"Padronanza del cane" : chimera o opportunità?

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  • Livia1968
    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
    • Apr 2019
    • 6118
    • Guidonia Montecelio (Roma)
    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

    #1

    "Padronanza del cane" : chimera o opportunità?

    Nel corso degli anni su queste pagine si è discusso di addestramento, socializzazione, dei vari metodi per iniziare il cane alla caccia , e ci si è focalizzati principalmente sempre ad un unico fine : l'attività venatoria .

    In realtà quella dell' educazione del cane ( intendendo con questo termine qualsiasi impegno il cui fine è renderci conduttori e non inseguitori) è un vero e proprio lavoro che andrebbe intrapreso come atto podromico ad instaurare il rapporto speciale tra cane e conduttore nonché propedeutico sia alla caccia che al vivere sociale del nostro compagno.

    Avere il controllo ed essere in grado di gestire , a seconda delle circostanze, le più svariate ed imprevedibili, il nostro cane, da più significato ,per non dire senso, alla parola "ausiliare" e "compagno" che usiamo quando ci riferiamo al cane da caccia.

    Molte volte si è criticato , per fare un esempio, l' addestramento sul "fermo al frullo" del cane da caccia che viene utilizzato nelle prove, perché non si ritiene che sia utile alla situazione reale di caccia .

    Ebbene, quel semplice comando nasconde molto di più di un esercizio ben eseguito a comando. Il cane, in una situazione di stimolo naturale , forte e particolarmente intensa, non segue l'istinto ed esegue, invece, ciò che gli viene richiesto.

    Non è repressione, è riconoscimento dell'autorità del suo conduttore.

    Personalmente, in questi anni in cui mi sono avvicinata ad una razza tedesca, Il kurzhaar, ho avuto modo di apprezzare il percorso educativo che viene svolto nel suo paese d'origine.
    La Germania ha , tutt'oggi, una spiccata cultura venatoria ed il cane da caccia è fortemente integrato nel tessuto sociale anche perchè, di norma, il cane tedesco, si sa comportare...

    Ho una grande ammirazione per come seriamente viene presa questa fase in cui si costruisce la base della convivenza col suo conduttore e si gettano le fondamenta per esaltare non solo le capacità venatorie , ma anche quelle utili per svolgere altre attività legate alla stessa.

    Ed è qui che risiede il reale significato di cane poliedrico. Il cane , si, adatto ad ogni tipo di caccia, ma anche e soprattutto , il cane adatto a svolgere con successo altri compiti, non ultimo quello di vivere serenamente in società.


    Invito chi ha avuto la fortuna di seguire un percorso in tal senso a condividere la sua esperienza focalizzando l'attenzione su quello che, a ben vedere, qui in Italia, viene sottovalutato, non certo per mancanza di volontà ma per diverse esigenze , possibilità, o, semplicemente per mancanza di conoscenza delle potenzialità di un'edcazione e dei mezzi con cui attuarla.
    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
  • mountain
    ⭐⭐
    • Apr 2017
    • 458
    • Trentino

    #2
    Vogliamo dei cani “Yes Man”, se detto di una persona non è che sia proprio un complimento. Nella pubblica amministrazione ci può stare, noi di tornare sempre con il carniere vuoto o di dover acquistare trofei da esibire possiamo anche farne a meno. Stiamo comunque parlando di cani da caccia, non da difesa per la persona. Chiaro che il fatto di poter bloccare il cane davanti ad un precipizio o se c’è una strada è sicuramente utile. Ma avere il cane “robot” cosa comporta. A caccia il cane è superiore a noi, più veloce e con la possibilità di percepire odori a noi sconosciuti. Se il suo istinto viene imbrigliato non è che si perde anche dell’altro? Già quando vedo un setter che sta al piede a comando mi viene una tristezza….. Se devo scegliere tra un cane super ubbidiente e uno che mi trova i selvatici non ho di certo dei dubbi.

