Bracco & trotto

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  • G. SANCHI

    #46
    Gentilissimo Sig. Lucio Marzano

    confermando cio' che ho gia precedentemente esplicitato, verifico e concludo ogni confronto che è risultato, mio malgrado, sterile ed offensivo.
    Probabilmente non avendo da parte sua argomenti tranne la convizione di cio' che dice.
    Ribadisco che siamo in un paese libero e ognuno puo' pensarla come vuole, confrontandosi pero' con educazione e discrezionalità.
    Questo pero' e' altro clima rispetto al suo agire, se si è offeso per la salute, posso tranquillizzare che era una semplice battuta, ma la sua risposta ha dato conferma dell' astio rancoroso in merito ad un dialogo di andatura che voleva essere riflessivo e produttivo.

    In tutta perplessità rimango basito, rileggendo un suo post.

    Riporto quanto segue :

    "é molto piu' facile sostituire un microchip che cambiare un tatuaggio"

    sorvolando l'aspetto legale di tale gravissima azione, (se è al corrente di chi procede in tal senso, esorto a contattare le dovute autorità giudiziarie).
    Ritengo e spero che questa affermazione sia una estrema stupidaggine, di cui non so dove abbia preso spunto, non mi fraintenda non penso Lei faccia queste cose, ma sicuramente se esistono questi comportamenti con le ferree regole che vi sono ora, non immagino pensare cosa possa succedere se si mette mano allo standard all'argandone le maglie.

    Tornando alle sue illazioni gratuite e di cattivo gusto nonchè non simpatiche, non mi è mai capitato di pestare i piedi di un BRACCO DEI SANCHI quando "purtroppo trotta", se mi dovesse capitare non manchero' di chiedere suo ausilio per accelerare tale andatura.
    Qui considero concluso il mio personale confronto sull'andatura del Bracco Italiano con Lei.

    Rispondendo a Cristian, mi congratulo per l'entusiasmo venatorio, condividendo alcuni aspetti del suo giusto intevento, soprattutto sulla presenza scarsa di selvaggina.
    Tengo pero' a precisare che non allevo Bracchi da 20 anni, sono ancora molto neofita.
    Nella vita si acquisiscono sempre nuove informazioni e dobbiamo sembre migliorare e verificare cio' che facciamo, ecco allora la funzione dello Standard, che come dice Cristian è di molti anni fa, ma come la Costituzione e' stato redatto in modo tale da durare nel tempo perchè porta linee guida fondamentali, sicuramente pero' organi competenti potrebbero prendere in considerazione alcune "modernizzazzioni" della razza che vanno ponderate discusse e magari adottate.

    In quanto al cane da salotto, a mio parere non ha importanza e rilevanza sulle capacità venatorie se il cane passeggia per la città o rimane in box,o viene trattato da cacciatore.
    Se le doti ci sono un buon allenamento farà il resto, la genetica non cambia se il cane dorme sul divano. (questo sarebbe un altro discorsone).

    Ora in merito ai quattro gatti posso dissentire, tanti giovani cercano con difficoltà ma entusiasmo di avvicinarsi al bracco, Io da solo gia abbasso la media, Lei dice che è di 60 anni io ne ho 30 quindi gia do un bel taglio di media.

    Battute a parte, mi sarebbe piaciuto invitarla, ma per mia colpa nella velocità di organizzazione non ho comunicato a tutti l'evento, al I° MEETING del BRACCO ITALIANO DEI SANCHI, tenutosi a Campotto lo scorso 12 Settembre. Giornata dedicata al confronto tra Braccofili, Cacciatori e Simpatizzanti.
    La sorpresa piu' bella è stato vedere su circa 50 partecipanti, circa 15 ragazzi under 30, curiosi di vedere la prova di caccia e la discusione morfologica, sommergendo il Dott.Bellodi, chiamato a visionare la prova di caccia, di domande e curiosità, stimolando la partecipazione di giovani in un mondo oggi un po' difficile ma sempre molto affascinante.
    La giornata e' stata concretamente positiva dal punto di vista formativo che dal punto di vista umano, creando confronto ed evoluzione tra Braccofili.
    Sicuramente il prossimo hanno ci sarà una seconda edizione e saro' felice di estendere con tempestività l'invito.

