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  • salesman
    • Jun 2013
    • 90
    • chiavenna
    • avuto: bracchi italiani - epagneul breton

    #31
    I miei cani correvano liberi dietro di me, che pedalavo veloce in bicicletta: colpo di fischietto, e quelli si bloccavano lì, bracchi e non bracchi, mentre io continuavo di gran carriera. Tornavo andandogli incontro, li superavo in senso opposto e quelli rimanevano sempre statue. Alla fine, con un trillato, li liberavo, e loro venivano a prendersi il meritato premio.
    Nel 1969, alla gara su quaglie liberate di S. Siro, a Milano, il mio Pedro (bracco italiano in gara continentali italiani ed esteri) fu soltanto 2° classificato. La sua capacità di riporto, come quella degli altri classificati, venne testata dal giudice fuori campo, con lancio di quaglie morte. Al lancio della quaglia (15 metri circa), lasciai partire il cane. Lo misi a terra dopo 5 metri. Lo feci ripartire. Tra noi umani e la quaglia morta c'era una siepe: i cani la aggiravano, il mio la saltò. Tirò su la quaglia, venne verso di noi e io lo misi a terra prima della siepe. Liberato, fece un mezzo giro per la rincorsa e risaltò la siepe. Sempre con la quaglia in bocca. Lo misi a terra un'ultima volta a 2 metri da me e gli andai incontro a farmi dare la quaglia e a dargli il suo premio.
    Il collare elettrico c'era anche ai miei tempi, e gli addestratori classici e puri -come colui da cui appresi le quattro cose che so sull'addestramento-, lo consideravano un sistema BARBARO. Anche oggi molto discusso (fate una ricerca su Google), e a livello internazionale.
    Forse servirebbe un aggiornamento sui metodi per ottenere il terra da un cane in addestramento: le punizioni e le coercizioni corporali sono l'unica cosa da NON impiegare. Insinuare che uno possa aver adottato tali metodi ripugnanti potrebbe anche essere considerato offensivo.

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #32
      offensivo é sentire citare come barbarico l'uso (corretto) del colare elettrico e riguardo a come veniva inculcato il terra, parlo di esperienze vissute e viste e certificate dagli antichi testi di addestramento (per esempio il cane in azione di Angelo Vecchio,ma ne potrei citare tanti altri)
      Ognuno riporti le sue esperienze, liberamente e senza limitazioni, ma offendere gli altri e fare gli offesi per cose dimostrabili come effettuate da moltissimi addestratori , mi pare poco corretto.
      lucio

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      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11962
        • Trieste
        • spring spaniel

        #33
        Originariamente inviato da salesman
        I miei cani correvano liberi dietro di me, che pedalavo veloce in bicicletta: colpo di fischietto, e quelli si bloccavano lì, bracchi e non bracchi, mentre io continuavo di gran carriera. Tornavo andandogli incontro, li superavo in senso opposto e quelli rimanevano sempre statue. Alla fine, con un trillato, li liberavo, e loro venivano a prendersi il meritato premio.
        E' comunque un buon addestramento propedeutico per cercare di fermare il cane quando è a diretto contatto con il selvatico. Con impegno e costanza si può fare quasi tutto.
        Nel 1969, alla gara su quaglie liberate di S. Siro, a Milano, il mio Pedro (bracco italiano in gara continentali italiani ed esteri) fu soltanto 2° classificato. La sua capacità di riporto, come quella degli altri classificati, venne testata dal giudice fuori campo, con lancio di quaglie morte. Al lancio della quaglia (15 metri circa), lasciai partire il cane. Lo misi a terra dopo 5 metri. Lo feci ripartire. Tra noi umani e la quaglia morta c'era una siepe: i cani la aggiravano, il mio la saltò. Tirò su la quaglia, venne verso di noi e io lo misi a terra prima della siepe. Liberato, fece un mezzo giro per la rincorsa e risaltò la siepe. Sempre con la quaglia in bocca. Lo misi a terra un'ultima volta a 2 metri da me e gli andai incontro a farmi dare la quaglia e a dargli il suo premio.
        Anche questo è un buon esercizio propedeutico per fermare il cane dopo lo sparo e mandarlo al riporto a comando, ma il grado di difficolta di un cane che dopo lo sparo vede cadere il selvatico è molto superiore al lancio di una quaglia morta, la quaglia morta per il cane ha un significato diverso.
        Il collare elettrico c'era anche ai miei tempi, e gli addestratori classici e puri -come colui da cui appresi le quattro cose che so sull'addestramento-, lo consideravano un sistema BARBARO.
        Ognuno è libero di considerare il collare elettrico come vuole. Il collare elettrico evita ore di lavoro, alcuni metodi addestrativi con il collare si sono persi, per alcuni il collare è come la bacchetta magica.
        Anche oggi molto discusso (fate una ricerca su Google), e a livello internazionale.
        Io non sono simpatizzante del collare, bisogna dire che in alcuni filmati fanno vedere solo l'uso improprio del collare.
        Forse servirebbe un aggiornamento sui metodi per ottenere il terra da un cane in addestramento: le punizioni e le coercizioni corporali sono l'unica cosa da NON impiegare.
        Sono d'accordo.
        Insinuare che uno possa aver adottato tali metodi ripugnanti potrebbe anche essere considerato offensivo.
        Questo per una persona che ha ottenuto il risultato con un duro lavoro fa rabbia, ma, bisogna considerare il fatto che chi insinua non conosce la materia e per lui è impossibile ottenere dei risultati con un metodo veramente gentile. Non mi riferisco a nessuno dei presenti, mi riferisco a una persona anonima che ha insinuato su google che io per ottenere determinati risultati ho dovuto prendere i cani a calci nel culo.[:-golf]

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        • Diana

          #34
          Originariamente inviato da salesman
          Il collare elettrico c'era anche ai miei tempi, e gli addestratori classici e puri -come colui da cui appresi le quattro cose che so sull'addestramento-, lo consideravano un sistema BARBARO.
          [clap][clap]
          Quoto quanto scritto.
          Personalmente penso che il c.e. , per chi lo sa usare e lo usa esclusivamente per scopi "terapeutici" (da ultima spiaggia) possa essere utile;
          sono in disaccordo con chi sostiene che lo usino tutti e che sia l'unico modo per addestrare un cane da caccia.

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #35
            non ho detto che sia l'unico modo, ma certamente quello che ottiene i migliori risultati in tempi relativamente ridotti, quando sia usato in modo leggero (io prima lo utilizzo su di me) non é affatto doloroso ed i cani si accorgono appena della scossa equivalente ad un pizzicotto, infatti non guaiscono , ma ne sono semplicemente distratti.
            Non lo usano tutti ma la stragrande parte degli addestratori di cani da ferma si.
            Il discorso é su come lo si usa , usato in modo appropriato serve per far fare il percorso e a distogliere il cane da tentazioni ed atteggamenti scorretti, quindi é tuttaltro che utilizzabile come ultima spiaggia.
            Ci sono persone che affermano che é piu' doloroso della famosa impallinata nel posteriore, bene queste persone non sanno cosa comporta l'impallinata e evidentemente conoscono solo il CE usato in modo molto scorretto ed inappropriato.
            Anche un coltello da cucina puo' uccidere, vogliamo forse demonizzarlo perché qualcuno lo usa in modo non appropriato ?
            Ma la discussione é la cerca , non l'uso del CE già ampiamente trattato altrove sul sito.
            lucio

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