Storia & cultura: associazionismo venatorio in Italia.

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

selecon Scopri di più su selecon
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • selecon
    ⭐⭐⭐
    • Dec 2012
    • 1538
    • lombardia

    #1

    Storia & cultura: associazionismo venatorio in Italia.

    IL MASSIMO SPLENDORE
    Tra il 1955 e il 1980 ci fu un aumento sponenziale dei cacciatori in Italia; le licenze si attestarono a oltre 1.800.000.
    L'andamento rivelava in modo incontrovertibile che la caccia non era "una moda": era una Cultura alla quale finalmente poter aderire grazie alle soppraggiunte condizioni economiche che finalmente lo permettevano.
    Eravamo, con la FIDC, tra quelli che 50 anni prima avevano fondato il CONI.

    DA DOVE VENIAMO.

    I cacciatori appena dopo l'unità d'Italia si trovarono divisi in una miriade di associazioni, residuo di quanto precedentemente in essere nei vari stati poi annessi al regno.

    L'unica cosa che accomunava tutti i cacciatori fu la "licenza di caccia", introdotta nel 1874.

    Come vivevano la cultura della caccia gli italiani, che ne 1860 erano 22.000.000?

    La Cultura risorgimentale non vedeva in modo distinto tiro a segno, tiro al piccione, caccia...
    C'era un uomo, possibilmente un patriota, che aveva il diritto di armarsi allo stesso tempo per cacciare, difendere la famiglia, soccorrerere la patria.

    I sentimenti in essere erano ben sintetizzati nello spirito garibaldino.
    Lo stesso spirito della spedizione dei 1000, nei volontari in Francia nel 1914, è quello che troviamo nelle formazioni (non a caso) dei "Cacciatori delle alpi".
    Uno schioppo, fino alla prima guerra mondiale, faceva la differenza in una guerra che durava al massimo qualche battaglia e poche settimane.

    E allora cosa troviamo nella Italia appena unita?
    Una miriade di associazioni, commiste dal tiro a segno al tiro al piccione, dalla attività venatoria fino all'allevamento dei cani da caccia.

    (to be continued)
    Ultima modifica selecon; 22-11-21, 14:14.
    A volte l'inutile si traveste da impossibile.
  • forgix
    ⭐⭐
    • Oct 2017
    • 346
    • Caserta

    #2
    L'associazionismo è garantito costituzionalmente, peccato che la frammentazione scaturisca spesso dalla cupidigia dei singoli

    Inviato dal mio Redmi 5 Plus utilizzando Tapatalk

    Commenta

    • selecon
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2012
      • 1538
      • lombardia

      #3
      Nel 1882 il ministero dell'interno e della guerra (allora unico) iniziò a non lasciare al pubblico associazionismo le varie sedi ed associazioni di tiro, e fu creato il Tiro a segno nazionale.
      Tuttora le strutture di questa istituzione sono semi-ministeriali e non è neppure del tutto chiara la posizione giuridica degli spazi del TSN.
      La gestione delle sezioni del TSN è gestita dall'Unione Italiana Tiro a Segno che, come dal momento della sua nasciata, è pubblico Ente sottoposto al controllo del ministero degli interni.

      Quindi, tornando indietro nel tempo, abbiamo una prima suddivisione tuttora attuale.
      Le licenze di caccia, unificate nel 1874.
      I vari TSN, voluti fortemente da Garibaldi, istituzionalizzati nel 1882.

      E con la caccia, cosa centra?

      Centra perché abbiamo visto che può esistere un Ente Pubblico, supervisionato da un ministero, ed affiliato ed affiliabile al Coni ed altre federazioni internazionali.
      Centra perchè vedremo che nella sua attività sportiva le sedi del TSN amministravano attività come il Tiro al piccione ed erano, di fatto, la sede dei vari circoli di caccia popolari.
      Queste interazioni, con una Italia di meno di 30.000.000 di abitanti, fecero arrivare ad oltre 100.00 iscritti gli iscritti ai vari TSN.
      Gli spazi che usavano i cacciatori ed i tiratori, allora, erano di fatto comuni.

      Malgrado il decreto del 1883 prevedesse che l'uso delle armi fosse limitato a quelle in uso all'esercito, la UITS fu affiliata sia alla federazione internazionale di tiro sportivo che al CONI.
      Quel Coni che alcuni anni prima fu fondato, tra gli altri, dalla Federazione Italiana della caccia la quale fu poi esclusa dopo un secolo di appartenenza.

      L'introduzione dei TSN e del UITS tornerà utile fra breve, quando vedremo cosa accadde alle varie associazioni dei cacciatori dall'unità d'italia alla fondazione del CONI.

      (to be continued)
      Ultima modifica selecon; 22-11-21, 19:58.
      A volte l'inutile si traveste da impossibile.

      Commenta

      Argomenti correlati

      Comprimi

      Attendere..