le razze da ferma
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Secondo me per come intendo io la caccia con il cane da ferma, ovvero non mi interessa quanto prendo ma come lo prendo, e passo tutto il tempo della cacciata a osservare il lavoro del cane apprezzando lo stile etc. etc.., sì esistono ancora delle razze più idonee a determinati territori e climi. Faccio un esempio, se dovessi cacciare in territori molto stretti, piccoli non sceglierò mai un setter o un pointer ( magnifici e perfetti cacciatori ) perché nn potrebbero esprimere il loro lavoro. Saranno sicuramente efficienti perché sono ottimi cani da ferma, ma non penso si godrebbero come andrebbero godutiCommenta
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Personalmente non sono d'accordo.
Secondo me le varie razze possono essere usate ovunque, con risultati spesso completamente diversi... sì, ma cosa intendiamo per risultati?!?
Il carniere? Oppure lo stile? Oppure altre cose soggettive al singolo cacciatore?
Sempre peronalmente mi sono avvicinato al bracco italiano perchè semplicemente mi piaceva e mi incuriosiva. L'ho usato un po' in ogni forma di caccia ed ora mi sto appassionando alle prove cinofile, quindi preferisco godere di una forma di caccia più "stilista" (che parolona[;)]) che portare a casa ogni tipo di selvatico...Commenta
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Io in tanti anni di pointer nel bosco ne ho visti 4 in tutto....quindi dedurrei che spadroneggia solo il setter, che tra l'altro spadroneggia a prescindere, basta guardare le statistiche o guardarsi attorno quando si è a caccia...
Ma siamo sicuri che ci sia una ragione logica a questo ?
Al di là dei gusti personali e delle attitudini di ognuno di noi, e dell'indiscutibile efficacia di questo cane in ogni tipo di caccia....siamo proprio certi, se parliamo di resa venatoria, che uno spinone di quelli giusti, un korthals, un drahthaar o un breton non potrebbero eguagliarlo o (bestemmia) addirittura surclassarlo ?
Spesso l'acquisto di un cane è determinato da motivazioni emozionali ed estetiche, in più, raramente il cacciatore, specie ad inizio carriera, è davvero specializzato, quindi quello che si cerca è il cane che vada bene dappertutto, ecco emergere le razze più dotate di intelligenza adattativa....quando poi il cacciatore si specializza....potrebbe essere stuzzicato da differenti considerazioni....
La domanda di Lucio è ben chiara...la risposta, per nulla scontata....Ultima modifica fabryboc; 06-07-14, 13:26.Mala tempora curruntCommenta
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il setter inglese é la razza piu' diffusa di gran lunga , ma in Italia, all'estero, e parlo di paesi dove si caccia come facciamo , non lo é. In Italia il setter iglese é diventato un cane dai molteplici risvolti, soazia dalla'alta montagna ai beccaccini alla beccaccia, ma sono sempre gli stessi cani ? io non credo, nell'ambito del SI c'é di tutto, dal grande trialer che fa la grande cerca, al botolo scodinzolante che va a mezzo galoppo e forza gli uccelli neri nei canali. Il setter inglese é il cane che mi ha accompagnato per quasi trentanni , ma dove é decisamente invantaggio ? io dico nella caccia di alta montagna, dove é protetto dal pelo, dove la sua esuberanza puo' esprimersi al meglio anche senza aiuti elettronici, o nell'alta collina in spazi aperti. Nei terreni rotti , misti, alternati da bosv^chi e macchie, senza aiuti altre razze possono fare come lui, ma il problema é avere cani che rispondono agli standard di razza (parlo di lavoro ovviamente) altrimenti si chiamano setter ma sono solo dei surrogati adattati alle situazioni contingenti e noi in Italia di questi "surrogati" che continuiamo a chimare setter ne abbiamo tantissimi. Un cane appartiene ad una razza se risponde alle caratteristiche della razza, altrimenti é una copia adattata.
Il pointer é il cane che , a mio avviso naturalmente, dadelle emozioni fortissime, anche lui é una cane da grandi aperure , grandi prese di terreno, velocità, ma é , relativamente poco gradito dai cacciatori perché é un cane estremo e ci vuole una grande mano per utilizzarlo convenientemente. poi ci sono i continentali, dei quali parlero'dopo per nondilumgarmi troppo.lucioCommenta
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E mo' qui so ca...!!!
Allora, con i Setter si va a bianche e rosse, magari qualche forcello se ci scappa giusto pe magna', ma voi pero' con i Poienter dovete andare a quaglie..[wink] ihihihiihi..
Uh mamma mia qui mo' me voglio diverti'...[slurp]
Con amicizia sia inteso..Francesco.Commenta
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parecchi anni fa feci coprire una mia pointer da un maschio che per me era il massimo sia all'aperto a rosse che nel bosco a beccacce ( appennino ).
di pointer cosi' non ne ho piu' visti in mano a cacciatori, anche i suoi figli sono sortiti inferiori a lui.
ma se un cane e' grande,per me lo puo' essere dappertutto.Commenta
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Furietto non farmi dire quello che non ho detto, ho detto che il setter da il massimo in spazi aperti, non dimenticare che é stato creato in Inghilterra a grouses e starne. Col setter si puo' anche andare a gallinelle e porciglioni ma bisogna adattarlo a questa particolare caccia e la domanda é . ma é ancora un setter ?E mo' qui so ca...!!!
