perche' avrei intenzione di tenerlo e ristrutturarlo, cosa devo fare con la questura e tutto il resto? Come dovro' comportarmi in merito? Ho una sola foto del mio bisnonno quando andava a caccia a Cagliari in bicicletta con il cane nel cestino e mi piacerebbe conservare anche il suo schioppo cal 12. -
ciao cicalone,allora partiamo che molto probalbilmente lo schioppo del nonno non ha neanche il numero di matricola,in tanti fucili antichi non c'era quindi demolizione o mummificare camra e canne,se per caso ha il numero,allora potrebbe nascer qualche problema,si dovrebbe risalire alla denuncia,poi spiegare perche in tutti questi anni il fucile non e' stato passato da .... a .... quindi aver un buon amico in pol che registri il passagio del defunto agli eredi e loro passarlo a te.
ti dico cio' perche anni fa' sta cosa capito a mio padre,di recente anche un amico la stessa cosa piu' o meno.
in bocca al lupo per lo schioppo.
saluti a tuttiCommenta
-
Ciao cicalone,ti voglio raccontare un fatto accaduto qualche anno fa' a due miei conoscenti,anche se forse c'entra poco...dunque,un impresario era molto amico di un suo operaio e si frequentavano molto,l'operaio possedeva una bella carabina ad aria compressa degli anni 60' tipo Diana,all'impresario piaceva molto e insisteva per averla,dopo tanto insistere finalmente l'operaio si arrese e disse,va bene te la cedo pero' si fa' le cose in regola si va dal commissario e si denuncia la vendita...e cosi' fecero,solo che una volta davanti al maresciallo venne fuori che detta carabina non era mai stata denunciata,forse perche' a quell'epoca non serviva,morale l'operaio si becco' la condizionale...[:-cry]Sicuramente sul forum da qualche parte se ne parla ma non ho trovato nulla percio' lo scrivo qui' sopra:
In toscana nella casa di famiglia stiamo facendo dei lavori di ristrutturazione dopo la morte di mia nonna successa qualche anno fa, e da un momento all'altro dovrebbe rispuntare il doppiettone del mio bisnonno di cui ho perso traccia, quando verra' fuori me ne sara' data notizia perche' avrei intenzione di tenerlo e ristrutturarlo, cosa devo fare con la questura e tutto il resto? Come dovro' comportarmi in merito? Ho una sola foto del mio bisnonno quando andava a caccia a Cagliari in bicicletta con il cane nel cestino e mi piacerebbe conservare anche il suo schioppo cal 12.giannetti lucianoCommenta
-
Ciao Cicalone, non rischi assolutamente niente in quanto non stai denuncianto la detenzione illegale di un'ama ma solo il ritrovamento e la volontà che questa diventi propria, se l'arma è antica e non riporta matricola, il compito ti sarà facilitato per l'impossibilità di fare ricerche su eventuali registri. Anche se negli anni 60 fu fatta una sanatoria prer mettere in regola tutte le armi circolanti non registrate, se questo non è stato fatto dal tuo bisnonno certamente la responsabiltà non sarà tua, se riporta la maricola e non trovi la dichiara certamente la responsabilità non è tua, in ogni caso ti doivrai recare in questura e raccontare lo stato dei fatti, probabilmente non prenderanno in custodia momentania l'arma in quanto hai il portodarmi, fatti i dovuti accertamenti, ti faranno compilare una nuova dichiara riportante la matrivola se esiste o eventuali segni distintivi "ce ne saranno sicuramente sul fucile" , inoltre sicuramente ti chiederanno "visto che l'arma è oggetto di eredità" una scrittura privata in cui tutti i contraenti rinunciano all'eredità in tuo favore.
Normalmente questa è la prassi ;il tutto dipende anche dalla persona che incontri in questura.
