Ma e' un forum di amanti del bracco italiano questo??

**Paolo FM** · 17-10-16, 11:11

Salve a tutti, finalmente sono entrato a far parte della famiglia dei Braccofili[vinci]

**Lucio Marzano** · 17-10-16, 11:40

Ecco le suscettibilità dei sedicenti braccofili che saltano fuori ! io penso che si confonda il "parlar male" con la critica costruttiva , si confonda il difendere la razza con i suggerimenti e/o consigli per migliorarla , si dimentica che ci sono i NUMERI che nessuno puo' discutere , i numeri degli "altri" . Chi si contenta gode, ma é un godimento soggettivo, per promuovere la razza e aumentarne la diffusione (indispensabile per non cadere in una consanguineità gravissima e già siamo al limite dell'accettabile, vedi studio dell'università di Pisa che non credo sia divertita a "parlar male" del bracco italiano). poi mi piacerebbe leggere delle motivazioni, non i soliti personali pareri da "passionista".
Carlos, vincere una volta una manifestazione é cosa che fa piacere a tutti ed alla razza, ma erano 5 cani , noi facciamo fatica a fare una sola squadra valida, altri potrebbero metterne sul campo 6-7 tutte ugualmentre valide. Tu hai fatto esperienza con tre bracchi io con diverse decine ......saro' vecchio ma so ancora vedere se un cane vale ma soprattutto so vedere COME SI POTREBBE MIGLIORARE LA RAZZA e non é dicendo che i bracchi in generale sono bravissimi, perché ce ne sono sempre di piu' che non vanno nemmeno a caccia.
Comunque io continuero' a scrivere le mie osservazioni e le mie critiche, sempre accompagnate da proposte costruttive. Voi braccofili, che a mio avviso siete il piu' grande nemico della razza, continuate pure ad illudervi che una decina di cani buoni possa salvare tutta la razza , continuate a ritenere che il "vero" bracco sia un simil bloodhound , continuate ad inorare anche lo standard, che é già super permissivo e continuate ad ignorare la storia della razza, ma sappiate che state facendo il funerale al bracco italiano CACCIATORE !!!

---------- Messaggio inserito alle 10:40 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:26 AM ----------

Originariamente inviato da FranSa

Scrivo all'esperto braccofilo, sig. Marzano, leggendo le vecchie discussioni, o post come si chiamano, ho notato i molteplici risultati dei Suoi bracchi. Le faccio i miei sinceri complimenti per averli portati ai suddetti. Le faccio una domanda da inesperto: i Suoi cani, ho visto dalle foto, sono piuttosto "grandi" ma cacciano e concorrono a prove di lavoro molto importanti con superlativi risultati. Perchè spera che venga cambiata la linea di allevamento? Mi scuso fin da ora se ho posto una domanda sciocca. Cor
diali saluti Francesco Sacco.

Grazie per i saluti che contraccambio volentieri e rispondo :
-piuttosto grandi, direi medi dato che il piu' grosso era Pomellato con 35 kg. di peso, gli altri tutti inferiori
-le prove durano 15-20 minuti e non permettono di valutare la resistenza, il fondo- qualità indispensabile a caccia
-proprio perhé ho avuto (non per scelta , ma perché ho fatto una piccola selezione basta esclusivamente sul lavoro, con i cani che avevo) bracchi nella media della assurda forbice e li ho utilizzati a caccia, posso fare delle critiche basate su osservazioni DIRETTE e non su teorie
-io spero ed auspico che si punti piu' al bracco cacciatore e meno a quello da compagnia, che si selezioni in modo funzionale alla caccia, che si riduca l'assurdo peso massimo citato dallo standard , che fi faccia insomma , quello che hanno fatto le altre razze da ferma di successo
spero di essere stato esauriente