    Effettivamente le razze tedesche mi hanno sempre dato l’impressione di essere più propense alla disciplina. Io il cane poco disciplinato l’ho avuto, quando non cacciavo faceva un po’ come gli pareva. Se cacciavo seriamente problemi zero, l’istinto di predatore aveva il sopravvento sull’indipendenza e collaborava. Avevo perfino il comando “torna indietro”, serviva ad avvertire il cane che per uscire da una determinata zona doveva ritornare sui suoi passi, l’ alternativa sarebbe stata quella di allertare il soccorso alpino. Sempre tornato a casa con il padrone da zone dove non ho conoscenze che cacciatori da soli ci vadano, di sicuro non con il cane e per tanti anni di seguito.

    Però io parlo di caccia, in ambienti estremi e che non ti permettono tanti errori. Più di un vecchio cacciatore saputo che andavo in una determinata zona da solo mi dava del matto (te se mat putel a nar ti sol en quelle zone lì), io rispondevo che non ero solo, avevo con me la setteronza 😂🤣🏃🏼‍♂️‍➡️. Li preferivo il cane istintivo, cacciare era solo una parte del gioco, l’altra era portare a casa la pelle.

    Di un cane ubbidiente ma con capacità di poco sopra la media nel 2024 non saprei cosa farmene. Quando negli anni 80 ho avuto la prima licenza ci poteva anche stare un cane con la testa sulle spalle, di galli prima di sera ne trovavi comunque. Adesso ci vuole un cane e un padrone che siano fuori di testa, e di solito le due cose si accompagnano.

    Sicuramente una delle caratteristiche del setter inglese non è la cieca ubbidienza. Ne ho avuti tra le mani di setter con la testa sulle spalle, un po’ come i Mercedes diesel degli anni 80, affidabili ma non ci potevi di certo fare una gara di velocità. Poche emozioni, trovano gli animali se sono lì dove ci si aspetta, non si inventano niente, aspettano che il padrone gli indichi la strada.

    Aggiungo che per potersi godere cani così 12 mesi l’anno bisogna vivere in zone poco antropizzate o poterci accedere con comodità. Non sono cani da portare a passeggio in città, sono cani che reagiscono in maniera molto forte a qualsiasi stimolo olfattivo. Grandi soddisfazioni ma anche un grande impegno e sacrificio per tutto l’anno. 😅

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    • Livia1968
      Livia1968 commenta
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      A me non risulta che cani che hanno fatto un certo percorso "educativo" abbiano risentito negativamente nelle loro qualità venatorie nè che abbiano cancellato le loro qualità di discernere fino ad arrivare ad essere degli stolti soldatini, ma se tu hai una esperienza in merito puoi illustrarcela....
      Ps vorrei, per quanto possibile che non si desse troppo rilievo ai commenti od opinioni non basati sull'esperienza personale riguardante il tema oggetto della discussione.
      Il tema è preciso ed andrebbe sviluppato prima di essere criticato. Di "cane robot" in questo 3d non se ne parla è piuttosto il risultato di una erronea interpretazione di quanto ho scritto .
      Ti ringrazio comunque di aver illustrato il tuo pensiero che è rappresentativo della maggior parte dei cacciatori Italiani
      Grazie
      Ultima modifica Livia1968; 30-05-24, 19:13.

    • mountain
      mountain commenta
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      Non dico che i cani debbano essere tutti indipendenti come il soggetto che ho avuto tra le mani. Sicuramente l’insegnamento della cieca obbedienza non è uno dei miei punti forti, io li portavo a caccia e li facevo divertire. I padroni poi mi dicevano che i cani andavano meglio, non lo facevo per lavoro, lo facevo per interesse, ci cacciavo.

      Mi è capitato di vedere cani presi da cuccioloni (per capirci cani di circa 18 mesi) con mille paure, un gran lavoro solo per farli cacciare in maniera rilassata. Sicuramente sarò in errore ma presumo che quelle paure derivassero da un metodo di insegnamento non rispettoso delle caratteristiche dei soggetti e delle tempistiche.