    Concludo dicendo che il Bracco non è: da salotto o da caccia o da morfologia, ma esiste il BRACCO ITALIANO, con le sue caratteristiche e le sue pecche.
    Con un carattere unico di cui sicuramente fa parte anche il suo trotto tra le sterpaglie e le salite, con ferme che danno soddisfazione ogni anno a centinaia di cacciatori, con il suo sguardo, con il suo profilo in morfologia e perchè no con il suo stile nel passeggiare sul corso.
    Saluti

    Gianfranco
    Ultima modifica Ospite; 22-09-09, 13:37.

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    • Manuel
      ⭐⭐
      • Jun 2005
      • 578
      • TOGLIANO (UD) - Friul
      • B.I. Aida dell'Angelo del Summano Zampa del Monte Alago Agata Bice Contessa Chimera

      #47
      Per quanto mi riguarda, valuto il trotto come caratteristica distintiva della nostra razza, caratteristica irrinunciabile, ritengo però che parlare di bracchi che trottano dal primo all’ultimo minuto sia una esasperazione, nutro alcuni dubbi sul fatto che esistano cani del genere o se non altro sul tipo di azione che possono avere.
      Parlando con l’ottica del cacciatore lo ritengo impossibile, anche il cane costruito per trottare deve in certe situazioni galoppare, vuoi per caratteristiche del terreno, vuoi per passione, vuoi per mille altre variabili. Un cane che affronta una soia o un campo di mais tagliato “alto” come fa a trottare? Forse seguendo i filari della semina, ma credo che non sia proprio quello che un cane da caccia deve fare.
      Io che amo il trotto dico che un cane che trotta solamente è monotono, forse non lo è, ma da l’impressione di cane molle, senza grinta, meglio, mille volte meglio un cane che alterna l’andatura ma che mangia il terreno, che affronta con coraggio e grinta le situazioni che si trova a dover affrontare. Sul discorso delle aperture invece, credo che non centrino molto con le andature, un cane può aprire tantissimo anche se trotta, uno può stare a tiro di fucile galoppando. Altra considerazione queste aperture da inglese da grande cerca, non le vedo sempre e comunque indispensabili, e non sono neppure così convinto che un cane che allunga molto trova più selvaggina di uno che ha una azione più consona a un continentale, parlo sempre da cacciatore.
      Manuel Cacciatore

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      • Cristian De Monte
        ⭐⭐⭐
        • Mar 2006
        • 5573
        • Goito, Mantova, Lombardia.
        • Afra - BI-RM Dora - SPRINGER

        #48
        Gianfranco nessuno vuole storpiare il trotto del bracco italiano, ma bisogna ammettere che i bracchi italiani non trottano più o meglio non è più la loro andatura costante, non ho cani che vengono da marte, i miei hanno le migliori genealogie da lavoro tra cui anche il sangue "DEI SANCHI" ma non ce nè uno che trotta dall'inizio, perchè dovremmo continuare a mantenere uno standard che non rispecchia più la razza, ma che senso ha dover insegnare ad un cane a trottare costantemente con la braga quando non è più nella sua psiche......

        Penso che il discordo sulla differenza tra bello e bravo si possa fare su tutte le razze tranne che sul BI, i miei sono sopratutto cani da lavoro ma comunque il più brutto arriva tranquillamente all'eccellente in expo e qualcun'altro anche qualcosa in più.
        Raramente ho visto un bracco veramente brutto, più o meno sono tutti almeno in tipo.
        De Monte Cristian

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        • Valerio
          ⭐⭐⭐
          • Apr 2005
          • 4181
          • Torre del Lago Puccini, Toscana
          • Bracco Italiano

          #49
          Lucio diciamo che siamo in tre, come minimo, non è male no? Dubito poi che qualsiasi utilizzatore onesto del bracco possa fidarsi di certi soggetti trottatori, anzi meglio, trotterellatori! Quelli sì, non ci piove, trottano dall'inizio alla fine, ma certo non ti fanno sparare, o almeno non lo fanno dove il confronto con la Selvaggina è vero e reale!
          Valerio

