Prove siciliane su beccacce - RISULTATI e COMMENTI
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il mio Nestore a Caglia al momento dello sgancio in una madica anzichè andare, si è beato del magnifico panorama..dopo un paio di inviti, non partendo l'ho legato ringraziato e salutato il giudice, poi ho seguito gli altri turni, durante uno dei quali un fagiano disalato è finito in un roveto impenetrabile, il mancato recupero ha fatto squalificare il cane, dopo aver chiesto al guardia se potevo tentare il recupero, che lo stesso riteneva impossibile, Nestore è entrato nel forte a mò di cinghiale effettuando il recupero, caccia e prove sono così....carpe diemsigpic
pennino -
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<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da gino romano
Adesso che sono arrivati i risultati posso essere contento di dire che ho affrontato questa mia prima esperianza di gare con notevole entusiasmo anche se c'erano stati precedenti problemi d'iscrizione risolti grazie al solito santo in paradiso....!!! di sicuro causati da fraintendimento.
Raffaele viene a trovarmi il ven. e vuole allenare lo indirizzo in una zona "intoccabile" eccezionale per le bekke (solo per addestramento) e torna dicendomi di averne forse intravista una partire lontano dai cani.
Il sabato un pò innervositi dal problema dell'iscrizione (saputo il ven. sera decidiamo di andare a caccia con due setter ed un bracco di mio cugino che è con noi proveniente dal veneto. Risultato cinque incontri due incarnierate e tre "padelle" eccellente il lavoro dei cani e da apprezzare una ferma del bracco che beccacce non ne aveva mai viste!!!!
Dom. partiamo per partecipare alla gara e poi recarci a caccia al pomeriggio.
Al ritrovo mi incontro con Nino La barbera ci salutiamo e scambiamo quattro chiacchere cordialmente.Abbiamo i tre cani in una batteria tutta per noi e il giudice Francaviglia mi fà i complimenti per la bellezza della mia bracca. Inizia il turno Raffaele con Pablo che quasi subito accenna una ferma ma beccaccia niente svolge il suo turno ma non incontra.
Adesso è il mio turno e dico ai giudici che è la mia prima esperienza ma la bracca, che piangeva stando al guinzaglio, parte lenta e sembra spaesata parte torna parte nuovamente avverte una leggera emanazione e il giudice mi dice di legarla.
Sono passati circa dieci minuti credo, il giudice Francaviglia mi dice che in questo tipo di gare dal cane si pretende il massimo e subito, ed apprezzo il suo giudizio mentre l'altro giudice mi dice che con questa cagna, con questa cerca difficilmente otterrò risultati, al chè rispondo che con questa cagna vado anche a coturnici e mi sento rispondere che per le beccacce magari qualcuna la potrà trovare ma di coturnici proprio non se ne parla!!!
Dico che accetto qualsiasi consiglio saluto porgendo la mano e mi allontano aspettando la fine del turno della cagna dio raffaele la quale viene tenuta forse qualcosina in più ed apprezzata dai giudici ma nessun incontro.
Scappiamo subito perchè dobbiamo andare a caccia, peccato che non abbiamo avuto la fortuna di trovare le beccacce della settimana precedente.
L'indomani siamo nuovamente a caccia e questa volta tutti bracchi, guarda caso incontriamo coturnici mentre cerchiamo beccacce e sempre guarda caso vedo Ticinella che avverte guida e si mette in ferma nel mezzo di due alberi, sento il frullo della coturnice e subito dopo ne frulla un'altra proprio davanti i piedi di mio cugino, penso subito alle parole del giudice che in dieci minuti mi aveva detto che con quella cagna di coturnici non se ne parlava proprio.
Un'altra vola avanti sola arriva il bracco "veneto" e si mette in ferma, allora penso proprio che questi bracchi non sono proprio da "buttare".
Seguirò comunque il consiglio di Massimo "vai a caccia e divertiti"!!!
Sempre amico di tutti e senza voler offendere nessuno.
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Mi sono permesso, stante l'amicizia che mi lega a Pietro Aglio, della discussione del forum seguita al post di Gino Romano. Ho ricevuto questo scritto da lui stesso:
Egregio Signor Romano,
non è mia abitudine polemizzare, ma sento la
necessità di chiarire con Lei il Suo disappunto in ordine al turno
svolto dalla Sua cagna Ticinella di Cascina Croce Bracca Italiana da
Lei condotta alla prova su beccacce di Montagnagrande (TP) del 26/11/u.
s..
