la cerca
Comprimi
X
-
-
come al solito quando si propone un argomento tecnico , i grandi esperti ....non scrivono, aspettano me per poi venire a cercare di rompere i maroni facendo figure barbine , ma ci sono abituato , scrivo solo ora perché stamane, anche se sono un uomo finito e mi é rimasto solo il sito , ero fuori con i cani a passaggio sotto
i portici ................
la cerca del Bracco italiano , sempre secondo le mie modestissime esperienze, deve essere in linea di massima allargata sui lati , ma condizionata dal terreno e dalla selvaggina che si cerca, se si va a fagiani (parliamo sempre di selvaggina selvatica non messa, perché quella non fa testo) il cane easperto bordeggrrà gli sporchi cercando la pista del fagiano che ha pasturato fuori e che all'arrivo del cacciatore si é rifugiato al coperto, il cane bordeggerà e avvertendo l'emanazione entrerà senza indugio nel bosco , a fagiano sarà perfettamente inutile fare le famose diagonali al pulito , non servono assolutamente a nulla, adimostrano anzi l'inesperienza del cane.
Se si va a penici, siano esse starne o rosse, allora il cane aprirà bene sui lati risalendo
i calanchi , sempre in vista del conduttore che lo seguirà anche da lontano in silenzio, qui il contatto naturale diventa indispensabile. Se si caccia il beccaccino, il cane entrerà nei risi o prati marcitori, senza impeto ma con prudenza, interrogando l'aria e mantenedosi sempre a vento favorevole ed in questi casi il trotto sarà un'andatura estremamente posisiva in senso utilitaristico. Se si cacciia la beccaccia, ilcane dovraà
esplorare i boschi sia nelle gronde che nelle parti piu' interne, senza trascurare vallette
ed anfratti dove spesso si nasconde la beccona, il bracco non abbisogna di beeper o campani, la sua cerca sarà ampia ma sempre in funzione del conduttore che conoscendo il proprio ausdiliare saprà raggiungerlo quando sarà in ferma e cacciando senza disturbi sonori , marcherà un punto di vantaggio sulle beccacce , specie quelle impaesate e smaliziate che mal sopportano rumori e disturbi.
Il bracco italiano di buona levatura, saprà modficare il raggio di cerca in funzione di vegetazione e orografia, perché il suo riferimento col conduttore sarà sempre al vertice della sua attenzione e il conduttore dovrà diturbarlo il meno possibile, con richiami e fischi.lucioCommenta
-
Non te la prendere Lucio ,sabato e domenica la gente preferisce andare al mare o in montagna ,vedrai che già da stasera qualcuno si farà sentire,
Ciao VittorioCommenta
-
Se si cacciia la beccaccia, ilcane dovraà
esplorare i boschi sia nelle gronde che nelle parti piu' interne, senza trascurare vallette
ed anfratti dove spesso si nasconde la beccona, il bracco non abbisogna di beeper o campani, la sua cerca sarà ampia ma sempre in funzione del conduttore che conoscendo il proprio ausdiliare saprà raggiungerlo quando sarà in ferma e cacciando senza disturbi sonori , marcherà un punto di vantaggio sulle beccacce , specie quelle impaesate e smaliziate che mal sopportano rumori e disturbi.
Il bracco italiano di buona levatura, saprà modficare il raggio di cerca in funzione di vegetazione e orografia, perché il suo riferimento col conduttore sarà sempre al vertice della sua attenzione e il conduttore dovrà diturbarlo il meno possibile, con richiami e fischi.
IL "Perche'il bracco italiano".[:D] (anche lo spinone).Quello che mi spaventa non sono le urla dei cattivi,ma il silenzio dei buoniCommenta
-
Commenta
-
Ciao Lucio
Per quanto riguarda il fagiano selvatico del quale ho la fortuna di disporre, noto trovandomi in un territorio con eriche alte da 50 cm a 1 metro un portamento di testa molto variabile, nel senso che durante la fase di cerca la testa è portata ben alta ad interrogazione dell'aria, a traccia rilevata inizia un lavoro sulla pista, portando la testa in modo variabile su e giù, questo fino alla conclusione con la ferma o il frullo(80% dei casi) che avviene dopo 50 a volte 100 metri di duro lavoro.
Se invece lo porto sui branchetti di colini la testa è sempre alta nonostante l'ambiente sia fondamentalmente lo stesso.