      Parlo sempre di esperienze personali, vissute.

    • Yed
      Yed commenta
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      "te se mat putel a nar ti sol en quelle zone lì"
      el gavea rason !!!
  • sly8489
    ⭐⭐⭐⭐
    • Mar 2009
    • 11961
    • Trieste
    • spring spaniel

    #3
    Originariamente inviato da mountain
    Già quando vedo un setter che sta al piede a comando mi viene una tristezza…..
    Molto dipende da come cammina il cane al piede del padrone. Alcuni cani fanno pena, testa bassa e coda bassa, nei casi peggiori coda fra le gambe.

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    • sly8489
      ⭐⭐⭐⭐
      • Mar 2009
      • 11961
      • Trieste
      • spring spaniel

      #4
      Originariamente inviato da Livia1968
      Molte volte si è criticato , per fare un esempio, l' addestramento sul "fermo al frullo" del cane da caccia che viene utilizzato nelle prove, perché non si ritiene che sia utile alla situazione reale di caccia .
      La maggior parte dei cacciatori ha i cani non corretti al frullo e allo sparo, questo vuol dire che il fermo al frullo non è indispensabile. Per alcuni il fermo al frullo è ritenuto svantaggioso. Molto probabilmente perchè a monte non è stato fatto un lavoro in previsione del fermo al frullo e allo spato.
      P.S. Secondo me si è criticato il metodo per ottenere dal cane il fermo al frullo.
      Ultima modifica sly8489; 30-05-24, 21:23.

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      • Er Mericano
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2022
        • 2024
        • Alabama
        • Labrador

        #5
        Molti cacciatori non hanno cani corretti al frullo e allo sparo, ma questo non significa che il fermo al frullo non sia indispensabile. Per me significa soltanto che quei cacciatori non sono riusciti ad insegnarglielo, e che hanno cani disubbidienti. Forse potremmo non essere d'accordo sui metodi di inculcare nel cane il bisogno di rimanere fermo a frullo e sparo, ma non che non sia indispensabile e che sia addirittura vantaggioso.
        Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11961
          • Trieste
          • spring spaniel

          #6
          Originariamente inviato da Livia1968
          Ebbene, quel semplice comando nasconde molto di più di un esercizio ben eseguito a comando. Il cane, in una situazione di stimolo naturale , forte e particolarmente intensa, non segue l'istinto ed esegue, invece, ciò che gli viene richiesto.

          Non è repressione, è riconoscimento dell'autorità del suo conduttore.
          Non credo sia semplice quel comando. Molto dipende da come gli viene insegnato ad eseguire il comando. Domanda: perchè il cane non segue il suo istinto? Perchè non tutti i cani sono nelle condizioni di eseguire il fermo al frullo? Perchè la correttezza al frullo non dura in eterno?
          Potrebbe non essere repressione, potrebbe essere solo inibizione, con il comando si vieta al cane di fare qualcosa che va contro il suo istino. Il cane esegue perchè gli viene imposto. Il cane esegue per imposizione, per paura di qualche eventuale conseguenza. Chi va contro l'istinto del cane non sta facendo l'interesse del cane, non può essere leader del suo cane, questo a prescindere da tutto, il cane certe nostre finezze non riesce a capirle.

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          • sly8489
            ⭐⭐⭐⭐
            • Mar 2009
            • 11961
            • Trieste
            • spring spaniel

            #7
            Originariamente inviato da Er Mericano
            Molti cacciatori non hanno cani corretti al frullo e allo sparo, ma questo non significa che il fermo al frullo non sia indispensabile.
            E' sicuramente utile, ma non indispensabile.
            Originariamente inviato da Er Mericano
            Per me significa soltanto che quei cacciatori non sono riusciti ad insegnarglielo, e che hanno cani disubbidienti.
            Il fermo al frullo il cane lo impara da solo, non ha bisogno di spiegazioni, lo impara attraverso i tentativi, da questi capisce che è controproducente inseguire qualcosa che vola e non potrà mai catturare. Ovvio che per far perdere interesse al cane di inseguire la selvaggina, ci vuole selvaggina nata libera e anche un poco di intelligenza da parte del padrone. Quello che non capisce il cane è il riporto a comando, non capisce perche non può andare ad abboccare quello che è caduto ed è alla sua portata. L'addestramento deve essere fatto in previsioni di quello che in futuro chiederemo al cane.

