Ma e' un forum di amanti del bracco italiano questo??

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  • duedentoni
    ⭐⭐⭐
    • Aug 2013
    • 1058
    • Firenze/Sciacca
    • Bracco Italiano Darma Heinaaron Torta al Cioccolato campione di bellezza Breton Kira - Ayla- Lol

    #106
    Originariamente inviato da valkirius
    Io sono un braccofilo pentito ma non mi sembra di aver mai gettato fango sulla razza.Al massimo ho esposto in maniera oggettiva problematiche esisteti restando anche estremamente soft su quella che era ed è la realtà relativa al soggetto in mio possesso.
    Forse è vero non sò distinguere la lana dalla seta ma quando è stato il momento ho fatto il "filo" a Manuel ed a Fossati perchè mi sembrava che avessero i requisiti giusti ma non avevano cani da darmi, Bonasegale non allevava più. Allora ho sentito altri allevatori alcuni avevano grandissime cagne da caccia salvo poi scoprire che a caccia non erano mai e dico mai andate oppure di allevatori che dicevano che cacciavano in montagna con i propi bracchi.Scoprivo poi che erano decenni che non lo facevano altri ancora si dichiaravano beccacciai accaniti e poi venivo a sapere che erano anni che non rinnovavano il porto d'armi! Insomma un sacco di balle!!
    Detto questo sono sicuro ci siano anche allevatori serissimi e resto del parere che non è tutto da buttare e che la razza esprima anche buoni cacciatori come viene evidenziato dai post degli utenti di questo forum e non solo cani poco predisposti.

    Il problema stà nel sapere dove andare a prenderli sti cani cacciatori.
    Le prove? Io ne ho viste un pò ma probabilmente è stato un errore.
    Vedi Saturnino, gli Alboino, La Peppa, Agamennone,Xeres e ti aspetti che il tuo cane sia come loro non perchè straesagerati ma perchè li vedi come cani buoni. Ma la media è quella?
    Pechè si dice sempre "bisogna sapere dove andare e che linee cercare" ma nessuno nello specifico ti indica quali sono queste linee?

    IO credo che la salvaguardio del bracco cacciatore (che non significa solo venaticità ma anche preservare il carattere, gli atteggiamenti la corretta conformazione anatomica senza esagerazione alcuna in definitiva preservare una razza sana sotto tutti gli aspetti), passi dalla selezione che in tale chiave gli Allevatori devono effettuare testando loro per primi i loro prodotti.Ma se gli allevatori non sono accaniti,sfegatati cacciatori possono i loro cani esserlo?
    I setter possono vantare allevatori cacciatori come i Giorgi, i Pensa, i Bravaccini, i Della Bella, i Cavaglià , i Nencini , gli Oddone per fare alcuni esempi insieme a una miriade di privati
    I bracchi, fatto salvo alcune lodevoli ma isolate eccezzioni, possono vantare allevatori così "assatanati" a cui potersi rivolgersi per un cane da Caccia?

    Tiziano
    BELLA DOMANDA.... in realtà me la sono posta anche io ...sono arrivata alla conclusione che non tutto oro quello luccica e che per trovare un bracco da caccia bisogna cercare cercare cercare... in chi pratica veramente la caccia.
    Non provo rabbia, nemmeno delusione, ho solo quel senso di schifo e disprezzo per aver dato importanza a gente inutile.

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #107
      bisogna informarsi, poi andare di persona a vedere i cani al lavoro !!
      Molto, ma molto meglio, rivolgersi a persone che i bracchi li utilizzano davvero a caccia che a persone che siano "amanti" della razza , perché l'amore troppo spesso é cieco !!! Tenete sempre presente il detto "ogni scarrafone é bello a mamma sua" e quindi andate a vedere , chi ha i cani buoni e regolarmente utilizzati é ben disposto e contento di mostrarli al lavoro.
      Ultima modifica Lucio Marzano; 21-10-16, 15:46.
      lucio

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      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11961
        • Trieste
        • spring spaniel