**Paolo FM** · 17-10-16, 11:47

E’ la prima volta che scrivo su questo forum ma non è la prima volta che leggo, nel senso che sono un assiduo frequentatore dello stesso.
Ho un Bracco da diversi mesi e devo dire che ci sono troppi luoghi comuni che gravitano intorno a questa razza. Si parla di un cane lento, goffo, lento nell’apprendimento e sempre tra i piedi del padrone/cacciatore, non sono d’accordo.
Il Bracco Italiano è un cane sveglio, molto più intelligente di quanto si pensi e molto rapido nell’imparare. E’ un cane che richiede le buone maniere e non il broncio, è sicuramente un cane testardo ma a mio avviso è proprio questo il motivo della sua intelligenza (es. il richiamo, prima di venire il Bracco ti guarda, valuta la situazione), la caparbietà è fondamentale poi nella cerca del selvatico, è la pazienza del cane che molto spesso fa la differenza.
L’errore, a mio avviso, sta nel paragonare le razze, il Bracco è il Bracco e il Setter è il Setter.
Se parliamo di “velocità”, il Setter è un cane molto meno pesante e sicuramente agile ma il Bracco Italiano se ben allenato (e non chiuso tutta la settimana nel box) è un cane che non risente assolutamente della sua stazza.
Infine per quanto riguarda il fatto che il Bracco sia un cane troppo vicino al cacciatore, credo che questo faccia parte della scelta della razza. Chi sceglie un Bracco Italiano vuole godersi il cane, osservarne il trotto, l’attenzione nella cerca, il trasporto dell’emanazione e l’accuratezza del dettaglio.
Un cane svelto nel coprire il territorio non è sinonimo di un cane attento, il Setter coprirà il terreno più rapidamente ma lo farà in maniera approssimativa (parola degli stessi setteristi), il Bracco no. Chi sceglie un Bracco sceglie un tipo di caccia più passionale, forse romantica e non una maratona per rincorrere il cane e disperarsi nel ritrovarlo e molto peggio non goderselo durante l’azione. E’ per questo che a mio avviso l’errore sta nel paragonare le razze, ognuna ha i suoi pregi e i suoi difetti , quello che dobbiamo fare noi braccofili è accettare i difetti e limarli per il bene del Bracco stesso.
Il Bracco va amato, non trascurato e abbandonato in un box. Pensiero di un neofita.

**Lucio Marzano** · 17-10-16, 14:52

Ma leggo ancora "il bracco" come ci fosse un tipo unico di bracco, come se tutti fossero bravi , ma NON E' VERO ,il problema é che abbiamo uno standard di razza che va da 25 a 40 kg. permettendo ogni sorta di proporzioni dato che le corrispondenze vanno da 55 a 67 cm. di altezza. Poi leggo , "il bracco" va a caccia in un certo modo, , ma quanti vanno a caccia ? quanti non ci vanno per nulla e quanti ci vanno in modo insufficiente. Non dimenticate che iscriviamo poche centinia di cani all'anno e tolti quelli che non vanno a caccia e quelli che ci vanno in modo poco efficace quanti ne rimangono ??? e già abbiamo un alto tasso di consanguineità perchà la scelta dei riproduttori é indirizzata su piani TOTALMENTE diversi, perché a quelli dei divani e dei rings piacciono grossi, pesanti e orpellosi (e quelli sono premiati) invece ai cacciatori (in generale) piacciono cani agili e scattanti, perché la caccia é una maratona di ore, non una corsa di 100 metri e nelle maratone avete mai visto primeggiare soggetti (cani o uomini) corpulenti e massicci ?
Il bracco deve essere un cane da caccia o un cane da compagnia ? questa é la domanda alla quale bisogna prima di tutto rispondere ed il resto, cioé la morfologia dovrà essere conseguente a questa scelta, l'attuale indicazione ufficiale é un compromesso che cercando di accontentare tutti , finisce per scontentare tutti !

**Ospite** · 17-10-16, 16:17

Originariamente inviato da Paolo FM

Un cane svelto nel coprire il territorio non è sinonimo di un cane attento, il Setter coprirà il terreno più rapidamente ma lo farà in maniera approssimativa (parola degli stessi setteristi), il Bracco no.