CiaoCommenta
-
Grazie a tutti e in particolare a Gaetano molto chiaro e specifico, quando mi avviseranno se troveranno quell'arma andro' a prenderne visione da vicino se varra' la pena mi mettero' in barca per quest'avventura ma se sara' un pezzo di ferro intrattabile allora chiamero' la questura per farla venire a ritirarla, immagino che razza di casino sarebbe prendersela in carico e dover tornare su' e giu' per tutte le pratiche buttando giorni e giorni di ferie....Ciao Cicalone, non rischi assolutamente niente in quanto non stai denuncianto la detenzione illegale di un'ama ma solo il ritrovamento e la volontà che questa diventi propria, se l'arma è antica e non riporta matricola, il compito ti sarà facilitato per l'impossibilità di fare ricerche su eventuali registri. Anche se negli anni 60 fu fatta una sanatoria prer mettere in regola tutte le armi circolanti non registrate, se questo non è stato fatto dal tuo bisnonno certamente la responsabiltà non sarà tua, se riporta la maricola e non trovi la dichiara certamente la responsabilità non è tua, in ogni caso ti doivrai recare in questura e raccontare lo stato dei fatti, probabilmente non prenderanno in custodia momentania l'arma in quanto hai il portodarmi, fatti i dovuti accertamenti, ti faranno compilare una nuova dichiara riportante la matrivola se esiste o eventuali segni distintivi "ce ne saranno sicuramente sul fucile" , inoltre sicuramente ti chiederanno "visto che l'arma è oggetto di eredità" una scrittura privata in cui tutti i contraenti rinunciano all'eredità in tuo favore.
Normalmente questa è la prassi ;il tutto dipende anche dalla persona che incontri in questura.
Ciao
grazie ancora a tutti.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
-
Rinvenimento di armi da parte di privati.
Caro Cicalone, ai fini di un giusto oriantamento, sperando di farti cosa gradita, ti allego la sottonotata circolare ministeriale sul rinvgenimento di armi da parte di privati reperita sul sito di E. Mori WWW.earmi.it .
Un saluto
MINISTERO DELL'INTERNO - DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA - UFFICIO PER L’AMMINISTRAZIONE GENERALE
Risposta a quesito 557/PAS.9624-10100(2)1 del 19 luglio 2004
OGGETTO: Rinvenimento armi. Quesito
ALLA QUESTURA DI RIETI
La Questura in indirizzo ha posto a quest’Ufficio un quesito circa le modalità di “regolarizzazione” delle armi rinvenute da privati cittadini.
A tale proposito si deve, in via preliminare, ricordare che l’articolo 20 della legge 18 aprile 1975, nr 110, prevede che “chiunque rinvenga un’arma o parti di essa è tenuto ad effettuarne immediatamente il deposito presso l’ufficio locale di P.S. o, in mancanza, presso il più vicino comando dei carabinieri che ne rilasciano apposita ricevuta”.
Poiché, però, il cittadino potrebbe non avere titolo al trasporto di armi, l’arma rinvenuta potrebbe essere di tipo vietato (da guerra o clandestina) o, essere corpo di reato e come tale da sottoporre a perizie balistiche e dattiloscopiche, è opportuno che il predetto deposito sia effettuato avvalendosi, per il trasporto, dell’assistenza del personale dell’ufficio di polizia presso il quale lo stesso dovrà avvenire che, all’uopo, dovrà essere interessato, anche per le vie brevi, al fine delle necessarie intese.
Mediante le procedure concordate, l’arma è, così, posta dalla forza di polizia a disposizione dell’Autorità provinciale di P.S. (Questore).
In considerazione della particolare natura dei beni a cui si fa riferimento, tutte le norme del codice civile afferenti, devono però essere raccordate con le leggi di P.S , per cui, in tali casi, il Questore sostituisce il Sindaco quale autorità incaricata dalla predetta normativa a ricevere le cose oggetto di rinvenimento, per le specifiche competenze che la legge gli attribuisce in materia di armi.
Successivamente, colui che ha effettuato il rinvenimento, potrà, qualora interessato, diventare il proprietario dell’arma secondo le procedure in seguito descritte, ricordando, però, che la possibilità di acquisire e detenere un’arma può essere concessa solo ai titolari di una licenza di polizia in materia (porto d’armi o nulla osta), per i quali, quindi, l’Autorità di P.S. abbia verificato il possesso dei requisiti soggettivi (capacità tecnica e psico-fisica) previsti dalla normativa vigente.
Si possono prevedere due distinte ipotesi di rinvenimento, quello che avviene nella propria abitazione o nelle pertinenze di essa, diverso da quello che avviene, invece, su suolo pubblico.
Nel primo caso, sempre che non sia possibile con i successivi accertamenti giungere all’individuazione del proprietario del bene, possono trovare applicazione le norme sul “possesso” (art. 1140 e seguenti del Codice Civile).