        #108
        [quote]
        Originariamente inviato da valkirius
        Io sono un braccofilo pentito ma non mi sembra di aver mai gettato fango sulla razza.Al massimo ho esposto in maniera oggettiva problematiche esisteti restando anche estremamente soft su quella che era ed è la realtà relativa al soggetto in mio possesso.
        Ho parlato in senso generale, dicendo quello che hai detto hai messo in evidenza quella che è la realtà in riguardo ad alcuni allevatori, questo secondo me non è parlare male della razza.
        Forse è vero non sò distinguere la lana dalla seta ma quando è stato il momento ho fatto il "filo" a Manuel ed a Fossati perchè mi sembrava che avessero i requisiti giusti ma non avevano cani da darmi, Bonasegale non allevava più.
        Purtroppo con alcune razza bisogna saper aspettare, anche parecchi mesi.
        Allora ho sentito altri allevatori alcuni avevano grandissime cagne da caccia salvo poi scoprire che a caccia non erano mai e dico mai andate oppure di allevatori che dicevano che cacciavano in montagna con i propi bracchi.Scoprivo poi che erano decenni che non lo facevano altri ancora si dichiaravano beccacciai accaniti e poi venivo a sapere che erano anni che non rinnovavano il porto d'armi! Insomma un sacco di balle!!
        Questi allevatori producono lana, e la vogliono vendere per seta ai cacciatori. Non sono coerenti con le scelte che hanno fatto, questi personaggi ci sono in tutte le razze. Sono personaggi che parlano male di chi alleva in prevalenza per la funzione. I più pericolosi sono quelli che attingono alle linee di bellezza per aggiustare qualche particolare morfologico nei cani da lavoro. Per il bene delle razze, bisogna distinguere i cani da lavoro dai cani da esposizione. Anche per onestà di chi ha deciso di allevare per la funzione. Essere cacciatori è importante per chi alleva cani da caccia, però anche chi non è cacciatore può allevare ugualmente cani da caccia, "volere è potere". Io conosco un allevatore che i cani se li fa testare dai cacciatori.
        Detto questo sono sicuro ci siano anche allevatori serissimi e resto del parere che non è tutto da buttare e che la razza esprima anche buoni cacciatori come viene evidenziato dai post degli utenti di questo forum e non solo cani poco predisposti.
        Ci sono allevatori serissimi, ma non vogliono compromettersi, ognuno si fa i fatti propri.
        Il problema stà nel sapere dove andare a prenderli sti cani cacciatori.
        Le prove? Io ne ho viste un pò ma probabilmente è stato un errore.
        Vedi Saturnino, gli Alboino, La Peppa, Agamennone,Xeres e ti aspetti che il tuo cane sia come loro non perchè straesagerati ma perchè li vedi come cani buoni. Ma la media è quella?
        Pechè si dice sempre "bisogna sapere dove andare e che linee cercare" ma nessuno nello specifico ti indica quali sono queste linee?
        Questo è il problema che frena e mette paura a chi deve acquistare un bracco italiano per andare a caccia.
        IO credo che la salvaguardio del bracco cacciatore (che non significa solo venaticità ma anche preservare il carattere, gli atteggiamenti la corretta conformazione anatomica senza esagerazione alcuna in definitiva preservare una razza sana sotto tutti gli aspetti), passi dalla selezione che in tale chiave gli Allevatori devono effettuare testando loro per primi i loro prodotti.
        Penso che non si può avere tutto dalla selezione, per incominciare non è sbagliato selezionare per la funzione e fra queste ai primi posti si trova la venaticità. Ma se gli allevatori non sono accaniti,sfegatati cacciatori possono i loro cani esserlo?
        Lo possono essere se questi allevatori non cacciatori sono onesti. Quelli onesti non dicono bugie solo per vendere.
        I setter possono vantare allevatori cacciatori come i Giorgi, i Pensa, i Bravaccini, i Della Bella, i Cavaglià , i Nencini , gli Oddone per fare alcuni esempi insieme a una miriade di privati
        Io non credo che ogni loro cane veniva testato dal loro stesso allevatore, la fortuna di ogni razza la fa il cacciatore. Un allevatore cacciatore che alleva solo per vendere non avrà mai successo. [quote]
        I bracchi, fatto salvo alcune lodevoli ma isolate eccezzioni, possono vantare allevatori così "assatanati" a cui potersi rivolgersi per un cane da Caccia?

        Tiziano
        Se a un cacciatore piace il Bracco Italiano il cane da portare a caccia (che si guadagna onestamente la classica pagnotta) lo trova.

        ---------- Messaggio inserito alle 06:22 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 05:45 PM ----------

        "i piu' recenti studi sull'olfatto dicono che non ha nessuna importanza la lunghezza della canna nasale o la dimensione dei seni frontali , come si riteneva in passato, i terminali olfattivi in TUTTE le razze di cani sono piu' che sufficienti a percipere le emanazioni sospese nell'aria o appiccicate al terreno ed alla bassa vegetazone, la differenza la fa il cervello, cioé come il cane sa reagire alle sollecitazioni olfattive." Sono d'accordo, la capacità olfattiva più accentuata o meno accentuata non dipende dalla lunghezza della canna nasale. Io non ho detto questo. La sensibilità olfattiva è in parte ereditaria, l'organo olfattivo ha comunque la sua importanza, anche se la lunghezza della canna nasale non centra niente. Senza nessuna polemica, è solo per precisare.

