il bracco nell'iconografia

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #181
    Mi dispiace non aver reso comprensibile il senso del mio discorso,comunque "galoppo ammesso dove conveniente" lascia troppo libero arbitrio a chi deve giudicare,a meno che tu non voglia vedere un bel turno tutto di galoppo.
    la risposta la trovi ancora nello standard dove dice :

    "Ma l'andatura di rigore, quando affronta il quesito olfattivo, è di trotto......"

    e allora nelle fasi di accertamento e nelle risalite di emanazione
    vedrai se è un bracco o meno.

    Bene la passione e la venaticità, ma in montagna ci sono anche le leggi della fisica contro le quali è avvantaggiato indubbiamente il soggetto con una massa inferiore .
    lucio

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    • Cinzia

      #182
      Ho seguito con interesse questa discussione,ma vorrei dire anche la mia da "non cacciatrice".So che molti di voi non sono entusiasti nel sapere che cani da caccia come il bracco italiano possano vivere senza andare a caccia.Ma è così!
      Non siete gli unici a dover decidere sul futuro della razza adducendo a caratteristiche più o meno idonee legate esclusivamente a questa pratica.Se fosse così gli allevatori dovrebbero avere l'obbligo di venderli solo a chi ha la licenza,ma non mi pare ci sia questo veto,anzi!
      Insomma quello che voglio dire è che il bracco italiano con le sue caratteristiche può piacere aldilà della caccia,anche perchè è un bellissimo cane,con espressione dolce e intelligente.Mi piace grosso ingombrante lento e pensieroso,con l'aria del filosofo che ha ben poco a che fare con l'agile e scattante di cui parla Lucio Marzano.Quella "Eva" della foto non mi piace neanche un pò e se Lucio Marzano aspira a quel prototipo di cane forse dovrebbe chiedersi se il bracco italiano è la razza che veramente gli interessa perchè è palese che se tenta di fargliela assomigliare,il B.I. non lo soddisfa.
      Mi chiedo che fine faranno i San Bernardi che oggi non vengono quasi più utilizzati per il salvataggio in altamontagna se dovessero essere rimodellati a più moderne esigenze!!!Suvvia non scherziamo...

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #183
        Mi piace grosso ingombrante lento e pensieroso,con l'aria del filosofo che ha ben poco a che fare con l'agile e scattante di cui parla Lucio Marzano.
        e tu confermi pienamente i miei timori, chi non li porta a caccia tende fatalmenete a quel tipo di bracco, chi invece li utilizza nella sua funzione storica e per la quale é stata creata la razza ha necessità un po' diverse. Poi forse non hai letto bene, ma prima c'erano due razze il leggero ed il pesante......

        I san bernardo , cosi' come tutti i cani non piu' verificati nel lavoro per il quale sono stati a suo tempo creati ed allevati, tendono all'ipertipo ed in particolare i S.bernardo ad un assurdo gigantismo, che comporta non poche tare fisiche.
        fai un salto al convento del gran san bernardo e vai a vedere Berry, il piu' famoso dei san bernardo,che é in mostra imbalsamato, per i salvataggi fatti e vedrai che é almeno un terzo piu' piccolo e molto piu' asciutto dei cani di oggi.
        Certo che un Aschieri (razza storica) non puo' piacere a chi ha tendenza al....San bernardo e lo vuole pure grosso........
        Se cacciassimo sotto i portici del centro città allora andrebbero bene i bracchi che indichi tu......
        lucio

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        • Cinzia

          #184
          Se cacciassimo sotto i portici del centro città allora andrebbero bene i bracchi che indichi tu......
          Io non lo porto a caccia nemmeno in centro città!!!..non riesci proprio a concepire la possibilità di avere un bracco italiano semplicemente per il gusto di godere della sua presenza? Qualsiasi cane la cui razza è stata concepita inizialmente per soddisfare un'esigenza oggi potrebbe non avere più ragione di esistere,ma non per questo mi risulta di razze canine modificate a nuovi gusti di mercato.
          Certo che un Aschieri (razza storica) non puo' piacere a chi ha tendenza al....San bernardo e lo vuole pure grosso........
          invece può piacere a chi ama il Bracco italiano?Mi piacerebbe fare un sondaggio!

