Il bracco italiano storico e nell'arte
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si possono dare risposte diverse ed ugualmente giustificate.A che somigliano i cani del dipinto: un "sabueso español" (cane da seguita), un pachón navarro (cane da ferma), un perdiguero de Burgos (cane da ferma) o un bracco italiano (cane da ferma)? La risposta certamente non è facile.
Le razze che hai citato sono quelle che mantengono maggiormente l'aspetto
storico e non è escluso che derivino tutte (forse eccetto el sabueso) da un unico
ceppo di cani da rete, dal quale poi sono derivati Burgos. Pachon e Bracco italiano.
In definitiva anche il Pointer è derivato da Bracchi Iberici , così come originari dagli antichi Bracchi, sono le varie razze da ferma a pelo raso francesi e tedesche.lucioCommenta
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Ieri, giornata libera da impegni lavorativi, approfittando del maltempo che mi ha impedito ogni attività campestre, ho portato la mia famiglia a visitare la rocca albornoziana di Spoleto.
Residenza papale nel corso dei primi secoli post medioevali, ha il suo giogliello nella "camera pinta", ossia la camera di Marino Tomacelli appartenente alla famiglia di Bonifacio X e governatore di Spoleto tra il 1392 e il 1416.
Questa stanza da letto, presenta un ciclo di affreschi (di autore ignoto) rappresentanti scene d'amor cortese, giochi e diletti caccia e pesca.
L'avevo visitata molti anni fa e allora non avevo prestato grande attenzione all'affresco posto sopra la porta d'ingresso, in cui è raffigurato il nobile signore a cavallo, falcone in pugno e attornato dai suoi cani, un veltro in alto rincorre una lepre, un'altro in basso è affiancato da un altro tipo di cane, sicuramente interessante e rispondente a questa discussione.
Le foto, sono "rubate" col cellulare per cui la qualità risulta, purtroppo, scadente.

GianniCommenta
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Bravo Dardo! Molto interessante l'affresco, è chiaro che si tratta di un cane da ferma con la coda tagliata, un bracco medievale/rinascimentale. Sono stato una volta a Spoleto, ma non ho visto l'affresco, senza dubbio ritornerò! Ti ringrazio veramente per la foto! Sugli affreschi di Lorenzetti, la coda non era integra, ma sul dipinto catalano e su questi affreschi la coda è tagliata, forse il taglio della coda si è iniziato nel quattrocento? Mi raccordo anche degli affreschi di Gozzoli e di un ciclo di affreschi di Trento, li riguarderò per sapere se ci sono anche cani da ferma.
Per me è chiaro che si tratta di un bracco e un levriero, l'altro cane marrone che è dietro non si vede chiaro, ma forse è anche un bracco marrone, sembra che ha anche la coda mozza, ma non si vede la testa. Scene di caccia e scene di amore si possono vedere anche sui tapetti di caccia di Devonshire, sono dello stesso periodo, ma sono di origine francese e, da quanto riccordo, non si vedono cani da ferma, solo segugi e alani.Commenta
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Trionfo della morte.
Ho appena guardato alcune foto che l'anno scorso ho fatto degli affreschi del Trionfo della Morte del Camposanto di Pisa perchè mi raccordavo che c'erano anche alcuni cani. Sono affreschi del Trecento, alcuni cavalieri vanno con i cani e trovano cadaveri, è una scena tipica del Trecento e del Quattrocento dopo la peste nera: l'incontro con la morte come memento mori. C'e un soggeto tipico di questo periodo che è l'incontro tra i tre vivi e tre morti: tre vivi che vanno a caccia trovanno tre morti che li ricordanno che un giorno morirano e che devono seguire l'insegnanza di Cristo (riccordo una piccola tavolina di Giotto a Firenze con questo soggeto, ma è più tipico francese), è l'origine della danza della morte. Nel Camposanto è più o meno lo stesso, ma il confronto con i cadaveri lo fa una processione di cavalieri e donne. Aveva diverse attribuzioni, oggi si pensa che è di un pittore del trecento, mi sa che era Andrea Orcagna, ma non mi riccordo adesso, lo devo riguardare.