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        • valkirius
          • Nov 2006
          • 160
          • mandello del lario, Lecco, Lombardia.

          #109
          Purtroppo con alcune razza bisogna saper aspettare, anche parecchi mesi.
          Guarda io ho aspettato un'annetto e mezzo ca.
          Ma nei 6/7 anni precedenti ho cercato di conoscere la razza partecipando a prove,mostre visitando allevamenti (penso quasi tutto il nord Italia) e parlando con allevatori ed addestratori

          Questi allevatori producono lana, e la vogliono vendere per seta ai cacciatori. Non sono coerenti con le scelte che hanno fatto, questi personaggi ci sono in tutte le razze. Sono personaggi che parlano male di chi alleva in prevalenza per la funzione. I più pericolosi sono quelli che attingono alle linee di bellezza per aggiustare qualche particolare morfologico nei cani da lavoro. Per il bene delle razze, bisogna distinguere i cani da lavoro dai cani da esposizione. Anche per onestà di chi ha deciso di allevare per la funzione. Essere cacciatori è importante per chi alleva cani da caccia, però anche chi non è cacciatore può allevare ugualmente cani da caccia, "volere è potere". Io conosco un allevatore che i cani se li fa testare dai cacciatori.

          Scusa Sly ma non sono d'accordo
          Esisteranno in tutte le razze allevatori così ma per altre razze è molto piu' facile documentarsi (conoscenze diratte/indirette - filmati - storia personale ecc) ed alcuni sono divenuti veri e propi personaggi, delle icone
          Non credo nemmeno che portare i propi cani o farli portare sia la stessa cosa.
          Per me farlo personalmente ti permette di conoscere profondamente , anche nei particolari e nelle sfumature l'ausiliare.Magari andando alla ricerca di quegli atteggiamenti, di quei conportamenti che lo accomunano ai suoi predecessori e che tanto si ricercavano indicando tra l'altro che la selezione segue binari giusti.
          Delegare queste considerazioni ad altri mah .. non mi convince non sempre almeno

          Penso che non si può avere tutto dalla selezione, per incominciare non è sbagliato selezionare per la funzione e fra queste ai primi posti si trova la venaticità. Ma se gli allevatori non sono accaniti,sfegatati cacciatori possono i loro cani esserlo?
          Lo possono essere se questi allevatori non cacciatori sono onesti. Quelli onesti non dicono bugie solo per vendere.

          Io volevo dire che nel cane da caccia non c'è solo la cerca e la ferma.Ci sono molti altri aspetti importantissimi:il fondo ed il dinamismo ad esempio che sono facilitati da dimensioni corrette, l'ntelligenza in senso generale , la salute (come fai a cacciare con cani sordi, con problemi alle articolazioni, caratteriali ecc)L'addestrabilità, la costruzione che facilita un movimento corretto,sciolto redditizio, ecc.

          Se si alleva in chiave Caccia in maniera seria sono tutti aspetti che vengono tenuti in giusta considerazione diversamente non è poi così fondamentale farlo.

          Io non credo che ogni loro cane veniva testato dal loro stesso allevatore, la fortuna di ogni razza la fa il cacciatore. Un allevatore cacciatore che alleva solo per vendere non avrà mai successo. [quote] Quote:Tutti i cani no , ma le fattrici sicuramente e non ne hanno mai 8/9/10 in canile
          ma 2 o 3 al massimo .Spesso si tengono qualche cucciolo da crescere per verificare la bonta' della selezione.Si interessano al cane anche dopo la vendita e ci tengono a vederlo all'opera una volta cresciuto oppure ti invitano piu' volte a visionare i genitori.
          Io nei bracchi la possibilità di vedere i cani cacciare l'ho richiesta qualche volta, non mi è mai stata concessa.

          Se a un cacciatore piace il Bracco Italiano il cane da portare a caccia (che si guadagna onestamente la classica pagnotta) lo trova.