Dopo tanti anni che giudico in Italia e mezza Europa non mi sono
mai permesso di esprimere giudizi che esulano dal giudizio tecnico, ne
tantomeno di sparare sentenze come Le ha scritto qualche Suo amico in
segno di solidarietà.
Lei Sig. Romano anche se quella di Montagnagrande
è stata la Sua prima esperienza in prova E.N.C.I. avrebbe comunque
dovuto sapere che per ogni prova esiste una nota del concorso e una
serie di regole che l'esperto giudice chiamato a giudicare deve
osservare e fare rispettare; in ordine al turno corso dalla Sua cagna
Le riporto di seguito la relazione da me compilata unitamente al
collega dott. Francaviglia:
"Parte con poca concentrazione, l'azione è
discontinua, la cerca è ristretta e non idonea al tipo di prova".
Finito il Suo turno Lei mi ha riferito che la cagna in questione veniva
da Lei utilizzata per la caccia alle beccacce e anche a coturnici; io
mi sono limitato a risponderLe che dai 6 minuti e 45 secondi da me
giudicati mi appariva difficile che la Sua cagna potesse integrarsi
nella nota della caccia alla coturnice.
Credo di non avere con questo
offeso nel Lei ne tantomeno il cane, ho solo espresso un giudizio
zootecnico finalizzato alla selezione e al miglioramento della razza;
infatti Sig. Romano le prove E.N.C.I. sono finalizzate proprio a questo
a segnalare i cani da ammettere alla riproduzione, le gare come Lei le
chiama sono altra cosa e Hanno altri fini!!
Mi fa piacere comunque
rilevare che a Suo dire la Sua cagna si comporta bene a caccia di
beccacce e anche di coturnici, ma mi permetto di ribadirLe che le prove
sono ben altra cosa!!
Spero di incontrarLa presto e magari scambiare
quattro chiacchiere sui cani.
Cordialità
Pietro Aglio
Commenta
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Ringraziamo il giudice Aglio per averci inviato la sua relazione, che è perfettamente coerente con quanto ha dichiarato a suo tempo Gino stesso.
E chiunque abbia cacciato anche una sola volta le coturnici, sa come per questa caccia occoprrano soggetti particolarmente attivi ed atletici. E, lo ribadisco, il giudice ha giudicato quello che ha visto ed ha commentato in base a quello che ha visto, e non vedo come sia il giudizio e la relazione possano essere discussi !!!!
Le altre considerazioni, possono essere anche valide ma non possono riguardare la relazione, se un cane non parte una volta non vuol dire che non debba partire sempre, un cane oggi sbaglia e domani fa il cartellino, così sono le prove.lucioCommenta
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Ringrazio Pietro Aglio per la lettera a Gino Romano e Nino La Barbera per averla pubblicata. La discussione civile seppur franca, sia essa verbale o scritta, non può che essere elemento di crescita per la nostra cinofilia.ValerioCommenta
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In effetti non si e' giudicato il comportamento sul campo di gare da parte del giudice, il quale di fronte ad un turno del genere, e' stato PIU' che magnanimo (lo avrebbe potuto eliminare anzi tempo e non ci sarebbe stato nulla da eccepire). Purtroppo un conduttore esperto in fatto di gare avrebbe ritirato la cagna dopo pochissimi minuti; ma questo da Gino non lo potevamo pretendere visto la sua inesperienza in fatto di competizioni cinofile. Si e' discusso, secondo il racconto dello stesso Gino, credo civilmente e costruttivamente, solo sull'ipotetico commento fatto dal giudice, nel post gara , sulla cagna giudicata anche sulla sua capacita' o meno venatoriamente parlando.
Comunque ringrazio Alicegioele, proprio il giorno del suo compleanno, per averci portato a conoscenza la lettera del giudice e il giudice stesso per aver manifestato la sua versione dei fatti; tutto questo, per la cordialita' e chiarezza dei contenuti della nostra discussione e della serieta' stessa del Forum, che pone TUTTI in condizione di poter discorrere democraticamente e civilmente, competenti e non . Grazie.Commenta
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<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da alicegioele
Mi sono permesso, stante l'amicizia che mi lega a Pietro Aglio, della discussione del forum seguita al post di Gino Romano. Ho ricevuto questo scritto da lui stesso:
Egregio Signor Romano,
non è mia abitudine polemizzare, ma sento la
necessità di chiarire con Lei il Suo disappunto in ordine al turno
svolto dalla Sua cagna Ticinella di Cascina Croce Bracca Italiana da
Lei condotta alla prova su beccacce di Montagnagrande (TP) del 26/11/u.
s..