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            • Yed
              Yed commenta
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              Sly...
              Cominci la pantomima ???
              Il cane che sta fermo al frullo, non rischia una fucilata in testa e ti permettere di sparare tranquillamente ad una quaglia ecc.. che va via sopra le erbacce o cultura in corso. E col tubo che lo impara da solo se non ce l'ha istintivo.
          • Livia1968
            Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
            • Apr 2019
            • 6118
            • Guidonia Montecelio (Roma)
            • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

            #8
            Il fermo al frullo è solo un esempio di come può essere potente e determinante a caccia e nella vita o in ogni altra attività, la disciplina e di conseguenza la gestione conveniente del cane.

            Quali siano i metodi più opportuni, quale sia il tempo giusto, la valutazione del tipo di lavoro in relazione alla tempra e temperamento di ciascun cane riguarda il nostro tipo di preparazione, competenza, volontà.

            Credo però che disciplinare l' istinto non significhi imbrigliare o sopprimere.

            Un cane a caccia e nella vita sociale, nella vita con noi, a casa , nel fermo al frullo, al guinzaglio, ai giardini, in prova, davanti alla ciotola, ad estranei etc etc etc, deve sapere in che situazione si trova e cosa vogliamo da lui senza dover necessariamente ricorrere al comando .
            Avere il cane in mano significa avergli insegnato quale è il suo posto senza sopprimere l' istinto.

            A prescindere dall' utilità del comando gli si insegna il suo ruolo , insegnandogli i tempi e le situazioni.

            La psiche dei cani non e' da sottovalutare, ognuno , a prescindere dalla razza , ha la sua. A prescindere dalla influenza che l' ambiente e la convivenza con noi può avere, ancora prima che questo possa influenzarla.

            Fargli capire quale sia il suo posto nel contesto in cui andrà a vivere è determinante per un corretto sviluppo di una psiche equilibrata il che significa avere un cane senza ansie e paure.

            Il cane non è un animale selvatico il cui istinto non può e non deve essere sottoposto ad interferenze che implichino una interazione e collaborazione con noi.

            L' esecuzione del comando è importante nella misura in cui il cane decide di eseguirlo perché ha deciso che collabora con noi e che questo per lui è conveniente e appagante.



            Premesso questo, chiedo a chi ha esperienza in merito, di contribuire con la sua esperienza , di lasciare una testimonianza di come questo approccio ha cambiato e migliorato la sua vita di relazione ed interazione con il cane.

            Ultima modifica Livia1968; 31-05-24, 06:58.
            "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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            • jon62
              ⭐⭐
              • Jun 2012
              • 591
              • appennino ligure
              • setter inglese

              #9
              Piccolo esempio dalla vita quotidiana: in un paese turistico, uscendo mi rendo conto solo adesso che la cagnetta andrà in calore fra pochi giorni. Molestatori a quattro zampe da tutte le parti! Dal piccolo bulldog francese al dogo argentino tutti sperano in una chance, qualcheduno traversando una strada o trascinando il padrone col guinzaglio dietro di se. Nessuno è in grado di fermare suo maschio, situazione molto antipatica per tutti.

              Scelgo una zona più tranquilla per tornare indietro. Però anche lì vedo già da lontano uno col cane. Un piccolo bracco da traccia bavarese, ovviamente il primo per il nasino buono. Vedo il lampo nei suoi occhi e si stacca dal padrone per venire verso di noi. Però il padrone, da sua tenuta di loden e suo capello con la “barba di camoscio” enorme facile riconoscibile come cacciatore, persona molto attenta, dice al cane un “hier” secco. Parecchio dispiaciuto ma senza fiatare il ragazzo torna ai piedi del padrone e ci segue con gli occhi finché può.