Io ho pensato che la differenza sia nel tipo di emanazione, dato che i fagiani di solito stanno abbastanza lontani chiaramente in funzione del periodo, mentre i colini di solito viaggiano a gruppi di tre o quattro(anche se a volte lòi trovo anche da soli)
Tu cosa ne pensi?
Chiedo scusa. Voi cosa ne pensate?Ultima modifica Marco F; 28-07-13, 21:49.Riempi il cuore e la mente con il lavoro insieme al tuo cane, il carniere è relativoCommenta
-
la vegetazione condiziona il portamento di testa, con una vegetazione relativamente alta il bracco terrà la testa alta, con i colini si vede di tutto, dpende da dove vanno a cacciarsi , spesso sono nei roveti e il cane fa quello che puo', con i fagiani se oercepisce l'emanazione diretta , li seguirà a testa alta, ma spesso ne sente solo la recente pistata ed allora dovrà mettere il naso in terra.lucioCommenta
-
hai detto tutto qui.Il bracco italiano di buona levatura, saprà modificare il raggio di cerca in funzione di vegetazione e orografia, perché il suo riferimento col conduttore sarà sempre al vertice della sua attenzione e il conduttore dovrà disturbarlo il meno possibile, con richiami e fischi.Nec sine Marsis nec contra Marsos triumphari posseCommenta
-
sicuramente d'accordose si va a fagiani (parliamo sempre di selvaggina selvatica non messa, perché quella non fa testo) il cane easperto bordeggrrà gli sporchi cercando la pista del fagiano che ha pasturato fuori e che all'arrivo del cacciatore si é rifugiato al coperto, il cane bordeggerà e avvertendo l'emanazione entrerà senza indugio nel bosco ,
In questo caso non parlerei di cerca ma di malizia.Se si cacciia la beccaccia, ilcane dovraà
esplorare i boschi sia nelle gronde che nelle parti piu' interne, senza trascurare vallette
ed anfratti dove spesso si nasconde la beccona, il bracco non abbisogna di beeper o campani, la sua cerca sarà ampia ma sempre in funzione del conduttore che conoscendo il proprio ausdiliare saprà raggiungerlo quando sarà in ferma e cacciando senza disturbi sonori , marcherà un punto di vantaggio sulle beccacce , specie quelle impaesate e smaliziate che mal sopportano rumori e disturbi.
Sulla beccaccia ognuno ha le proprie esperienze, e per quanto riguarda le mie posso dire che un cane esperto, quindi con due o tre stagioni sulle spalle, sa dove andare a mettere i piedi e non cerca più a caso,in 200 ettari di bosco , se va bene ci sono da 20 a 30 posticini buoni, e il cane impratichito va a cercarla li, senza perdere tempo altrove. Almeno questo è quello che facevano i migliori cani da becche che ho visto.Commenta
-
C'è poco da aggiungerecome al solito quando si propone un argomento tecnico , i grandi esperti ....non scrivono, aspettano me per poi venire a cercare di rompere i maroni facendo figure barbine , ma ci sono abituato , scrivo solo ora perché stamane, anche se sono un uomo finito e mi é rimasto solo il sito , ero fuori con i cani a passaggio sotto
i portici ................
la cerca del Bracco italiano , sempre secondo le mie modestissime esperienze, deve essere in linea di massima allargata sui lati , ma condizionata dal terreno e dalla selvaggina che si cerca, se si va a fagiani (parliamo sempre di selvaggina selvatica non messa, perché quella non fa testo) il cane easperto bordeggrrà gli sporchi cercando la pista del fagiano che ha pasturato fuori e che all'arrivo del cacciatore si é rifugiato al coperto, il cane bordeggerà e avvertendo l'emanazione entrerà senza indugio nel bosco , a fagiano sarà perfettamente inutile fare le famose diagonali al pulito , non servono assolutamente a nulla, adimostrano anzi l'inesperienza del cane.