Allora, con i Setter si va a bianche e rosse, magari qualche forcello se ci scappa giusto pe magna', ma voi pero' con i Poienter dovete andare a quaglie..[wink] ihihihiihi..
Uh mamma mia qui mo' me voglio diverti'...[slurp]
Con amicizia sia inteso..
P.S. non mi piace quel "me voglio diverti," qui non siamo o a far divertire nessuno, se si vuole partecipare ad una discussione , lo si faccia, certi commenti danno fastidio, ce ne sono anche troppi che leggono e basta ma che poi si facciano commenti che lasciano trasparire il gusto per delle liti proprio non mi piace e mi fa veire voglia di dire , "andate voi sul palcoscenico che mi diverto io"lucioCommenta
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Io sono convinto, per la mia esperienze, che non tutte le razze vadano bene per tutte le caccie.
Io ho iniziato la mia, purtroppo ormai lunga carriera con i Setter, erano sempre stati in casa nostra, fratelli, zii, etc. etc e per me erano il "cane da ferma" sorgeva però il problema di cambio di ambiente, io dalla natia val Camonica mi ero trasferito in pianura e ovviamente la musica era cambiata.
Ho avuto così diversi setter e per più di vent'anni ho cercato di convivere con la loro esuberanza in un territorio che nè permetteva aperture ampie nè dava modo di aver il cane a portata d'occhio.
Alla fine ho deciso che non erano i miei cani (inutile dire che li ritengo tuttora dei grandi cani) e ho optato per i continentali,prima Korthal poi Breton ed infine un Bracco dei Pirenei che a me sembrano per questi ambienti parecchio più adatti, sono ormai una quindicina di anni che uso continentali e....non sono affatto pentito.
Però.....da 4/5 anni ho scoperto l'appennino e con mia sorpresa mi è tornata "voglia di Setter".
Questo nel mio piccolo pare che dimostri che non tutte le razze vanno bene per tutti i terreni, anche se si possono adattare benissimo, basta accontentarsi !!.
Mauro [:-golf]Commenta
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Mi spiace, credo di essere stato frainteso.. Non volevo invitare a nessuna lite...
P.S. non mi piace quel "me voglio diverti," qui non siamo o a far divertire nessuno, se si vuole partecipare ad una discussione , lo si faccia, certi commenti danno fastidio, ce ne sono anche troppi che leggono e basta ma che poi si facciano commenti che lasciano trasparire il gusto per delle liti proprio non mi piace e mi fa veire voglia di dire , "andate voi sul palcoscenico che mi diverto io"
Comunque, avro' inteso male ma da quanto hai scritto, in precedenza, sembra che i Setter che non vanno in montagna o in alta collina comunque in grandi spazi 'aperti' e praterie, sarebbero solo copie adattate del Setter perché inevitabilmente indotti a scorretti atteggiamenti .. Questo converrai che e' quantomeno bizzarro considerate le esperienza della stragrande maggioranza di appassionati cacciatori, anche cinofili, del momento.. mi limiterei a valutare la realtà delle attività venatoria e anche cinofila italiana che di necessità negli anni fa virtù.. Grouse e Starne non ce ne sono più, allora non è il nostro Setter a essere appannaggio del cugino di cento anni fa (a mio avviso tra l'altro inservibile oggi) ma il selvatico presente e disponibile sul territorio a richiedere 'adattamenti' anche negli standard se si vuole continuare la grande passione, altrimenti appendiamo il fucile e facciamo tutti filosofia...
Con rispetto parlando, mi scuso se sono stato sarcastico era per sdrammatizzare tensioni di precedenti tread..[;)]Ultima modifica furietto; 06-07-14, 16:53.Francesco.Commenta
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marsemau ha descritto la sua esperienza che é molto simile alla mia, cambiando terreni di caccia ho lasciato i miei , amatissimi setter, passando a dei continentali perché avrei dovuto ripiegare su setter meno performanti o utilizzare apparecchiature elettroniche per poterli gestire in modo efficace. E nessuna delle due soluzioni era per me accettabile. Naturalmente queste sono considerazioni da cinofilo, per un normale cacciatore va benissimo, i numeri lo confermanoin pieno, anche un setter a narce ridotte o cacciare coadiuvato da attrezzi elettronici, che per altro vedo che sono diventati di uso generalizzato.
Preferisco dei cani che posso spingere al massimo che ridurne altri.
Non credo che un buon cane da beccaccini (per esempio) possa essere anche un gran cane da fagiani.lucioCommenta
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Ma partiamo dal presupposto che tutti i cani hanno un naso e un cervello quindi tutti i cani se "buoni" reperiscono l'emanazione e fermeranno di conseguenza ma, ogni cani ha un fisico e una struttura diversa che quindi è predisposta a determinate andature le quali di conseguenza hanno bisogno o si esprimono meglio in certe condizioni.
un setter, breton, bracco, pointer, khortals chi più ne ha più ne metta con le loro espressioni fermeranno un fagiano in un erbaio, una beccaccia nel bosco, un beccaccino in una marcita e via così. Ma la discussione "credo" sia rivolta alle caratteristiche di lavoro delle razze che per far sì che si esprimano al meglio hanno bisogno di un determinato tipo di terreno, non penso che si afferma questo presupposto si sta togliendo credito a qualche razza!!!Commenta
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