              Che diversità!

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              • toperone1
                Moderatore Armi e Polveri
                • Dec 2009
                • 1713
                • ossola

                #10
                Originariamente inviato da jon62
                Parecchio dispiaciuto ma senza fiatare il ragazzo torna ai piedi del padrone e ci segue con gli occhi finché può.
                così DEVE essere!

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                • sly8489
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2009
                  • 11961
                  • Trieste
                  • spring spaniel

                  #11
                  Originariamente inviato da Livia1968
                  Il fermo al frullo è solo un esempio di come può essere potente e determinante a caccia e nella vita o in ogni altra attività, la disciplina e di conseguenza la gestione conveniente del cane.
                  La gestione conveniente del cane è molto personale, ognuno di noi gestisce il cane in virtù di quello che sa fare. Ognuno di noi vive la sua vita con il cane in modi diversi.

                  Ovvio che chi vuole portare il cane al ristorante lo deve educare in modo diverso da chi lo vuole portare solo a caccia. Il rendimento del cane varia, in base alla socializzazione, una cane bene socializzato in addestramento rende molto di più di un cane che non ha ricevuto una buona educazione. L'interazione perfetta si ha quado il cane e il padrone sono entrambi educati. Per essere educati con il cane bisogna imparare il linguaggio del cane, bisogna capire come pensa e cosa pensa il cane, bisogna entrare nel mondo del cane, perchè è sicuro che al cane non gliene frega niente del nostro mondo.

                  Fermo restando che chi decide di collaborare e di sottomettersi è il cane, e se ne frega della padronanza. Però si potrebbe trattare il cane come un servo e costringerlo a fare anche contro la sua volontà. L'addestramento per funzionare ed essere funzionale a caccia deve avere come rinforzo positivo l'interesse del cane. L'interesse maggiore, il rinforzo positivo più potente per il cane da caccia è la selvaggina, questo per un cane poco educato, per un cane ben educato il rinforzo più potente è la leadership anche più potente della selvaggina, a patto che il leader non vada mai contro l'interesse del cane. Tutto quello che non è nell'ordine naturale del cane il cane non lo potrà mai capire.

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                  • Er Mericano
                    ⭐⭐⭐
                    • Feb 2022
                    • 2024
                    • Alabama
                    • Labrador

                    #12
                    Di cani non ne ho avuti tanti, ma ne ho conosciuti tantissimi quando lavoravo in un ospedale veterinario a Stockton, California. I cani imparano da soli? Se fosse vero, come mai io dovevo estrarre aculei di istrice, ma sempre dagli stessi cani? Se il cane fosse cosi' intelligente ed imparasse dalle sue esperienze, non cercherebbe di mordere ogni istrice che incontra, riempiendosi naso, bocca, palato ed faccia di aculei.
                    Per la cronaca, quando accade bisogna narcotizzare il cane, tagliare la radice degli aculei per farli diminuire di diametro (sono cavi e pieni d'aria) e poi girarli mentre si tirano fuori perche' gli "ardiglioni" immersi nella carne del cane vengano piegati intorno allo stelo dell'aculeo dalla torsione e si liberino dalla carne.

                    E c'erano cani che invece di essere clienti abituali degli istrici erano clienti abituali delle moffette (puzzole americane come la "Fiorellino" di Disney). Sia gli uni che gli altri sembrava che andassero a cercare di proposito di essere aculeizzati o impuzzati. Sempre per la cronaca, quando ci portavano un cane impuzzato l'unica cosa che potesse neutralizzare la tremenda puzza era il succo di pomodoro, quello usato come bibita e per fare il Bloody Mary. All'ospedale avevamo sempre diverse casse di barattoloni di tale succo. Pero' se il cane era stato spruzzato mentre abbaiava alla puzzola e gli era entrato il liquido maleodorante in bocca, o s'era leccato nel tentativo di ripulirsi, c'era poco da fare per il suo alito, che continuava a puzzare per tanto tempo.