Se si va a penici, siano esse starne o rosse, allora il cane aprirà bene sui lati risalendo
i calanchi , sempre in vista del conduttore che lo seguirà anche da lontano in silenzio, qui il contatto naturale diventa indispensabile. Se si caccia il beccaccino, il cane entrerà nei risi o prati marcitori, senza impeto ma con prudenza, interrogando l'aria e mantenedosi sempre a vento favorevole ed in questi casi il trotto sarà un'andatura estremamente posisiva in senso utilitaristico. Se si cacciia la beccaccia, ilcane dovraà
esplorare i boschi sia nelle gronde che nelle parti piu' interne, senza trascurare vallette
ed anfratti dove spesso si nasconde la beccona, il bracco non abbisogna di beeper o campani, la sua cerca sarà ampia ma sempre in funzione del conduttore che conoscendo il proprio ausdiliare saprà raggiungerlo quando sarà in ferma e cacciando senza disturbi sonori , marcherà un punto di vantaggio sulle beccacce , specie quelle impaesate e smaliziate che mal sopportano rumori e disturbi.
Il bracco italiano di buona levatura, saprà modficare il raggio di cerca in funzione di vegetazione e orografia, perché il suo riferimento col conduttore sarà sempre al vertice della sua attenzione e il conduttore dovrà diturbarlo il meno possibile, con richiami e fischi.
DamianoCommenta
-
Ok capisco che in quello che ha scritto Lucio c'è già tanto se non tutto, ma proviamo a fare un distinguo a parità di condizioni climatiche, per esempio qualche tempo fa feci un piccolo esperimento, collegando al collare un piccolo trasmettitore gps ho registrato sul palmare la posizione del cane, ne risultò che sul pulito, il cane lavorava il terreno eseguendo un'ampio movimento circolare interrotto da linee rettilinee ma sempre davanti a me , difficilmente passandomi dietro; a bosco eseguiva allungamenti e ritorni come a tracciare una sorta di asterisco dove io ero il centro, compiendo a bosco un lavoro molto più frenetico, guardando la distanza percorsa risultava 6 volte circa quella percorsa da me, mentre sul pulito era circa 3/4 volte. Poi mi sono concentrato su altro e non ho più fatto questi piccoli esperimenti, ma qualche volta ci riprovo.
Voi come vedete il movimento in relazione al territorio?Riempi il cuore e la mente con il lavoro insieme al tuo cane, il carniere è relativoCommenta
-
il movimento descritto, secondo me è normale ... e buono , il cane che lavora nel bosco entra ed esce ( se non ha incontrato pastura ) quasi nel solito posto : dove si aspetta di incontrare il conduttore .
allo scoperto "vede" il conduttore ed evita di cercare nel medesimo tratto : sfruttando il vento poi è altrettanto normale che compia meno ripiegamenti e distanza ; nel bosco talvolta il vento non c'è , o è di minore intensità ... spesso piuttosto disturbato e turbolento , ed il cane che lo sfrutta anche al coperto deve fare più strada per accertarsi completamente.Commenta
-
il cane dovrebbe percvorrere molto piu' spazio in terreni aperti che nello sporco, trovo invece normale che il cane nel bosco ritornasse su di te, ma perché hai usato un GPS non eri a contatto col cane ? non ritornava costantemente su di te ? ed in terreno aperto non lo vedevi ?lucioCommenta
Argomenti correlati
Comprimi
-
da MassimilianoAddestramento cucciolo
Che cosa è necessario insegnare ad un cucciolo/cucciolone? Ci sono una serie di addestramenti di base che un giovane cane, di qualsiasi razza: caccia, utilità, difesa, compagnia è utile conosca.
Sono la corretta condotta al guinzaglio, il seduto, il terra ed il resta. Per i cani da caccia sono necessari il riporto e, specialmente per i cani polivalenti come il DD, il lavoro in acqua.
Ricordiamo sempre che ogni cucciolo è diverso dall’altro...-
Canale: Articoli
-
-
Scadenza iscrizioni: 20 feb 2025
Info:
ENTE NAZIONALE DELLA CINOFILIA ITALIANA
Responsabile fiscale
...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
14-02-25, 14:05 -
-
da Livia1968
Scadenza iscrizioni: 20 feb 2025
Info:
ENTE NAZIONALE DELLA CINOFILIA ITALIANAResponsabile fiscale
Ind:VIALE...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
04-02-25, 15:21 -
-
Questo manuale è frutto dell'esperienza maturata durante l'addestramento del cane da ricerca di funghi porcini e, più specificamente, i vari tipi di...
-
Canale: L' addestramento
-
-
da GrouseOggi Ginga, giovane setter irlandese dell'ing. Cocozza, ha conseguito la qualifica di ECC in grande cerca dopo un brillante turno.
Considerato l'esiguità...-
Canale: Prove, Raduni, Eventi
-
- Caricamento in corso ...
- Nessun altro evento.
Commenta