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #185
            Io non lo porto a caccia nemmeno in centro città!!!..non riesci proprio a concepire la possibilità di avere un bracco italiano semplicemente per il gusto di godere della sua presenza? Qualsiasi cane la cui razza è stata concepita inizialmente per soddisfare un'esigenza oggi potrebbe non avere più ragione di esistere,ma non per questo mi risulta di razze canine modificate a nuovi gusti di mercato.
            di questo sono certissimo ( che tu un bracco , lento ed ingombrate non lo porti a caccia nemmeno in città) ci sono razze il cui scopo originario non é piu' praticabile, i mastini per esempio, ed allora finiscono nell'ipertipo,diventando dei veri mostri che hanno problemi di ogni genere, ma il bracco , fortunatamente é ancora un cane da caccia ed é a caccia che se ne verifica la qualità, non sui divani.
            Poi nessuno impedisce di tenerlo come soprammobile, ma non é quella la sua funzione e nemmeno é stato selezionato per fare il cane da compagnia e ,per il bene della razza, spero che non lo diventi in futuro.

            gli Aschieri,piacevano al Re Vittorio Emanuee II che era un grande cacciatore, poi piacevano ad un sacco di gente che li apprezzava ed utilizzava e oggi avrebbero molti estimatori,sia nell'ambito dei braccofili che al di fuori, se ancora esistessero.
            lucio

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            • Cinzia

              #186
              Poi nessuno impedisce di tenerlo come soprammobile, ma non é quella la sua funzione e nemmeno é stato selezionato per fare il cane da compagnia e ,per il bene della razza, spero che non lo diventi in futuro
              a parte che il mio Zar non è un soprammobile..... e forse il bene della razza sarebbe quello di lasciarla com'è!

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              • silvio roncallo
                ⭐⭐⭐
                • Dec 2006
                • 5650
                • genova, Genova, Liguria.
                • spinone

                #187
                Purtropppo è quello che succede da 50 anni a questa parte e quest'ultima parte di discussione in definitiva dà ragione a Lucio ed ai suoi timori:
                quando una razza incomincia a diventare "di moda" iniziano i problemi.
                Per carità, ognuno è liberissimo di scegliersi il cane che più gli aggrada per il proprio trastullo quotidiano, ma se si sceglie un cane "operativo" come il cane da caccia bisogna avere l'umiltà di adeguarsi a lui e non viceversa.
                E la storia delle razze con correnti di sangue da compagnia e operative è infinita .....
                e siamo alla frutta.
                silvio

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                • YaTtAcAn

                  #188
                  Originariamente inviato da Cinzia
                  a parte che il mio Zar non è un soprammobile..... e forse il bene della razza sarebbe quello di lasciarla com'è!
                  Ciao Cinzia!
                  Io credo che forse sia stato travisato quello che vuole essere il messaggio di Lucio: non penso che Lucio auspichi un cambiamento radicale della razza, ma soltanto una "correzione di tiro", per evitare che un domani ci si ritrovi con cani che svolgano male il loro mestiere, o addirittura non lo facciano proprio.
                  Che un cane da caccia, essendo obiettivamente bello, sia scelto anche da persone che non cacciano, non implica che non debba essere usato per cacciare, quindi fino a quando i cani da caccia non verranno rimpiazzati da non so cosa, il paragone col San Bernardo o altri cani che hanno perso la loro funzione, ha senso fino ad un certo punto.
                  Questo senza polemica il mio punto di vista.
                  :)