Una dona porta un cagnolino, sulla terra ci sono tre cani da caccia, secondo mio parere: un bracco, uno spinone e un alano/levriero. Sia il bracco che lo spinone hanno la coda integra, allora si confermerebbe l'ipotesi sul'inizio del taglio della coda nel quattrocento.Commenta
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il cane peloso, potrebbe essere uno spaniel, uno di quei Chiens d'Oysel citati tempo dopo da Gaston de Foix.lucioCommenta
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Bellissimo anche questo documento!
Come ipotesi, potrebbe essere plausibile il fatto che con l'utilizzo intensivo dei cani da ferma dal XV secolo in poi, si siano riscontrati problemi alla coda tali da suggerire ai canettieri la pratica della caudotomia come metodo preventivo. Questo, poteva essere un punto forte su cui poggiare un'eventuale ricorso all'OM martini, portare a conoscenza il fatto che le code venivano tagliate per pura utilità in epoche in cui l'estetica non contava nulla ma ci si basava su fatti concreti.GianniCommenta
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È vero che è più simile a uno spaniel o un setter, ma esisteva questo tipo di cane nel trecento in Italia? Non è facile neanche pensare che si tratta di uno spinone.
---------- Messaggio inserito alle 01:24 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:19 PM ----------
Sono completamente d'accordo. Il cane da ferma si è formato nel bassomedioevo, infatti sui trattati di caccia di questo periodo non si menziona specificamente (almeno in quello di Gaston Phoebus, lui scrive su un tipo di cane eccecionale che poteva seguire l'odore sulla terra dell'aria, allora l'origine del cane da ferma). Nel trecento non si taglierebbe la coda, come non si tagliava neanche al cane da seguita, ma con il tempo, por motivi prattici si è iniziato a tagliare la coda nel quattrocento.Bellissimo anche questo documento!
Come ipotesi, potrebbe essere plausibile il fatto che con l'utilizzo intensivo dei cani da ferma dal XV secolo in poi, si siano riscontrati problemi alla coda tali da suggerire ai canettieri la pratica della caudotomia come metodo preventivo. Questo, poteva essere un punto forte su cui poggiare un'eventuale ricorso all'OM martini, portare a conoscenza il fatto che le code venivano tagliate per pura utilità in epoche in cui l'estetica non contava nulla ma ci si basava su fatti concreti.
Un saluto Dardo, spero che ci conosceremmo un giorno!!!Commenta
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Sì ottima conclusione, sicuramente basata su fatti storici e ricostruzioni concrete e non su falsi moralismi e sentimentalismi. Bravo Druso!Sono completamente d'accordo. Il cane da ferma si è formato nel bassomedioevo, infatti sui trattati di caccia di questo periodo non si menziona specificamente (almeno in quello di Gaston Phoebus, lui scrive su un tipo di cane eccecionale che poteva seguire l'odore sulla terra dell'aria, allora l'origine del cane da ferma). Nel trecento non si taglierebbe la coda, come non si tagliava neanche al cane da seguita, ma con il tempo, por motivi prattici si è iniziato a tagliare la coda nel quattrocento.
Un saluto Dardo, spero che ci conosceremmo un giorno!!!
Ps. farebbe piacere anche a me un giorno conoscerti, chissà, ora che hai un Bracco..........a qualche raduno...GianniCommenta
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Per la gioia ([;)]) di Lucio forse ho trovato un bracco roano marrone...
purtroppo non ho un'immagine di definizione decente!!
Paolo Veronese
Le nozze di Cana 1562-1564
Dipinto, Olio su tela - Misure: 660 x 990 cm - Locazione: LouvreBruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Personalmente, il pelo raso, la larghezza toracica e l'impronta della testa, mi dicono di più BI o Perdiguero.... però bisognerebbe avere la macchina del tempo!!Bruno Decca
"Multi sunt vocati... pàuci vero electi"Commenta
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Ultima modifica ALEXZX6R; 16-04-12, 14:40.Alessandro
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Guardate che bel dipinto dove si vede un cane che è molto simile al nostro bracco bianco-arancio. È un dipinto di Jan Brueghel il vecchio e Rubens, la visione di Sant'Uberto dipinto nel 1617, oggi è nel Museo del Prado di Madrid. È molto simile a molti bracchi di oggi. Mi sembra infatti che ha linee craneo-faciali divergenti e la canna nasale montonina.Commenta
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