Bracco-pointer....e perchè no?

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ciccio
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  • Alessandro il cacciatore
    🥇🥇
    • Feb 2009
    • 20199
    • al centro della Toscana
    • Deutsch Kurzhaar

    #46
    Originariamente inviato da ciccio
    Scusami Alessandro, perchè il bracco-pointer non esiste da prima della II guerra mondiale ?

    Anzi si parla dei primi decenni del secolo scorso.

    Non vorrei sbagliarmi ma forse , e ripeto forse è più vecchia degli incroci fatti per il maremmano.

    Scrivo forse perchè non ne sono poi tanto sicuro.
    Ciccio, ti ha risposto Lucio, il segugio maremmano c'e' ancora (e tanti) il bracco-pointer no....
    Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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    • michele
      ⭐⭐⭐
      • Jan 2007
      • 1833
      • siderno, Reggio Calabria, Calabria.
      • kurzhaar labrador bassotto kanincken

      #47
      Originariamente inviato da Francesco Petrella
      Quindi questa storia del bracco-pointer è per avere un bracco senza coda?
      Non capisco!!! Che hai bastardini si puotrebbe tagliare la coda?
      Non no si potrebbe ma nessuno ti potrebbe mai contestare che gliel'hai tagliata perchè non esiste standard e poi l'ho detto per provocazione
      Michele

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      • Giampaoletti
        ⭐⭐⭐
        • Aug 2008
        • 1863
        • Ascoli Piceno

        #48
        Originariamente inviato da Lucio Marzano
        tutte le razze canine e non solo quelle da caccia e non solo quelle teutoniche , sono frutto di incroci, selezionati nel tempo, ma alcuni sono il frutto di un preciso programma di allevamento altri di una mirata selezione circoscritta a persone e aree geografiche, mentre altri sono solo casuali meticciamenti, questa la differenza.

        tutto è possibile , ma prima bisogna programmare la futura razza con un progetto cinofilo ben preciso e dettagliato in modo che i selezionatori sappiano che scelte fare. Altrimenti rimane solo un pasticcio cinofilo.

        con tutto il rispetto, senza un preciso programma ed un progetto
        , ho serissimi dubbi che si possa "consolidare" qualcosa che ancora non è definito

        di "incroci" da cinghiale ce ne sono tuttora, ma il maremmano era una realtà esistente anche se non ancora ufficialmente certificata.

        Il bracco pointer c'era, questo è innegabile, e c'era anche prima della prima guerra mondiale , ma il "patrimonio" è svanito e bisognerebbe ricominciare da capo.
        la domanda è : ne vale la pena ??
        ma indipendentemente dalla risposta, ci sono le reali possibilità in termini di appassionati , di tempo e di risorse per iniziare un lungo lavoro di selezione che potrebbe (condizionale d'obbligo) portare alla creazione di una nuova razza, in un momento di grande crisi della cinofilia in generale e del cane da ferma in particolare ???
        Non è piu' semplice e pratico, scegliere una delle tante razze già selezionate e certificate ??
        Non mi sembra che esistano aree inesplorate o non praticate nell'ambito dei cani da ferma.
        Quoto al 100% aggiungo: ammessa la validità dell' intrigante intuizione di Ciccio io procederei, prima di intraprendere qualsiasi programma di allevamento, con uno studio di pre-fattibilità che risponda alle domande di Lucio ed elenchi i punti di forza e quelli di debolezza del progetto, i vantaggi, i tempi e i costi.....