Nell’altra ipotesi l’acquisto della proprietà è regolato dagli articoli 927-930 del Codice Civile.
Quindi, trascorso un anno dall’ultima pubblicazione all’albo comunale senza che nessuno si sia presentato in Questura a rivendicare la proprietà dell’arma, il ritrovatore ne diviene il proprietario.
Diverso ancora è il caso dell’acquisto per successione “mortis causa”, per il quale si procederà in modo analogo alle cessioni tra vivi.
Chi acquista la proprietà secondo le modalità di cui sopra potrà decidere se versare l’arma per la distruzione, detenerla personalmente o cederla a terzi, fermo restando che, se non può essere rilasciato il “nulla osta all’acquisto” l’arma deve essere ceduta o versata per la rottamazione.
Altra condizione per acquisire la disponibilità dell’arma è che questa sia “detenibile”,cioè: non clandestina, non alterata, non da guerra, conforme a quanto disposto dall’articolo 11 della legge 18 aprile 1975 nr. 110, e cioè provvista dei punzoni di un Banco di Prova riconosciuto e del numero di matricola, ricordando che non ricadono nei predetti obblighi le armi prodotte anteriormente al 1920, e per le quali si è accertato che non sono state, in passato, utilizzate per la commissione di reati.
Infine, chi subentra nel possesso dell’arma, dovrà, come d’ordinario, denunciarne la detenzione ai sensi dell’articolo 38 del T.U.L.P.S..
Giova ricordare che le armi detenibili da parte dei privati, sono solo quelle catalogate o classificate come comuni da sparo da questo Ministero.
Le armi che risultano iscritte nell’apposito Catalogo Nazionale delle armi comuni (disponibile sul sito internet della Polizia di Stato), o per le quali la Commissione Consultiva Centrale per il controllo della armi abbia, comunque, riconosciuto tale classificazione, qualora prive dei punzoni del Banco Nazionale di Prova, potranno essere presentate dagli interessati al predetto Ente, al fine della sottoposizione a prova di sparo forzata e, quindi, successiva punzonatura.
Qualora, invece, l’arma rivenuta non possieda i requisiti di detenibilità da parte dei privati, l’Autorità di P.S. che ne ha la disponibilità, prima di versarla alle direzioni di artiglieria per la rottamazione, dovrà interessare la sovrintendenza per i beni artistici e storici competente per territorio, che potrà, eventualmente, far assegnare la stessa ad un museo.
Commento
La circolare è sostanzialmente corretta, ma contiene qualche errore.
Essa infatti si sofferma a esaminare il caso delle armi rinvenute in luogo pubblico (cioè abbandonata o smarrita) e non si rendo conto che è una ipotesi che mai potrà comportare una procedura analoga a quella che si segue quando si rinviene un portafoglio. Infatti un’arma smarrita è oggetto di sequestro immediato come corpo del reato di omessa custodia dell’arma e di omessa denunzia dello smarrimento da parte del suo detentore. E se di un’arma rinvenuta in un prato non si riesce a risalire al detentore, vuol dire che era un’arma detenuta e portata illegalmente, egualmente da confiscare. Potrebbe trattarsi di un’arma rubata, ma in tal caso, se era regolarmente denunziata, l’arma verrà restituita al proprietario e non certo a chi l’ha rinvenuta.
Erronea l’affermazione che l’arma deve avere i punzoni del Banco di Prova. Vi sono infinite armi che ne sono legittimamente prive; ad esempio ex ordinanza ora divenute comuni oppure armi importate al seguito di cittadini italiani emigranti all’estero e rientranti in Italia.
Erronea l’ipotesi relativa ad armi catalogate e prive del punzone del Banco di Prova. Ve ne sono alcune e cioè ex ordinanza già esistenti in Italia un prototipo delle quali è stato catalogato e su cui poi il venditore ha apposto il numero di catalogo così dato. E queste armi non hanno il marchio del Banco di prova perché sono state approvate dagli arsenali militari e non vi è alcun bisogno di regolarizzarle.
Curiosa infine la affermazione che “Diverso ancora è il caso dell’acquisto per successione “mortis causa”, per il quale si procederà in modo analogo alle cessioni tra vivi”. In effetti non è che il morto dovrà fare un atto di vendita come se fosse vivo, ma, accertato che lo armi erano regolarmente denunziate, si procederà esattamente come per le armi rinvenute. E se non erano denunziate vanno comunque sequestrate!