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #189
                    non penso che Lucio auspichi un cambiamento radicale della razza,
                    Auspico delle correzioni allo standard relative ai pesi ammessi
                    e una conseguente limitazione delle caratteristiche di razza NON funzionali.
                    Oggi , come potete ben vedeere dallo scritto di Cinzia, c'é molta gente che pensa che il bracco sia "solo" quello pesante, mentre invece sia nell'ambito dello standard attualmente in vigore e soprattutto storicamente, non è affatto così.
                    La visione do Cinzia è condivisa dagli amatori del Bracco Italiano all'estero, che, guarda caso, NON lo portano a caccia salvo pochissime eccezioni , ma lo tengono solo come cane da compagnia.
                    Non voglio estremizzare come i tedeschi dicendo che si va al tipo tramite l'efficienza, ma nemmeno teorizzare un bracco tipo bloodhound, che fra l'altro non ha un reale riscontro nella tradizione della razza, ma sarebbe un ipertipo da appassionati del cane da esposizione e da poltrona, venatoriamente inefficiente perchè penalizzato da una sequela di inutili orpelli.
                    Sostenendo che il bracco italiano è , e a mio parere , deve rimanere, un cane da caccia, ritengo che in questa attività se ne debba verificare l'efficienza e lo stile di razza e che nessun particolare morfologico deve diventare un impedimento alla attività di base e quindi, questi particolari devono esistere ma in forma "limitata" e comunque non penalizzante.
                    L'immagine di un bracco, " grosso, ingombrante, lento e pensieroso " non puo' corrispondere a quella di un cane da caccia efficiente e se così fosse o così diventasse il "corretto" bracco italiano, sarebbe in poco tempo escluso dai cani da ferma utilizzati per passare nella categoria dei cani da "passeggiata, lenta, sotto i portici" .
                    Rammento che il bracco italiano rimane agli ultimi posti fra i cani da ferma in Italia ed una delle cause principali di questa scarsissima diffusione è proprio questa errata ed antistorica idea che ha molta gente del bracco italiano
                    cioé che sia , grosso, pesante, bavoso, lento, con congenite malattie della pelle, dagli occhi a congiuntiva ben visibile. Mentre invece c'é ancora qualcuno che lo vuole sano, dinamico, accattivante per portamento
                    ed andatura e soprattutto molto, molto efficiente in grado di potersi confrontare con successo con gli altri cani da ferma sul terreno e non solo nei centri cittadini.
                    lucio

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                    • Diana

                      #190
                      Lucio, secondo te, Foschina è un bracco piccolo, giusto o grosso?

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                      • casamassima
                        ⭐⭐⭐
                        • Apr 2005
                        • 4134
                        • Mottola, Taranto, Puglia.
                        • Bracco Italiano .

                        #191
                        Scrive il Delor (La caccia 1882)

                        "….lo chiamiamo bracco leggero per distinguerlo dal grande bracco , ma la dizione non è troppo esatta , poiche’ sempre trattasi d’un animale solido e proporzionato nelle sue forme , robusto e tarchiato ………. "
                        "…..come il grande bracco , desso caccia sempre al trotto veloce ed a testa alta; punta con uguale fermezza il beccaccino e la beccaccia, ed insegue con pari cautela la quaglia e la starna….."
                        Antonio Casamassima

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #192
                          il Delor, non è il Vangelo, ho letto anche io quello scritto, ma disegni e fotografie dell'epoca e precedenti , smentiscono "clamorosamente " questa descrizione, che a mio avviso serviva a giustificare la "sciagurata" unione fra "due razze diverse" che avevano già programmato e che poi avrebbero attuato.
                          E d'altronde c'é contraddizione anche nello stesso scritto del Delor
                          "lo chiamano leggero per distinguerlo dal grande" allora vuol dire
                          che comunque c'era un "grande" e c'era un "leggero" e che NON erano la stessa cosa.
                          A meno che la gente dell'epoca si fosse divertita a dare due nomi ad una stessa razza. E allora come mai gli allevatori, gli utenti, gli organizzatori delle prove sul terreno e tutti gli autori (Delor compreso) parlavano di due razze distinte se poi di fatto erano uguali ???
                          No Antonio non era così il "leggero" era .....leggero (Mr De La Palice mi perdoni) e ancora nello standard facendo il rapporto peso/altezza vedi che sono piu' massicci i cani della fascia alta rispetto a quelli della fascia bassa, e tutti gli scritti parlano di cane "leggeri" e agili da montagna confrontati ai grandi bracchi da pianura.
                          Tu stesso hai riportato la storia dei Ranza ed abbiamo postato delle foto, ti sembravano corrispondenti in piccolo ai Bracchi"pesanti" ???
                          ed hai tu stesso postato la foto di una Aschieri, cosa ha di simile ai pesanti ???
                          Via non scherziamo.
                          lucio

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                          • casamassima
                            ⭐⭐⭐
                            • Apr 2005
                            • 4134
                            • Mottola, Taranto, Puglia.
                            • Bracco Italiano .

