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Dalle foto che ho visto la tua cagna rispetta lo standard. È difficile giudicare dalle foto, ma credo che sia una bella bracca, bella testa con buona divergenza cranio facciale, profilo morbido, stop poco marcato e non ha ecceso di labbra ne giogaia. Mi piace molto la dorsale e in generale sembra ben costruita. Cmq se vuoi un parere giusto, portala in expo. Le orecchie potrebbero essere un po' corte (devono arrivare al tartufo) e gli occhi un po' chiari, ma quello te lo dirà un giudice esperto.
le orecchie sono le uniche cose che ho constatato da solo, ho un giudice molto esperto in casa per quello, mia moglie, ogni volta che la cagna beve ed entra in casa si draia e lascia le strisciate di bagnato delle orecchie, mia moglie le ha misurate 100 volte...arrivano al tartufo si! per il resto per me quello che hai detto e' un terreno sconosciuto, affascinante per cultura, approfondiro' i termini uno ad uno.
la si puo' portare ad una expo dove il giudice sia un braccofilo conosciuto e che abbia allevato i Bracchi Italiani :
per esempio Bellodi, Laschi , Manfroni
cerchero' di capire dove e quando!!!
intanto dopo i fagiani, ormai finiti a quanto pare, aspetto con ansia i beccaccini, selvatico difficile ma che temprerebbe il cane bene, in risaia poi...la regina vedremo non sono un esperto di quella!!
considerando che tutte le misure e tutti i pesi compresi fra 25 e 40 kg e 55 e 67 cm di altezza sono considerati validi, ne consegue che le costruzioni possono essere le piu' disparate, tipico allora un bracco di 60 cm di altezza e 36 kg di peso come uno sempre di 60 cm per 27 kg. di peso , credo proprio che sia molto difficile poter affermare che due soggetti del genere possano essere considerati dello stesso "tipo"
le orecchie sono le uniche cose che ho constatato da solo, ho un giudice molto esperto in casa per quello, mia moglie, ogni volta che la cagna beve ed entra in casa si draia e lascia le strisciate di bagnato delle orecchie, mia moglie le ha misurate 100 volte...arrivano al tartufo si! per il resto per me quello che hai detto e' un terreno sconosciuto, affascinante per cultura, approfondiro' i termini uno ad uno.
la si puo' portare ad una expo dove il giudice sia un braccofilo conosciuto e che abbia allevato i Bracchi Italiani :
per esempio Bellodi, Laschi , Manfroni
cerchero' di capire dove e quando!!!
intanto dopo i fagiani, ormai finiti a quanto pare, aspetto con ansia i beccaccini, selvatico difficile ma che temprerebbe il cane bene, in risaia poi...la regina vedremo non sono un esperto di quella!!
Vai sul sito ENCI cerca prove o mostre e scegli il mese ti dice tutte le mostre presenti se no ci sono alcuni siti appositi www.expocani.com
considerando che tutte le misure e tutti i pesi compresi fra 25 e 40 kg e 55 e 67 cm di altezza sono considerati validi, ne consegue che le costruzioni possono essere le piu' disparate, tipico allora un bracco di 60 cm di altezza e 36 kg di peso come uno sempre di 60 cm per 27 kg. di peso , credo proprio che sia molto difficile poter affermare che due soggetti del genere possano essere considerati dello stesso "tipo"
Per ogni razza esiste un solo tipo che è individuato dall'insieme di più elementi morfologici non solo dal peso e dall'altezza.
Quale stile di bracco si preferisce? Quello più snello e leggero o quello più pesante?
Avevo letto da qualche parte che esistevano bracchi leggeri, chiamati piacentini possibile?
Poi la selezione ha portato ad appesantire il bracco, è per questo che si sono creati tanti luoghi comuni forse?
La tendenza è quella di tornare alle origini oppure siamo ancora al bivio!
Quale stile di bracco si preferisce? Quello più snello e leggero o quello più pesante?
Avevo letto da qualche parte che esistevano bracchi leggeri, chiamati piacentini possibile?
Poi la selezione ha portato ad appesantire il bracco, è per questo che si sono creati tanti luoghi comuni forse? La tendenza è quella di tornare alle origini oppure siamo ancora al bivio!
Quale stile di bracco si preferisce? Quello più snello e leggero o quello più pesante?
Avevo letto da qualche parte che esistevano bracchi leggeri, chiamati piacentini possibile?
Poi la selezione ha portato ad appesantire il bracco, è per questo che si sono creati tanti luoghi comuni forse?
La tendenza è quella di tornare alle origini oppure siamo ancora al bivio!