<!-- InstanceEndEditable --><!-- #BeginLibraryItem "/Library/base.lbi" --><LINK href="Circolare rinvenimento armi_file/earmi.css" type=text/css rel=stylesheet><TABLE cellSpacing=1 cellPadding=0 width="100%" border=0><TBODY><TR><TD width="98%">
</TD><TD align=middle width="2%">[IMG]file:///C:/Documents%20and%20Settings/Utente/Desktop/Circolare%20rinvenimento%20armi_file/bot_su.gif[/IMG]</TD></TR><TR><TD width="98%">[IMG]file:///C:/Documents%20and%20Settings/Utente/Desktop/Circolare%20rinvenimento%20armi_file/email.gif[/IMG] email - Edoardo Mori </TD></TR></TBODY></TABLE>Commenta
-
A me, anni or sono, è capitato che un'amica di mia madre rinvenisse in soffitta la vecchia doppietta del padre, ovviamente assente di qualunque tipo di matricola come oggi la intendiamo. Informatasi presso la questura, le dissero che, denunciandone la detenzione avrebbe potuto tenerla. Per l'identificazione dell'arma (matricola) si fece riferimento a una lettera e un numero stampigliati non ricordo se sulle canne o sulla bascula.
Si trattava di una vecchia cani esterni malridotta di probabile fabbricazione belga, a quanto ricordo. Probabilmente vecchie armi nascoste per sottarle alla confisca dei tedeschi, o forse appena successive al periodo bellico.
Detto per inciso, mi chiamò perché voleva consegnarla ai CC della locale stazione e, dato che io ero in possesso di titolo che me ne consentiva il trasporto, mi chiese di accompagnarla.
Così smontai e incartai alla meglio il fucile e, arrivato alla stazione dei CC, consegnai l'involto al piantone dicendo che era un'arma ritrovata in una soffitta priva dei numeri di matricola in quanto piuttosto vecchia.
Mi presi delle brutte parole perché mi dissero che non dovevo consegnarla, ma denunciarne la detenzione.
Obiettai che, non avendo un numero di matricola, come si sarebbe potuto identificare l'arma? Inoltre la persona che l'avrebbe dovuta denunciare non la voleva tenere.
Mi dissero che non si poteva distruggere, per cui si doveva denunciare e detenere.
Per la matricola c'era una lettera e un numero (a una cifra). Alla mia obiezione che quel numero avrebbe potuto indicare qualsiasi cosa, e probabilmente non era una matricola, per cui sarebbe potuto benissimo saltar fuori un altro fucile, in un altro luogo, avente lo stessa "matricola", mi dissero che quello c'era punzonato e che dunque quello si doveva considerare matricola.Commenta
-
Caro Cicalone, ai fini di un giusto oriantamento, sperando di farti cosa gradita, ti allego la sottonotata circolare ministeriale sul rinvgenimento di armi da parte di privati reperita sul sito di E. Mori WWW.earmi.it .
Un saluto
MINISTERO DELL'INTERNO - DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA - UFFICIO PER L’AMMINISTRAZIONE GENERALE
Risposta a quesito 557/PAS.9624-10100(2)1 del 19 luglio 2004
OGGETTO: Rinvenimento armi. Quesito
ALLA QUESTURA DI RIETI
La Questura in indirizzo ha posto a quest’Ufficio un quesito circa le modalità di “regolarizzazione” delle armi rinvenute da privati cittadini.
A tale proposito si deve, in via preliminare, ricordare che l’articolo 20 della legge 18 aprile 1975, nr 110, prevede che “chiunque rinvenga un’arma o parti di essa è tenuto ad effettuarne immediatamente il deposito presso l’ufficio locale di P.S. o, in mancanza, presso il più vicino comando dei carabinieri che ne rilasciano apposita ricevuta”.
Poiché, però, il cittadino potrebbe non avere titolo al trasporto di armi, l’arma rinvenuta potrebbe essere di tipo vietato (da guerra o clandestina) o, essere corpo di reato e come tale da sottoporre a perizie balistiche e dattiloscopiche, è opportuno che il predetto deposito sia effettuato avvalendosi, per il trasporto, dell’assistenza del personale dell’ufficio di polizia presso il quale lo stesso dovrà avvenire che, all’uopo, dovrà essere interessato, anche per le vie brevi, al fine delle necessarie intese.
