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Abbiamo per le mani un cucciolo che è stato preso con l'intento di essere utilizzato per prove di lavoro.
E qui viene la domanda :
Secondo voi, secondo le vostre idee, o esperienze vissute........
Questo cucciolo dovrà essere addestrato fin dai primi mesi solo esclusivamente per il discorso prove?....
O dovrà essere addestrato per la caccia, magari facendo anche una stagione vera di caccia, per poi essere reindirizzato al mondo delle prove?
Quale di queste due strade potrà portare a un RISULTATO FINALE migliore? PERCHÉ???....
Senza ombra di dubbio PRIMA CACCIA e nel tempo libero sessioni di allenamento di 2 mesi alle prove di Lavoro.
Perché? Perchè principalmente gli deve venire la foga per la selvaggina, la deve saper riconoscere e saper lavorare, per poi tutta questa sapienza indirizzarla al giochetto della prova. È essenziale che il conduttore nonché preparatore per la prova di lavoro goda della piena fiducia del cane, perciò sarebbe preferibile un allenamento costante ed esclusivo nel mese che precede la prova.....
Mia opinione.
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"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Il mitico Giorgio Gramignani , nel libro; tra cime boschi e paludi , addestrava i suoi Pointer del Conero portandoli a caccia fino a metà dicembre, poi suoi cani li portava in addestramento senza fucile, se in quei tempi questo metodo funzionava , io credo che può andare bene anche oggi. Ciao grande.
Credo che bisogna fare dei distinguo in base al sesso alla razza e al carattere del cane che è una diretta conseguenza della selezione finalizzata alla caccia o alle prove,ai tempi di Gramignani il divario tra cani da caccia e cani da prove non era cosi' accentuato come ora,anzi molti campioni erano prima di tutto grandi cani da caccia che in primavera participavano alle prove,le cose sono un po' cambiate le prove ora come ora sono un mondo altamente specializzato che muove interessi economici cospicui e l'attivita' di uomini e cani che vi partecipano è finalizzata a questo tutto l'anno.
Buona sera a tutti,ciao Max,non si può prendere un cucciolo, a qualsiasi razza appartenga
e pensare di addestrarlo per le prove,ci deve essere la speranza che diventi"da prove",ma pensare che un cucciolo a prescindere diventi da prove è impossibile,da cucciolone si può valutare se il cane ha le caratteristiche per gareggiare in primis "motore"in ogni caso di solito al giovane viene sempre(o quasi)fatta fare una stagione di caccia
Marco
Il grande Radentis Gian un cane che hai miei tempi ha fatto la storia insieme a un altro grande setter, il Negus di Scipioni; fu rubato nella ex Jugoslava, portato di certo a caccia x tre lunghi anni, poi fu restituito a Orlando Fabri, riportato in gare di grande cerca , fu un setter che sbaraglio’ tutti i suoi avversari. Con questo voglio dire che il metodo di Gramignani dal mio punto di vista era un ottimo sistema . Ovvio che sto parlando di prove di lavoro, di cani che fanno le classiche, non ho esperienza.
Ciao Marco,
Scusatemi ho impostato in modo non chiaro la domanda.
Ciò che mi interessa sapere è se :
_ reputate meglio impartire sin da subito solo ed esclusivamente un addestramento finalizzato alle prove?
_ ho preferite indirizzarlo sulla caccia e poi reindirizzarlo alle prove.
Parlando di cucciolone, che essendo il nostro cane e avendolo cresciuto per mesi, quindi lo conosciamo un po' e un minimo sappiamo se può o no avere la grinta e le basi per poter affrontare una carriera in prove.
Quale secondo voi è il metodo migliore sapendo qual è obbiettivo? e perché?
Sappiamo che sono 2 mondi moooolto diversi.
Il cane dovrà avere una mentalità e dei comportamenti molto diversi.
Quindi prendere un percorso o l'altro secondo me fa molta differenza....
Alcuni punti importanti per scegliere la strada, sono già stati evidenziati da Max54
_ La genetica e il carattere.....
_ Il mondo dei giudici/criteri di giudizio, che OGGI rispetto a anni fa è notevolmente cambiato.