                    Il cane impara dai suoi sbagli? Quando l'istinto gli dice di fare una cosa, a meno che l'istinto non si scontri con l'addestramento datogli dal padrone, anche passate esperienze negative e spiacevoli non lo fermano. I gatti sono molto piu' "intelligenti" dei cani. Il detto "Il gatto scottato ha paura dell'acqua fredda" rispecchia benissimo la personalita' del gatto. Ma un cane che diventava un nostro cliente abituale per la rimozione degli aculei o lo spuzzamento al pomodoro (e di questi cani che non imparavano dalle loro esperienze ce ne erano tantissimi) come potrebbe imparare da solo a non partire a razzo al frullo e allo sparo senza l'addestramento giusto?

                    La questione di addestramento vs. istinto non si limita solo alle prestazioni venatorie del cane. Bisogna essere capaci di fermare il cane per evitare che incorra in un pericolo o che metta altri cani o umani in pericolo. Che si dica "Fermo!" o "Stop!" o "Hier!" o che si dia una lunga botta di fischietto (da noi e' il segnale di "STOP!" mentre tre fischi brevi sono il "VIENI!" ) il cane deve smettere immediatamente qualsiasi cosa stia facendo e o aspettare immobile istruzioni dal padrone (fischio lungo), o ritornare se sente tre colpi di fischietto. Niente eccezioni, niente esitazioni, ma obbedienza completa ed istantanea.

                    Lasciar fare all'istinto del cane senza modificarne il comportamento se e' necessario che l'istinto venga messo a tacere e sostituito dal comportamento che giova al padrone? Aspettare che impari da solo? Concetto Disneyano, antropomorfico, non realistico. La vera storia dell'addomesticamento del lupo nega questo concetto. L'istinto dice al lupo di cacciare insieme ai compagni di branco, uccidere e mangiare. Mi pare che da quel comportamento originale istintivo si siano ottenuti, nei millenni, comportamenti ben diversi--non opposti del tutto all'istinto--ma istinti "piegati" in questa o quella direzione per fare i comodi del padrone. Il lupo mangiava e ancora mangia le pecore dopo averle fatte scappare dal recinto. Il cane da pastore le protegge dai lupi, o le guida verso il recinto. Il cane da ferma... ferma, invece di cercare di acchiappare la quaglia prima che si involi. Il cane da difesa difende il padrone. L'istinto lupesco gli direbbe di diffidare dell'umano, qualsiasi umano, e morderlo se necessario, estraneo o padrone, o figlio del padrone. Ecco perche' a volte certi cani maladdestrati uccidono qualche poveraccio e di certo non fermerebbero l'attacco se il padrone dicesse loro "STOP!" perche', come il cane che insegue al frullo e sparo, non gli e' stata inculcata l'obbedienza assoluta al padrone. Certo, ci sono cani "da caccia" che faranno di testa loro, e non solo inseguiranno fagiani e caprioli, ma neanche si fermeranno al fischio o allo STOP! a voce. Non sono stati ben addestrati. Non li auguro a nessuno. L'istinto non va ignorato, questo e' certo, ma modificato nei nostr interessi, non quelli del cane. Il cane e' un animale, e per quanto lo si possa amare come individuo, non dimentichiamo che li possediamo per ragioni utilitarie ed egoistiche: caccia, compagnia, difesa, pastorizia, ecc. Altrimenti non ci sobbarcheremmo alle spese, i disagi, la fatica, i problemi, ed il dolore che ci causano quando muoiono.