Mediante le procedure concordate, l’arma è, così, posta dalla forza di polizia a disposizione dell’Autorità provinciale di P.S. (Questore).
In considerazione della particolare natura dei beni a cui si fa riferimento, tutte le norme del codice civile afferenti, devono però essere raccordate con le leggi di P.S , per cui, in tali casi, il Questore sostituisce il Sindaco quale autorità incaricata dalla predetta normativa a ricevere le cose oggetto di rinvenimento, per le specifiche competenze che la legge gli attribuisce in materia di armi.
Successivamente, colui che ha effettuato il rinvenimento, potrà, qualora interessato, diventare il proprietario dell’arma secondo le procedure in seguito descritte, ricordando, però, che la possibilità di acquisire e detenere un’arma può essere concessa solo ai titolari di una licenza di polizia in materia (porto d’armi o nulla osta), per i quali, quindi, l’Autorità di P.S. abbia verificato il possesso dei requisiti soggettivi (capacità tecnica e psico-fisica) previsti dalla normativa vigente.
Si possono prevedere due distinte ipotesi di rinvenimento, quello che avviene nella propria abitazione o nelle pertinenze di essa, diverso da quello che avviene, invece, su suolo pubblico.
Nel primo caso, sempre che non sia possibile con i successivi accertamenti giungere all’individuazione del proprietario del bene, possono trovare applicazione le norme sul “possesso” (art. 1140 e seguenti del Codice Civile).
Nell’altra ipotesi l’acquisto della proprietà è regolato dagli articoli 927-930 del Codice Civile.
Quindi, trascorso un anno dall’ultima pubblicazione all’albo comunale senza che nessuno si sia presentato in Questura a rivendicare la proprietà dell’arma, il ritrovatore ne diviene il proprietario.
Diverso ancora è il caso dell’acquisto per successione “mortis causa”, per il quale si procederà in modo analogo alle cessioni tra vivi.
Chi acquista la proprietà secondo le modalità di cui sopra potrà decidere se versare l’arma per la distruzione, detenerla personalmente o cederla a terzi, fermo restando che, se non può essere rilasciato il “nulla osta all’acquisto” l’arma deve essere ceduta o versata per la rottamazione.
Altra condizione per acquisire la disponibilità dell’arma è che questa sia “detenibile”,cioè: non clandestina, non alterata, non da guerra, conforme a quanto disposto dall’articolo 11 della legge 18 aprile 1975 nr. 110, e cioè provvista dei punzoni di un Banco di Prova riconosciuto e del numero di matricola, ricordando che non ricadono nei predetti obblighi le armi prodotte anteriormente al 1920, e per le quali si è accertato che non sono state, in passato, utilizzate per la commissione di reati.
Infine, chi subentra nel possesso dell’arma, dovrà, come d’ordinario, denunciarne la detenzione ai sensi dell’articolo 38 del T.U.L.P.S..
Giova ricordare che le armi detenibili da parte dei privati, sono solo quelle catalogate o classificate come comuni da sparo da questo Ministero.
Le armi che risultano iscritte nell’apposito Catalogo Nazionale delle armi comuni (disponibile sul sito internet della Polizia di Stato), o per le quali la Commissione Consultiva Centrale per il controllo della armi abbia, comunque, riconosciuto tale classificazione, qualora prive dei punzoni del Banco Nazionale di Prova, potranno essere presentate dagli interessati al predetto Ente, al fine della sottoposizione a prova di sparo forzata e, quindi, successiva punzonatura.
Qualora, invece, l’arma rivenuta non possieda i requisiti di detenibilità da parte dei privati, l’Autorità di P.S. che ne ha la disponibilità, prima di versarla alle direzioni di artiglieria per la rottamazione, dovrà interessare la sovrintendenza per i beni artistici e storici competente per territorio, che potrà, eventualmente, far assegnare la stessa ad un museo.
Commento
La circolare è sostanzialmente corretta, ma contiene qualche errore.