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #50
            Originariamente inviato da G. SANCHI
            Probabilmente non avendo da parte sua argomenti tranne la convizione di cio' che dice.
            un tantino di esperienze con i cani credo di averla anche io

            Ribadisco che siamo in un paese libero e ognuno puo' pensarla come vuole, confrontandosi pero' con educazione e discrezionalità.
            le manca il senso dell'autocritica, si rilegga e vedrà chi ha mancato di educazione e discerzionalità

            ma la sua risposta ha dato conferma dell' astio rancoroso in merito ad un dialogo di andatura che voleva essere riflessivo e produttivo.
            io sono "rancoroso" lei invece riflessivo e produttivo......
            se così le piace pensarla va bene


            In tutta perplessità rimango basito, rileggendo un suo post.
            Riporto quanto segue :
            "é molto piu' facile sostituire un microchip che cambiare un tatuaggio"
            in pratica è così, il microchip non dà nessuna garanzia ed anzi era piu' vincolante il tatuaggio, tutto qui

            sorvolando l'aspetto legale di tale gravissima azione, (se è al corrente di chi procede in tal senso, esorto a contattare le dovute autorità giudiziarie).
            lei proprio vuol farmi dire quello che non dico, ho detto che è piu' facile non che venga fatto, è un'analisi sulla sua affermazione di maggior sicurezza e basta.

            Ritengo e spero che questa affermazione sia una estrema stupidaggine, di cui non so dove abbia preso spunto,
            ci vuol poco a vedere quello che un disonesto potrebbe fare
            e potrebbefarlo piu' facilmente col microchip che con il tatuaggio.io non ho problemi i miei cani sono pochi e tutti li conoscono dalla nascita
            non immagino pensare cosa possa succedere se si mette mano allo standard all'argandone le maglie.
            non succederebbe proprio nulla perchè già i bracchi sono
            diversi da come vorrebbe lo standard, si tratta solo di prendere atto della realtà e basta


            Tornando alle sue illazioni gratuite e di cattivo gusto nonchè non simpatiche, non mi è mai capitato di pestare i piedi di un BRACCO DEI SANCHI quando "purtroppo trotta", se mi dovesse capitare non manchero' di chiedere suo ausilio per accelerare tale andatura.
            a parte quanto siano di buon gusto e simpatiche le sue "insinuazioni"
            alla sua età sarebbe triste che avesse bisogno di un vecchietto

            Qui considero concluso il mio personale confronto sull'andatura del Bracco Italiano con Lei.
            nessun impedimento ................qui si viene e si va a piacimento
            lucio

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            • G. SANCHI

              #51
              Amici Braccofili o meno

              direi che sono d'accordo con voi, non ho parlato di trotto come unica andatura, ma come andatura "prevalente" principale e caratteristica.
              L'esempio del Mais alto, fatto da Manuel è palese nessun cane trotterebbe in tali condizioni, anche se il trotto non è denotazione di poca grinta.
              Da qui a dire il BRACCO ITALIANO deve galoppare e cambiare lo standard in tal senso mi pare diverso e mi permetto di dissentire.
              Ma ripeto sono Neofita.
              Per quanto riguarda il Sig. Marzano mi sembrava discorso chiuso, il discudere sull'efficacia del microchip, o di altro dopo tali affermazioni, mi pare un po' eccessivo e banale, poi con chi afferma che DNA e tipizzazione sono inutili.... ma ripeto siamo in democrazia per fortuna.
              "Lui del resto li riconosce tutti a vista i suoi ".

              Sono in accordo con Manuel, nell'affermare che l'apertura del cane non sia collegata con la sua andatura, sia che un soggetto galoppi o trotti, il fatto che apra o stia a dieci metri dal conduttore è un fattore dissociato, che non necessariamente dipende dall'andatura.