                    Ho detto abbastanza. Ognuno si addestri il suo cane come crede, ma se avete un cane che fa di testa sua, non mi invitate a caccia con voi. Mi si torcono le budella a vedere un cane che impone la sua volonta' al padrone invece di obbedirlo. Tanti dei filmati su YouTube sono disgustevoli: cani che inseguono a frullo e sparo, cani che corrono col selvatico in bocca e rifiutano di consegnarlo al padrone, cani che prima di mettare il selvatico nella mano del padrone lo lasciano in terra, magari lonttano dal padrone e se ne vanno per i fatti loro, cani che spariscono alla vista o cacciano praticamente da soli, per se' stessi, senza essere ausiliari del padrone, cani che mangiano il selvatico se non ti sbrighi a toglierglielo di bocca (magari rimediando un morso), cani che durante il riporto masticano il selvatico fino a ridurlo in poltiglia.

                    Questi sono comportamenti che hanno imparato da soli perche'il padrone non e' stato capace di stroncarli all'inizio con l'adeguato ed intelligente addestramento. Senza addestramento il cane ritorna ad atteggiamenti da lupo, dettati dall'istinto. Quelli che dicono che certi comportamenti deleteri all'esito venatorio e alla sicurezza del cane stesso sono non solo accettabili, ma addirittura positivi dicono cosi' per mascherare il fatto lampante che non sono stati capaci di addestrare bene il loro cane da caccia o da difesa, o da compagnia, o da qualsiasi altra funzione. Come ex-insegnante (27 anni in cattedra) ho toccato con mano che cosa diventa un giovane (e gli esseri umani sono certamente piu' intelligenti dei cani!) che non e' stato "addestrato" dai genitori ed e' stato lasciato libero di seguire i suoi istinti. Purtroppo oggigiorno ce ne sono troppi di esseri umani cosi', e la loro progenie non sara' troppo diversa nella maggior parte dei casi.





                    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

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                    • Livia1968
                      Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                      • Apr 2019
                      • 6118
                      • Guidonia Montecelio (Roma)
                      • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                      #13
                      Non è solo per loro sicurezza e nostra tranquillità è anche per rafforzare il loro rapporto con noi.

                      Esempio.
                      Ho 4 cani , a tutti ho insegnato il seduto sin da piccoli e , singolarmente non ho nessuna difficoltà .
                      Quando sono tutti e 4 insieme mi rivolgo solo ad uno di loro , senza pronunciare il nome e gli do il comando. L' obiettivo è quello che solo chi voglio io si sieda.
                      Ancora ci sto lavorando, a volte riesce a volte no. E non per colpa loro.
                      "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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                      • Alessandro il cacciatore
                        🥇🥇
                        • Feb 2009
                        • 20197
                        • al centro della Toscana
                        • Deutsch Kurzhaar

                        #14
                        A cosa Vi fanno pensare queste foto? Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   PHOTO-2024-04-14-16-48-43.jpg  Visite: 2  Dimensione: 102.3 KB  ID: 2425322 Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   PHOTO-2024-01-14-13-32-09.jpg  Visite: 2  Dimensione: 146.2 KB  ID: 2425323 Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   PHOTO-2024-05-18-16-04-05.jpg  Visite: 2  Dimensione: 177.6 KB  ID: 2425324
                        Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 31-05-24, 14:18.
                        Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

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                        • michele2
                          ⭐⭐⭐
                          • Oct 2008
                          • 2972
                          • Agrate Conturbia (NO)
                          • Kurzhaar

                          #15
                          Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                          A cosa Vi fanno pensare queste foto? Clicca sull'immagine per ingrandirla.  Nome: PHOTO-2024-04-14-16-48-43.jpg  Visite: 2  Dimensione: 102.3 KB  ID: 2425322 Clicca sull'immagine per ingrandirla.  Nome: PHOTO-2024-01-14-13-32-09.jpg  Visite: 2  Dimensione: 146.2 KB  ID: 2425323 Clicca sull'immagine per ingrandirla.  Nome: PHOTO-2024-05-18-16-04-05.jpg  Visite: 2  Dimensione: 177.6 KB  ID: 2425324
                          Ad una prova di retriving o correttezza allo sparo in una Prova su traccia
                          Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
                          (E. Barisoni, anno 1932)

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