Sembrerebbe da un precedente sondaggio che la maggioranza dei braccofili tendenzialmente preferisca il bracco sopra i 30kg ( purtroppo)
Per ogni razza esiste un solo tipo che è individuato dall'insieme di più elementi morfologici non solo dal peso e dall'altezza.
in base alla funzionalità, ed intendo quella venatoria , la cosa piu' importante é la costruzione e relative proporzioni, i particolari non funzionali , sono solo segnalatori genetici (orecchie, labbro, giogaia, grassella , pieghe della pelle ecc.) che non avendo funzionalità ,se eccessivamente dimensionati , diventano carico non pagante .
Poi mi permetta davanti un molosso con la testa da bracco e tutti i particolari non funzionali al limite delle dimensioni previste dallo standard ( ma spessissimo ben oltre) ed un bracco invece di costruzione agile, con particolari non funzionali visibili ma non accentuati, si puo' onestamente ancora parlare di un solo tipo ??? ed ancora , nel 1923 si unirono in una sola razza due razze diverse che avevano standard ben diversi , terreno di utilizzo diverso e correnti di sangue diversissime, ammettendo come validi sia i particolari di una che dell'altra ed anche i relativi minimi e massimi di peso e altezza e relative proporzioni , da allora (quasi un secolo fa) non si é fatto nulla per unificare il tipo (dato che erano due ben diversi i tipi ) e lei viene a parlarmi di tipo
unico ?
Originariamente inviata da Luca_Bianconi Quale stile di bracco si preferisce? Quello più snello e leggero o quello più pesante?
Avevo letto da qualche parte che esistevano bracchi leggeri, chiamati piacentini possibile?
Poi la selezione ha portato ad appesantire il bracco, è per questo che si sono creati tanti luoghi comuni forse? La tendenza è quella di tornare alle origini oppure siamo ancora al bivio!
E' storicamente accertato senza ombra di dubbio , che i bracchi leggeri o bracchetti, fossero allevati ed utilizzati a caccia nelle zone montane mentre i nobili o pesanti erano utilizzati in pianura e in zone paludose (va detto che le aree paludose erano un secolo fa molto piu' estese di oggi)
I "bracchi piacentini" NON erano bracchi leggeri, essendo molto piu' alti dei leggeri, erano tuttavia costruiti in modo sobrio senza particolari non funzionali esagerati. Da non confondere i "piacentini" con i Ranza, che pure erano presenti nell'area piacentina , ma erano in tutto bracchi leggeri.
La tendenza della maggior parte dei braccofili é , dall'unione delle due razze, quella di dare la preferenza al tipo pesante, ma la tendenza GENERALE dei cacciatori sia nel secolo passato che nel presente, é quella di privilegiare razze di costruzione essenziale e funzionale (i numeri sono inoppugnabili) ed infatti constatiamo che il 50% dei cani da ferma iscritti é costituito da setter inglesi, ma di struttura "italiana" ben al di sotto di quanto prescriva lo standard ufficiale di razza (altezza maschi 65/68 femmine 61/65) In Italia i setter inglesi iscrivono il 50% di tutti i cani da ferma oltre i 12.000 soggetti in Inghilterra , dove il setter inglese rimane aderente allo standard ufficiale, tutelato da 4 comari anticaccia ,sono arrivati ad iscrivere 200 (leggete bene duecento) soggetti all'anno. Quello che mi dispiace é leggere che i sedicenti amanti del Bracco continuano , imperterriti, a difendere uno standard superatissimo, che non riflette un cane da caccia moderno e , si noti bene, questi braccofili, hanno considerato fino a pochissimi anni fa il trotto , come UNICA andatura ammessa del bracco (salvo poche ben precise circostanze in cui erano TOLLERATI pochi tempi di galoppo) obbligando a condizionare l'andatura dei soggetti agonistici, con attrezzi ( la ormai famosa braga).
Ma perché uno standard di lavoro vecchio di molti decenni riportava il solo trotto come andatura ammessa ? perché la razza era quasi distrutta ed i pochi cani rimasti NON SAPEVANO fare meglio che trottare per carenze atletiche. Quando nel secondo dopoguerra, la razza si riprese, sul piano fisico atletico , fece quello che avevano SEMPRE fatto i bracchi con un minimo di qualità atletiche, messi sul terreno galoppavano , trottando solo dopo un periodo , piu' o meno lungo nel quale sfogavano la loro passione, cosi', dato che i giudici pretendevano il trotto (su indicazioni della società specializzata) un furbo addestratore li accontento' obbligando i cani al trotto con MEZZI COERCITIVI. Ma i braccofili hanno continuato a prendersi per il sedere da soli dichiarando , fino a pochissimi anni fa, che il trotto fosse l'unica andatura ammessa e che le andature presentate dai cani in prova fossero "naturali". E voglio far notare ai suscettibili braccofili che questo non é "parlar male" ma dire la verità che puo' anche dare fastidio, ma rimane la verità !!!!