              Buona caccia a tutti

              Saluti

              Gianfranco

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              • silvio roncallo
                ⭐⭐⭐
                • Dec 2006
                • 5650
                • genova, Genova, Liguria.
                • spinone

                #52
                Originariamente inviato da sly8489
                Dibattito o battibecco non importa, è stato molto interessante. Marzano e Sanchi li quoto al 50%. Quando Marzano ha detto al cane serve il "motore" intendeva dire: la struttura senza carattere non serve. Un cane morfologicamente può avere tutte le misure giuste ma se non ha il "motore" cioè la voglia di cacciare non sarà mai uno stilista. Ho paura che ha ragione. Anche Sanchi ha detto delle cose giuste. Non entro in questo dibattito perchè non sono preparato ad affrontare questo argomento. Sly
                Concordo sul "motore": o c'è la passione, e quindi il giusto carattere per "andare" o non c'è costruzione che tenga.
                Anche negli Spinoni se ne vedono sempre più spesso che qualche tempo di galoppo lo fanno anche in prova e vengono accettati perchè in fin dei conti dimostrano di avere "passione" cioè voglia di andare a caccia.
                silvio

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                • G. SANCHI

                  #53
                  Originariamente inviato da silvio roncallo
                  Concordo sul "motore": o c'è la passione, e quindi il giusto carattere per "andare" o non c'è costruzione che tenga.
                  Anche negli Spinoni se ne vedono sempre più spesso che qualche tempo di galoppo lo fanno anche in prova e vengono accettati perchè in fin dei conti dimostrano di avere "passione" cioè voglia di andare a caccia.
                  Beh certo è ovvio questo,
                  il carisma e la grinta sono fondamentali.
                  Il motore in qualsiasi cane, animale o sportivo serve, ma l'avere motore con standard trotto e galoppo, non e' correlato.
                  Se un Bracco ha motore va se non ce l'ha non va.....
                  Galoppo o trotto che faccia !
                  Pero' concordo, certo il carisma e la grinta sono fondamentali.
                  Saluti

                  Gianfranco

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                  • Cristian De Monte
                    ⭐⭐⭐
                    • Mar 2006
                    • 5573
                    • Goito, Mantova, Lombardia.
                    • Afra - BI-RM Dora - SPRINGER

                    #54
                    Originariamente inviato da G. SANCHI
                    Sono in accordo con Manuel, nell'affermare che l'apertura del cane non sia collegata con la sua andatura, sia che un soggetto galoppi o trotti, il fatto che apra o stia a dieci metri dal conduttore è un fattore dissociato, che non necessariamente dipende dall'andatura.

                    Buona caccia a tutti

                    Saluti

                    Gianfranco
                    Caro Gianfranco ma dipende anche dal modo in cui apre un soggetto, ho visto trottatori (nel vero senso della parola) che aprivano anche 60/70 metri ma con dei tempi allucinanti, ripeto nessuno vuol modificare il bracco odierno, si vuol solo adattare lo standard a quello che è attualmente il nostro braccone.

                    Non si dice b.... caccia porca paletta, già domenica è andata male ci manca solo che domani vada peggio.......in bocca al lupo!
                    De Monte Cristian

                    Commenta

                    • G. SANCHI

                      #55
                      Originariamente inviato da Cristian De Monte
                      Caro Gianfranco ma dipende anche dal modo in cui apre un soggetto, ho visto trottatori (nel vero senso della parola) che aprivano anche 60/70 metri ma con dei tempi allucinanti, ripeto nessuno vuol modificare il bracco odierno, si vuol solo adattare lo standard a quello che è attualmente il nostro braccone.

                      Non si dice b.... caccia porca paletta, già domenica è andata male ci manca solo che domani vada peggio.......in bocca al lupo!
                      Crisrtian il mio B.... Caccia era una provocazione...
                      Dai che domenica avrai un gran ........... !!
                      ok non dico niente.

                      Saluti

                      Gianfranco

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #56
                        direi che sono d'accordo con voi, non ho parlato di trotto come unica andatura, ma come andatura "prevalente" principale e caratteristica.
                        ma come ? non era già un "ampia concessione" il trotto "tollerato" nei ritorni e nei terreni già esplorati ??

