confermando cio' che ho gia precedentemente esplicitato, verifico e concludo ogni confronto che è risultato, mio malgrado, sterile ed offensivo.
Probabilmente non avendo da parte sua argomenti tranne la convizione di cio' che dice.
Ribadisco che siamo in un paese libero e ognuno puo' pensarla come vuole, confrontandosi pero' con educazione e discrezionalità.
Questo pero' e' altro clima rispetto al suo agire, se si è offeso per la salute, posso tranquillizzare che era una semplice battuta, ma la sua risposta ha dato conferma dell' astio rancoroso in merito ad un dialogo di andatura che voleva essere riflessivo e produttivo.
In tutta perplessità rimango basito, rileggendo un suo post.
Riporto quanto segue :
"é molto piu' facile sostituire un microchip che cambiare un tatuaggio"
sorvolando l'aspetto legale di tale gravissima azione, (se è al corrente di chi procede in tal senso, esorto a contattare le dovute autorità giudiziarie).
Ritengo e spero che questa affermazione sia una estrema stupidaggine, di cui non so dove abbia preso spunto, non mi fraintenda non penso Lei faccia queste cose, ma sicuramente se esistono questi comportamenti con le ferree regole che vi sono ora, non immagino pensare cosa possa succedere se si mette mano allo standard all'argandone le maglie.
Tornando alle sue illazioni gratuite e di cattivo gusto nonchè non simpatiche, non mi è mai capitato di pestare i piedi di un BRACCO DEI SANCHI quando "purtroppo trotta", se mi dovesse capitare non manchero' di chiedere suo ausilio per accelerare tale andatura.
Qui considero concluso il mio personale confronto sull'andatura del Bracco Italiano con Lei.
Rispondendo a Cristian, mi congratulo per l'entusiasmo venatorio, condividendo alcuni aspetti del suo giusto intevento, soprattutto sulla presenza scarsa di selvaggina.
Tengo pero' a precisare che non allevo Bracchi da 20 anni, sono ancora molto neofita.
Nella vita si acquisiscono sempre nuove informazioni e dobbiamo sembre migliorare e verificare cio' che facciamo, ecco allora la funzione dello Standard, che come dice Cristian è di molti anni fa, ma come la Costituzione e' stato redatto in modo tale da durare nel tempo perchè porta linee guida fondamentali, sicuramente pero' organi competenti potrebbero prendere in considerazione alcune "modernizzazzioni" della razza che vanno ponderate discusse e magari adottate.
In quanto al cane da salotto, a mio parere non ha importanza e rilevanza sulle capacità venatorie se il cane passeggia per la città o rimane in box,o viene trattato da cacciatore.
Se le doti ci sono un buon allenamento farà il resto, la genetica non cambia se il cane dorme sul divano. (questo sarebbe un altro discorsone).
Ora in merito ai quattro gatti posso dissentire, tanti giovani cercano con difficoltà ma entusiasmo di avvicinarsi al bracco, Io da solo gia abbasso la media, Lei dice che è di 60 anni io ne ho 30 quindi gia do un bel taglio di media.
Battute a parte, mi sarebbe piaciuto invitarla, ma per mia colpa nella velocità di organizzazione non ho comunicato a tutti l'evento, al I° MEETING del BRACCO ITALIANO DEI SANCHI, tenutosi a Campotto lo scorso 12 Settembre. Giornata dedicata al confronto tra Braccofili, Cacciatori e Simpatizzanti.
La sorpresa piu' bella è stato vedere su circa 50 partecipanti, circa 15 ragazzi under 30, curiosi di vedere la prova di caccia e la discusione morfologica, sommergendo il Dott.Bellodi, chiamato a visionare la prova di caccia, di domande e curiosità, stimolando la partecipazione di giovani in un mondo oggi un po' difficile ma sempre molto affascinante.
La giornata e' stata concretamente positiva dal punto di vista formativo che dal punto di vista umano, creando confronto ed evoluzione tra Braccofili.
Sicuramente il prossimo hanno ci sarà una seconda edizione e saro' felice di estendere con tempestività l'invito.
Concludo dicendo che il Bracco non è: da salotto o da caccia o da morfologia, ma esiste il BRACCO ITALIANO, con le sue caratteristiche e le sue pecche.
Con un carattere unico di cui sicuramente fa parte anche il suo trotto tra le sterpaglie e le salite, con ferme che danno soddisfazione ogni anno a centinaia di cacciatori, con il suo sguardo, con il suo profilo in morfologia e perchè no con il suo stile nel passeggiare sul corso.
Saluti
Gianfranco
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