        Ovviamente il prodotto dovrà essere assolutamente a coda lunga[:D][:-cry][menaie][;)]

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        • silvio roncallo
          ⭐⭐⭐
          • Dec 2006
          • 5650
          • genova, Genova, Liguria.
          • spinone

          #49
          Originariamente inviato da michele
          Non no si potrebbe ma nessuno ti potrebbe mai contestare che gliel'hai tagliata perchè non esiste standard e poi l'ho detto per provocazione
          ???????
          cosa c'entra la presenza o meno dello standard? l'hai letto il testo del DDL? NON puoi tagliare le code punto.
          Che forse nascerebbero anuri?
          silvio

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          • giuseppe

            #50
            secondo il mio parere,il nocciolo della questione e' sui cani buoni o meno buoni,si chiamino setter-pointer-bracchi o quant'altro,in campagna quando si esce si vuole un cane che cerchi adeguatamente,che trovi, che fermi e faccia sparare,la razza e' questione di gusto e di utililita',il fuoriclasse e' nascituro in qualsiasi razza,ho una setter grandissima come esponente di razza setter-setter,ma secondo il mio modesto parere,se si va' per il carniere:pessimo acquisto,se invece si va per vedere un'esponente della razza alla quale appartiene e' un gran bel vedere,quindi in conclusione la domanda e':(cosa si cerca in un cane da caccia?)se da carniere,viva il bracco-bracco pointer(bracco italiano velocizzato)il mezzo setter che ti cerca sui 20 metri,il pointer continelaizzato,se invece si vuole la massima espressione della razza di appartenenza,allora la scelta di razza e' difficile,io personalmete preferirei un bracco italiano rapido nella cerca(difficile da trovare)e buon fermatore(utilizzabile nei miei territori e nella attuale caccia),otterrei un continentale che mi soddisfi per ampiezza di cerca e con stile(se buono),gli inglesi se sono di sangue doc ci vogliono gambe e territori ampi senza tanta concorrenza che impedirebbero di sgangiarli(difficile trovarli tra la concorrenza con tanti bipeer),ma il 70% degli inglesi ha cerca da mezzo continentale(si vogliono i setter che caccino vicino),almeno da noi,quindi diciamoci la verita',il numero degli abbattimenti fa specie,ci fa sentire i primi della classe,pensare di avere il cane migliore e' un fatto che riempie di gioia,ci inorgoglisce,ma per arrivare a questo qual'e' il cane + indicato?ecco la ricerca del nuovo,ma in verita' la risposta e' semplice,solo cani equilibrati con + o -qualita naturali,a qualsiasi razza appartengano,ma che siano equilibrati,questi sono i cani da carniere e da caccia,le prove sono un'altra cosa,l'asciamola ai puristi e a chi ha possibilita',gli sprinter al cacciatore non serve,ma il metodista e' indicato,specie se e' primo della classe.
            giuseppe

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            • ciccio

              #51
              Originariamente inviato da Giampaoletti
              Quoto al 100% aggiungo: ammessa la validità dell' intrigante intuizione di Ciccio io procederei, prima di intraprendere qualsiasi programma di allevamento, con uno studio di pre-fattibilità che risponda alle domande di Lucio ed elenchi i punti di forza e quelli di debolezza del progetto, i vantaggi, i tempi e i costi.....

              Ovviamente il prodotto dovrà essere assolutamente a coda lunga[:D][:-cry][menaie][;)]
              Benissimo ! .....! E allora ?.............. Perchè No !

              E poi ci vorrebbe qualche stimolo per riprendere seriamente il progetto cinofilia italiana che stiamo perdendo.

              Infatti si riprende il vecchio con lo stimolo del nuovo.

              Adesso vediamo un pò , secondo ogniuno di noi, quali potrebbero essere i vantaggi di una nuova razza cosidetta "Bracco-pointer" e / o gli ipotetici svantaggi.