                            #193
                            Non è proprio ne' nei miei pensieri , ne' nelle mie intenzioni scherzare Lucio....ma solo capire.
                            Una cosa sola è inconfutabile che ne' Tu e ne' io abbiam vissuto in quegli anni pertanto nulla è acclarabile con assoluta certezza.
                            Non sara' il Vangelo (come Tu asserisci) quanto scritto dal Delor e da tutti gli altri che ci hanno preceduto adoperandosi in prima persona - con le conoscenze consentite dall'epoca - alla salvaguardia prima e alla selezione poi di questa magnifica razza nazionale tramandandocela : è storia !
                            Sarebbe stata una immane perdita se la razza si fosse estinta !
                            A Loro va' tutto il mio rispetto e la mia gratitudine : se non ci fossero stati oggi non staremmo qui a discuterne !
                            Quanto poi alla scomparsa del "bracco leggero o bracchetto" sono convinto sia dovuta, solo e soltanto, all'arrivo e al successivo imporsi delle razze inglesi .
                            Antonio Casamassima

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                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #194
                              Scusa ma il Delor asserisce una cosa e "tutti gli altri" un'altra, quindi non sono da accomunare in questa discussione.
                              Poi ringraziamoli pure , ma cio' non esclude che se ne possa parlare ed anche in senso critico. D'altra parte oggi ci sono conoscenze che allora non c'erano ed oggi sappiamo come sono andate le cose, questo è reale, come avrebbero potuto andare, non lo puo' sapere con certezza nessuno.
                              Io riguardo al leggero sono convinto che la sua scomparsa sia dovuta al "famigerato pateracchio" ma dato che manca la riprova , abbiamo tutti torto o ragione, è solo una rgomento di discussione nulla piu'.
                              Molto piu' concreto il discorso su come sia da intendersi oggi il "vero" bracco che come leggi in questo stesso forum , qualcuno concepisce in modo.....diciamo "poco venatorio" ed a mio parere ora mettiamo in gioco il "futuro" della razza e qui, poco o tanto, i protagonisti siamo noi.

                              Sarebbe stata una immane perdita se la razza si fosse estinta !
                              daccordo, ma ci sono andati molto, ma molto vicino.............e ancora non siamo fuori dal pericolo, non dico dell'estinzione ma della trasformazione da cane da caccia a cane da compagnia.
                              Siamo a 700 iscritti, quanti di questi vengono portati a caccia e di questi quanti seriamente ??? vedrai che alla
                              fine ci ritroviamo come i famosi 4 amici al Bar........................
                              lucio

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                              • casamassima
                                ⭐⭐⭐
                                • Apr 2005
                                • 4134
                                • Mottola, Taranto, Puglia.
                                • Bracco Italiano .

                                #195
                                Originariamente inviato da Lucio Marzano

                                Molto piu' concreto il discorso su come sia da intendersi oggi il "vero" bracco che come leggi in questo stesso forum , qualcuno concepisce in modo.....diciamo "poco venatorio" ed a mio parere ora mettiamo in gioco il "futuro" della razza e qui, poco o tanto, i protagonisti siamo noi.
                                E anche di questo ne abbiamo gia’ discusso ampiamente e non solo in questo post.
                                Guardando al futuro oggi con concretezza e da protagonisti occorre intendere il “vero bracco” riconducendosi al concetto di bellezza morfologico/funzionale : esemplare rispondente allo standard morfologico per quanto attiene il tipo , allo standard di lavoro per quanto attiene modo e metodo (stile di razza) di essere cacciatore.





                                Originariamente inviato da Lucio Marzano


                                ...e ancora non siamo fuori dal pericolo, non dico dell'estinzione ma della trasformazione da cane da caccia a cane da compagnia.

                                Tu ed io non possiamo farci nulla, non possiamo vietarne l'acquisto o la detenzione e ne' condizionarne l'uso .
                                Antonio Casamassima

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