Essa infatti si sofferma a esaminare il caso delle armi rinvenute in luogo pubblico (cioè abbandonata o smarrita) e non si rendo conto che è una ipotesi che mai potrà comportare una procedura analoga a quella che si segue quando si rinviene un portafoglio. Infatti un’arma smarrita è oggetto di sequestro immediato come corpo del reato di omessa custodia dell’arma e di omessa denunzia dello smarrimento da parte del suo detentore. E se di un’arma rinvenuta in un prato non si riesce a risalire al detentore, vuol dire che era un’arma detenuta e portata illegalmente, egualmente da confiscare. Potrebbe trattarsi di un’arma rubata, ma in tal caso, se era regolarmente denunziata, l’arma verrà restituita al proprietario e non certo a chi l’ha rinvenuta.
Erronea l’affermazione che l’arma deve avere i punzoni del Banco di Prova. Vi sono infinite armi che ne sono legittimamente prive; ad esempio ex ordinanza ora divenute comuni oppure armi importate al seguito di cittadini italiani emigranti all’estero e rientranti in Italia.
Erronea l’ipotesi relativa ad armi catalogate e prive del punzone del Banco di Prova. Ve ne sono alcune e cioè ex ordinanza già esistenti in Italia un prototipo delle quali è stato catalogato e su cui poi il venditore ha apposto il numero di catalogo così dato. E queste armi non hanno il marchio del Banco di prova perché sono state approvate dagli arsenali militari e non vi è alcun bisogno di regolarizzarle.
Curiosa infine la affermazione che “Diverso ancora è il caso dell’acquisto per successione “mortis causa”, per il quale si procederà in modo analogo alle cessioni tra vivi”. In effetti non è che il morto dovrà fare un atto di vendita come se fosse vivo, ma, accertato che lo armi erano regolarmente denunziate, si procederà esattamente come per le armi rinvenute. E se non erano denunziate vanno comunque sequestrate!
<!-- InstanceEndEditable --><!-- #BeginLibraryItem "/Library/base.lbi" --><LINK href="Circolare rinvenimento armi_file/earmi.css" type=text/css rel=stylesheet><TABLE cellSpacing=1 cellPadding=0 width="100%" border=0><TBODY><TR><TD width="98%">
</TD><TD align=middle width="2%">[IMG]file:///C:/Documents%20and%20Settings/Utente/Desktop/Circolare%20rinvenimento%20armi_file/bot_su.gif[/IMG]</TD></TR><TR><TD width="98%">[IMG]file:///C:/Documents%20and%20Settings/Utente/Desktop/Circolare%20rinvenimento%20armi_file/email.gif[/IMG] email - Edoardo Mori </TD></TR></TBODY></TABLE>
Un super grazie a te per la chiarezza con cui era spiegata tutta la proceduraCosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
-
questo e' cio che dice la legge
Rinvenimento armi
Chi rinviene armi o loro parti nascoste da lungo tempo, di cui si ignora chi fosse il detentore, deve denunziare il rinvenimento all’autorità di PS che può prendere in custodia le armi oppure affidarle a chi le ha rinvenute. Questi è il proprietario delle armi rinvenute secondo le norme del Cod. Civile e ha diritto di averle in restituzione se le armi non risultano essere corpo di reato. Perciò l’autorità di P.S. ha due possibilità: o individua dei reati a carico di qualcuno ed allora sequestra le armi e le invia all’autorità giudiziaria che poi provvederà sulla loro destinazione, oppure, fatte le indagini, le restituisce al rinvenitore che potrà disporne a suo piacimento. Non può trattenerle per la demolizione se non con il consenso del rinvenitore che rinunzia ad esse. Armi sicuramente abbandonate da lungo tempo non sono oggetto di alcun reato perché non vi è la prova che nel momento in cui furono nascoste esse fossero detenute illegalmente. Per armi recenti è invece certo che qualche reato vi è (ad es. omessa denunzia di smarrimento).Due cose sono infinite, l'universo e la stupidita' umana della prima non ne sono tanto sicuro.