Buongiorno Paolo e benvenuto sul forum.
Ti quoto in quanto non sono molto d'accordo con ciò che scrivi, in particolare per quel che riguarda questa frase sopra.
Come ho già scritto nel mio precedente intervento in questa discussione, i cani non sono pezzi meccanici costruiti tutti allo stesso modo su una catena di montaggio, quindi credo che sostenere che la velocità nella cerca sia sinonimo di disattenzione e di lavoro svolto in maniera approssimativa non sia affatto corretto.
Una cerca di METODO, non intesa come il compitino da quagliodromo con destra-sinistra meccanicizzati, bensì una cerca atta a perlustrare con criterio il terreno, attenta di naso, concentrata sul vento e di buona andatura è una cerca senza ombra di dubbio redditizia, che essa venga eseguita da un Bracco, così come da un Setter o un Pointer o un Kurzhaar e via dicendo.
Per buona andatura intendo quell'andatura che deve avere ogni razza secondo le proprie caratteristiche psico-morfologiche.

Originariamente inviato da Paolo FM

Chi sceglie un Bracco sceglie un tipo di caccia più passionale, forse romantica e non una maratona per rincorrere il cane e disperarsi nel ritrovarlo e molto peggio non goderselo durante l’azione.

Lasciando per un attimo da parte il romanticismo che ognuno lo vive secondo i propri gusti personali, io credo che se un cane è intelligente sa adeguare la cerca ai differenti tipi di terreno, qualunque razza esso appratenga.
Indubbiamente se si è a pernici in certi ambienti o a beccacce o fagiani in altri i contesti cambiano radicalmente poiché ai due opposti, e così deve pure cambiare la differente impostazione della cerca del cane Cacciatore che sa usare il cervello e rendersi utile ai fini dell'azione. Quello che non lo sa fare o è carente di materia grigia o ha dei problemi di dressaggio. E comunque in certi contesti l'azione di un cane te lo puoi godere anche a 2-300 metri.
Per quel che riguarda invece la "maratona" per rincorrere il cane o il disperarsi per ritrovarlo, per come la vedo io, nel 90% dei casi è lo stesso cacciatore che deve fare un mea culpa e non colpa da attribuire al cane.

Originariamente inviato da Paolo FM

E’ per questo che a mio avviso l’errore sta nel paragonare le razze, ognuna ha i suoi pregi e i suoi difetti , quello che dobbiamo fare noi braccofili è accettare i difetti e limarli per il bene del Bracco stesso.

Paragonare le razze è sbagliatissimo poiché i cani bravi così come gli scarti ci sono in tutte.
Forse non te ne sei accorto ma pure te nel tuo scritto hai fatto dei paragoni... [:-golf]

In ogni modo l'unica cosa che da esterno posso criticare (se critica si vuole chiamare) nei confronti di certi braccofili è il fatto di continuare a ribadire che il Bracco Italiano non è un cane per tutti, come se solo pochi fortunati possano essere "onorati" di cacciare con tale razza.
Il Bracco è un cane da caccia come qualsiasi altro, coi suoi pregi e i suoi difetti!
Le critiche, quando costruttive, fanno solo bene, perché è partendo da quelle che si può solo cercare di migliorare.

Originariamente inviato da Paolo FM

Il Bracco va amato, non trascurato e abbandonato in un box.

Scusami ma quale razza non va amata e abbandonata in un box? Drool]

Spero rispondendo a Paolo di non aver urtato la suscettibilità di nessun lettore, in tal caso fatemelo pure presente.

**Luca_Bianconi** · 17-10-16, 18:05

Intanto volevo dirvi che sono felice, questa domanda inutile e da bar sta tirando fuori un sacco di pareri e argomenti, in maniera costruttiva, positiva ed educata, questo doveva essere dal principio e non altro, evidentemente e' dal letame che possono nascere fiori, dal cemento non nasce niente!
vorrei capirci piu su alcune cose:
-alto tasso di consanguineità, come capire se il proprio bracco ha una linea di sangue "fresca" se questo fosse possibile?
-siamo arrivati a questo per delle scelte sbagliate dei decenni passati, ora andiamo verso il rischio di perdere il bracco cacciatore in quanto si publicizza il bracco da compagnia e si tiene in soffitta la venacità della razza, come evitare questo?
-ho una bracca relativamente giovane, buona cacciatrice, vorrei capire se rispetta lo standard in pieno, dalle foto tutti mi dicono che e' un bel cane ma vorrei approfondire, esiste un modo per "valutarla" come aspetto?
- mi sembra di capire che si ricercano bracchi cacciatori per "rafforzare" la razza da quel punti di vista, per non perdere queste doti a discapito di bracchi da "divano", quindi accoppiando un bracco cacciatore con un bel esemplare da mostra si otterrebbe un risultato interessante o no?
le menti che scrivono in questo topic ora sono di rilievo quindi attendo argomentazioni!!
buona serata!