Infatti come dice giustamente Max54 oggi chi fa cinofilia la fa tutto l'anno.
Una volta gli ottimi cani da caccia andavano a fare le prove....
Ma perché?... Perché il cane veniva valutato con altri criteri.
Oggi l'ottimo cane da caccia, in prova viene eliminato subito, perché i criteri di giudizio sono cambiati.
Oggi io ritengo che inserire il cucciolone al mondo caccia, possa solo far acquisire al soggetto atteggiamenti indesiderati nelle prove e quindi provochi un allungamento notevole sui tempi di addestramento.
Sempre che siamo in grado di correggere questi atteggiamenti senza togliere la grinta che serve oggi nelle prove.
Forse esposta in questo modo la discussione è più chiara.
Buonasera, credo sia necessario fare delle distinzioni tra tipo di prove. Se ci si riferisce alla nota della grande cerca e anche delle classiche, allora può essere più funzionale ai fini del cartellino indirizzare subito verso il percorso il giovane puledro.
Se invece parliamo di prove su beccaccino, beccacce o meglio ancora selvaggina di montagna, allora vale necessariamente la vecchia strada. Nella mia limitata esperienza ho sperimentato / visto sperimentare entrambe le vie. Credo tuttavia che se l'obbiettivo è la selezione per valorizzare la razza, l'esperienza col fucile è l'unico vero utile mezzo. Se si rincorre, invece, il sogno del cartellino o meglio del derby, oggi si deve andare da subito con professionisti e fischietto. Ad ogni modo, questo è solo il mio punto di vista, senza presunzione di verità assoluta.
Altra giusta osservazione...
Tipologia di prove....
Dove già si nota che verso prove su selvatici veri, serve la strada di base, quindi la caccia.
Se invece andiamo verso la pura cinofilia agonistica "il mondo del CARTELLINO"...
Del selvatico finto, e del buon addestratore, serve solo la strada delle prove.
Esatto. Considera che altro aspetto a supporto di quantohai riassunto è il processo di valutazione in mano (spesso) a giudici che non hanno grande esperienza vedi caccia vissuta. Questo aspetto è molto importante. Cani di grande valore possono essere penalizzati anche da questo.
Nelle prove di montagna , beccacce e beccaccino questo è meno probabile (ma non impossibile)
Per me l aspetto più importante da valutare è con quale spirito ed intento si affrontano le prove che condizionera' di conseguenza anche la valutazione sull' addestramento e sulla vita che il cane farà.
Personalmente, avendo un cane da caccia, preferisco in via prioritaria che il cane vada a caccia, le prove sono per valutare le qualità che ho visto nel cane nell affrontare l azione. La passione, il bel movimento, il collegamento, le capacità. Se ritengo che il cane abbia tutte queste qualità lo sottopongo ad allenamento per poter mettere il cane in condizioni di rispettare le regole del campo di prove. L esperienza, l allenamento ed il rapporto con il conduttore lo aiuteranno a discernere tra le due situazioni. Ma il cane rimane e sarà sempre un cane che caccia e nel tempo libero affronta le prove mettendo a frutto l esperienza fatta sul campo del vero lavoro.
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"Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz
Ciao Marco,
Scusatemi ho impostato in modo non chiaro la domanda.
Ciò che mi interessa sapere è se :
_ reputate meglio impartire sin da subito solo ed esclusivamente un addestramento finalizzato alle prove?
_ ho preferite indirizzarlo sulla caccia e poi reindirizzarlo alle prove.
Parlando di cucciolone, che essendo il nostro cane e avendolo cresciuto per mesi, quindi lo conosciamo un po' e un minimo sappiamo se può o no avere la grinta e le basi per poter affrontare una carriera in prove.
Quale secondo voi è il metodo migliore sapendo qual è obbiettivo? e perché?
Sappiamo che sono 2 mondi moooolto diversi.
Il cane dovrà avere una mentalità e dei comportamenti molto diversi.
Quindi prendere un percorso o l'altro secondo me fa molta differenza....