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #52
                Originariamente inviato da giuseppe
                secondo il mio parere,il nocciolo della questione e' sui cani buoni o meno buoni,si chiamino setter-pointer-bracchi o quant'altro,in campagna quando si esce si vuole un cane che cerchi adeguatamente,che trovi, che fermi e faccia sparare,la razza e' questione di gusto e di utililita',il fuoriclasse e' nascituro in qualsiasi razza,ho una setter grandissima come esponente di razza setter-setter,ma secondo il mio modesto parere,se si va' per il carniere:pessimo acquisto,se invece si va per vedere un'esponente della razza alla quale appartiene e' un gran bel vedere,quindi in conclusione la domanda e':(cosa si cerca in un cane da caccia?)se da carniere,viva il bracco-bracco pointer(bracco italiano velocizzato)il mezzo setter che ti cerca sui 20 metri,il pointer continelaizzato,se invece si vuole la massima espressione della razza di appartenenza,allora la scelta di razza e' difficile,io personalmete preferirei un bracco italiano rapido nella cerca(difficile da trovare)e buon fermatore(utilizzabile nei miei territori e nella attuale caccia),otterrei un continentale che mi soddisfi per ampiezza di cerca e con stile(se buono),gli inglesi se sono di sangue doc ci vogliono gambe e territori ampi senza tanta concorrenza che impedirebbero di sgangiarli(difficile trovarli tra la concorrenza con tanti bipeer),ma il 70% degli inglesi ha cerca da mezzo continentale(si vogliono i setter che caccino vicino),almeno da noi,quindi diciamoci la verita',il numero degli abbattimenti fa specie,ci fa sentire i primi della classe,pensare di avere il cane migliore e' un fatto che riempie di gioia,ci inorgoglisce,ma per arrivare a questo qual'e' il cane + indicato?ecco la ricerca del nuovo,ma in verita' la risposta e' semplice,solo cani equilibrati con + o -qualita naturali,a qualsiasi razza appartengano,ma che siano equilibrati,questi sono i cani da carniere e da caccia,le prove sono un'altra cosa,l'asciamola ai puristi e a chi ha possibilita',gli sprinter al cacciatore non serve,ma il metodista e' indicato,specie se e' primo della classe.
                giuseppe

                ne concludo che siamo su due pianeti diversi, io non cerco il cane che mi fa ammazzare di piu', non mi interessa sciorinare carnieri, mi interessa il cane che mi procura piacere, anche estetico lavorando in stile di razza , non scevro di efficacia, ma nemmeno col naso per terra o che abbai alla lepre o che la pisti o che risolva in qualche modo alzando la selvaggina a tiro di fucile.
                Con queste premesse , imutile continuare una discussione fra persone che parlano due lingue diverse , che vanno a caccia con finalità diverse e che considerano il cane in modo diametralmente opposto e quindi non si possono capire.
                Pensa che io non sparo alla selvaggina non lavorata correttamente dal cane e che vado col cane senza fucile con lo stesso piacere e spesso maggiore, di quando ho la doppietta fra le mani.
                Immaginati quanto mi importa di avere un soggetto che non si sa come caccia, come si muove, come prende il punto come guida ma che mette in condizione di sparare spesso. ma forse sono io che sono fatto male.
                lucio

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                • Alessandro il cacciatore
                  🥇🥇
                  • Feb 2009
                  • 20199
                  • al centro della Toscana
                  • Deutsch Kurzhaar

                  #53
                  Originariamente inviato da Lucio Marzano
                  ne concludo che siamo su due pianeti diversi, io non cerco il cane che mi fa ammazzare di piu', non mi interessa sciorinare carnieri, mi interessa il cane che mi procura piacere, anche estetico lavorando in stile di razza , non scevro di efficacia, ma nemmeno col naso per terra o che abbai alla lepre o che la pisti o che risolva in qualche modo alzando la selvaggina a tiro di fucile.
                  Con queste premesse , imutile continuare una discussione fra persone che parlano due lingue diverse , che vanno a caccia con finalità diverse e che considerano il cane in modo diametralmente opposto e quindi non si possono capire.
                  Pensa che io non sparo alla selvaggina non lavorata correttamente dal cane e che vado col cane senza fucile con lo stesso piacere e spesso maggiore, di quando ho la doppietta fra le mani.
                  Immaginati quanto mi importa di avere un soggetto che non si sa come caccia, come si muove, come prende il punto come guida ma che mette in condizione di sparare spesso. ma forse sono io che sono fatto male.
                  La tua e' una interpretazione della caccia da seguire.
                  Ora si va a caccia non per la dispensa, ma per il nostro spirito.
                  Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                  • manu
                    • Oct 2009
                    • 114
                    • reggio calabria
                    • epagneul breton labrador springer