Albert Einstein (Ulm, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955)[:142]Commenta
-
questo e' cio che dice la legge
Rinvenimento armi
Chi rinviene armi o loro parti nascoste da lungo tempo, di cui si ignora chi fosse il detentore, deve denunziare il rinvenimento all’autorità di PS che può prendere in custodia le armi oppure affidarle a chi le ha rinvenute. Questi è il proprietario delle armi rinvenute secondo le norme del Cod. Civile e ha diritto di averle in restituzione se le armi non risultano essere corpo di reato. Perciò l’autorità di P.S. ha due possibilità: o individua dei reati a carico di qualcuno ed allora sequestra le armi e le invia all’autorità giudiziaria che poi provvederà sulla loro destinazione, oppure, fatte le indagini, le restituisce al rinvenitore che potrà disporne a suo piacimento. Non può trattenerle per la demolizione se non con il consenso del rinvenitore che rinunzia ad esse. Armi sicuramente abbandonate da lungo tempo non sono oggetto di alcun reato perché non vi è la prova che nel momento in cui furono nascoste esse fossero detenute illegalmente. Per armi recenti è invece certo che qualche reato vi è (ad es. omessa denunzia di smarrimento).
perfetto.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
-
2° puntata:
il fucile del bisnonno e' saltato fuori, un doppiettone di svariati anni fa arma bella arrugginita che non so' se varra' la pena salvare per il cattivo stato di conservazione, mio padre va' alla questura di Lucca si mette in fila e perde mezza mattinata per fare la denuncia in mezzo a decine di persone, la questura dice di venire a ritirarlo al piu' presto.....
morale della storia so' 10 giorni che non si vede nessuno e l'arma e' in casa di persone senza il pda e a rischio furto......
mah lasciamo perdere i commenti del caso.Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
-
A cicalo' lo voi capi' che stanno in ferie[:D][:D][:D], scherzi a parte questa e' l'italia, per tenere un arma in casa non e' necessario il pda, la puoi usare come difesa abitativa l'importante che sia dichiarata.2° puntata:
il fucile del bisnonno e' saltato fuori, un doppiettone di svariati anni fa arma bella arrugginita che non so' se varra' la pena salvare per il cattivo stato di conservazione, mio padre va' alla questura di Lucca si mette in fila e perde mezza mattinata per fare la denuncia in mezzo a decine di persone, la questura dice di venire a ritirarlo al piu' presto.....
morale della storia so' 10 giorni che non si vede nessuno e l'arma e' in casa di persone senza il pda e a rischio furto......
mah lasciamo perdere i commenti del caso.
P.S. Il tuo papa' ha avuto una ricevuta che e' stato in questura a denunciare? se non ha avuto niente puo' nascere qualche problema.Due cose sono infinite, l'universo e la stupidita' umana della prima non ne sono tanto sicuro.
Albert Einstein (Ulm, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955)[:142]Commenta
-
A cicalo' lo voi capi' che stanno in ferie[:D][:D][:D], scherzi a parte questa e' l'italia, per tenere un arma in casa non e' necessario il pda, la puoi usare come difesa abitativa l'importante che sia dichiarata.
P.S. Il tuo papa' ha avuto una ricevuta che e' stato in questura a denunciare? se non ha avuto niente puo' nascere qualche problema.
Si ha avuto la ricevuta ma dubito si possa detenere per difesa abitativa al massimo je se po' rompe la testa al ladro dandogliela tra' capoecollo[:-cry]Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, te lo rivelan gli occhi e le battute della gente e la curiosita' di una ragazza irriverente ....Commenta
-
Due cose sono infinite, l'universo e la stupidita' umana della prima non ne sono tanto sicuro.
Albert Einstein (Ulm, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955)[:142]Commenta
Argomenti correlati
Comprimi
-
da Livia1968In tutti i vari scritti pubblicati qui sul forum, questa parola spesso salta fuori ed immancabilmente, solo per il fatto di averla scritta , ciò provoca...
-
Canale: Chiacchierando
-
-
da giudiceQualche settimana fa ,mi è capitato di vedere un video di un "influencer" della balistica che in sostanza concludeva che il 6,5 creedmoor è...
-
Canale: Armi & Polveri
-
-
da RamonSalve sapete perche con il pard 007 ho vedo bene il cinghiale o vedo bene il reticolo di mira ?
-
Canale: Armi & Polveri
-
-
da oreipGentile Amministratore,
per favore puoi controllare perché è scomparsa la fascia che racchiude i compleanni "odierni" degli Amici del...-
Canale: BUON COMPLEANNO!
-
-
da gaetano2007FABIO ZANOTTI, L'ULTIMO DEI PURDEY ITALIANI.
Difficile parlare di Fabio Zanotti maestro d'armi, difficilissimo trattare della sua arte complessa...-
Canale: Armi & Polveri
-
- Caricamento in corso ...
- Nessun altro evento.
Commenta