Dopo tanti anni che giudico in Italia e mezza Europa non mi sono
mai permesso di esprimere giudizi che esulano dal giudizio tecnico, ne
tantomeno di sparare sentenze come Le ha scritto qualche Suo amico in
segno di solidarietà.
Lei Sig. Romano anche se quella di Montagnagrande
è stata la Sua prima esperienza in prova E.N.C.I. avrebbe comunque
dovuto sapere che per ogni prova esiste una nota del concorso e una
serie di regole che l'esperto giudice chiamato a giudicare deve
osservare e fare rispettare; in ordine al turno corso dalla Sua cagna
Le riporto di seguito la relazione da me compilata unitamente al
collega dott. Francaviglia:
"Parte con poca concentrazione, l'azione è
discontinua, la cerca è ristretta e non idonea al tipo di prova".
Finito il Suo turno Lei mi ha riferito che la cagna in questione veniva
da Lei utilizzata per la caccia alle beccacce e anche a coturnici; io
mi sono limitato a risponderLe che dai 6 minuti e 45 secondi da me
giudicati mi appariva difficile che la Sua cagna potesse integrarsi
nella nota della caccia alla coturnice.
Credo di non avere con questo
offeso nel Lei ne tantomeno il cane, ho solo espresso un giudizio
zootecnico finalizzato alla selezione e al miglioramento della razza;
infatti Sig. Romano le prove E.N.C.I. sono finalizzate proprio a questo
a segnalare i cani da ammettere alla riproduzione, le gare come Lei le
chiama sono altra cosa e Hanno altri fini!!
Mi fa piacere comunque
rilevare che a Suo dire la Sua cagna si comporta bene a caccia di
beccacce e anche di coturnici, ma mi permetto di ribadirLe che le prove
sono ben altra cosa!!
Spero di incontrarLa presto e magari scambiare
quattro chiacchiere sui cani.
Cordialità
Pietro Aglio
Egregio signor Aglio alla Sua posso solamente dire a chiarire la discussione che il giudice Francaviglia mi ha giustamente detto che dal cane in questo tipo di prove si deve richiedere il massimo subito per il poco tempo a disposizione, poi Lei ha aggiunto che "con questa cagna non c'era niente da fare" al chè io ho risposto alla sua affermazione che con la stessa ci vado anche a coturnici sentendomi rispondere che "magari forse per qualche beccaccia ma di coturnici non se ne parla proprio".
Allora il mio pensiero è stato quello di apprezzare il giudizio del giudice Francaviglia e restare dubbioso sulle "sue" esternazioni.
Mi sembrava di essere arrivato a 10 minuti ma lei giustamente ha precisato che il turno è durato 6 e 45 tanto meglio.
Dall'alto della sua esperienza credo bastasse confermare quanto detto dal suo collega e arrivederci alla prossima, ma che vuole può capitare a tutti di venir fraintesi.
Ho quindi solamente perso tempo nel tenere la cagna per due anni!!!
a saperlo prima chiedevo un giudizio "esperto" molto prima quando era cucciola.
Difficilmente credo ci incontreremo in quanto passo la maggior parte del mio tempo libero in campagna con i miei cani per cercare di farli diventare " cani da caccia". Le foto della cagna in questione presenti nel mio album sono state apprezzate dagli utenti del sito oltre a coloro i quali l'hanno vista in azione personalmente.
Eviterò comunque di portarla a coturnici.