                    #54
                    ciao a tutti. volevo segnalarmi le mie esperienze. il primo cane che io ricordi in famiglia era un bracco pointer ( padre bracco italiano x madre pointer) cane molto venatico ma bruttino. successivamente , già prossimo al porto d'armi abbiamo avuto un orredo incrocio accidentale spinone setter , grande cacciatore ma presumo perchè i genitori erano grandi cacciatori. poi ho avuto una spinona che era tale solo dul pedigree ma era morfologicamente tutta drathaar . l'allevatore a cui feci notare tale stranezza rispetto agli altri cuccioloni della stessa covata mi parlò di ritorno atavico in quanto in passato gli spinoni vennero incrociati col drathaar x migliorare la razza.
                    da ultimo un amico che alleva pointer ma che accoppia a cso e solo in stretta cosanguineità in qualche cucciolata si sta ritrovando strani cani molto simili ai levrieri!
                    morale : solo un genetista può progettare incroci mirati senz aperdere di vista le regole della selezione

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #55
                      che siano stati fatti degli incroci "migliorativi" (??!!) ma segreti in molte razze è un fatto, che poi le conseguenze di questi "miglioramenti" le abbiano pagate gli ignari acquirenti di soggetti dicharati di razza pura che poi hanno riprodotto ben altro, è pure un fatto.
                      Io stesso acquistai un cane di grande valore Minosse uno spinone,
                      che era effettivamente un cane di grandissima positività, messo in razza......mi diede di tutto, da cani ottimi, come Zira ,Bamboo e Patatrack a soggetti assolutamente impresentabili assimilabili a barboni, korthals, bracchi e ogni altra variante possibile.
                      Perché prendere le "scorciatoie" è facile e puo' anche portare a buoni risultati, ma poi in seguito e per generazioni, la "magagna" ritorna a galla ripresentandosi invariabilmente ed inequivocabilmente.
                      (anche Zira figlia di Minosse, incrociata con Ulisse spinone del compianto Carlo Sardelli mi diede un cucciolo -Risotto-che era un evidentissimo Bracco-Spinone, a pelo quasi raso con un filino di barbetta, ma a caccia era un soggetto di valore quindi, secondo qualcuno, avrei dovuto iniziare una razza nuova anche perché il bracco/spinone era frequente quanto il bracco pointer)
                      Non credo che ci sia la minima necessità oggi di ricreare una razza,
                      anzi probabilmente alcune delle troppe razze da ferma stanno andando verso l'estinzione se già non sono estinte (si veda per esempio il bracco Dupuis) ci sono già troppi doppioni e troppe sovrappposizioni per avere necessità di crearne di ulteriori.
                      Poi un bracco-pointer come lo vogliamo se piu' bracco, basta selezionare oppurtunamente il BI se piu' pointer, scegliamo dei pointer meno estremi, andando magari all'estero dove non mancano,
                      oppure abbiamo già una magnifica e selezionatissima razza che è stata creata dall'incrocio del bracco con il pointer e cioé il DK. Che bisogno c'é di un altro doppione ?? Anzi proprio il DK ha conosciuto in Italia una evoluzione (per alcuni involuzione) che lo ha alleggerito e velocizzato, rispetto al "tipo" originale, quali altre varianti al tema vogliamo introdurre ??? mi piacerebbe leggere quali dovrebbero essere le caratteristiche di lavoro (oltre che morfologiche) ammesso che si vogliano caratterzzare e non semplicemente dire "che vada bene a caccia" come mi sembra di leggere nei programmi dei "cinofili" del sito.
                      lucio

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                      • ciccio

                        #56
                        <<""Adesso vediamo un pò , secondo ogniuno di noi, quali potrebbero essere i vantaggi di una nuova razza cosidetta "Bracco-pointer" e / o gli ipotetici svantaggi "">

                        Bene, ...c'è qualcuno che mi vorrebbe rispondere ?