**Lucio Marzano** · 17-10-16, 18:24

Originariamente inviato da Paolo FM

Ho un Bracco da diversi mesi e devo dire che ci sono troppi luoghi comuni che gravitano intorno a questa razza. Si parla di un cane lento, goffo, lento nell’apprendimento e sempre tra i piedi del padrone/cacciatore, non sono d’accordo.

ci sono molti tipi di bracco italiano non si puo' generalizzare né in bene ma nemmeno in male

Il Bracco Italiano è un cane sveglio, molto più intelligente di quanto si pensi e molto rapido nell’imparare.

né piu' ne meno della media delle altre razze

E’ un cane che richiede le buone maniere e non il broncio, è sicuramente un cane testardo ma a mio avviso è proprio questo il motivo della sua intelligenza (es. il richiamo, prima di venire il Bracco ti guarda, valuta la situazione), la caparbietà è fondamentale poi nella cerca del selvatico, è la pazienza del cane che molto spesso fa la differenza.

in generale (sempre precisare) accetta male metodi di addestramento diciamo duri, ci sono razze mediamente molto piu' testarde del bracco, questo difetto non lo riscontro (sempre in generale) poi non confondiamo la caparbietà con l'insistere a cercare dove la selvaggina non c'é piu'

L’errore, a mio avviso, sta nel paragonare le razze, il Bracco è il Bracco e il Setter è il Setter.

e perché mai sarebbe un errore ' un neofita che voglia un cane da ferma per scegliere farà dei paragoni , non dobbiamo aver paura dei confronti spesso chi non li vuole é perché li teme. Certo non consiglierei nemmeno a mio figlio un bracco per andare a coturnici o bianche come non consiglierei un setter di gran sangue per andare a beccacce se non munito di segnalatori acustici.

Se parliamo di “velocità”, il Setter è un cane molto meno pesante e sicuramente agile ma il Bracco Italiano se ben allenato (e non chiuso tutta la settimana nel box) è un cane che non risente assolutamente della sua stazza.

la stazza la risente se va in montagna perché esiste la gravità che é direttamente proporzionale alla massa e non c'é allenamento che puo' far diventare scalatore chi non sia fisicamente predisposto a questo tipo di sforzo. Sull'agilità del setter inglese non si discute é , a mio personale parere , la caratteristica che in alta montagna lo fa preferire anche al pointer. Io ho cacciato per anni con i setter in alta montagna ed ora possiedo dei bracchi italiani ben onesti , in alta montagna il confronto rimane improponibile. Si puo' migliorare molto la media di efficienza del bracco se si seleziona il tipo leggero, quello che i nostri trisnonni allevavano come razza a parte , proprio per cacciare in alta collina e montagna e per questo predico , invano, di alleggerire riducendo quei 40 kg. che sono un'assurdità sotto ogni prospettiva venatoria.

Infine per quanto riguarda il fatto che il Bracco sia un cane troppo vicino al cacciatore, credo che questo faccia parte della scelta della razza. Chi sceglie un Bracco Italiano vuole godersi il cane, osservarne il trotto, l’attenzione nella cerca, il trasporto dell’emanazione e l’accuratezza del dettaglio.

la parola "troppo" la eliminerei , perché se é troppo vicino, tanto vale cacciare con un cane da cerca, relativamente vicino lo preferisco, comunque deva spaziare oltre la portata del fucile altrimenti la ferma non serve. Un Bracco intelligente ed esperto saprà aprire dove é possibile farlo (sui calanchi per esempio dove resta in vista anche a distanza) e restringere la cerca nei boschi

Un cane svelto nel coprire il territorio non è sinonimo di un cane attento, il Setter coprirà il terreno più rapidamente ma lo farà in maniera approssimativa (parola degli stessi setteristi), il Bracco no.

é sinonimo di cane che copre piu' terreno che in certe cacce é fondamentale. Che il setter sia aprossimativo é assolutamente falso, come per per il bracco, dipende dal cane , dalla sua esperienza e da come viene condotto.