Cordiali saluti
Gino Romano
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">Commenta
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un giudice espone il suo verdetto in base a ciò che VEDE nei 15 minuti, il propietario giudica il suo cane per tutta la vita, è ovvio che si creino disparità di vedute.Permettemi questo piccolo aneddoto, ho cacciato nei giorni di apertura, con degli amici, con un tempo inclemente, e ammetto che Nestore in quei frangenti si è dimostrato veramente bravo.Per me che valuto il cane da 26 mesi, Nestore è un cane mediocre (come è risultato sia in prove di lavoro che in expò), sono stato contattato da un signore che ha una bracca italiana e avendo saputo di come cacciava Nestore voleva una sua monta.Personalmente in tempi non sospetti avevo anche qui sul sito, dichiarato che Nestore non avrebbe "mai" avuto figli, e negando la monta ho anche precisato il perchè, ho avuto come risposta: "sei geloso che qui in zona possano esserci altri cani bravi come il tuo"....questo soltanto per dire che nella vita, la realtà, viene percepita da quale ottica si inquadra...sigpic
penninoCommenta
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Gino a quando ho capito, sei un Gran Cacciatore ed appassionato cinofilo. Gran Cacciatore perche' pratichi con esperienza, sebbene sei abbastanza giovane, due fra le cacce con il cane da ferma fra le piu' belle, classiche e difficili che si possano fare, e lo fai con classe e competenza. La CACCIA e' "cosa Sacra" nei secoli e lo sara' sempre perche' si Caccia selvatici puri; la gara e' "cosa profana" e non nasce dal corso dei secoli, ma da un'inventiva dell'uomo, seppur sotto alcuni punti di vista che concordo, costruttiva per mettersi, lui, in primis, in competizione con altri simili e poi i suoi cani per meglio perfezionarli, a suo giudizio, per l'arte venatoria. La gara e' un qualcosa di artefizio, visto i pseudo selvatici che abbiamo, la caccia e' natura,.. E' STORIA. Ti esorto a rimanere nella STORIA dell' ARTE venatoria cosi' per come sei nato e per come vivi. Sarai rispettato, come uomo cinofilo, e tenuto in considerazione perche' sei parte integrante della vita e della natura, ed e' cosi' che ti preferisco, UOMO - NATURA - LIBERTA', nel rispetto di tutto e tutti con i tuoi cani. Io non faccio gare,..le giudico. I miei cani NON hanno mai conosciuto un campo di gare, ma....il BOSCO E LE PIANURE. Continua ad andare a Cotorni e a beccacce come sai fare e tu, e sii maestro corretto, un giorno, per i futuri cacciatori.Commenta
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Io caro Ciccio e caro Gino, domani vado a caccia e mi porto Laerte, che è un cane preparato per le prove, con qualche risultato e che anche a caccia dà piena soddisfazione. Io ritengo che si possano perfettamente conciliare le prove e la caccia cacciata, come faccio io da quarant'anni, bisogna avere la pazienza e la costanza di preparare le cose perché le improvvisazioni raramente riescono, ed anche a caccia
ogni terreno, ogni selvaggina ha le sue prerogative e le sue caratteristiche alle quali è necessario uniformarsi, ma c'é una sostanziale differenza, a caccia non c'è nessuno dietro il culo che ti suona la tromba quando tu o il cane fai la puttanata e l'unico giudice è il cacciatore stesso. A caccia il cane ti alza correndo un selvatico, tu lo abbatti e se non hai senso critico, sei contento perchè hai il
pezzo di carne nel tascone.
lucioCommenta
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Lucio, concordo che, le improvvisazioni nel portare un cane da caccia, usato esclusivamente per questo, in prove, non e' salutare per nessuno, per questo ho esortato a Gino a rimanere Cacciatore, perche', lo sa fare e basta.
Non sono daccordo quando affermi, che in atteggiamento di caccia ""il cane ti alza correndo un selvatico, tu lo abbatti..perche' hai il pezzo di carne nel tascone", etichettandolo come fine venatorio di tutti i cacciatori. Cosi' mi e' sembrato di aver capito dal tuo scritto.
Il VERO cacciatore,ripeto, il VERO CACCIATORE, ad un'azione del genere deve analizzare perche' il cane ha sfrullato e non sparare perche' non e' un'azione bella da concludere, il carniere non c'entra. (PARLO SEMPRE DEL VERO CACCIATORE CHE TIENE AI SUOI CANI E NON AL "PEZZO" DA MOSTRARE AL BAR O AL CIRCOLO). Semmai andare poi a ribattere l'animale risparmiato, se si riesce, per concludere l'azione e il senso stesso del legame cane - fema - riporto. Non a caso quest'anno a beccaccini si puo' dire di non averne abbattuti per niente, perche' volevo che il mio bracco li fermasse bene per poi concludere l'azione. Infatti ne ho abbattuti solo 3 per farglieli prendere e riportare, mentre gli altri, non tanti ma abbastanza, ho pensato di andarli a ribattere con il fucile in spalla, senza sparare un colpo, visto che ancora il braccone non ha compreso come avvicinarli.