Alcuni punti importanti per scegliere la strada, sono già stati evidenziati da Max54
_ La genetica e il carattere.....
_ Il mondo dei giudici/criteri di giudizio, che OGGI rispetto a anni fa è notevolmente cambiato.
Infatti come dice giustamente Max54 oggi chi fa cinofilia la fa tutto l'anno.
Una volta gli ottimi cani da caccia andavano a fare le prove....
Ma perché?... Perché il cane veniva valutato con altri criteri.
Oggi l'ottimo cane da caccia, in prova viene eliminato subito, perché i criteri di giudizio sono cambiati.
Oggi io ritengo che inserire il cucciolone al mondo caccia, possa solo far acquisire al soggetto atteggiamenti indesiderati nelle prove e quindi provochi un allungamento notevole sui tempi di addestramento.
Sempre che siamo in grado di correggere questi atteggiamenti senza togliere la grinta che serve oggi nelle prove.
Forse esposta in questo modo la discussione è più chiara.
Hai posto dei quesiti veramente interessanti,ed in questi c'è tutta la "nuova cinofilia",tuttavia dovresti specificare la razza,il tipo di nota alla quale partecipare ed alla quale il tuo soggetto secondo te dimostra attitudine,fatto questo,oggi purtroppo la caccia è distante anni luce dalle prove,infatti anche la caccia pratica è stata resa un vero e proprio teatrino fatto di percorsi,fischi ultracontinui e via dicendo,insomma tutto il contrario della caccia pratica[brindisi][brindisi]
Io credo che ogni cane deve fare ALMENO una stagione di caccia, e ciò a mio avviso serve anche ad un completamento del carattere del cane.
Un cane da ferma nasce per andare a caccia, sempre, e la selezione dovrebbe tenere in primo piano questo aspetto.
Poi come già detto, non esiste un cane che nasce per le prove, possiamo guardare la genetica e crearci qualche aspettativa.
Che un cane potrà far le prove dovrebbe dirlo solo il terreno di caccia, se il cane oltre che essere ottimo cacciatore con i fondamentali fissati, incarna anche le caratteristiche che lo ascrivono stilisticamente molto vicino a quanto scritto nel suo standard, se uno vuole farlo può tentare la preparazione per le prove.
Per me dovrebbe essere sempre così perchè le prove nascono come strumento di verifica e miglioramento della selezione zootecnica, purtroppo però sappiamo che spesso non funziona così.
Ultimamente purtroppo non funziona quasi mai per niente così, i cani da prove vengono sempre di più "costruiti" non c'è più spazio a quella, passatemi il termine "fantasia".... Guardate qualche filmato su ENCI TV, mi viene male, che dire, i cani attuali sono veramente forti, gli uomini (conduttori/proprietari) un po' meno. Ovviamente non tutti
Marco
Per me l aspetto più importante da valutare è con quale spirito ed intento si affrontano le prove che condizionera' di conseguenza anche la valutazione sull' addestramento e sulla vita che il cane farà.
Personalmente, avendo un cane da caccia, preferisco in via prioritaria che il cane vada a caccia, le prove sono per valutare le qualità che ho visto nel cane nell affrontare l azione. La passione, il bel movimento, il collegamento, le capacità. Se ritengo che il cane abbia tutte queste qualità lo sottopongo ad allenamento per poter mettere il cane in condizioni di rispettare le regole del campo di prove. L esperienza, l allenamento ed il rapporto con il conduttore lo aiuteranno a discernere tra le due situazioni. Ma il cane rimane e sarà sempre un cane che caccia e nel tempo libero affronta le prove mettendo a frutto l esperienza fatta sul campo del vero lavoro.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
Se l'intento è la selezione o avere comunque un cane da caccia.... Approvo al 100%.
Ma in questo caso l'obbiettivo è avere un cane da prove, e che non faccia parte solo della lista degli iscritti....
Ma che abbia dei risultati.
Quindi che dia un senso alla "strada" che abbiamo scelto.
Buongiorno a Tutti , oggi parliamo di allenamento che per inciso oltre che per i nostri cani è importantissimo anche per noi. Cosa e come dobbiamo allenare...
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