          Guarda a Mandello 4 Bracchi (avevo fatto proseliti) il mio, uno di un amico che l'ha dato via a 2 anni per problemi caratteriali (mai visto un cane così timido!!) e di scarsa attitudine, un terzo di un mio collega che non caccia ma che l'ha destinato ai suoceri e un quarto che lo usa assieme a setter ma mi sembra cacci solo in riserva e all'estero.Linee diverse
          Poi d'accordo il campione è piccolo e forse poco rappresentativo

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          • FranSa
            • Dec 2013
            • 131
            • Roma
            • Bracco italiano

            #110
            Buona sera a tutti, chiedo venia per non essere capace a copiare i commenti e quindi a rispondere dettagliatamente.
            Cerco, pertanto, di riassumere il mio pensiero, che tengo a precisare è solo mio quindi non sono in cerca di consensi ma di opinioni che rispetto tutte.
            Riguardo al tipo, ribadisco che è unico.
            Secondo me non si può tornare a riscrivere un passato lontano, credo che i bracchi di oggi siano molto più in salute di quelli del passato. Vedo che, a parte gli allevatori che lavorano in consaguinetà stretta, ad esempio, non ci siano più quei bracchi pieni di pelle, con malattie della pelle o con ossatura eccessivamente pesante come quelli di un tempo. Il sig. Marzana avrà, sicuramente, sotto gli occhi questo modello di bracco ma personalmente, sono anni che non ne vedo più.
            Riguardo alla velocità, da me posta come esempio, (sempre parlando o meglio scrivendo in generale) mi riferivo a quei cani, oggi tanto di moda, che corrono all'impazzata senza concludere niente.
            Sono certo che ci siano eccellenti cani in tutte le razze e li ho visti però dico pure che tanti anzi tantissimi corridori altro non fanno che, appunto, correre.
            Lo dico perchè parlando, in armeria oppure al circolo cacciatori, sento sempre dire: il mio cane è velocissimo, il mio cane supera tutti o cose di questo genere.
            La mia impressione, cacciando con amici, è che più il cane è veloce e più è bravo.
            Non voglio, per carità, denigrare i bravi cani veloci ma voglio semplicemente dire che ogni razza, con la sua andatura, se brava,soddisferà il suo proprietario.
            Riguardo, invece, alla diffusione delle razze dico, in breve, che il fattore monetario è, sempre il mio modestissimo parere, molto anzi moltissimo influente.
            Basta perdere qualche minuto su internet per vedere annunci di cani a 200 €
            Bracchi italiani a quel prezzo è difficile trovarne a meno che non siano cucciolate di "divanisti", come si suol dire.
            Scusate per la lungaggine.
            Spero di aver espresso chiaramente il mio pensiero.
            Cordiali saluti
            Francesco Sacco.
            Ringrazio ancora il sig. Marzano per gli auguri, la mia salute ne ha bisogno ma finchè ce la farò, seguirò i miei bracchi.

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            • mesodcaburei
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2015
              • 8871
              • Donceto, Valtrebbia(pc)
              • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

              #111
              Io per farmi un'idea di un cane o di una razza sono abituato a vederlo sul terreno, in prova e soprattutto a caccia, voglio vedere come affronta l'aperto, lo sporco, come resiste alla fatica, come sa individuare il selvatico e come sa trattarlo per permettermi di incarnierarlo, voglio vedere con quanta intelligenza "cambia selvatico" con quale caparbietà va all'incontro...
              La velocità conta molto relativamente.
              Il problema più che sulla velocità...direi che è sul fondo e sulle aperture, che devono esserci anche nel continentale se il territorio lo richiede.
              In armeria non sono mai riuscito a farmi delle idee serie.
              I cani di livello costano in tutte le razze, altro che...

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              • FranSa
                • Dec 2013
                • 131
                • Roma
                • Bracco italiano

                #112
                Buona sera Sig. Meso (?) mi scusi ma non riesco a pronunciare il suo nome.
                L'armeria era un semplice esempio, credo che nessuno scelga una razza da caccia in questo luogo.
                Aperture, sporco, individuazione del selvatico, intelligenza, caparbietà, fondo; tutte doti che dovrebbe avere qualsiasi cane da caccia però
                aggiungo una dote che molte razze non hanno ed è il collegamento, il cacciare per il proprio proprietario; queste sono doti dei continentali italiani che le hanno innate.
                E' sicuramente bello vedere le aperture del proprio ausiliare, non so in quali terreni cacci ma posso assicurarle che è sempre più difficile trovare terreni liberi e cacciabili. Se poi stiamo parlando di riserve di caccia allora il discorso cambia e di molto.