                        Da qui a dire il BRACCO ITALIANO deve galoppare e cambiare lo standard in tal senso mi pare diverso e mi permetto di dissentire.
                        nessuno ha mai detto questo, è stato solo detto e per fortuna scritto, che in determinate situazioni oggettive e dove il trotto non sia conveniente, il bracco puo' galoppare (senza che sia "tollerata" questa andatura limitatamente a ritorni e terreni già esplorati)


                        Per quanto riguarda il Sig. Marzano mi sembrava discorso chiuso, il discudere sull'efficacia del microchip, o di altro dopo tali affermazioni, mi pare un po' eccessivo e banale, poi con chi afferma che DNA e tipizzazione sono inutili.... ma ripeto siamo in democrazia per fortuna.
                        ho detto che il Microchip puo' essere (se lo si volesse fare) sostituito piu' facilmente del tatuaggio e lo ribadisco.
                        L'esame del DNA lo ha già fatto a tutti i cani, ma è risultato inutile nessuno si è mai preoccupato di verificarlo, ergo soldi regalati e spese supplementari inutili.

                        "Lui del resto li riconosce tutti a vista i suoi ".
                        ho detto che sono conosciuti fin dalla nascita (da amici e utilizzatori) perchè sono pochi ...... a proposito di ironia e buon gusto............
                        lucio

                        Commenta

                        • G. SANCHI

                          #57
                          Originariamente inviato da Lucio Marzano
                          ma come ? non era già un "ampia concessione" il trotto "tollerato" nei ritorni e nei terreni già esplorati ??

                          nessuno ha mai detto questo, è stato solo detto e per fortuna scritto, che in determinate situazioni oggettive e dove il trotto non sia conveniente, il bracco puo' galoppare (senza che sia "tollerata" questa andatura limitatamente a ritorni e terreni già esplorati)


                          ho detto che il Microchip puo' essere (se lo si volesse fare) sostituito piu' facilmente del tatuaggio e lo ribadisco.
                          L'esame del DNA lo ha già fatto a tutti i cani, ma è risultato inutile nessuno si è mai preoccupato di verificarlo, ergo soldi regalati e spese supplementari inutili.

                          ho detto che sono conosciuti fin dalla nascita (da amici e utilizzatori) perchè sono pochi ...... a proposito di ironia e buon gusto............

                          Gentilissimo Sig. Lucio

                          sta dicendo tutto ed il contrario di tutto,
                          quindi penso sia inutile perda tempo.

                          Mi ha detto nei passati post che non vuole "inciampare" in bracchi trotterelloni, che il trotto e da cani lenti e senza motore e adesso mi viene a dire che il galoppo va concessi in determinate situazioni dove il trotto non e' conveniente...
                          Va beh ...... lascio l'ardua sentenza alla storia.

                          Concordo con il tattuaggio che in allevamento DEI SANCHI viene fatto dal 1971.
                          In quanto al DNA continua a non capire, non è il proprietario a dover verificare, ma il preposto alla tipizzazione che rilascia un attestato dove vi è scritto: "pippo figlio di pluto e paperina" come DNA dimostra e viene immediatamente verificato, non si deve verificare solo se vi è il dubbio, quindi si assicura nel tempo una selezione in purezza assoluta.
                          Il cane di cui alla nascita non è dimostrata la veridicità di DNA non sarà mai iscritto nel libro genealogico costituito del BRACCO ITALIANO e non potra' essere iscritto ad alcuna gara di razza.
                          Tutto qua ! semplice come bere un bicchier d'acqua,
                          in campo equino si applica questa tecnica di controllo chiamata blood typing da 30 anni con estrema semplicità chiarezza e immediata verifica.
                          Saluti

                          Gianfranco

                          Commenta

                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #58
                            io sto dicendo la stessa cosa da 15 anni, e cioè che la dizione dello standard è riduttiva, concedendo il galoppo anzi "tollerandolo" solo nei ritorni e nei terreni già esplorati, in merito potrei sottoporle i miei scritti fin dal giornalino SABI, che curavo io , quindi chi si smentisce è lei che prima parla di "ampia concessione"
                            fatto dallo standard e poi dice che il trotto è solo l'andatura principale. Vede quando fu proposta la modifica allo standard con la dizione "ammesso" invece di tollerato e "dove conveniente" invece del limitante "ritorni e terreni già esplorati" io ero fra i proponenti, in qualificatissima compagnia.
                            In merito darmi del voltagabbana è puerile........