Ecco perché, a ragione, si individuano proprio nei "braccofili" i peggiori nemici del bracco italiano cacciatore.
Nessuno lo nega, resta di fatto che ci sono dei gran bracchi cacciatori e di gran gamba, l'essenziale e' scegliere fra linee di sangue testate sul lavoro in terreni e selvaggina doc.
Lei e' stato deluso dalla sua precedente esperienza , probabilmente l'avranno riconosciuto neofita della razza e rifilato un gran bel bidone.
Sommessamente oserei dire che la rovina del Bracco Italiano sono i pseudoBraccofili consciamente o inconsciamente afflitti da (patologica) pulsione per le razze più moderne e veloci.
Sommessamente oserei dire che la rovina del Bracco Italiano sono i pseudoBraccofili consciamente o inconsciamente afflitti da (patologica) pulsione per le razze più moderne e veloci.
Osservare che il bracco italiano ha conosciuto una evoluzione contraria a quella delle altre razze da ferma di successo é "patologica pulsione per le razze piu' moderne e veloci" ??? non é forse una critica costruttiva basata sui fatti e sulla storia della razza ???
Io , visti i risultati dello spirito conservatoristico di molti braccofili , penso invece che sarebbe ora che anche i (pochi) braccofili rimasti si convincano che la caccia oggi richiede costruzioni piu' funzionali che tengano conto delle esigenze venatorie mutate.
Il comportamento della maggior parte dei sedicenti amanti del bracco é quello di chi continua a utilizzare una Isotta Fraschini di ante guerra, dicendo che ha un fascino particolare e che se ne frega del fatto che nel frattempo si costruiscano automobili piu' efficaci, meno pesanti e piu performanti.
Il Bracco Italiano sta sempre piu' trovando apprezzamento presso coloro che lo vogliono come cane da compagnia e sempre meno presso gli utilizzatori, i cacciatori , ma ve ne siete accorti o sono io che vivo fuori del mondo ???
Io i bracchi li utilizzo, non li metto su un piedistallo santificandone anche i difetti e se ne parlo lo faccio non certo sulla base di sentito dire o di pregiudizi ma sulle osservazioni fatte su un consistente numero di cani
che ho portato anche in competizione sia nell'ambito della razza che nel confronto con gli altri continentali ricavandone la convinzione che possiamo competere solo con soggetti eccezionali e che se sgravassimo la razza dai numerosi inutili orpelli e la selezionassimo solo in funzione venatoria, potremmo avere cani competitivi nella media e non solo con qualche soggetto eccezionale !
Io ritengo di essere un appassionato del bracco italiano e CON I FATTI , non a chiacchiere , ma questo non mi obbliga a mettere il cervello all'ammasso seguendo un concetto che ritengo obsoleto e soprattutto non me la sento di raccontare delle "fantasie" per essere considerato "amante" della razza !!
Caro Lucio
Se in Zootecnica si ragionasse esclusivamente dal punto vista utilitaristico molte razze bovine come ad esempio la Chianina sarebbero estinte perchè lente nell'accrescimento e quindi più costose rispetto a quelle da carne più "moderne". Fortunatamente non è così perchè le cosidette razze antiche con le loro peculiarità e con il loro patrimonio genetico hanno superato i secoli e saranno sempre una risorsa. Poi spiegami perchè le nostre razze TROTTATRICI, dovrebbero - come dici tu- competere con quelle selezionate per GALOPPARE, non siamo al cinodromo; per quanto tu possa ridurre taglia e peso le Nostre arriveranno sempre seconde. Se poi la gran parte dei cacciatori apprezzano Setter & C. buon per loro, ma quanti di loro ne conoscono lo standard di lavoro e quello morfologico? Quanti di loro senza ausili elettronici portebbero cacciare proficuamente nei boschi, nella macchia e negli ambienti più sporchi? Conosco un cacciatore - cinghialaio - che vanta sempre le imprese venatorie di un suo Pastore tedesco (non scherzo) da lui addestrato all'uopo. Ebbene quando gli chiesi perchè non avesse comprato un Segugio mi disse:" me lo hanno regalato e poi, l'importante è che scovi e mi faccia sparare". A buon intenditor...
Buona sera signori, torno da due giorni di day Hospital nei quali non ho avuto il piacere di seguire una discussione che si è fatta interessante. Per questa sera non riuscirò a leggere tutte le risposte, voglio, però chiedere informazioni al Sig. Marzano su quanto scrive del tipo di bracco italiano. Ho sempre saputo e pensato che il tipo è uno o unico che dir si voglia, in qualsiasi razza. Saluti
Francesco Sacco
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