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11961
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #113
                  Non credo che i cani nascono collegati o scollegati in base ad un progetto genetico. Il collegamento è la collaborazione spontanea concessa dal cane al padrone. Ci sono razze che girano di meno e razze che allargano di più, ma questo particolare non centra con il collegamento. Certe volte (non è il suo caso) si scambia la poca volontà di cacciare con il collegamento, come è facile scambiare il cane dipendente dal cane autonomo e collegato. Il collegamento con il cane bisogna crearlo. Opinione personale

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                  • FranSa
                    • Dec 2013
                    • 131
                    • Roma
                    • Bracco italiano

                    #114
                    Il collegamento con il proprietario è una prerogativa del bracco italiano, chi non lo ha mai avuto non può capire di cosa si parla.

                    Commenta

                    • mesodcaburei
                      ⭐⭐⭐
                      • Jan 2015
                      • 8871
                      • Donceto, Valtrebbia(pc)
                      • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

                      #115
                      Caccio in collina, dai 300 ai 1400 m slm...grazie a Dio di terre per cacciare qualcosina abbiamo ancora...
                      Io sono andato anche oggi a caccia con un continentale italiano e un setter...una bella cacciata.
                      Sul collegamento concordo che è importante
                      Ultima modifica mesodcaburei; 22-10-16, 22:38.

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                      • fabryboc
                        Moderatore Setter & Pointer
                        • Dec 2009
                        • 8002
                        • piemonte
                        • setter inglese e griffone Korthals

                        #116
                        Originariamente inviato da FranSa
                        Il collegamento con il proprietario è una prerogativa del bracco italiano, chi non lo ha mai avuto non può capire di cosa si parla.
                        Questa mi sembra quantomeno azzardata...qualunque cane da caccia degno di tal nome, con un cacciatore degno di tal nome, il collegamento DEVE averlo.

                        E il collegamento non si misura in metri, questo è il classico errore che fanno in molti, senza tener conto della natura delle razze.

                        I Bracchi (con la maiuscola) che ho visto avevano aperture di tutto rispetto.
                        Ultima modifica fabryboc; 22-10-16, 21:10.
                        Mala tempora currunt

                        Commenta

                        • leuciscus
                          ⭐⭐
                          • Aug 2013
                          • 779
                          • Orte

                          #117
                          Il collegamento con il proprietario non è una prerogativa di una razza. Qualsiasi cane di qualsiasi razza può essere collegato o scollegato, a prescindere da quanto si allontani dal padrone.

                          Commenta

                          • Ospite

                            #118
                            Originariamente inviato da FranSa;1211566a
                            aggiungo una dote che molte razze non hanno ed è il collegamento
                            Buona sera, mi scusi per la domanda ma quali razze secondo lei sarebbero prive di collegamento?

                            Commenta

                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #119
                              il collegamento é importante a caccia, ma non bisogna assolutamente confondere una cerca ristretta col collegamento, un cane , come già osservato, puo' essere collegato mentre caccia a due /trecento metri ed non esserlo a 50 metri.
                              Alcuni cani (di tutte le razze) sono collegati naturalmente per altri bisogna disciplinare il cane con l'addestramento e con il comportamento. Troppi a caccia contunuano a chiamare il cane ed il cane sapendo dove si trova il conduttore, non ha alcuna necessità di andarlo a cercare. Il cane esperto trova sempre il padrone, ne segue le tracce e lo recupera, se un cane adulto si perde é deficente e quindi é meglio non ritrovarlo. Il cane intelligente ed esperto (nella vita si deve imparare non si nasce "imparati) allargarà di piu' nei terreni aperti e restringe la cerca negli sporchi, questa era la regola, oggi con gli attrezzi elettronici, molti cacciano (per esempio le beccacce) vedendo ben poco il cane, poi corrono quando il cane ferma (ma talvolta si ferma per i bisogni). Ormai siamo alla cinofilia tecnologica : beeper e GPS ,cambiano e molto i concetti, soprattutto quello del collegamento
                              io, forse perché sono vecchio ed ho sempre cacciato senza alcun ausilio, continuo ad utilizzare i miei cani praticamente "nudi"
                              Ultima modifica Lucio Marzano; 23-10-16, 11:06.
                              lucio

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                              • FranSa
                                • Dec 2013
                                • 131
                                • Roma
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                                #120
                                Buona sera,
                                evito di rispondere ai tre colleghi cacciatori in quanto in sig. Marzano ha espresso benissimo il mio pensiero.
                                Sottolineo che non ho parlato affatto di distanze ma solo ed esclusivamente di collegamento che, secondo me, corrisponde al cacciare con il proprio cane, in silenzio.

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