Chi sceglie un Bracco sceglie un tipo di caccia più passionale, forse romantica e non una maratona per rincorrere il cane e disperarsi nel ritrovarlo e molto peggio non goderselo durante l’azione. E’ per questo che a mio avviso l’errore sta nel paragonare le razze, ognuna ha i suoi pregi e i suoi difetti , quello che dobbiamo fare noi braccofili è accettare i difetti e limarli per il bene del Bracco stesso.

ma proprio per nulla, dobbiamo analizzare i difetti e cercare di migliorare non accettarli supinamente. Le razze le ha create l'uomo e col tempo tutte hanno subito evoluzioni o involuzioni, dobbiamo ovviare ai difetti con una attenta selezione e aggiornare lo standard di razza in funzione venatoria. I braccofili invece da 90 anni continuano a parlare di filosofi e pensatori, di trotto come andatura unica e di panzane del genere che servono solo a giustificare dei pelandroni. Dobbiamo invece selezionare utilizzando i soggetti (pochi) validi e cercare di dotarli oltre che di un motore potente anche di una carrozzeria adatta , ma alla caccia, non ai divani od ai ring.
Dato che parla sempre del setter le rammento che NESSUNO dei setter italiani , fancesi, greci spagnoli rispecchia lo standard ufficiale di razza tutelato da 4 comari inglesi , che non vanno a caccia , ed il setter é stato migliorato in funzione dei desiderata dei cacciatori ed avuto un successo anche numerico eclatante. In Inghilterra dove trattano il setter come certi braccofili fanno col bracco italiano, sono arrivati ad iscrivere 200 cani, non ho sbagliato proprio duecento.

Il Bracco va amato, non trascurato e abbandonato in un box. Pensiero di un neofita.

come tutti gli altri cani da caccia, non vedo perché dovrebbe essere amato piu' di altri e nessun cane da caccia dovrebbe essere trascurato

**sly8489** · 17-10-16, 19:22

[quote]

Originariamente inviato da Luca_Bianconi

quindi accoppiando un bracco cacciatore con un bel esemplare da mostra si otterrebbe un risultato interessante o no?

Si ottengono campioni assoluti.[:-bunny] [:D][:D]

**Lucio Marzano** · 17-10-16, 19:33

Originariamente inviato da Luca_Bianconi

vorrei capirci piu su alcune cose:
-alto tasso di consanguineità, come capire se il proprio bracco ha una linea di sangue "fresca" se questo fosse possibile?

dall'esame degli ascendenti si puo' capire il grado di consanguineità, sul sito della SABi é pubblicato il lavoro commissionato all'Università di Pisa che spiega tutto

-siamo arrivati a questo per delle scelte sbagliate dei decenni passati, ora andiamo verso il rischio di perdere il bracco cacciatore in quanto si publicizza il bracco da compagnia e si tiene in soffitta la venacità della razza, come evitare questo?

sono state fatte delle scelte e prese delle decisioni , unificazione di due razze, poi pero' si é privilegiato il tipo pesante. Per salvaguardare la venaticità é necessario continuare a utilizzare soggetti buoni cacciatori ed a verificarne le doti venatorie

-ho una bracca relativamente giovane, buona cacciatrice, vorrei capire se rispetta lo standard in pieno, dalle foto tutti mi dicono che e' un bel cane ma vorrei approfondire, esiste un modo per "valutarla" come aspetto?

c'é uno standard morfologico ufficiale al quale fare riferimento, ma puo' anche far giudicare la cagna da un giudice che CONOSCA BENE LA RAZZA

- mi sembra di capire che si ricercano bracchi cacciatori per "rafforzare" la razza da quel punti di vista, per non perdere queste doti a discapito di bracchi da "divano", quindi accoppiando un bracco cacciatore con un bel esemplare da mostra si otterrebbe un risultato interessante o no?
le menti che scrivono in questo topic ora sono di rilievo quindi attendo argomentazioni!!
buona serata!

accoppiando un cane bello ed inetto venatoriamente con un altro brutto e buon cacciatore si possono ottenere : soggetti che somigliono al padre, altri che somiglino alla madre, cani che abbiano qualche pregio di uno deigenitori o di entrambi ed altri che abbiano qualche difetto , rarissimamente soggetti che abbiano i pregi di entrambi, ma il problema viene dopo i figli dei figli potranno per diverse generazioni riportare i pregi o difetti in tutto od in parte. La selezione seria si fa su diverse generazioni, selezionando e SCARTANDO, ma presupposto fondamental é sapere cosa si vuole privilegiare e cosa si vuole assolutamente evitare, perché avere il bello e bravo subito é piu' difficile che vincere all'enalotto , incrociando soggetti con caratteristiche opposte naturalmente.