                            Sul DNA anche io mi ero illuso, ma i fatti mi hanno clamorosamente smentito, l'ho fatto e nemmeno per sbaglio a qualcuno interessa conoscerlo.
                            E' venuto un amico a far coprire la sua cagna da Alboino, gli ho detto che è riproduttore selezionato e mi ha risposto, " cosa vuol dire ??" alla spiegazione " me ne frego conosco il cane, mi basta e avanza"

                            Di equini, non sono esperto, lei evidentemente invece si.
                            lucio

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                            • ettore
                              ⭐⭐⭐
                              • Sep 2008
                              • 2600
                              • Cairo Montenotte - Savona -
                              • bracco italiano _ bracco francese

                              #59
                              in un altra discussione Giuseppe auspica la modifica dello standard del bracco italiano (e non solo lui )vorrebbe che il bracco galoppasse, asserisce che il trotto è sinonimo di mollezza e di cani privi di venaticita', secondo me trotto e galoppo sono due andature ,ovvero due velocita' diverse e non collegabile alla voglia di cacciare del cane,difatti nelle prove di lavoro ci dovrebbe esserci un giudice capace di giudicare l'andatura dettata dallo standard e la venaticita' del soggetto che sono due cose differenti. Il fatto che il cane galoppatore riempia di piu' l'occhio è ok,ma se va' solamente x farfalle sara' una ciofeca al pari di un cane che trotti svogliatamente.Ma poi;perche' i cani devono diventare tutti uguali,ame sembra che si voglia inglesizzarli tutti,esempio lampante il kurzhar alleggerito e velocizzato praticamente un pointer,e voi vorreste fare la stessa cosa al B.I.,perche' io non posso scegliermi un cane con un andatura piu' lenta che secondo me' è piu' consona al mio modo di intendere la caccia, ma sopratutto a voi cultori del Bracco italiano xche' non vi siete presi un Bracco Tedesco.[menaie]
                              Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoni

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                              • Lucio Marzano
                                Lo zio
                                • Mar 2005
                                • 30090
                                • chiasso svizzera
                                • bracco italiano

                                #60
                                anzitutto nessuno vuole un bracco solo galoppatore, si auspica solo che i tempi di galoppo non siano riduttivamente limitati e definiti "tollerati" ,come nella dizione dello standard in vigore , ai soli ritorni ed ai terreni già esplorati. L'andatura principale del bracco rimane il trotto, con la possibilità di galoppare, laddove il trotto sia controproducente e quando il cane debba sfogare la sua passione e la sua esuberanza.
                                Ma quale sarà il trotto del bracco ? dice lo standard "lungo e serrato" due definizioni che appaio in contraddizione fra loro,
                                meglio sarebbe dire a sgambate lunghe e frequenti, con forte impulsione del posteriore e marcato tempo di sospensione. Il tempo di sospensione é indice di forza e di grande spinta, mentre la mancanza di questo tempo ed il costante appoggio a terra di due piedi contemporaneamente e alternativamente, é indice di trotto con scarsa impulsione , poco redditizio e poco atletico.
                                Non mi sembra con quanto detto, che si voglia stravolgere nulla, ma solo evidenziare un' andatura rispondente alla realtà e specchio di capacità atletiche e vitali.
                                Se volessi un galoppatore tornerei ai setter o meglio prenderei un pointer perché anche il Kurzhaar, prevede un galoppo con importante spinta dei posteriori, ma senza scalciatura e leggermene rampante nell'anteriore ed in piu' nel suo standard si dice chiaramente che deve essere continuo energico ma NON impetuoso.
                                Quindi caro Ettore unicuique suum e non é necessario che cambi razza, il bracco puo' benissimo essere bracco, tipico anche con qualche tempo di galoppo in piu' e con una dinamica sufficiente ad accontentare le necessità del cacciatore esigente.
                                Non confondiamo per piacere la mollezza con la tipicità, grazie a questo equivoco la razza era sull'orlo dell'estinzione e i cacciatori consideravano il bracco un reperto archeologico. oggi grazie ad un lavoro di selezione attento e scrupoloso basato su soggetti da lavoro, il bracco sta, lentamente, riacquistando il favore dei cacciatori e personalmente non riesco ad immaginare un bracco italiano altro che cacciatore e NON di secondo rango.
                                lucio

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