IL VERO CACCIATORE E' COME CONCLUDE CON IL SUO AUSILIARE UNA BELLISSIMA AZIONE DI CACCIA NON QUANTA SELVAGGINA PORTA A CASA. Quella e' solo spacconeria di massa che nuoce al bene dei cani e della caccia stessa.
p.s. Di veri Cacciatori......,lo riconosco.......,ce ne sono Pochiniiiii !!!!Commenta
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Oggi due dicembre, primo giorno di prove internazionali a beccaccie nei boschi di Chiaramonte Gulfi (RG).
Non essendo stato possibile, per me e fabio, essere presenti [bah], per impegni familiari e data la distanza, tre ore di macchina, siamo andati ad allenare in un bosco vicino casa nostra. Solo una beccaccia, scaltrissima, che abbiamo involato per sette volte consecutive, con tre cani diversi.
Purtroppo nessuno dei tre è riuscito a fermarla, ma i due soggetti che porteremo alle prove di Burgio l'hanno almeno vista due volte ciascuno, meglio che niente.
Virtualmente però mi sentivo a Chiaramonte, difatti finito di pranzare ho chiamato Franco Nitto per sapere notizie, mi ha anticipato che erano presenti due batterie inglesi e due di continentali esteri.
Nei continentali:
1° ecc. cac - Larsen (complementi a Melluso)
1° ecc. cac - Simba (doppi complimenti a Nitto poichè al barrage, è stato attribuito a Simba anche il cacit).
Buone le presenze dell'arciera.
Aspettiamo i risultati di domani.
SalutiCommenta
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Ciccio, non ho voluto etichettare tutti i cacciatori, fortunatamente ne conosco molti che hanno un'idea diversa della caccia, ma sappiamo entrambi che sono in molti a pensarla così : "a caccia si va per prendere la selvaggina, più ne prendi e più sei bravo" . Io sono per un concetto cinofilo/venatorio, se proibissero di usare il fucile, andrei lo stesso con i cani, se proibissero il cane per me la caccia non esisterebbe più !
Conosco dei granissimi cacciatori, che il cane lo usano, propio così come un attrezzo, non importa loro un fico se ottiene il risultato in un modo o nell'altro, l'importante é che faccia loro ammazzare la selvaggina e per lo più questi cacciatori sono cani loro stessi e probabilmente farebbero diventare utile anche un cane lupo. Certo come cacciatori mi tolgo due cappelli, non uno solo, come cinofili invece li considero poco positivamente, ma sono giudizi personali opinabilissimi.lucioCommenta
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Vedi Lucio, non ti nascondo che sto meditando da un bel po' di andare nel Parco (77.000 ettari di territorio) abbandonato al suo misero destino, SENZA fucile, ma solo con il cane e rivedere quei bellissimi posti che ormai non vedo da anni e divertirmi ad involare beccacce, se ce ne sono, e basta. Mi accontenterei solo di questo: io e il mio cane, e le beccacce, ripeto SENZA fucile, magari con una telecamera. Farei due cose utilissime: 1) un censimento serio per vedere la presenza sul territorio della beccaccia;- lavoro che dovrei fare quale iscritto al club della beccaccia, ma che non posso espletare in quanto il Parco e' esistito solo all'inizio...ma in sostanza e' gia' abbandonato a se stesso, pur essendo vietata la caccia, ma non il resto. Infatti si pascola tranquillamente con i bovini, si tagliano i pini indiscriminatamente e si va per funghi dapertutto, senza poi trascurare l'invasione estiva di vandali profanatori dei prati puliti. Vedi anche il Parco del Pollino, IL PIU' GRANDE D'EUROPA, sempre nella "poverissima" provincia di Cosenza, dove e' da un anno che trecento dipendenti LSU (lavoratori socialmente utili) aspettano lo stipendio, ma che poi di lavoro all'interno del Parco ancora non si e' capito cosa facciano. 2) Addestramento serio e corretto del Braccone su un vero selvatico quale lo scolopacide. Per me anche questa e' CACCIA.Commenta
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