**Luca_Bianconi** · 18-10-16, 00:27

Originariamente inviato da Lucio Marzano

dall'esame degli ascendenti si puo' capire il grado di consanguineità, sul sito della SABi é pubblicato il lavoro commissionato all'Università di Pisa che spiega tutto

sono state fatte delle scelte e prese delle decisioni , unificazione di due razze, poi pero' si é privilegiato il tipo pesante. Per salvaguardare la venaticità é necessario continuare a utilizzare soggetti buoni cacciatori ed a verificarne le doti venatorie

c'é uno standard morfologico ufficiale al quale fare riferimento, ma puo' anche far giudicare la cagna da un giudice che CONOSCA BENE LA RAZZA

accoppiando un cane bello ed inetto venatoriamente con un altro brutto e buon cacciatore si possono ottenere : soggetti che somigliono al padre, altri che somiglino alla madre, cani che abbiano qualche pregio di uno deigenitori o di entrambi ed altri che abbiano qualche difetto , rarissimamente soggetti che abbiano i pregi di entrambi, ma il problema viene dopo i figli dei figli potranno per diverse generazioni riportare i pregi o difetti in tutto od in parte. La selezione seria si fa su diverse generazioni, selezionando e SCARTANDO, ma presupposto fondamental é sapere cosa si vuole privilegiare e cosa si vuole assolutamente evitare, perché avere il bello e bravo subito é piu' difficile che vincere all'enalotto , incrociando soggetti con caratteristiche opposte naturalmente.

Suonasera,
scaricando le pubblicazioni, a questa ora credo che non ci capiro' molto, domani spero di uscirne indenne dopo la lettura!!
a chi posso rivolgermi per far giudicare la cagna da un giudice che conosce la razza? per un neofita esistono punti di riferimento a cui rivolgersi? altrimenti si finisce in mano di persone non competenti che deviano in positivo o negativo senza averne titolo, per me conterebbe molto il parere di un'esperto per capire come si basa il giudizio, quali sono i caratteri che si privilegiano e quali sono considerati "difetti" della mia cagna, ovviamente per rimane bellissima e sopratutto una scommessa vincente in quanto anche con i sui consigli l'ho portata fino a cacciare addestrandola da solo, da zero, e le soddisfazioni non tardano ad arrivare considerando le difficolta' incontrate sono fiero! merito ovviamete della cagna!!

**Livia1968** · 18-10-16, 06:12

Ho messo il mi piace all'intervento di Paolo perché ho ritrovato nella descrizione del suo cane tante peculiarità della mia bracca. Ovviamente non mi sogno neanche di dire niente sul setter perché anche se l'ho amato ( ne ho avuto uno tricolore molto dotato ) non sono stata in grado di valorizzarlo. Max scusami se ti dico che non sono d'accordo però con la tua critica all'affermazione che un bracco non è un cane per tutti. Non lo è come non lo è il setter. Non vuol dire che l'uno è meglio dell'altro ma semplicemente che uno calza ( passami il termine) meglio dell' altro. Non c'è nessun snobismo credimi. Mi sono innamorata della caccia vedendo due Kurzhaar lavorare ma la decisione di prendere la licenza è scattata con la mia bracca. Sono stata fortunata perché non ho avuto dubbi sulla razza che voglio al mio fianco e perché non rientra per nulla nello standard del divano. Ho tanto da lavorare ma lei c'è e mi dispiace solo perché io non sono all'altezza. Ed è proprio questo il punto. Se uno ha la fortuna di avere un cane con indubbie qualità venatorie non è detto che sappia poi metterle a frutto ed è possibile che un determinato stile del cane possa fare in modo che , nonostante l'inesperienza e le limitate doti fisiche del cacciatore , sia possibile comunque cacciare.

