Riguardo al fatto che al cane da ferma non si debba stare dietro altrimenti tanto varrebbe cacciare con dei bassotti e ciò soprattutto in collina e montagna...sinceramente non mi trovo per nulla d' accordo. Premesso che un cane da ferma che sta in mezzo ai piedi è un soggetto da scartare indipendentemente dalla razza a cui appartiene, io penso che per "star dietro", come diceva Enrico, a cani con certe aperture,e soprattutto in collina e montagna, le gambe per corrergli dietro ci vogliano e come. Se in teoria un cane che apre moltissimo poi si ferma ci da il tempo ecc... ci fa risparmiare strada in pratica il discorso a mio parere cambia notevolmente e la teoria con la pratica finiscono per non coincidere. In collina e soprattutto in montagna a volte percorrere 100/150/200 metri puo' essere una cosa per nulla facile e che richiede una certa preparazione fisica, soprattutto alla luce di selvatici che oggi reggono sempre meno la ferma in quanto disturbati da diversi fattori. Io oggi tutte queste beccacce o le pochissime coturnici rimase, che reggono la ferma abbastanza da dare la possibilità di "non correre dietro" , come diceva Enrico, a un cane con certe aperture, sinceramente non ne vedo. Andando a caccia anche con inglesi, degni di tale nome, posso dire che un cane anche se inchioda a 20 metri da una beccaccia non esonera il conduttore dal correre per andare a coprire quei 100/150/200 metri che lo separano dalla scena, ed in montagna tali distanze possono essere infinite soprattutto con i selvatici di oggi sempre meno propensi a concedere ritardi .......Tali situazioni sono state quelle che anni fa mi hanno fatto "provare" il bracco italiano il quale si è dimostrato all'altezza della situazione. Questo sempre secondo la mia personale opinione senza la presunzione di farla diventare regola generale ...anzi....esperienze diverse..
cordiali saluti
Gianluca
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