                        Aiutiamo chi , forse in un futuro quanto mai prossimo, persona preparata, vorrebbe entrare nella storia della cinofilia italiana con la creazione di questa nuova razza per la caccia e per le prove.

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #57
                          vantaggi : nessuno
                          svantaggi :
                          -soggetti che poi daranno di tutto in razza
                          - poca o nulla commerciabilità
                          - la quasi certezza che la razza non sarà riconosciuta per almerno 50 anni
                          - difficoltà ad accordarsi sugli obbiettivi
                          -problema di mettere insieme un numero di persone sufficienti
                          e sufficientemente motivate e disposte a spendere senza ritorno
                          per decenni
                          -mancanza assoluta di un qualsiasi programma con la conseguenza
                          che poi ognuno direbbe che il "vero" bracco/pointer è il suo
                          - la possibilità di trovare facilmente sul mercato razze pure con prestazioni equivalenti a quelle chi si vorrebbero dalla nuova razza


                          persona preparata (che)vorrebbe entrare nella storia della cinofilia italiana con la creazione di questa nuova razza per la caccia e per le prove.
                          bisogna vedere come, entrerebbe nella storia della cinofilia, se per merito acquisito o per il contrario.
                          P.S. a quali prove si vorrebbe iscrivere la "neo razza" : italiani, continentali esteri o inglesi, naturalmente quando fra mezzo secolo si riuscisse a far riconoscere la razza , perché fino ad allora sarebbe considerata "meticcia" e quindi
                          non iscrivibile alle manifestazioni FCI e/o ENCI
                          Il treno è stato perso oltre un secolo fa e non ne ripassa un altro.
                          lucio

                          Commenta

                          • Alessandro il cacciatore
                            🥇🥇
                            • Feb 2009
                            • 20199
                            • al centro della Toscana
                            • Deutsch Kurzhaar

                            #58
                            Originariamente inviato da Lucio Marzano
                            Anzi proprio il DK ha conosciuto in Italia una evoluzione (per alcuni involuzione) che lo ha alleggerito e velocizzato, rispetto al "tipo" originale, quali altre varianti al tema vogliamo introdurre ??? mi piacerebbe leggere quali dovrebbero essere le caratteristiche di lavoro (oltre che morfologiche) ammesso che si vogliano caratterzzare e non semplicemente dire "che vada bene a caccia" come mi sembra di leggere nei programmi dei "cinofili" del sito.
                            Il DKV non divulga certe norme, ma chiede ai suoi adepti un atto di fede.
                            E tanto deve bastare. L'alternativa e' il marchio a fuoco "GSP".
                            Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

                            Commenta

                            • ergenio

                              #59
                              Mio nonno 40 anni fa incrociò Kurzhaar e breton, il risultato?
                              Cani a pelo corto che nascono senza coda per il 75% secondo lui erano anche molto validi,
                              l'unica cosa che non capisco è perchè se fossero così validi non ha più riproposto l'incrocio mah?

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                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #60
                                Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                                Il DKV non divulga certe norme, ma chiede ai suoi adepti un atto di fede.
                                E tanto deve bastare. L'alternativa e' il marchio a fuoco "GSP".
                                ma Ale, se loro DEVONO (così dice Madonna, ma chi li obbliga ??) andare a cacciare i cinghiali, non
                                possono mettersi ad andatura di galoppo leggermente "rampante" testa nel vento ad ampie , belle falcate con decisa spinta del posteriore.
                                ma devono mettere il naso per terra, con galoppone da segugio e andare a trovare il verro, con molta determinazione e nessuna poesia.
                                C'è la stessa differenza che si riscontra fra un tappeto persiano ed una moquette .

                                Mi va benissimo che ci marchino a fuoco SGP, i nostri in effetti sono ben altra cosa, d'altra parte
                                marchiano così anche i prosciutti di Parma..............al massimo li mangeremo con uno Stifel di Lager bavarese,
                                brindando a chi ha creato la razza
                                Zum Voll !!!
                                lucio

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