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**Ospite** · 18-10-16, 09:10

Originariamente inviato da Livia1968

Max scusami se ti dico che non sono d'accordo però con la tua critica all'affermazione che un bracco non è un cane per tutti. Non lo è come non lo è il setter. Non vuol dire che l'uno è meglio dell'altro ma semplicemente che uno calza ( passami il termine) meglio dell' altro. Non c'è nessun snobismo credimi.
Mi sono innamorata della caccia vedendo due Kurzhaar lavorare ma la decisione di prendere la licenza è scattata con la mia bracca. Sono stata fortunata perché non ho avuto dubbi sulla razza che voglio al mio fianco e perché non rientra per nulla nello standard del divano. Ho tanto da lavorare ma lei c'è e mi dispiace solo perché io non sono all'altezza. Ed è proprio questo il punto. Se uno ha la fortuna di avere un cane con indubbie qualità venatorie non è detto che sappia poi metterle a frutto ed è possibile che un determinato stile del cane possa fare in modo che , nonostante l'inesperienza e le limitate doti fisiche del cacciatore , sia possibile comunque cacciare.

Ciao Livia, non ti devi affatto scusare, siamo su un forum e stiamo discutendo tra amici quindi è giusto che ognuno esponga la propria idea. Al massimo sono io che devo chiederti scusa semplicemente perché non riesco a capire questa tua affermazione.
Per come la vedo io la scelta della razza, lasciando stare per un attimo "mode" e/o influenze varie, può avvenire in due modi: uno razionale, dove viene scelta in base ai terreni e la selvaggina che si ha a disposizione; e una "scelta del cuore", dove si viene letteralmente fulminati e ci si innamora a tal punto che si decide di dedicarsi a quella determinata razza andando poi magari a cercare terreni e animali idonei anche lontano da casa in modo da poter godere le caratteristiche peculiari dei propri cani.
Io ho cacciato finora con qualche cane di varie razze da ferma sia inglesi che continentali, di quest'ultimi per lo più di amici. Sono partito con un cucciolone di Griffone che mi fu prestato, cacciai anche con un Pointer ma poi m'innamorai del Setter Inglese e decisi di intraprendere quella strada giusta o sbagliata che fosse e tra qualche alto e basso ora continuo con quella e qualche piccola soddisfazione personale l'ho avuta.
La scelta che ho fatto è stata indubbiamente una scelta poco razionale e più istintiva, fatta appunto col cuore. Se avessi scelto in modo funzionale per i terreni e la selvaggina che ho dietro casa quella migliore sarebbe stata una razza da cerca senza ombra di dubbio.
Così invece di andare a caccia nei campi di mio suocero, mi ritrovo a farmi dei km in macchina per andare su in Appennino dove in alcuni posti il cane di grande animus è fondamentale per andare a insidiare con successo qualche brigatella di pernici noiose come la fame. Mi dirai che il grande animus venandi non è solo prerogativa delle razze Inglesi... hai ragione! Io ho scelto il Setter perché oltre indubbiamente ad aver caratteristiche che fanno al caso mio, è quella razza che sia durante le fasi di cerca così come a contatto col selvatico mi fa "vibrare le corde"!
Una bella azione di Caccia, è bella e basta qualunque cane di qualunque razza la esegua. Se poi è svolta anche in stile di razza allora siamo nel paese delle meraviglie e non si può mai, ripeto mai, criticarla in nessun modo.
Poi ci sono le preferenze e quelle credo che siano più che lecite. C'è chi si esalta nel vedere il proprio bracco trottare e filare a testa alta, c'è invece chi si emoziona nel veder un Pointer affrontare con ardore un costone per poi fermare inchiodandosi di scatto...
Per me sostenere che il Bracco Italiano non è un cane per tutti non è giusto. Allora nessuna razza è per tutti ma dovrebbe essere solo per gli appassionati.
Quanti Inglesi finiscono in mano a persone che non li sanno capire, che non li sanno dressare, che non li sanno esaltare e li cedono pensando che sono cani stupidi che corrono e basta?
Cacciare colo cane ma soprattutto addestrarlo richiede capacità, tempo e tanta tanta pazienza e dedizione. Poi ci sarà quello più facile e quello che imparerà prima, così come quello più tardivo o con qualche problemino che necessita di qualche accortezza. Se fosse come andare in biciletta che una volta che è su la catena e girano le ruote e le pedivelle... non sarebbe così bello![:D]
Io ogni modo non ti preoccupare dell'inesperienza perché tutti siamo partiti da zero e continuiamo a fare le nostre esperienze; e anche quelli che sono anni e anni che addestrano e allevano non credere che non passi giorno che non imparino qualcosa di nuovo che torna sempre utile.
Un grosso in bocca al lupo e continua così che secondo me sei sulla strada giusta.

