Importazione Temporanea in Italia

[Francesco984]

Buongiorno,

vorrei "tornare" in Italia per qualche giorno (5 giorni) e cogliere l'occasione per andare al TAV. Vivo in Svizzera ed ho la Cara Europea delle Armi.
Ho provato a contattare, senza successo, la Questura del luogo in cui andrò e non ho trovato una chiara risposta online:
C'è qualcuno che sa se sia:

-sufficiente avere la Carta e la Tessera FITAV, oppure serve delle documentazione aggiuntiva?
-serve denunciare il luogo di custodia? (E' abbastanza difficile da fare, visto che l'arma non è immatricolata in Italia....)

Grazie!

[cero]

Secondo me non devi fare nulla.

[pippo46]

Con la nuova normativa se un'arma viene spostata dal luogo in cui è dichiarata in un altro e lì rimane per più di 72 ore,deve essere denunciata presso le locali forze dell'ordine(ovviamente per armi denunciate in Italia)Per quanto riguarda il problema della introduzione di un'arma in Italia, bisogna stabilire se si configura l'atto di importazione. Buona giornata.

[Yed]

Con la nuova normativa se un'arma viene spostata dal luogo in cui è dichiarata in un altro e lì rimane per più di 72 ore, deve essere denunciata presso le locali forze dell'ordine(ovviamente per armi denunciate in Italia)Per quanto riguarda il problema della introduzione di un'arma in Italia, bisogna stabilire se si configura l'atto di importazione. Buona giornata.

Non ha senso, se vado in trasferta per una settimana in un'altra regione ospite di amici, vado a denunciare l'arma ????

[pippo46]

Non me la sono inventata io questa norma. Serve a monitorare lo spostamento delle armi. Prima potevi trasportare il tuo fucile per tutta Italia e stare fuori residenza anche un mese, adesso se rimani in un luogo per più di 72 ore, per caccia o sport, devi fare denuncia del tuo fucile nel posto di polizia o carabinieri. Sono continue vessazioni; i possessori delle armi sono sempre sotto ""tiro"" mentre i delinquenti continuano imperterriti a fare vita beata. Certamente non andranno in Questura a chiedere il porto d'arma, mentre il cacciatore, il tiratore se vuole svolgere il proprio hobby deve seguire una trafila burocratica, certamente giusta, ma che obbliga a volte, il richiedente titolo a subire piccole o grandi vessazioni burocratiche da far girare le palle. Questa è l'Italia, patria del diritto,dove i processi durano il doppio che in Francia e dove è l'indagato che deve dimostrare che è innocente. Mi fermo qui perché non voglio ampliare la discussione ed andare O.T.
Purtroppo dobbiamo adeguarci ed ubbidire alle leggi, per quanto inique.
Buon pomeriggio

[lacopo giuseppe]

Il tutto si risolve con la P.E.C.. andate sul sito polizia di stato, e attenersi a ciò che è scritto.
Poi il resto sono solo chiacchiere da tastiera.

Cari saluti

[Yed]

Il tutto si risolve con la P.E.C.. andate sul sito polizia di stato, e attenersi a ciò che è scritto.
Poi il resto sono solo chiacchiere da tastiera.

Cari saluti

Cortesemente citi l'indirizzo specifico ?

Grazie

[Francesco984]

Il tutto si risolve con la P.E.C.. andate sul sito polizia di stato, e attenersi a ciò che è scritto.
Poi il resto sono solo chiacchiere da tastiera.

Cari saluti

Avresti pienamente ragione se, da qualche parte, sul sito della Polizia di Stato ci fosse scritto, non dico chiaramente ma almeno in modo comprensibile, cosa fare e come.
Ma non c'è, ed è, vergognosamente, arduo ottenere risposta da una questura.

[Essebie]

Non ha senso, se vado in trasferta per una settimana in un'altra regione ospite di amici, vado a denunciare l'arma ????

Infatti sono d'accordo con te, a mio modesto parere non è così. Hai un regolare e valido PdA? Allora tu stai trasportando/portando l'arma, e la cosa si protrae per più giorni, tra il "porto" (caccia, TAV) ed il trasporto (auto, albergo, ristorante, casa di amici), insomma, l'arma è sempre nella tua disponibilità e controllo, non stai assolutamente spostando il luogo di detenzione dichiarato in denuncia.
E' necessario ri-denunciare se trasferisci definitivamente l'arma.
Quello che farei io, anche se non normato, è avvisare, anche oralmente, l'Autorità locale di PS della momentanea detenzione. Certo non per i 3/4 giorni che sono a caccia in Toscana, ma magari in ferie per 2/3 settimane credo sia una tutela.....correggetemi se sbaglio

Se c è qualcuno del settore che ci spiega bene le cose ben venga!

[louison]

Qui c'è un cittadino straniero con carta Europea valida che si ferma in Italia e chiede di poter sparare al TAV .... Sarebbe bene consultare qualche responsabile della FITAV ; la FTAV ha il sito ufficiale con recapiti dei vari responsabili .

[Francesco984]

Ho trovato la soluzione (o almeno una soluzione) e ve la illustro:

La Carta Europea estende le autorizazzioni che ha il titolare nello stato di emissione a tutto il territorio Schengen ma non è un lascia passare.
Per importare temporaneamente un'arma in Italia serve la Carta e un documento che confermi/certifichi l'attività di tiro o di caccia: in altre parole serve una lettera di invito (oppure un foglio che attesti la partecipazione ad un corso di tiro) da parte di un'associazione di Tiro (può essere un TAV o un Poligono qualsiasi o la FITAV o il Coni) o di una Riserva di caccia (la conferma della prenotazione ad esempio...) o di un altro ente collegato (ATC...e chi più ne ha piû ne metta).
Questo secondo documento è richiesto solo dalla Amministrazione delle Dogane: l'arma va dichiarata all'ingresso nel paese, se questo avviene tramite un valico presidiato. Se il valico/accesso non è presidiato non è necessario recarsi in un ufficio della AdD per dichiararla.

In un eventuale controllo di Polizia: la sola Carta Europea ha valore come Permesso di Trasporto dell'arma e non sono necessari documenti aggiuntivi.

La custodia dell'arma:
-presso Armeria: devono comunicarlo loro se la presa in carico supera le 72 ore;
-presso Hotel: serve l'autorizzazione del titolare e va fatta denuncia se la permanenza supera le 72 ore (e va sempre custodita secondo termini di legge).