**Livia1968** · 18-10-16, 10:29

Dici che non hai capito ma hai capito benissimo!! [emoji12] È quello che volevo dire solo che non sono stata così chiara. Forse io ho trovato il feeling con il bracco cosa che non ho saputo fare con il mio setter. Per me era un cane che correva e non stava mai fermo. Non ero io giusta per lui. [emoji23]

Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

**Lucio Marzano** · 18-10-16, 10:31

Originariamente inviato da Luca_Bianconi

Suonasera,
scaricando le pubblicazioni, a questa ora credo che non ci capiro' molto, domani spero di uscirne indenne dopo la lettura!!
a chi posso rivolgermi per far giudicare la cagna da un giudice che conosce la razza? per un neofita esistono punti di riferimento a cui rivolgersi? altrimenti si finisce in mano di persone non competenti che deviano in positivo o negativo senza averne titolo, per me conterebbe molto il parere di un'esperto per capire come si basa il giudizio, quali sono i caratteri che si privilegiano e quali sono considerati "difetti" della mia cagna, ovviamente per rimane bellissima e sopratutto una scommessa vincente in quanto anche con i sui consigli l'ho portata fino a cacciare addestrandola da solo, da zero, e le soddisfazioni non tardano ad arrivare considerando le difficolta' incontrate sono fiero! merito ovviamete della cagna!!

la si puo' portare ad una expo dove il giudice sia un braccofilo conosciuto e che abbia allevato i Bracchi Italiani :
per esempio Bellodi, Laschi , Manfroni

**Druso** · 18-10-16, 18:11

Originariamente inviato da Luca_Bianconi

Intanto volevo dirvi che sono felice, questa domanda inutile e da bar sta tirando fuori un sacco di pareri e argomenti, in maniera costruttiva, positiva ed educata, questo doveva essere dal principio e non altro, evidentemente e' dal letame che possono nascere fiori, dal cemento non nasce niente!
vorrei capirci piu su alcune cose:
-alto tasso di consanguineità, come capire se il proprio bracco ha una linea di sangue "fresca" se questo fosse possibile?
-siamo arrivati a questo per delle scelte sbagliate dei decenni passati, ora andiamo verso il rischio di perdere il bracco cacciatore in quanto si publicizza il bracco da compagnia e si tiene in soffitta la venacità della razza, come evitare questo?
-ho una bracca relativamente giovane, buona cacciatrice, vorrei capire se rispetta lo standard in pieno, dalle foto tutti mi dicono che e' un bel cane ma vorrei approfondire, esiste un modo per "valutarla" come aspetto?
- mi sembra di capire che si ricercano bracchi cacciatori per "rafforzare" la razza da quel punti di vista, per non perdere queste doti a discapito di bracchi da "divano", quindi accoppiando un bracco cacciatore con un bel esemplare da mostra si otterrebbe un risultato interessante o no?
le menti che scrivono in questo topic ora sono di rilievo quindi attendo argomentazioni!!
buona serata!

Dalle foto che ho visto la tua cagna rispetta lo standard. È difficile giudicare dalle foto, ma credo che sia una bella bracca, bella testa con buona divergenza cranio facciale, profilo morbido, stop poco marcato e non ha ecceso di labbra ne giogaia. Mi piace molto la dorsale e in generale sembra ben costruita. Cmq se vuoi un parere giusto, portala in expo. Le orecchie potrebbero essere un po' corte (devono arrivare al tartufo) e gli occhi un po' chiari, ma quello te lo dirà un giudice esperto.

Ma e' un forum di amanti del bracco italiano questo??

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